Voglie di femmina, racconto erotico

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  1. gaetano12911
     
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    Voglie di femmina, racconto erotico


    …..avevo 18 anni ma ne dimostravo meno, per motivi che non capivo il mio sviluppo sessuale era iniziato tardi e da alcuni mesi era esplosa dentro di me l’inconfessabile voglia di essere donna..

    e di farmi amare da un uomo…il mio viso e corpicino effeminato dalla pelle bianca e senza traccia di peli mi aveva fatto scambiare molte volte per una ragazzina ..

    una cosa imbarazzante che però mi aveva sempre eccitato moltissimo. Il mio bel culetto tondo e prominente non aveva nulla da invidiare a quello delle mie compagne di classe e con la pettinatura giusta probabilmente tutti avrebbero pensato a me come a una ragazzina che aveva un seno quasi inesistente.

    Negli ultime settimane l’idea di fare l’amore con un uomo era diventata ossessionante, mi masturbavo spesso guardando le immagini scaricate dalla rete di donne e transessuali che si gustavano in ogni modo possibile cazzi enormi. All’inizio l’idea di ciucciare un cazzo..baciare un uomo o addirittura farmi inculare era intollerabile addirittura riprovevole ed era stata fonte di profondi problemi psicologici ma con il passare del tempo e l’aumentare dell’eccitazione avevo finito con il desiderare fortemente tutte quelle cose.

    Non pensavo che avrei mai avuto il coraggio di farle nella realtà , ma nella mia mente avevo via libera e quindi mi lasciai completamente andare alla lussuria che sentivo crescere nel mio petto. Mi rimirai davanti ad un piccolo specchio e con espressione languida invitai il mio amante immaginario a farmi sua ..a farmi ciò che voleva… abbassai i collant fino a metà coscia e mi piegai a 90 ..…desideravo essere in balia di un uomo ed essere l’oggetto del suo desiderio sessuale.

    Mi guardavo e vedevo nello specchio una bella ragazzina lussuriosa ed invitante.

    Non ce la facevo più non mi ero mai sentito così eccitato.

    Presi a mimare un pompino e a immaginare le parole che avrei volevo sentire dal mio uomo..”succhia frocetto !..succhia piccola puttana “ Avrei tanto voluto potermi succhiare l’uccello da solo ma era troppo piccolo per riuscirci… me lo massaggiavo e poi mi leccavo la mano per sentirne il sapore….continuai con le mie fantasie succhiando il grosso uccello immaginario del mio amante e quando arrivai al punto nel quale volevo essere inculata persi completamente il controllo. Mi guardai intorno disperato….vidi una scopa appoggiata al muro..e pur non avendolo mai fatto, senza pensarci un attimo mi lubrificai l’ano con la saliva e dopo aver appoggiato la scopa contro un muro mi ne infilai con foga il manico nel culo. Sentire quel paletto duro affondare dentro di me fu estasiante ……hahahahhhhhhaaaaaaa … il lieve dolore era interamente coperto da un incontenibile lussuria che mi fece godere immediatamente come mai mi era capitato prima di allora..

    Puntai il mio uccellino duro verso l’alto e piegandomi più che potevo cercai di indirizzare i getti di sborra verso la mia bocca aperta…il primo mi fini sulla guancia, il secondo in bocca ….raccolsi con le mani tutto lo sperma che potei e mi leccai avidamente le dita…hhhhhhhaaaaaaahaaaaa delizioso !!! che buono..

    pensai……....chissà quanto me ne avrebbe potuto scaricare in bocca il cazzo di un vero uomo……… Il manico era ancora profondamente infilato nel mio culetto voglioso….nonostante l’orgasmo la voglia non scemò e continuai per altri 20 minuti a stantuffare quel manico di scopa nel mio sederino ..

    mi faceva un po’ male ma….mio dio come mi piaceva……continuai immaginando il mio amante che mi montava finché godetti di nuovo. Il giorno successivo partii per 4 giorni di vacanza insieme ai miei genitori da alcuni parenti in campagna. In quei giorni che ipotizzavo mortalmente noiosi l’unica compagnia plausibile era quella di mio cugino di 19 anni con il quale non avevo mai legato molto. Una volta giunti in paese lo incontrai e rimasi sorpreso dal fatto che si dimostrò molto più disponibile di quanto mi fossi immaginato.

    Allora non lo capii ma probabilmente, fin dalla prima occhiata che mi diede, lui intuì subito i pensieri che occupavano la mia mente. Dopo i convenevoli di rito con gli zii Giorgio, questo era il suo nome, mi portò a fare un giro per il paese con il suo motorino, visitammo il bar che frequentava normalmente e dopo aver fatto scorta di birra mi portò in una piccola baracca per la caccia immersa in un boschetto che era diventata la sua tana.

    Diceva che ci portava le ragazze e che la usava per piccole feste con gli amici. Mi offrì una birra che accettai e visto che non ero abituato a bere mi ritrovai quasi subito brillo. Parlava molto liberamente di sesso e mi raccontò le sue ultime esperienze sessuali…parlò poi di pornografia ed estrasse da un cassetto una valanga di fumetti e giornali porno di tutti i tipi.

    In quell’ atmosfera libertina mi misi tranquillamente a sfogliare le riviste.

    Mi sentivo molto eccitato …la birra e i discorsi mi avevano scaldato moltissimo così quando mi raccontò che a volte in quella baracca lui e i suoi amici si masturbavano a vicenda mentre si guardavano le riviste io avvampai e mi sentii arrossire per l’eccitazione.

    Lui notò la mia reazione e disse in tutta calma che era molto più divertente che farlo da soli e che non c’era nulla di male visto che si era fra amici. Raccolse una rivista in cui tre uomini si stavano scopando una splendida ragazza e ci sedemmo a guardarlo… i suoi commenti scherzosi e simpatici mi fecero ridere di gusto e quando mi invitò a masturbarci a vicenda non seppi dirgli di no.

    Lui era un bel ragazzo prestante e muscoloso.

    L’eccitazione era tale che il pensiero di potergli prendere in mano l’uccello in modo “lecito” mi mandava in estasi. Con noncuranza si slacciò i pantaloni, tirò fuori l’uccello e mi invitò a fare altrettanto. Mi sentivo imbarazzatissimo anche perché il mio era minuscolo in confronto al suo.

    ..il suo era lungo almeno 18 cm ed era bello largo e duro un bellissimo attrezzo mentre il mio non era grande neanche la metà…. Nonostante la vergogna lo tirai fuori.

    Lui lo afferrò dolcemente e prendendomi una mano la accompagnò sul suo facendomelo afferrare….

    Ci sdraiammo sul letto e mi lasciai andare.

    Godevo del suo tocco esperto ma più di tutto godevo nel sentire il suo turgido e caldo randello nella mia mano. Io godetti quasi subito quindi mi dedicai interamente a lui….che mi incitava dicendomi che avevo una mano da fata..una mano da donna….gli accarezzavo le palle e lentamente alzai il ritmo fino a farlo godere con un grido di lussuria che mi piacque moltissimo.

    La grande quantità di sperma che eiaculò mi imbratto la mano. Rimanemmo qualche attimo distesi senza parlare. Ero eccitatissimo avrei voluto leccarmi la mano e sentire il delizioso sapore del suo sperma ma non volevo che mi vedesse quindi non mi pulii e aspettai.

    Dopo essersi lievemente ripreso lui si alzò in piedi dirigendosi verso il piccolo bagno probabilmente per pilirsi.

    Appena mi diede le spalle e apri la porta del gabinetto io ne approfittai per leccarmi avidamente la mano . Sentivo di aver perso il controllo…l’eccitazione mi aveva sconvolto e non mi accorsi che lui era là che mi guardava esterrefatto dalla porta de bagno..

    Si era girato e io non me ne ero neppure accorto.

    Non disse niente, si avvicinò lentamente, raccolse con due dita un po’ dello sperma che aveva sulla cappella e me le infilò leggermente in bocca. Ero impietrito..

    non mi mossi …e un attimo dopo senza che quasi me ne rendessi conto stavo freneticamente succhiandogli il cazzo mentre lui dettava il ritmo del pompino con entrambe le mani…una mi tirava per i capelli e l’altra spingeva da dietro la nuca. “l’avevo capito subito che eri un frocetto in cerca di cazzo ma non mi aspettavo che fossi così troia” Disse un tono aggressivo “d’ora in poi sarai la mia bambina ..la mia piccola troia succhiacazzi “ mmmhhmmpphh …mmmmmhhhppp…….mmmppphhh ……che delizioso sapore aveva il suo uccello ….

    Ero come in trans non pensavo più a niente…solo a ciucciare…a leccarlo a succhiargli le grosse palle pelose dal sapore di maschio. Dopo 20 minuti di pura lussuria sentii i suoi testicoli fremere, me lo tirò fuori dalla bocca e mi ordinò di tenerla ben aperta e tirare fuori la lingua, ubbidii ansioso di ricevere il suo nettare mentre io stesso continuavo a masturbarmi senza tregua. Con una serie di urli gorgoglianti mi schizzo il primo getto in pieno viso, con una mano mi afferrò per i capelli per farmi mettere in posizione e scaricò altri tre copiosi getti direttamente nella mia bocca aperta…… “Fammi vedere che l’assapori per bene piccola troia e poi ingoia…ingoia tutto il mio sperma” ordinò Ubbidii ….feci esattamente ciò che mi diceva…..assaporai quel delizioso miele, lo inghiottii e godetti…
     
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0 replies since 16/10/2012, 16:37   2214 views
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