Il mio stupro

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    Lo stupro.
    Ovviamente si tratta di un racconto di fantasia, si lo so che non è bello scherzarci su ma pensarci mi eccita tremendamente. Io mi chiama Franco (nome reale) sono alto 1.80 peso 65 kg sono moro di carnagione olivastra con occhi scuri, ora inizio a raccontare:
    Quella sera mi trovavo in una discoteca della mia città, ero con i miei amici che man mano con il trascorrere del tempo incominciarono ad abbandonare il locale alucni alle 00 altri alle 01 e gli ultimi verso l'una e trenta io pero decisi che pur non avendo il passaggio per tornare a casa sarei rimasto il discoteca fino alla fine della serata cioè fino alle 3, quella sera era andato tutto bene, avevo rimorchiato, avevo bevucchiato un po troppo ma l'alcool lo reggevo abbastanza bene e quindi non lo davo a vedere, finita l'ultima canzone uscimmo tutti dal locale e cosi iniziai a cercare una buon'anima che potesse accompagnarmi fino a casa, cosi non so perche mi misi a fare l'auto stop, contai si e no 15 macchine nell'arco di 30 minuti, nessuna di loro si fermò, alla 16 però ebbi fortuna, finalmente trovai il passaggio, a bordo c'era un'uomo sulla quarantina probabilmente stava tornando a casa dopo una nottata di lungo lavoro, la sua macchina era un station wagon perciò comodissima, iniziammo cosi a parlare del piu e del meno e io con tinuavo a ripetergli che non sapevo come ringraziarlo, lui continuava a ripetermi che aveva compiuto la sua buona azione e che nell'aldilà qualcun'altro lo avrebbe premiato, dopo queste parole ci fuorono 10 minuti di completo silezio. Mi addormentai, poco tempo dopo mi risvegli in una zona a me sconosciuta della città "l'autista" era scomparso e io ero da solo in macchina spinto non so da che scesi dall'auto e immeditamente fui immobilizzato da 4 mani possenti, io non ebbi neppure il tempo di riconscere i 2 uomini che subito mi spinsero in macchina e quindi capii che sicuramente uno dei due era l'uomo che mi aveva dato un passaggio. Con un coltello puntato alla schiena il secondo che chiamero B. mi obbligò a togliermi pantaloni e mutande e quan'altro indossavo e a vestirmi con i vestiti che A. mi stava portando, io preso dal panico accettai e dopo pochissimo tempo arrivò A con una gonnella e un reggiseno gonfio in tinta con la gonna, li indossai e i due incominciarono a chiamarmi con appellativi femminili come TROIA VACCA PUTTANA ed altri, la cosa mi stava non so come eccitando e i due lo capirono subito cosi A tirò fuori il suo uccello e mi si mise sopra a cavalcioni, mi prese la nuca e poi qualcosa di caldo e umido premette contro la mia bocca. Allora l'uomo mi disse : “Ti conviene farti scopare la bocca e succhiarlo come una vera vacca, se non vuoi morire adesso” e dicendo questo me lo spinse in bocca senza tanti problemi. Pretendeva che lo prendessi tutto, quindi me lo impianto ben bene in fondo e mi sentii soffocare e cosi facendo incomincia a fare avanti e indietro usando la mia bocca come se fosse stato una piccola figa vergine. L'altro intanto mi mise due dita senza nessun tipo di lubrificazione nel culo e cosi facendo passò dalle dita al cazzo che come potete immagire ebbe molta difficolta ad entrare nel mio culo vergine. Intanto A. come un'animale stava per venire e quindi aumento i colpi e in pochi secondi sentii nella mia povera bocca fiotti caldi di sperma, pensai che avrei vomitato. La paura mista all'eccitazione era tale che cominciai ad ingoiare, ma la sborrata era così tanto generosa che un po mi usci dalla bocca, ero un pò dispiaciuto. Quindi A. lo tirò fuori, con un sospiro soddisfatto, cosi me lo avvicinò di nuovo e disse “E ora leccamelo, non mi piace avere il cazzo sporco di sborra”. Cosi da vera porca gli leccai prima ben bene la cappella bella grossa e rossa, poi più volte tutto il resto, cercando di non lasciare residui e di pulire per bene. B. aveva incominciato a fottermi finalmente usando la saliva come minimo lubrificante! Dopo 5 minuti di avanti e indietro inizio a urlare di piacere come se non avesse mai provato una cosa del genere prima. Anche io cominciai ad urlare ma non proprio di piacere, il mio buco era vergine e quindi un cazzo ben piazzato con il suo mi stava distruggendo il buchetto, uffi che male ma dopo poco incominciai ad abituarmi e inzio a piacermi e anche tanto. Ancora qualche minuto di penetrazione e venne dentro al mio ventre. Infine il mio cazzo espolse in un orgasmo potentissimo non avevo mai sborrato cosi. I due A. e B. mi lasciarono per terra e dopo essersi ripresi andarono via e mi mollarono in quel parcheggio da solo e con le ultime energie che mi erano rimaste mi misi due dita nel culo per poi avvicinarle alla bocca e cosi leccare voracemente lo sperma di quel bastardo che mi aveva sfondato lo sfintere.
     
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