MI VERGOGNAVO A USCIRE CON LA MAMMA POI..

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    Gli avvenimenti che racconterò, si svolgono nel periodo della mia gioventù, essi hanno dato una grande svolta sessuale, accompagnandomi anche dopo il mio matrimonio.
    Prima di raccontare i momenti bellissimi trascorsi nell’anno dei mie 19 natali. mia madre ne aveva 40. Vorrei ritornare qualche anno addietro.
    Nell’età dei 16 anni, mi trattenevo di uscire in compagnia di mia madre perchè mi vergognavo di stare con lei, per la ragione che tutti ci guardavano.
    La mia mentalità di allora, incolpavo la mamma la causa di quello che succedeva, mi appariva, guardandola, “ dico”un po’ goffa.
    Passando del tempo, la mia visione delle cose cambiavano di prospettive, cominciavo a guardarla diversamente, la paragonava con le altre donne e cosi capivo il perché dell’attenzione di tutti, era bellissima, aveva un corpo formoso, non troppo snello né troppo robusto, con tutte le forme invidiate dalle altre donne e ammirate dagli uomini, capelli lunghi neri ondeggianti e folti, così dalla vergogna pian piano prendeva posto l’orgoglio e la fierezza di quella figura di donna da me affiancata.
    Questo mi portò ancora di ammirarla, tanto da sminuire i primi giochi sessuali con le mie coetanee. Relativamente, mi appagava più la masturbazione pensando a lei e non il giochetto con le mie amiche. In casa la cercava con la speranza di sorprenderla in atteggiamenti che ritenevo provocanti, per a una masturbazione pieno di desiderio di lei.
    Così arriviamo il giorno determinate alla svolta che mi accompagnò la mia vita.
    Era un sabato del mese di giugno, di notte, o per il caldo o per l’eccitazione di aver vista mia madre con la sottoveste mentre si vestiva, non riuscivo a prendere sonno, così mi alzai dal letto, per andare in cucina per bere qualcosa, almeno per appagare l’arsura del caldo.
    Uscii dalla cameretta per andare in cucina, ero costretto passare d’avanti la camera dei miei, rimasi pietrificato, con il cuore che batteva a cento battiti al secondo, nel guardare nella camera e vedere mia madre in pancia in giù con il body quasi alzato, mostrando il suo deretano senza le mutande.
    Vedendo quella scena, il mio cazzo si ingrossò, mi sentivo di impazzire, non saprò mai di come riuscì frenare l’impulso di buttarmi su quel bellissimo corpo di donna, anche perché mio padre stava lì, russava ma stava lì, però non riuscì a frenare di prendere il cazzo nella mano per una masturbazione diversa dalle altre, ammirando il vero e non la fantasia, cercando di fare meno rumore possibile arrivai all’orgasmo, inondai il pavimento, non detti peso, mi svuotai, ero al settimo cielo.
    L’atto fu bellissimo, questo momento lo porto scolpito nella mente e non vi nascondo, ormai adulto, rivivo quella scena e mi masturbo.
    Con malincuore lasciai il posto di osservazione. Ritornai in camera, portandomi, nella mente, quella figura di donna così posizionata, per tutta la nottata.
    Il mattino dopo, in cucina per fare colazione, vedevo mia madre diversa agli altri giorni, era più bella, le sue forme erano più spiccate, la seguivo per ogni suo movimento, certamente la luce dei miei occhi era diversa.
    Non so se era un’impressione, anche lei nei miei riguardi cambiò atteggiamenti, era molto più premurosa, andava al di là del comportamento normale, riuscivo ad avere qualche carezza in più e anche dei baci.
    Mi venne un sospetto, forse aveva scoperto qualcosa della nottata passata, con una scusa, andai nella mia camera, passando a quella dei miei, mi accorsi che la zona dove era stata inondata dal mio sperma era pulita.
    Mi vergognai però allo stesso tempo mi eccitai dal pensiero che il mio desiderio era stato scoperto.
    Ritornai in cucina, lei mi sorrise e civettava con il suo bellissimo corpo, provocando eccitazione e il desiderio di toccarla, ma purtroppo il rumore del risveglio di mio padre mi portò alla calma.
    Così passò la giornata di domenica con due masturbazioni a seguito di atteggiamenti provocanti, credo, fatti apposta e cosciente di avermi creato le condizioni per farmeli fare.
    Il lunedì, mio padre agente di commercio che spesso si assentava per giorni, partì per stare fuori una settimana.
    Come avete comprese; sono figlio unico.
    Quel giorno decisi di restare in casa con la speranza di sorprendere mia mandre in atteggiamenti che mi permettevano poi, di attivare una serie di seghe, in onore al bellissimo corpo della mia donna.
    Mia madre continuò a coccolarmi: erano coccole diverse a quelle normalmente mi faceva.
    Stavo seduto, dalle spalle si avvicinava e mi baciava sul collo, passando vicino, allungava la mano nei capelli, mi mostrava, con una scusa, una gamba e poi l’altra, con la scusa del caldo, restava in sottoveste mostrandomi tutte le forme, mi faceva impazzire, era come un gatto che giocava con la preda prima di ucciderla.
    Con le varie provocazione, arrivò la sera, questo momento l’aspettavo con ansia, per scaricare la tensione e il desiderio di quel bellissimo corpo con una bella sega.
    Dopo cena, la lasciai affaccendata in cucina, mi dette il bacio per la buona notte, il mio cazzo stava scoppiando nei pantaloni ed era ben visibile, credo. Corsi nella camere per dar vita una sega desiderata dal mattino.
    Mentre mi preparavo per iniziare il mio sterile godimento, la porta si aprì ed entrò quella bella figura di donna.
    Apparve davanti agli occhi come divina, avvolta in una luce azzurrina e sollevata da terra, era un sogno,,,,,,,,?
    No era vera; arrossii. volevo sprofondare al di sotto del pavimento. Cercai di compormi alla meglio, tremavo, mi sentivo svenire. Certamente notò il mio imbarazzo, ma con una voce, che mi sembrava angelica, mi disse con calma: - Alfonso, aspetta,,,,,,,,,,,,,,,visto che io sono sola e tu lo stesso, perché non ci diamo compagnia?,,,,,,,,,,,,,,,Vieni nel mio letto, così passeremo queste notti, insieme noi due soli,,,,,,,,,,,,,,,,,,.- Stupito, a filo di voce, pieno di emozioni risposi: - mamma ,,,,,,,,,,,dici davvero?,,,,,,,,,,,,,,,,non ti do fastidio nel tuo letto?. -Ma no, sciocchino-, mi rispose con un sorriso assicurativo e malizioso,,,,,,,,,,,,,,,,,- Vai,,,,,,,,,,,io finisco mi preparo e vengo da te – si avvicinò, mi sussurrò – però aspettami con pazienza, farò presto – mi dette un bacio. Rosso, rosso, tremante, emozionantissimo, con un peso nello stomaco, mi incamminai pensando che quella sera potevo ammirare il bellissimo corpo di mia madre, farmi inebriare dal suo profumo e poi chissà, potevo sfiorarla con la mano. Con questi pensieri mi mise nel letto dei miei, lontanamente mi sfiorò il pensiero di quello che doveva accaddere quella notte.
    Dopo alcuni minuti, mia madre entrò nella camera, si mise in modo che io senza voltarmi la vedessi, e con calma, con mosse ben studiate si svestì. Si tolse la maglietta con movimenti dolci facendola scivolare lungo il suo corpo, denudando a poco a poco il petto. Tolse il reggipetto, togliendosi, prima una spallina, cacciando la relativa mammella e poi l’altra. Io, incredulo, con gli occhi spalancati, con la bava alla bocca e con la verga che si gonfiava fuori proporzione, guardavo quella scena che porto ancora oggi nella mente, dopo tanti anni passati. Mise in nudo quelle due mammelle da sogno, erano sode al punto giusto, non molto grande e non molto piccole, erano bellissime.
    Messo in nudo le mammelle, iniziò ad abbassare la gonna, con movimenti calmi e ondeggiava il suo corpo per farla scivolare. Si voltò di spalle, man mano che la gonna scivolava, appariva un poco alla volta, il suo culo, coperto, da un perizoma da capogiro, quello che mi ha fatto tanto penare nei giorni passati, ora stava lì, lo potevo ammirare nel suo grande splendore.
    Il gioco si stava facendo pesante, non riuscivo di trattenermi, stavo scoppiando, dovevo scaricare e allungai la mano per iniziare la mia solita masturbazione, ma,,,,,,,,,,,,,,mia madre mi disse in fretta: - Alfonso, aspettaaa, non lo fare, abbi ancora un po’ di pazienza, presto sarò da te.
    Io incredulo mi fermai di colpo, ancora oggi non sono riuscito ancora, come fece a capire che io stavo iniziando una sega.
    Oramai ero arrivato ai limiti della sopportazione; non ce la facevo più. Il mio cazzo era durissimo, gonfio e bagnato, per quei preliminari.
    Svestita e mostrandomi nel bellissimo splendore il suo culo, togliendosi il perizoma, si tolse le calze velocemente e si infilò nel letto.
    Si avvicinò; mi disse nell’orecchio: - Alfonso stai calmo vedrai che sarai premiato per aver sofferto tanto -. Incominciò a baciarmi, si fermò sulla bocca e mi baciò mettendomi la lingua dentro, era bellissimo, sentivo il suo corpo attaccato al mio, le sue pulsazioni, il suo calore, ero inerme, non riuscivo a muovere un dito.
    Lasciò la bocca e baciandomi, con la lingua scendeva lungo il petto fino all’altezza delle mutande. Toccò il cazzo dal disopra e mi disse: Alfonso stai scoppiando è bello duro ed è grosso, stasera sono fortunata ad averti nel mio letto, come stallone, prese il lembo delle mutande e me le tolse.
    Il mio cazzo libero si estese nella sua lunghezza inerpicandosi con violenza.
    Lei vedendolo fece uno esclamazione, lo prese con le mani, poi si avvicinò con la bocca e stava iniziando una succhiata, ma si fermo di botto.
    Io nel frattempo, superato il momento iniziale della sorpresa, allungavo la mano per toccare il mio tesoro, il culo.
    Com’era bello; le mie mani toccavano e scivolavano come sulla seta, la cosa della mia ossessione, per me era la conquista del tesoro più grande dell’universo, quello sognato da molto tempo, ora era lì sotto le miei mani. Certamente ero ignaro di quello che succedeva tra pochi istanti.
    Fermandosi, sentii il calore del suo alito alla base della mia verga eretta, si avvicino vicino al mio viso, mise una gamba a cavallo sul mio basso ventre, facendomi sentire il calore della sua passera e baciandomi disse: Alfonso,,,,,,come inizio del nostro rapporto, tu vuoi da me un grande regalo, dopo tante sofferenze subite per colpa mia, nei giorni passati -. Stavo aprendo bocca per affermargli che non era colpa sua, lei mi fece star zitto con un bacio, staccandosi si mise di fianco e io feci lo stesso. Avevo le sue spalle sul mio petto, l’abbracciai, le mie mani toccavano e manipolavano, le sue bellissime tette sode e lisce, pizzicavo i capezzoli, lei gemeva e si contraeva.
    In quella posizione, il mio cazzo duro, toccava il suo culo. Stavo pensando cosa stava facendo, lei mi anticipò, prese il mio cazzo in mano, lo avvicinò vicino al buco del mio sublime tesoro e mi disse: -dai Alfonso, amore mio,,,,,,,,,,questo lo cercavi da tempo, adesso è tuo-, guidandolo ancora con la mano, mi disse – dai amore mio,,,spingi, ma con alma- . Io non stavo nella pelle, non ci credevo, io stavo per possedere la fonte delle mie masturbazioni, emozionantissimo cercavo di fare quello che diceva la mia amata. Spinsi con alma, sentivo il mio cazzo entrare in quella bellissima tana.
    Mi disse –amore esci- io usci, si giro con la pancia sotto, con il cuscino sotto la pancia, per sollevare il culo verso l’alto. Voltandosi verso di me, mi disse –lo so amore mio, che stai soffrendo, vedrai alla fine sarai ben ricompensato- invitandomi con un sorriso, mi disse – dai mettiti su e penetrami- mi mise come lei diceva, prese il cazzo tra le mani e lo guidò, arrivato nel punto – dai penetrami,,,,,,piano,,,,piano – io spinsi piano con delicatezza, lei allargava le natiche per facilitare l’ingresso, - dai spingi ancora,,,,,,,ancora,,,,,,,,,,,aaaaaaaa- con quella spinta, si lamentò, mi fermai ma lei disse ancora - spingi,,,,,,dai,,,,,aaaaaaa,,,,,spingi,,,,dai, muuuuumuuuu- io spingevo, sentivo il mio cazzo duro che penetrava, era una sensazione bellissima, pensai finalmente il culo di mia madre, tanto desiderato era mio, -dai Alfonso amore mio dai,,,,,,,,,,,,lo voglio sentire tutto dentro,,,,,,,,infilalo tutto,,,,,,,,,,,,,,dai spaccami tutto,,,,,,,,dai amore mio,,,,!
    ,,,,,,aaaaaaaaa,,,,,,,,,,,mumuuuuuuuuu,,,,,,,,,,,,,,dai vai forte ,,,,,,,,,,,,,,,dai. Con un colpo entrai tutto dentro; senti i miei testicoli urtare le natiche di quel magnifico culo, poi, con un movimento sussultorio veloce e poi piano, per cerare di prolungare più il possibile quei momenti sublimi. Mia madre si storceva sotto i miei colpi, gemeva di piacere, io contemporaneamente accarezzavo le natiche e morsicavo il collo, poi mi prese la mano destra, e la portò sulla sua passera
    -Amore cerca di muovere il dito nella mia ciaccara,,,,,,,,,,,, dai cosi,,,,,,,,cosi,,,,,,,,,,dai sei forte daaii- si contraeva sempre di più. Mi sentivo di scoppiare, spingevo sempre di più, che bella sensazione,,,,dovevo spingere,,,,,,,,,,,sentivo di spingere e di penetrare fino alle budelle. Mia madre sotto, avvertiva questo desiderio, allargava di più le natiche per far entrare ancora qualche centimetro, gemeva, stavo scoppiando; arrivai all’orgasmo con un grido di soddisfazione. Mi fermai, spingevo ancora per cercare di arrivare nelle viscere. Sentii il mio seme inondare il culo, ogni battito, spingevo; era bellissimo. Mia madre, un attimo dopo che io gridai, fece un urlo enorme di piacere –aaaaaaaaaaaaaaa,,,,,,,,,Alfonso sei stato grande,,,,,,,,,,,,è stato bellissimo,,,,,,,,,,,da molto tempo non arrivavo ad un orgasmo così………………è stato bello amor mio, sei stato grandissimo. Svuotati e con i sensi appagati, ci abbandonammo uno addosso all’altro, sbaciucchiandoci, ci cercavamo, eravamo alle stelle, soddisfatti, appagati e innamorati. Ci sussurrammo dolci paroline, stringendoci, non volevamo mettere fine questi momenti. -Amore com’è stato bello,,,,,,,,da questo momento sei il mio unico uomo, con te debbo rivivere tanti momenti come questi- io sussurravo – grazie mamma,,,,,,,,,,, da adesso ti amerò molto di più di,,,,ma molto di più di prima,,,,,,,,,,sarai la mia amata,,,,la mia donna,,,,,,,,,,,sei mia, mia -, la stringevo con forza sul mio petto. Questi dolci movimenti, nell’accarezzare il suo corpo vellutato, nel succhiare i capezzoli, fonte del mio alimento primordiale, i baci sia sul corpo che sulla bocca, mi portarono ad una nuova eruzione. Toccandoci con i nostri corpi, lei si accorse del mio stato, sorridendo – lo immaginavo,,,,,,,,,,,,,,,,tu hai il fuoco nel sangue,,,,,,,,,,,,,,,non potevi essere soddisfatto con un solo orgasmo ,,,,,,,,,,,,,,ero sicuro che dovrò continuare quello che ho lasciato prima – risposi – si mamma,,,,,,,,,,,,! ,,,sei tu che mi fai andare in estasi con il tuo magnifico cor po- con un sorriso malizioso, si appoggiò sul mio petto, mi costrinse di stare con la pancia in su, lei, alternando baci, succhiotti e lingua, piano piano, si portò all’altezza del mio cazzo cha aumentava e si induriva a vista d’occhio – come ho fatto a non prendere cura fino ad oggi, di questo arnese- si avvicinò e con un balzo, sentì la mia verga entrare nella bocca di mamma, che sensazione bellissima, toccai il settimo cielo, sentivo la lingua nel movimento di su e giù la lingua cercava la cappella, molte volte sentivo che il cazzo arrivava alla gola, si fermava e con la lingua lavorava la cappella, poi apriva la bocca e la faceva penetrare fino alla gola, questi movimenti mi facevano vibrare i sensi, il mio corpo si contraeva; ero in balia di questa meraviglia.
    Frastornato, mi venne naturale di mettere il mio viso tra le gambe aperte di mia madre alla ricerca della sua passera, la baciai, avvertii, che era bagnata, con più di enfasi, cacciai la lingua e la infilai tutta dentro, lei mugolò con il cazzo in bocca, apprezzando la mia azione, e cosi demmo inizio ad un 69 di fuoco. Arrivammo al godimento contemporaneamente, lei, abbracciandosi fortemente a me, fece penetrare la mia verga nella sua gola, per accettare gli spruzzi pulsanti del mio seme nella sua intera profondità e io entrai allungai la lingua più possibile per farmi entrare nella bocca l' umore per ogni sua contrazione, il tutto accompagnato da grida di soddisfazione. Calmati da quel momento di passione, ci cercammo, abbracciati e ripetutamente, -mamma sei stata grande a lavorare il mio cazzo con la bocca,,,,,,,,,,,mi hai fatto morire,,,,,,,,,,ora mi sento tutto tuo,,,,,,,,,,,sei ora la mia donna – sempre baciandomi, mi disse – tu,,, con questo arnese,,,,,,,lavori benissimo,,,,,,,,,,non sfuggirai facilmente dalle mie grinfie,,,,,farò di te il mio amante segreto,,,,,,,- - si mamma fai di me quello che tu desideri,,,,,,,,,,,sarò per te,,,,,,,il tuo uomo,,,,,,,,sarò per te il tuo unico amante!
    - baciandoci ci abbandonammo tra le nostre braccia.
    Ero soddisfatto, avevo ottenuto realizzato un sogno che poche ore fa non credevo che era possibile, grazie a questa magnifica donna di mia madre che si era donata tutta a suo figlio, ero soddisfatto e orgoglioso di questa donna tutta mia. Appagati, rilassati distesi ci cercammo con la mano. La stringemmo forte forte, fu come un patto di complicità, ci guardammo negli occhi, sorridenti mi disse con un tono serio – Alfonso, amore mio,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,,tu sarai per me il mio unico amore,,,,,,,,,,lo so che sei geloso di me,,,,,,,,,,l’ho notato quando uscivamo insieme e quando mi appartavo con tuo padre - la cruda realtà si fece avanti, un po’ di delusione faceva capolino nel mio animo, continuò, - stai bene a sentire,,,,,,,,,,,questi bei momenti che abbiamo passati,,,,,,,,,,,,voglio che ritornino,,,,,,,,,,,ti voglio amare ancora,,,,,,,,,,,,,,,,,,sarai per me l’amante segreto e deve rimanere tale,,,,,,,,,,,,,,,sappi che ho degli obblighi di,,,,,,,,,,,,,,,,moglie con tuo padre,,,,,,,,,,,,,,,cerca di non ingelosirti quando sarò con lui,,,,,,,,,,,,,,,,,,sarai ricompensato e la nostra storia sarà lunga e bella- risposi con un po’ di rabbia in corpo, per aver aperto un discorso reale da non sottovalutare, - si mamma,,,,,,,,voglio che tu diventi per me la mia amante,,,,,,,,,,,si sono geloso,,, perchè tu devi essere mia,,,,,,,,,,,,,,non voglio che gli altri toccano questo bellissimo corpo – l’ha accarezzai e la baciai stringendomi a lei, in quel momento desideravo che il suo corpo entrasse nel mio – dai non fare cosi- mi disse sussurrando, gli risposi –mamma,,,,,,,,ti voglio stringere fortissimo,,,,,,,,,,,,,,così il tuo corpo sarà in me – lei con un sorriso dolce, mise le sue labbra sulle mie per un bacio appassionato e lungo e dopo mi disse – Alfonso,,,amore mio,,,,,,,,,,mi raccomando,,,,,,,,,,,questo nostro amore non deve finire- io baciandola, - mamma,,,,,,,,,,,sei stata grande questa sera,,,,,,,,,,,,io non voglio che questo rimane in una sera sola,,,,,,,,,,,,,,,ne voglio altri mille di mille di questi momenti,,,,,,,,,,,,,,,sarà un segreto bellissimo,,,,,,,,,,,non sarò geloso di papa,,,,,,,,,,,,,,,,prima lo accettavo,,,,,,,,,,,,,,,,,,dopo questo non so come farò ad accettarlo,,,,,,,,,,,,soffrirò, ne soffrirò – e lei, stringendomi a se, mi disse – amore mio,,,,,,,,,,,,,,,,il tuo sacrificio sarà ricompensato nei migliori dei modi,,,,,,,,,,,,l’hai potuto costatare questa sera – appagati stanchi, baciandoci e abbracciati, ci abbandonammo in un sonno sereno.
    Passammo una settimana di fuoco, eravamo attratti l’uno all’atro, eravamo amanti perfetti, in quei giorni il letto dei miei era sempre disfatto, durante la giornata la passavamo in quel letto, per me era sempre la prima volta, la passione dominava tra di noi.
    Questi momenti, durarono per parecchi anni, fino all’età di 52 anni, quando fui lasciato, con tanto dolore, a causa di un male. Nel pieno dell'attività sessuale, che, le donne più giovane di lei, non erano al suo pari. Ora mi manca tanto, nelle mia mente sono scolpiti quei momenti di passione; con mia moglie non è la stessa cosa.
     
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