Bukake al lago

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    Finalmente è domenica! E’ da un po’ di tempo che voglio andare a prendere il sole al lago, con Sofia. Conosciamo un posto che é un paradiso in terra. Alcuni anni fa, dei nostri amici naturisti ce lo fecero conoscere con la promessa che non avremmo divulgato il segreto.

    Quarantacinque minuti di auto ed ancora venti minuti a piedi, in mezzo ad una vegetazione lussureggiante e siamo arrivati.

    Meraviglioso! Ogni volta che ci vengo ne rimango stupito come se fosse la prima volta che lo vedo, il lago ha formato un’insenatura creando una piscina naturale con tanto di spiaggetta sabbiosa annessa e dune di terra, ricoperte dalla più svariata vegetazione, ne adornano e ne delimitano il perimetro.

    Pianto l’ombrellone e mentre Sofia è intenta a preparare gli asciugamani, faccio un giro. Il posto è ancora incontaminato, le acque del lago sono di un azzurro intenso, la flora è variopinta ed i profumi sono intensi e freschi, ma da quello che vedo, non è più cosi segreto come pensavo. Posso notare chiaramente quattro, cinque persone che prendono il sole ed una famiglia con prole in lontananza.

    Tornato all’auto prendo la macchina fotografica e poi vado a sdraiarmi di fianco a Sofia, che sta prendendo il sole.

    “Mi faccio un bagno”, esclama Sofia, dopo una mezz’oretta.

    Si alza e si toglie il costume, ora è tutta nuda davanti a me, come mamma l’ha fatta, che magnifico seno, prosperoso e sodo, che ha la mia puttanella, e che dire di quella striscetta di pelo che adorna il monte di venere, quasi volesse indicare il cammino da seguire verso il nirvana, per non parlare del culo, talmente bello che sembra parli da solo. Si incammina verso il lago e come una sirena vi si immerge. Mi avvicino per farle qualche foto e cosi facendo noto che non sono l’unico interessato allo spettacolo.

    Cinque maschi, dai 30 ai 50anni, non perdono di vista le evoluzioni in acqua della mia ragazza, e lei accortasi della loro presenza, non fa nulla per nascondersi, anzi, da brava esibizionista, mostra quanto più può. Esce dall’acqua con movenze feline, ma senza fretta, vuole farsi guardare per bene la troietta.

    “Ho un pubblico!”, dice sorridendo e si sdraia di fianco a me, a pancia in su e con le gambe leggermente divaricate. Non devo attendere molto, i cinque che prima osservavano le evoluzioni di Sofia in acqua, si sono armati di coraggio e avvicinatosi, nascondendosi dietro le dune di terra, osservano in silenzio.

    “Devo pregarti?”.

    Senza rispondermi, la vedo divaricare le gambe, il monte di venere ora è spudoratamente spalancato, vedo le grandi labbra e le piccole aprirsi
    sotto le dita esperte di Sofia. Si sta masturbando, per me, per lei e per loro.

    Osservo discretamente i miei ospiti, tutti hanno il cazzo in mano e si stanno masturbando all’unisono come una grande orchestra.

    “Sono abbastanza troia?”.

    “Si amore, sei una gran troia e per questo ti amo e non posso fare a meno di te”.

    “Sono tutta bagnata!”.

    Lo prendo come un segnale e facendo segno con la mano, invito i miei ospiti a farsi avanti. In un istante sono tutti e cinque davanti a Sofia, non hanno smesso di masturbarsi, tutti con l’attrezzo bello duro in mano.
    E’ una situazione insperata ma eccitantissima, ho il cazzo turgido pure io.

    “Avvicinatevi, gli ordina Sofia e mettetevi intorno a me”.

    In ginocchio, circondata da cinque perfetti sconosciuti con il cazzo duro a pochi centimetri dalla bocca, vedo la mia troietta prodigarsi a soddisfarli tutti. A turno insaliva e succhia quelle possenti nerchie senza smettere di masturbarli mentre che io, a mia volta con il cazzo in mano, mi masturbo in disparte,osservando la scena.
    E’ un continuare di gemiti, d’altronde la mia troietta con la bocca ci sa proprio fare, ed un incitare Sofia a non smettere. Io, preso da tanto spettacolo e con l’adrenalina che mi scorre a mille in corpo, me ne vengo quasi subito, troppo eccitante per me vedere la mia donna fare la puttana.

    Prendo la macchina fotografica ed incomincio ad immortalare ogni momento di quella magnifica bukake, l’apice lo raggiungo quando, in contemporanea, i miei cinque ospiti, se ne vengono con quantità di sborra a livello industriale. Vedo la bocca di Sofia straboccare di sperma, ne ha sulla faccia, sul collo, sul seno ed il resto le sta colando giù per la pancia. Ne ingoia quanta più ne può e poi ripulisce per bene, a turno, il cazzo di ognuno, dalla sborra rimasta.

    Che foto! Che puttana! Che goduria!

    Oramai soddisfatti, i nostri ospiti, salutando si allontanano facendo ritorno ai loro teli, Sofia ne approfitta per farsi un bagno e ripulirsi dalla sborra che ha ancora copiosa sul corpo ed io, seduto su un sasso, mi ripasso tutte le foto fatte.

    “Sei una gran troia Sofia!”

    “Lo so amore e guarda caso, adesso ho voglia che tu mi scopi”.

    Non so se i miei ospiti si sono goduti anche lo spettacolo successivo, ma so che oltre ad una una inaspettata bukake, mi sono intrattenuto ancora per qualche ora in quel magnifico angolo di lago
     
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