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La comunità gay di Tokyo celebra la sua prima settimana rainbow
Grazie al sostegno dell’Ambasciata olandese, a Tokyo si sta celebrano la prima settimana arcobaleno con molte iniziative a vari livelli.
L’attivismo lgbti giapponese esce sempre più allo scoperto. E, al pari di altri paesi del mondo, lo fa mettendo insieme rivendicazioni e momenti di festa. Un buon esempio di questo è la celebrazione, per la prima volta, della Tokyo Rainbow Week, che si è aperta domenica scorsa con una marcia che ha raccolto migliaia di persone e che continuerà per tutta questa settimana con diverse manifestazioni.
Quello avvenuto domenica scorsa non si può certo considerare il primo Gay Pride di Tokio, però lo si può ritenere il primo evento gay a largo respiro.
Il nostro intento principale è quello di riunire le forze di tutti i vari gruppi lgbt giapponesi.
Ha spiegato così una delle organizzatrici, Hiroko Masuhara, che nei mesi scorsi è salita agli onori della croanca per aver celebrato nozze simboliche con la sua compagna Koyuki Higashi a Tokyo Disneyland.
Alla sfilata inaugurale della settimana arcobaleno di Tokyo hanno partecipato tra le tremila e le dodicimila persone. Si tratta di uno splendido punto di partenza per futuri incontri del genere e che contribuirà grandemente a rendere visibile una realtà come quella lgbti ancora oggi considerata tabù dalla cultura giapponese.
Un ruolo importante nell’organizzazione della Tokyo Rainbow Week l’ha avuto l’Ambasciata dell’Olanda, paese che ha fatto della promozione dei diritti delle persone lgbti uno dei fiori all’occhiello della propria attività diplomatica. E proprio l’ambasciatore olandese in Giappone, Radinck J. van Vollenhoven, ha dato il via alla settimana di Tokio ricevendo una delegazione della comunità lgbti giapponese.
Autore: Roberto Russo
Fonte: www.queerblog.it/
Un primo passo per la comunità LGBT in Giappone, sperando che la cosa si amplia!
Edited by Magnamon88 - 30/4/2013, 21:07. -
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pensavo che in giappone non ci fossero di questi problemi comunque mi pare interessante . -
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Non farti ingannare dal fatto che il Giappone sia la patria dello Yaoi: a quanto pare anche lì i gay non è che siano così ben visti. Beh, quasi sicuramente meglio dell'Italia e del Vaticano, ma di preciso non so dirti quanto sia ben/mal visti lì. .