Tommaso, da ragazzo a uomo

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    Ciao, sono Tommaso, ragazzo di 26 anni e vi racconterò come, a 18 anni, ho scoperto il sesso.

    Ero un ragazzo di 18 anni e facevo l'ultimo anno del liceo scientifico. Fisicamente sono alto 1 e 80 e, grazie a un anno intenso di allenamenti in palestra, sono molto muscoloso. Prima di sviluppare il fisico che ho ancora oggi ero un ragazzo grasso e piuttosto introverso che non mi permise, per i primi 4 anni di liceo, di riuscire a trovare una ragazza ma, nonostante questo, ero circondato di amici. Con loro uscivo tutti i giorni, giocavo a calcetto o studiavamo. Eravamo un gruppo molto unito di una decina di ragazzi e ragazze che cercavamo di "sopravvivere" agli anni del liceo.
    Le cose cambiarono quando iniziai a fare quinta. Eravamo i più grandi ed eravamo i più grandi e gli sguardi delle ragazze più piccole si notarono subito.
    Claudia era una di queste ragazze. Lei frequentava il quarto anno ed era poco più bassa di me, carina, con i capelli castano chiari abbastanza lunghi ma soprattutto una 4^ di seno con due tette sodissime che stavano su da sole e che mi facevano davvero impazzire.
    La conobbi grazie a Giulio, il mio migliore amico, che iniziò ad uscire con un'amica di lei. La trovai molto simpatica. Ci sentivamo ogni tanto su facebook o per sms e ci parlavamo quando la incrociavo per i corridoi della scuola ma ci fu subito sintonia ma niente di più anche se, come scoprii in seguito, lei era cotta di me. La situazione cambio un giorno a scuola.
    Ero fuori dall'aula che mi facevo un giro quando la incrociai davanti ai distributori automatici. Era vestita con una gonna pittosto corta, per via del caldo che faceva in quei giorni di settembre, e con una canottiera molto scollata che faceva vedere chiaramente la curva dei seni.
    "Ciao Claudia" le dissi.
    "Ciao Tommy, come stai? non stai mai in classe?"
    "No sai, sta interrogando e io ho già voto quindi mi faccio un giretto."
    Restammo un attimo a parlare del più e del meno quando, ad un certo punto, lei mi appoggio una mano sulla spalla e iniziò a strusciarla dalla spalla fino alla schiena, passandola su tutti i muscoli dorsali e lombari, fino a scendere quasi al sedere. Io non dissi niente ma sgranai gli occhi e rimasi di sasso ma mi piaceva quel "massaggio" che mi stava facendo. Ad un certo punto lei si mise in punta di piedi, si avvicinò al mio orecchio e mi disse:
    "Sai, mi sei sempre piaciuto molto ma non ho mai trovato il modo e l'occasione di dirtelo."
    "Ah.." le risposi.
    "E io non ti piaccio?" mi chiese con aria civettuola avvicinando le sue labbra alla guancia scendendo lentamente verso le mie.
    "Si, si ti trovo una bella ragazza ma non mi sembra il momento or.."
    Non feci in tempo a finire la frase che lei mi baciò. Io rimasi ancora più stupito soprattutto perchè eravamo nel bel mezzo del corridoi della scuola, anche se deserto ma lo stupore si esaurì subito anche perchè mi feci prendere dall'eccitazione del momento e da quel corpo caldo e magnifico che si strusciava sul mio. Divenne subito un bacio carico di passione, con le nostre lingue che si intrecciavano luna con l'altra senza fermarsi mai. Non saprei dire quanto saremo stati li a baciarci ma ad un certo punto le posai una mano sul seno e la strinsi leggermente sentendola mugolare.
    "Mmmmm." si staccò da me mi prese per mano e mi condusse in bagno. La chiuse la porta e mi sbattè contro il muro baciandomi con una passione che non avevo mai vista, portandomi le mie mani sui suoi seni mentre la sentivo mugolare sempre più forte.
    "Mmmmm, siii.." mi disse a bassa voce sospirando.
    Ad un certo punto si staccò da me, si inginocchiò,mi slacciò i pantaloni, mi abbassò le mutande e rimase a guardare il mio cazzo che si trovava a pochi centimetri dalle sue labbra. Non mi reputo un super-dotato ma ho un cazzo di 22 cm e mi ritengo soddisfatto.
    Vidi che sorrise, continuando a guardarmi il cazzo, e mi baciò la cappella.
    "Wow" dissi io rapito dalla scena e con il cazzo che scoppiava dall'eccitazione. A quel punto lei, con le labbra appoggiate sulla punta del cazzo, alzo lo sguardo, mi guardò negli occhi e, sempre sorridendomi, lo inghiottì tutto fino a quasi poco oltre la metà. Iniziò ad andare su e giù,a aiutandosi con una mano che stringeva la base del cazzo mentre faceva scorrere l'altra, sotto la maglietta, sul mio petto e sui miei addominali. Poi porto la sua mano dai miei addominali alla sua figa e iniziò a toccarsi da sotto la minigonna, sopra le mutandine.
    Continuavo a sospirare sempre più forte fino quando le dissi:
    "Cla..Claudia sto per venire." Lei a quel punto si staccò si tirò su e mi baciò. Si tolse le mutandine, che erano bagnatissime, me le mise sotto il naso e me le fece annusare. Non potrei mai dimenticare quell'odore di ragazza, dolce e pungente. Mentre me le infilava in tasca mi disse sospirandomi nell'orecchio: "Ci vediamo a casa mia oggi, così studiamo un po' e magari finiamo quello che abbiamo iniziato."
    E, mentre se ne andava dal bagno, si girò e mi fece l'occhiolino, lasciandomi li con i pantaloni calati e il cazzo dure pronto a scoppiare.
    Era il giorno giusto per studiar un po' da Claudia.
     
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