La mia prima esperienza bisex - il ragazzo e l'uomo maturo

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    Avevo 19 anni, ero al primo anno di università ed ero fuori sede. Dormivo presso una casa dello studente, insieme ad altri 30 ragazzi e ragazze.
    Nella mia adolescenza avevo sospettato la mia bisessualità, senza però avere mai l'occasione di mettermi alla prova, anche forse perché vivevo in una piccola cittadina, dove le opportunità di trasgressione erano molto rare.
    Avevo avuto diverse esperienze con ragazze e anche con qualche donna matura (anche molto matura, mi sono sempre piaciute) ma quanto agli uomini solo qualche fantasia.

    Era il periodo dei periodici di annunci, a cui potevi rispondere inviando una lettera ad un fermo posta, magari unendo delle foto scattate con le polaroid. I non più ragazzini si ricorderanno bene il periodo.
    Io cercavo soprattutto coppie e se si dichiaravano bisex mandavo comunque la mia lettera.

    Un giorno mi arriva la risposta da una coppia. C'è poi il primo contatto telefonico (abbastanza complicato, dato che vivevo appunto in una casa dello studente) con lui che mi invita ad andarli a trovare. Abitano in un paesino fuori città, raggiungibile con il treno.

    Alla stazione c'è lui, un uomo di mezza età, non particolarmente prestante nè bello. Però la situazione mi eccita, ma mi imbarazza anche un po'. Andiamo a bere un caffè, le persone del bar non ci guardano nemmeno. Poi mi chiede se mi va di andare a vedere un film in un appartamento che ha a disposizione. Io chiedo se arriverà anche la lei e lui mi dice che oggi non ci sarà, se le cose andranno bene ci sarà la prossima volta. Non sono un stupido e capisco il giochino. Ma ormai sono un po' irretito ed accetto.

    Arriviamo in questo piccolo bilocale, pulito ed ordinato. Ci sistemiamo sul divano e lui fa partire un film, dopo pochi secondi riconosco che il protagonista è proprio lui, insieme ad una bella donna e ad un altro uomo. Io sono dotato in modo abbastanza notevole e il mio cazzo diventa molto grosso e duro. Lui vede il rigonfiamento e mi dice "dai, liberati pure...". Io lo guardo, mi tolgo i pantaloni e mi abbasso le mutande. Appena vede il mio arnese, lui non fa passare un secondo e lo ingoia con passione. Nessuna donna mi aveva mai fatto un pompino così sublime. Dopo pochissimi minuti stavo già per venire. Lo fermo con una mano, lui mi guarda stupito "già?", mi chiede. Io mi sorprendo di me stesso e gli apro la cerniera, scosto i boxer e gli tiro fuori il cazzo. Di dimensioni normali, ora ce l'ho in mano. E' la prima volta e il mio sogno di succhiare finalmente si sta per avverare. Lo prendo
    in bocca, prima con timore poi con sempre più forza. Il suo sapore mi piace, mi piace da impazzire. E mi piace leccargli l'asta fino ad arrivare alle palle. Lui mi tocca il buchino, ma io mi ritraggo. Non sono pronto per questo e gli dico "no!" in modo forse anche troppo perentorio. Lui si sente un po' in colpa e allora si mette a 69. Sento la sua bocca lavorare sul mio cazzo e non ce la faccio più a tenermi. Dopo poco gli vengo con una sborrata fiume. Lui ingoia tutto e poi mi lecca la cappella, pulendomi in modo perfetto.

    A quel punto subentra il senso di colpa e mi chiudo un po'. Lui capisce e si riveste. Senza dire una parola mi riaccompagna alla stazione. Io gli chiedo se la prossima volta ci sarà anche lei. Lui mi guarda sorridendo "prima devi saldare il tuo debito e farmi sborrare". Io torno ad eccitarmi. Lo voglio. Allora lo guido ai bagni della stazione. Ci chiudiamo in uno spazio angusto e maleodorante, ma siamo entrambi eccitatissimi. Glielo tiro fuori ed inizio di nuovo a pompare. Lui è molto resistente, ma questo non mi da fastidio. Succhiare mi piace da impazzire. Quando pensavo che non ce l'avrei mai fatto, inizio a sentire i suoi sospiri accelerare, allora stringo ancora un po' e lavoro con la lingua nei punti che so essere sensibili. In pochi secondi sento un liquido denso e caldo invadermi la bocca. E' stupendo. Ingoio tutto, senza lasciare cadere una goccia.

    Lui mi guarda soddisfatto e dice "che troietta che sei... e sarebbe la prima volta? a chi lo vuoi far credere?". E' la verità, ma non importa. Sono in paradiso.

    Durante il viaggio di ritorno ho iniziato a prendere coscienza che la mia vita era appena cambiata.
     
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