La doccia con papà Incesto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar
    Group
    Member
    Posts
    11,422

    Status
    Non ci posso credere.
    Non posso credere di averlo fatto sul serio.
    Se ci ripenso mi vergogno… ma se ci ripenso, allo stesso tempo, vorrei rifarlo.
    Lui è in camera, penso stia ancora piangendo, poveretto... si sente in colpa per la mamma.
    Sono Marzia, ho 22 anni, vivo alle porte di Milano, verso nord…
    I miei sono andati in vacanza i primi giorni di agosto, lasciandomi da sola qui in città a lavorare, maledetti call center che non chiudono mai… il mio ragazzo è partito, con gli amici, e io sono rimasta sola, fino a stamattina.
    Appunto.
    Mi sveglia un bacio in fronte… oddio… era mio padre che preso dal rimorso aveva deciso di passare con me il ferragosto (abbiamo una casa in Liguria, poche ore di macchina).
    Mi dice che il caffé è quasi pronto e che lui va in bagno a farsi una doccia… dice questo mentre guarda il mio corpo in penombra senza vestiti… ammetto che la cosa non mi ha turbata affatto.


    Comunque… vado in cucina, spengo il caffé e mi dirigo in bagno per lavarmi i denti, ieri sera avrò fumato mille sigarette... lui si stava facendo la doccia dietro la tenda per evitare che gli schizzi d’acqua macchiassero il pavimento... mentre finivo di sciacquarmi i denti, mio padre mi chiese se mi andava di lavargli la schiena, come quando ero piccola.
    Rimasi in silenzio… mio padre, Roberto, è un uomo di 55 anni, cultore del fisico, frequentatore giornaliero della palestra… ha degli addominali scolpiti che prendo sempre in giro il mio ragazzo a confronto… si rasa i capelli per nascondere la calvizie che avanza ed ha un sole e una luna che si abbracciano tatuati sulla schiena, tra le spalle.
    Comunque… rimasi un pò in silenzio, dicevo, ma accettai l’invito… preso il sapone incominciai a massaggiargli la schiena, lentamente…


    “Ormai si sente che hai le mani di una donna e non più di una bambina” mi dice. “Sicuramente ti piace di più massaggiare altre schiene piuttosto di quella del tuo vecchio padre” continua lui…
    Ecco, questa frase fece scattare il tutto… ebbe un effetto devastante in me che soffro da anni del confronto con mia madre e mia sorella più grande…


    “No papà, hai un corpo splendido, sono io che non posso competere con mamma e Cinzia” gli dico.
    Lui ora tace.
    “Papà, mi è venuta voglia di fare la doccia anche a me… che dici, è peccato se la facciamo insieme ?”
    Sono pazza… ora mi tira uno schiaffo e mi da della troia… sono pazza…
    E invece…


    “Ok Marzia, tanto io ho quasi finito…”
    Oddio… mi tolgo il reggiseno e il perizoma che avevo indosso ed entro con lui nella doccia… riprendo a massaggiargli la schiena quando lui, di scatto, si volta… per un secondo ci fissiamo negli occhi e subito dopo incominciamo a squadrarci a vicenda… non ero in imbarazzo, ero divertita, eccitata direi…
    “Cavoli Marzia, che fisico ti è venuto… hai un bellissimo seno…” mi dice.
    “Papà… oddio… ma è grossissimo il tuo… ehm… coso” ribatto io… effettivamente era impressionante… non era ancora tutto in tiro ed era già abbastanza lungo, ma quello che mi colpì era la circonferenza, davvero enorme…
    Lui arrossisce e abbassa lo sguardo… io non avevo che un pensiero… prenderlo in bocca… sentire come mi riempiva la bocca quel cazzo fantastico… sentire i muscoli della mia faccia tirarsi allo spasimo per contenere quel grosso pezzo di carne… c’era silenzio in bagno… si capiva che sarebbe successo qualcosa… lascio cadere la saponetta a terra….. mi inginocchio stando di fronte a lui… ho il suo sesso a pochi centimetri dalla faccia… allungo il collo fino a sfiorare con le labbra il glande…


    “Che cazzo stai facendo Marzia?” mi dice mente tenta di uscire dalla doccia…
    “Niente che ci faccia male papà, niente che ci faccia male” gli rispondo tenendolo per la gamba.
    Con l’altra mano incomincio ad accarezzargli la gamba fino a salire, sempre più su… e lui zitto... arrivo fino ai suoi testicoli, li prendo come se dovessi pesarli sulla mia mano, sempre guardandolo negli occhi….. e lui zitto... lascio la sua gamba convinta che se ne sarebbe andato e invece rimane, zitto… glielo scappello ammirando il rosso della sua passione... mi avvicino e me lo metto in bocca… e lui sempre zitto.
    Inizio a muovermi piano, cercando di abituare la bocca alla sua grandezza, intanto con l’altra mano gli massaggio sempre i testicoli… e lui resta ancora in silenzio. ma prende ad accarezzarmi i capelli…
    Dopo alcuni minuti che lo pompo ecco che riprende l’uso della parola.

    “Tu sei pazza... pazza... ma non smettere, questo è il miglior pompino della mia vita” dice mio padre.
    Come ricaricata dalle sue parole ci metto ancora più energia; alterno pompate veloci, con leccate dell’asta, succhiate della punta e dei testicoli… e dopo poco, poveretto, viene… poveretto perchè mi ha avvisato che sta per venire e che non vuole farlo nella mia bocca… quando incomincio a sentire le prime pulsazioni del glande, però, gli conficco le unghie nel sedere, spingendo più forte tanto più lui tenta di divincolarsi… così ci rinuncia e mi viene in bocca… tantissimo… la sua sborra è molto più densa di quella del mio ragazzo e ha un buon sapore… lo ripulisco per bene con la mia lingua e, notando che sanguina un pochino dalle ferite della mie unghie, mi offro per medicarlo…


    Andiamo in camera da letto, senza che lui mi rivolga una sola parola... lo faccio appoggiare con le mani sul letto stando in piedi e con l’acqua ossigenata gli medico le ferite.
    Stando lui cosi a novanta gradi non posso non notare il suo sedere, ancora sodo, e non posso fare a meno, presa da una voglia insaziabile, di incominciare a leccarglielo…..
    “Non mi hai umiliato abbastanza Marzia?” dice senza voltarsi.
    “Ma io non ti ho umiliato, ti ho solo dato piacere e se ti fiderai di me vedrai quanto tanto altro te ne posso dare…” rispondo con la voce più dolce possibile… lui rimane zitto… e per me questo è un silenzio assenso… riprendo a leccargli il sedere avvicinandomi sempre di più al suo orifizio… ora gli giro intorno… e infine, dilatandolo con le mani, m'infilo dentro…
    “La senti? E' la mia lingua calda e umida che è dentro di te, per regalarti piacere” gli dico…


    “Scommetto che la mamma non ti ha mai fatto questo…”
    Dopo una decina di minuti di leccate a ansimate, mi accorgo che gli è divenuto durissimo... e che si sta masturbando, fino a venire sulla coperta stesa sul letto.
    E’allora che in preda alla rabbia e alla vergogna è scoppiato a piangere, intimandomi di andarmene, di lasciarlo solo…
    Povero papà… non lo sa che ho chiamato mamma e le ho chiesto se lui poteva rimanere a dormire qui, che non mi sentivo sicura stanotte… povero papà… ora ho un pensiero solo….. sentire quel pezzo di carne enorme tra le mie gambe, dentro il mio stomaco… ecco perchè ho appena finito di radermi…
     
    Top
    .
0 replies since 23/12/2012, 10:37   9323 views
  Share  
.