Non sei più vicino a me, racconto erotico

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  1. gaetano1291
     
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    Finalmente sola, su di una spiaggia deserta, una piccola insenatura incontaminata circondata e protetta da una folta vegetazione. Distendo il telo e inizio a spogliarmi lentamente, guardandomi in giro. Non c'è traccia di altri esseri umani nei dintorni, nessuna voce a disturbare quella quiete e pace naturale.

    Rimasta in costume, mi sistemo sull'asciugamano, mi faccio cullare dal rumore delle onde del mare, mentre la mia mente spazia e si perde. Mi tolgo il reggiseno del costume e mi distendo con gli occhi chiusi. Il sole bacia il mio corpo, lo accarezza, T’immagino accanto a me, e inizio a sfiorare ogni centimetro della mia pelle, il seno, la pancia, l'ombelico, l'interno coscia.

    Senza fretta la mia mano sinistra accarezza il seno, i capezzoli induriti, mentre la mia mano destra s’introduce cauta sotto i minuscoli slip e coccola la mia parte più intima, la sfiora con delicatezza, ne avverte il calore, l'eccitazione, gli umori che si stanno formando. Improvvisamente sento un fruscio. Mi blocco, le mie mani rimangono come sospese, in aria, e giro lo sguardo verso l'origine del rumore.

    Tra i rami di un albero intravedo un ragazzo che mi sta fissando. I suoi occhi m’imprigionano, sono affascinanti, neri e attraenti. Di nuovo continuo il mio gioco, mentre i miei occhi s’immergono dentro di quelli dello sconosciuto. Decido che è uno spettacolo dedicato solo a lui. Colgo eccitazione nell'aria, interesse, ma sento che non devo avere timore e sospetto di niente. Rimarrà in disparte, a osservare, a ottenere piacere dalla situazione, da quello strano gioco.

    Il mio ventre sussulta, si muove, il mio respiro si fa più corto ma intenso. Decido di osare. Le mie dita affondano nel mio sesso, si bagnano, si muovono con decisione, sento una strana sensazione pervadere il mio corpo. Mentre lo accarezzo, fisso lo sguardo sul fisico robusto dello sconosciuto, sulla sua espressione seria ma presa dalla situazione, sulla vena gonfia lungo il collo, e percepisco la sua eccitazione, il suo coinvolgimento, e immagino te al suo posto.

    Ti sento accanto a me, su di me, dentro di me, ti desidero, ti voglio. Sogno le tue dita attorcigliate alle mie, che mi penetrano, che m’invadono, che mi confondono la mente, e finalmente lo sento, sento il piacere che mi invade tutta, che mi fa impazzire, la mia testa esplode. Alla fine, stanca, mi dimentico dello sconosciuto, del mondo che mi circonda, addolorata soltanto che tu non sia più accanto a me.

    Felicemente mi abbandono tra le braccia del sonno, cullata e viziata dal rumore carezzevole, soave e intenso delle onde del mare.
     
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0 replies since 21/10/2012, 17:02   829 views
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