Simo & Ale... amici per la pelle

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    Quando vide l'auto di alessandro che aveva svoltato l'angolo e stava andando verso la sua direzione, Simonetta non credette ai propri occhi: sembrava un dono piovuto dal cielo, e non poteva lasciarsi sfuggire l'occasione. Si buttò praticamente in mezzo alla strada, e il suo amico non potè fare a meno di vederla e di accostare per capire cosa stesse succedendo. “Simo, tutto bene? Sembri spiritata!!” chiese con una punta di preoccupazione. Lei per tutta risposta aprì la portiera e montò in auto. “Parti a razzo – sentenziò – e nel tragitto poi ti spiego. Vai.. vaiiii”.
    Alessandro partì con una sgommata.
    Non aveva avuto bisogno di chiederlo due volte. Ale (così lo chiamava da sempre) era quel tipo di amico che tutti vorrebbero avere: sempre disponibile e presente, catalogabile fra quelle rare persone al mondo che è in grado di dare senza chiedere un contraccambio. Ecco perchè lei ci teneva così tanto alla sua amicizia, che risaliva ai tempi delle scuole medie, ed era certa che anche lui tenesse a lei. Ora stavano frequentando insieme l'università, ed avevano terminato da poco tempo gli esami della sessione estiva, per superare i quali avevano anche studiato assieme. Simonetta si era più volte chiesta il motivo per cui non aveva mai avuto un sentimento diverso da una grande amicizia per ale. La risposta è che lo sentiva ormai quasi come un fratello: potevano discutere di tutto, anche temi normalmente tabù per molti, come il sesso, o argomenti che potrebbero apparire intimi (una volta lui le aveva chiesto la misura del suo reggiseno, e lei per tenerlo un po' maliziosamente e scherzosamente in bilico gli aveva detto che portava una terza, ma in qualche modo gli aveva fatto intendere anche che forse aveva una quarta, come ipotizzato da lui).. ma mai era scattata da parte di nessuno dei due una scintilla di altro tipo. Anzi, avevano spesso conversato delle rispettive storie d'amore, confidandosi e dandosi reciprocamente consigli. A Simonetta andava benissimo così, ed ora non avrebbe voluto incontrare altri che lui per andare all'appuntamento.. lui in macchina ovviamente, visto che era in ritardo abissale!!
    “Insomma.. si può sapere dove stiamo andando così di fretta?? Cosa è successo simo?!?” chiese lui ancora con un tono preoccupato. “ale tranquillo – rispose lei – è che sono in tremendo ritardo ad un appuntamento di lavoro.. tra 10 minuti devo essere lì ed a piedi ce ne avrei messi 25.. quando ti ho visto in macchina è come se avessi visto la luce!!” aggiunse simonetta con un leggero sorriso.
    “Caspita.. deve trattarsi di un lavoro importante se sei così agitata!!” sottolineò ale, ed aveva ragione. Era effettivamente una proposta interessante, che però non era legata al suo percorso di studi, ma al suo aspetto fisico. Era una ragazza semplice ma molto bella, almeno così le dicevano tutti. Lei aveva cognizione di esserlo: non aveva mai mostrato falsa modestia, ma nemmeno un briciolo di vanità o di superiorità nei confronti delle altre ragazze.
    Aveva quindi deciso, spinta da una sua amica, di fare domanda per partecipare ad una selezione di modelle per la realizzazione di pubblicità di biancheria intima per una rivista femminile. Non era nelle sue corde, è vero, ma la paga era buona, e l'inserzione diceva che la pubblicità sarebbe stata anonima, quindi non si sarebbe visto il volto della modella prescelta. Questo le aveva fatto superare le difficoltà insite nel suo carattere piuttosto pudico. Non era una suora, le piaceva anche vestire e curarsi in modo da far risaltare la sua bellezza.. ma non si mostrava in maniera eccessiva. E si vantava di essere così, di non 'svendersi' agli sguardi altrui in maniera troppo facile.
    Anche al mare non le piaceva indossare costumi esageratamente striminziti: non aveva mai messo, ad esempio, i tanga tipo 'filo interdentale', come li chiamava lei, ma al massimo slip che lasciavano scoperte un po' le natiche.. insomma, sexy e femminile con moderazione, specialmente le volte in cui ci andava con i suoi amici (non erano molte, perchè lei d'estate viaggiava molto). E non aveva mai fatto topless, né tantomeno nudismo, sebbene ale avesse provato più volte a convincerla della bontà di quella scelta, che lui aveva intrapreso già da tempo coinvolgendo saltuariamente anche altri amici della comitiva. In realtà lui non l'aveva mai 'invitata' formalmente, perchè sapeva che l'avrebbe messa in difficoltà ed in imbarazzo anche solo chiedendolo. Si era sempre limitato, con la cortesia che gli era consueta, ad elencarle gli aspetti positivi del naturismo.
    “Si, in effetti è un lavoro importante.. anche se probabilmente non è quello che ti aspetteresti da me..” rispose lei tralasciando per un attimo i suoi pensieri. “Qualcosa che non mi aspetterei da te?? - proseguì lui mentre lei intanto gli indicava la strada da percorrere – mmm..vediamo.. stai forse andando ad una selezione di veline o di miss italia?” chiese scherzando, visto che erano effettivamente due possibilità lontane anni luce dalle sue aspirazioni.
    Eppure quella volta non si era allontanato troppo dalla realtà, tanto che a simonetta scappò una risatina. “Come hai fatto ad indovinare??” gli disse sempre con un sorriso...

    ***

    Alessandro doveva ancora mettere a fuoco la situazione. Mentre stava andando al mare tranquillo, aveva quasi investito la sua più cara amica.. che invece l'aveva fermato volontariamente, era montata in macchina ed ora voleva farsi accompagnare chissà dove. Aveva chiesto dove fossero diretti, ma Simonetta era stata abbastanza vaga.. poi aveva detto che si trattava di qualcosa che lui non si sarebbe aspettato. “Mmm..vediamo.. stai forse andando ad una selezione di veline o di miss italia?” aveva detto per scherzo, ma lei aveva confermato: “come hai fatto ad indovinare??” gli aveva risposto sorridendo.
    Non poteva essere vero. Alessandro conosceva Simonetta da molti anni, e sapeva che non avrebbe mai fatto quel tipo di concorso. Non perchè non ne avesse le credenziali.. anzi! Aveva un viso molto attraente, con lineamenti molto delicati ed un sorriso mozzafiato, capelli lunghi e lisci, ed un fisico degno davvero di una velina o di una miss. Era alta poco più di un metro e settanta, abbastanza snella, ma con i fianchi pronunciati ed un seno perfettamente adeguato alla sua struttura fisica: una volta le aveva detto che, secondo lui, portava una quarta misura.. lei aveva confidato di portare solo una terza, ma dal tono della risposta alessandro aveva avuto la sensazione di aver indovinato la vera taglia del reggiseno di simonetta.
    Ciò che alessandro apprezzava soprattutto in lei era che, pur essendo molto aperta (con lei poteva parlare davvero di tutto, altrimenti quella volta non le avrebbe potuto chiedere con tale naturalezza la taglia del reggiseno), non faceva parte di quella schiera di ragazze 'scontate', che amano mettersi in mostra ad ogni costo e che non hanno pudore del proprio corpo.
    Nella vita di tutti i giorni simonetta vestiva in maniera semplice, sportiva od elegante a seconda dei casi, sempre alla moda ma senza dare eccessivo sfoggio della sua fisicità, che emergeva comunque in maniera sobria e delicata. Anche il trucco che usava era semplice, non troppo marcato.
    Non l'aveva mai vista con scollature esagerate neanche nelle uscite serali in gruppo (e si che, secondo lui, avrebbe potuto davvero permetterselo). Ricordava solo un'occasione, quando aveva indossato un abito da sera nero per un cenone di capodanno, sotto al quale probabilmente non aveva nemmeno il reggiseno.. e ricordava benissimo anche lo scrupolo e la frequenza con cui, in maniera molto discreta, simonetta controllava quella scollatura a V (davvero generosa) per evitare che spuntasse fuori qualcosa di troppo e che i numerosi sguardi che si posavano su di lei potessero godere di uno spettacolo ancor più intrigante di quanto non lo fosse già! Era certo che quella sera si fosse pentita della scelta dell'abito, dato il suo carattere poco esibizionista.
    E quel carattere poco esibizionista si manifestava anche d'estate al mare. Quando era capitato di andare in spiaggia con la comitiva di amici (rarissime volte, perchè lei passava sempre la stagione estiva da parenti dall'altra parte dell'oceano) i costumi di simonetta non erano mai stati eccessivamente succinti da risultare volgari: erano viceversa sempre molto sexy, probabilmente per merito del fisico. Ma non gli era mai capitato di vederla in topless, nemmeno casualmente. Solo una volta gli era sembrato di intravedere un capezzolo, mentre si stava cambiando il costume in spiaggia coprendosi con l'asciugamani: l'amica che avrebbe dovuto accompagnarla a casa l'aveva convinta a questo 'fuoriprogramma' perchè non voleva che le salisse in macchina con il costume bagnato rovinando i sedili.. e non c'erano cabine per cambiarsi! Lei l'aveva fatto ma solo dopo aver aspettato che ci fossero meno persone possibili lì intorno. Alessandro era lì vicino (l'unico oltre a Simonetta ed all'amica) e si guardava un po' intorno fingendo di non interessarsi alla scena, ma con la coda dell'occhio gli era proprio sembrato che il seno si scoprisse più del dovuto, quel tanto che bastava per far fuoriuscire il capezzolo. Era stato l'unico episodio, risalente a molto tempo prima.
    Alessandro, in sostanza, aveva sempre ritenuto simonetta una splendida ragazza, con le forme giuste al posto giusto.. eppure non era mai scoccata la scintilla fra loro. Era certamente attratto da lei (chi non lo sarebbe stato) ma non si era mai ritenuto all'altezza di una simile bellezza, pur considerandosi un ragazzo nella media. E alla fine aveva accettato il ruolo dell'amico, rendendosi conto che anche per lei non c'era un sentimento diverso da quello. Ci teneva comunque alla sua amicizia, ormai senza doppi fini, e apprezzava il suo carattere ed i suoi ideali.
    Ecco perchè non poteva credere che fosse diretta ad una selezione di veline o qualcosa di simile. “Ma dai simo, non ci credo neanche se ti vedo!” le disse convinto. “Beh allora visto che mi stai accompagnando, lo vedrai con i tuoi occhi.. sempre ammesso che tu pigi il pedale dell'acceleratore!!” mi rispose fissando nervosamente l'orologio.
    Guardandola capì che sicuramente aveva un appuntamento importante: indossava una gonna ed una camicia abbastanza attillata che ne evidenziava, pur senza esagerazioni, le forme sinuose. Si intravedeva appena il contorno del reggiseno, che le conferiva un pizzico di sensualità in più.
    “Ecco ci siamo! - quasi urlò dopo qualche minuto di indicazioni stradali – accosta, anzi parcheggia lì” aggiunse indicando un posto libero per l'auto. Alessandro non aveva ancora spento il motore, che già simonetta era scesa.
     
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