Il primo appuntamento di Cristina, racconto erotico

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  1. gaetano12911
     
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    Il primo appuntamento di Cristina, racconto erotico



    Cristina era furiosa: diciassette anni e nemmeno un appuntamento.
    Non era una brutta e impopolare fra i suoi coetanei, anzi, molti suoi compagni di scuola le giravano intorno.
    La vera ragione era suo padre, John, gelosissimo della figlioletta.
    John infatti ricordava quello che aveva combinato lui alla sua età con le sue coetanee e non aveva intenzione di permettere lasciare alle manacce di estranei pronti a darle una bottarella prima di passare alla ragazza successiva.
    A dire il vero, tutti i ragazzi che le piacevano erano benvenuti a casa, avrebbero potuto guardare insieme la TV in salone, mangiare, giocare...tutto tranne rimanere da soli, specialmente in camera da letto.

    Altro grosso problema per Cri era suo fratello Bobby, appena diciottenne. Era un armadio, giocava nella squadra di calcio della scuola e, incoraggiato dal padre, aveva sparso la voce che avrebbe trasformato in carne da macello chi avrebbe osato toccare anche solo con il pensiero sua sorella.

    Non c'era nessuno in famiglia in grado di mettere in discussione questa decisione: la madre di Cri era morta in un incidente quando lei aveva solo tre anni e il senso di colpa e la paura di una cattiva educazione affliggeva costantemente suo padre che aveva finito per diventare iperprotettivo.

    Cri, pertanto, non aveva mai avuto alcuna esperienza con i ragazzi, non aveva mai baciato nessuno, mai sfiorata da una bocca di un ragazzo, mai una mano era riuscita ad arrivare dove non batte il sole. Non era mai riuscita a rimanere sola con un ragazzo in qualche angolino, non aveva alcuna esperienza e quindi era convinta che le storie sui ragazzi che si era inventato suo padre gli servivano solo per giustificare quelle assurde regole che da sempre le aveva imposto.

    'Cri, amore' - le aveva detto - 'conosco le intenzioni dei ragazzi; sono stato anche io ragazzo e alla tua età le provavo tutte con le ragazze per poi farmele: fare il simpatico, il romantico, farle ubriacare. E puntualmente ci riuscivo."

    'Stronzate!' - urlava Cri - 'Sono tutte stronzate! I ragazzi adesso non fanno più queste cose! Sono gentili ed educati. Sei rincoglionito dai vecchi ricordi e pensi che sia rimasto tutto uguale. Non permetterei a nessuno di farmi quel genere di cose!'. Cri aveva la faccia rossa ed era furiosa.

    'Cri, adesso basta con questo linguaggio' - rispose con voce ferma John - 'Non mi sto sbagliando e sono pronto a provartelo'

    'Oh davveeeero' - urlò Cri con le lacrime agli occhi - 'Mi piacerebbe vederlo, mi piacerebbe veramente!'

    John pensò per un attimo. 'Ok, ma dovrai fare tutto quello che ti dirò, chiaro?'

    Cri era confusa, aveva sempre obbedito a suo padre. 'Cosa vuoi dire?' - chiese.

    'Penso di poterti dimostrare cosa cercano i ragazzi in ragazzine come te e come riescano ad ottenerle. Ma per farlo dovrai fare tutto quello che ti dirò anche se controvoglia' - disse John, sicuro di aver spiegato tutto. 'Senti...' - aggiunse - '...ti fidi di me?'

    'Ma certamente papà' - rispose lei

    'Ok, dovrai fidarti di me, anche se ti obbligherò a fare cose strane, ok?'

    'Va bene papi' - rispose.

    'ROBERT!' - urlò improvvisamente suo padre

    Una voce lontana rispose 'Si..?'

    'VIENI QUI' - urlò suo padre

    Qualche istante dopo comparve Bobby giù dalle scale. Indossava i vestiti che solitamente portava quand'era a casa: boxer e canottiera.
    'Che vuoi papà?' - chiese, squadrando Cri.

    'Ho bisogno del tuo aiuto' - disse - 'vorrei che spiegassi a tua sorella...voglio dire...a noi, che passa per la testa dei ragazzi quando si appartano con una ragazza che gli piace'

    'Uhmm...non capisco' - disse Bobby.

    Tecnicamente non era vero. Bobby sapeva bene come trasformare un'innocente fanciulla in una maialina pronta ad spalancare le proprie gambe senza batter ciglio. Per quale altro motivo un ragazzo avrebbe chiesto a una ragazza di uscire? Ma pensava che suo padre non voleva sentirgli dire questo, così, per evitare la risposta sbagliata si stava giocando la carta dell'ignoranza.

    'La tua cara sorellina non crede che i ragazzi con cui vorrebbe uscire hanno intenzione di scoparsela' - disse John

    All'improvviso due pensieri scossero la mente di Bobby.
    Pensò a tutte quelle volte che aveva provato a spiarla, a vederla nuda e a tutti gli istanti in cui aveva potuto ammirare quel corpo. Sapeva benissimo quant'era deliziosa sua sorella, era ormai una donna. Ma lui era suo fratello.
    Poi immagino sua sorella Cri che faceva sesso con un ragazzo, l'ultimo che aveva visto insieme a lei: Gigi. Aveva la fama di essere ben dotato. Se lo immaginava tra le gambe della sorella mentre se la montava furiosamente...il suo cazzo immerso fino alle palle nella fica vogliosa della sua dolce sorellina. Era eccitato e spaventato allo stesso tempo. Sorrise. Un sorriso perverso.

    'E' da idioti' - disse - 'qualsiasi ragazzo farebbe i salti mortali per finire nelle tue mutande'

    'NON E'VERO!' - squittì Cri, smarrita dalla brutalità del fratello.

    'E' quello che sto cercando di dirti, amore mio' - disse suo padre con voce pacata - 'Gli uomini sono fatti per scoparsi le belle ragazze. Tu sei una bella ragazza. Quindi gli uomini desiderano scoparti, così come i ragazzi.'

    Cri non credeva alle sue orecchie. 'Tutti?' - disse, incredula.

    'Tutti!' esclamarono insieme padre e figlio.

    'Quindi...anche voi due avete voglia di scoparmi...eh?' - disse sorridendo al padre.
    'Ossia...Anche tu sei un uomo, giusto? E avete appena detto TUTTI gli uomini' - concluse trionfante.
    'E ANCHE TU' - aggiunse guardando suo fratello - 'anche tu sei praticamente consumato dal desiderio di farti la tua cara sorellina'.
    Adesso rideva sonoramente. Poi si bloccò. Nessun altro stava ridendo. Entrambe avevano un'aria decisamente colpevole!

    'Non mi crederai finchè non lo vedrai con i tuoi stessi occhi' - disse suo padre - 'Quindi, stasera, tu e Bobby uscirete insieme. Verrò con voi, non aprirò bocca, a meno che non mi accorga che voi due non fate quello che bisognerebbe fare. OK? Sarà un vero e proprio appuntamento, Bobby ti farà vedere quello che realmente vogliono fare i ragazzi quando escono con le ragazze. Così finalmente capirai' - disse con voce decisa

    'Ma Bobby è mio fratello!" - disse Cri.

    'E Cri è mia sorella' - aggiunse Bobby, inutilmente

    'E' vero, e questa è l'unica ragione per cui lo sto permettendo' - disse John.
    'DOVETE rendervi conto e capire quanto sia pericoloso fare certe cose. Adesso, tutt'e due, andatevi a cambiare e preparatevi per il vostro appuntamento. Mettetevi qualcosa che vi piacerebbe indossare per fare colpo'.

    I due ragazzi tornarono nelle proprie camere un po' perplessi, la cosa era un tantino assurda.
    John andò in camera dei ragazzi per assicurarsi che stessero eseguendo i suoi ordini.
    Passò prima da Bobby: 'Bobby, voglio che tu faccia finta di uscire con una delle tue compagne. Trattala come tratteresti qualsiasi altra ragazza, OK?'

    'Tranqui, papà' - rispose Bobby, aggiungendo con il pensiero - 'Con te che guardi....giusto?'

    John andò poi in camera di Cri. Era ancora in mutande.

    'PAPA'!!' disse, coprendosi con le mani.

    'Oh! Scusami piccola' - disse guardando a terra - 'So che si tratta di Bobby, tuo fratello, ma stasera desidero che tu faccia finta di uscire con qualcuno che ti piaccia veramente. E vestiti come se stessi uscendo con quel ragazzo'

    Uscì di fretta prima che potesse vederla di nuovo in mutande. Si sentiva un po' in imbarazzo.

    Bobby scese per primo, indossava la divisa della scuola.
    Stavano parlando di calcio quando Cri inizio a scendere le scale. Entrambe restarono a bocca aperta.
    Cristina indossava una minigonna mozzafiato coordinata con uno splendido top con una scollatura che scendeva giù tra i suoi seni.
    Non portava il reggiseno, come se non ne avesse assolutamente bisogno. Dei sandali completavano lo spettacolo.

    Bobby si rese immediatamente conto che non sarebbe stato difficile fare finta di stare uscendo con cui avrebbe desiderato uscire.
    'Wow' - disse - 'Sei uno schianto!' - esclamò a bocca aperta, guardano suo padre con la coda dell'occhio. Anche John era rimasto incantato dalla visione di Cri.

    'Oh yeah!' - disse sottovoce. Poi scosse la testa, nel tentativo di scacciare via gli strani pensieri.
    'Va bene ragazzi, avete appena finito di cenare. Dove la porteresti adesso Bobby?'

    Bobby sarebbe andato dritto al lago, in un posto isolato e romantico che conosceva da tempo. Ma non aveva il coraggio di parlare davanti a suo padre. 'La porterei così...a fare un giretto qui intorno...credo'

    'Ok, andiamo!' - disse John. Salirono in macchina, Cri e Bobby davanti, John dietro. Bobby cominciò a guidare. Non aveva la più pallida idea di dove avrebbe potuto portarli se non al lago. Stava cominciando a sentirsi frustrato...avrebbe dovuto uscire con una ragazza vera, ma era lì con sua sorella. La guardò. La mini metteva in risalto le sue splendide gambe facendogli immaginare la sua figa. Saltò in aria. Le si era avvicinata. Sentiva il suo morbido seno sul braccio.

    'Non dovrei sedermi più vicina, no?' - disse lei dolcemente

    'Uhmmm, ecco....si' - rispose lui. Roba da matti! Stavano girando e rigirando da ore. Decise di uscire allo scoperto con suo padre. 'In realtà sarei andato fuori al lago. C'è un posto dove porto normalmente le ragazze. Capisci...per parlare...etc'

    'Niente di meglio!' - disse John - 'Andiamoci.'

    Bobby era molto pensieroso. Aveva cercato di fregare suo padre, ma John era deciso a portare a termine questa cosa. Questo voleva dire che Bobby avrebbe dovuto mettere le mani addosso a sua sorella, spogliarla, vederla nuda. Cominciò ad eccitarsi. Chissà cosa sarebbe accaduto? Continuò a guidare. Fermò la macchina dove era solito fermarsi, spense le luci. Aveva già messo su il suo CD preferito. Rimase imbambolato, non sapendo cosa fare, come andare oltre.

    'Vedi papino, non ci vedo nulla di male' - disse Cri - 'Non capisco dove sia la trappola'
    John si avvicinò ai sedili di davanti. 'Bobby, è tutto quello che fai quando vieni qui con una ragazza? Resti lì seduto senza fare altro?'

    'Ehm...no' - disse Bobby - 'Normalmente provo a...' - si bloccò. Non voleva ammettere che solitamente cercava di finire tra le mutande delle ragazze

    'Cosa provi a fare Bobb?' - disse suo padre - 'Coraggio. Cri ha bisogno di saperlo'

    'Beh...le bacio...le tocco...' - senza aggiungere - 'se me lo permettono'

    'Ok. Fallo. Falle vedere cosa fanno i ragazzi'

    Bobby non riusciva a sopportare la tensione. Stava tentando di essere due persone allo stesso tempo. Proprio allora Cri avvicinò la testa e gli sussurrò 'mi darai un bacio? vero, Bobby?'

    Bobby la baciò. Nella confusione, cominciò a baciarla come non aveva mai baciato nessuna ragazza. Senza dubbio non come avrebbe baciato una sorella. Ma lei era come una ragazza, e il suo odore era quello di una donna. E in pochi istanti lei stava rispondendo come avevano fatto le altre.

    Per quanto riguarda Cri, quando suo fratello poggiò le sue labbra sulla bocca, come aveva visto fare nei film, si sentì tutta strana. Sentiva come una sensazione piacevole allo stomaco...No, non allo stomaco, ma più sotto, da qualche parte. Decise che le piaceva. Quando poi sentì la lingua dentro la sua bocca, morbida e sensuale, quella sensazione si fece più intensa.

    Rispose al bacio e rispose con la lingua alla lingua di Bobby. Bobby mise il pilota automatico. Le sue mani cominciarono ad accarezzarla, a scorrere lungo le braccia, i capelli. Cominciò a baciarle le guance, il collo, a sfiorare i lobi delle sue orecchie. Lei sobbalzò, buon segno. La baciò ancora, portando le mani sopra il suo giovane seno. Quando le mani di Bobby raggiunsero le tette stringendole attraverso la stoffa Cri trattenne il fiato. Cosa stava combinando? I ragazzi non fanno queste cose. Si ritrasse. 'Bobby!' - esclamò.

    'Mhpfff...dai. Non voglio farti del male. Sei così calda e morbida." - tentò di baciarla ancora

    Cri si sentiva strana dentro come se fosse attraversata da una strana scarica. E i suoi baci erano così favolosi. Che c'era di male a farsi toccare un po le tette? Quando la sua mano tornò sui suoi seni non si sottrasse. Era piacevole, mmmmmolto piacevole. Era intenta a godersi il bacio quando sentì le dita stuzzicare e premere sui capezzoli. Era molto ma mmmmmolto piacevole. Poi la sua mano scivolò sotto la stoffa. Adesso stava massaggiando la pelle, il suo seno. Raggiunse i capezzoli. Cri sentì una piacevole sensazione tra le gambe...strana...ma piacevole.

    'Cri' - disse staccandosi da lei.

    'Mmm?' - rispose

    'Me le faresti vedere?'

    Sapeva bene di cosa stava parlando. La sua mano continuava a massaggiare e accarezzare le sue tette. Provò a tirare su la stoffa, ma lei lo fermò.

    'Vedere cosa, Bobby?' - inarcò la schiena, spingendo i seni tra le sue dita.

    'Vorrei vedere le tue tette, scommetto che sono fantastiche' - disse

    'Le hai già viste mille volte, stupidotto' - sorrise - 'ricordi quella volta quando ero sotto la doccia e te la stevi facendo addosso? Sei entrato senza nemmeno bussare e le hai viste'

    'Si...ma...' - rispose - '...non le ho mai viste da vicino'

    'Cri' - disse suo padre richiamandoli alla realtà - 'Togliti il top. E' quello che vogliono i ragazzi quando escono con te.'

    Cri raggiunse con la mano il collo e slacciò il top che scivolò giù mettendo in mostra il suo petto.

    'Oddio!' - disse Bobby - 'Sei uno spettacolo'
    Poi avvicinò le sue labbra a un capezzolo e comincio a succhiarlo.

    'BOBBY!' - disse ansimando sua sorella - 'Che fai?...Ohhhh....non dovr...mmmmmmm... Oh Bobby, è fantastico'
    Si abbandonò a quelle labbra calde che fecero l'amore con uno e con l'altro capezzolo. Era davvero eccitante, sentiva la figa calda e bagnata, come le era successo qualche volta facendo la doccia...

    Bobby posò una mano sul ginocchio e la fece scorrere su per le coscie. La mini era così mini che sarebbe potuto arrivare alle mutandine senza sfiorarle la gonna. Le sue gambe erano leggermente aperte. Provò a risalire con le dita su...più su...più su, fino ad incontrare le mutandine.

    Cri sentì la mano accarezzare il pube. Provò piacere espavento allo stesso tempo. 'Bobby? Che stai combinando adesso, Bobby?' - disse quasi senza fiato.

    'Sto soltando assaggiandoti un po' ' - disse tornando a leccare e succhiare i suoi capezzoli

    'Forse sarebbe meglio non farlo Bobby' - disse singhiozzando - 'Non dovresti toccarmi....là'

    Un gemito arrivò dal sedile di dietro, seguito dal rumore di una zip. 'Cri, sei qui per imparare bene cosa vogliono i ragazzi. Qualsiasi cosa ti chiede glielo devi fare fare. Devi capire come vanno a finire certe cose' - disse suo padre.

    La mano di Bobby cinse completamente la sua figa attraverso le mutandine. Bobby premette le dita sul suo sesso, cominciò a massaggiarla, disegnando lentamente dei cerchi.

    Cri sussultò al tocco della mano di suo fratello. Nessun ragazzo fino a quel momento l'aveva mai toccata là, in quel modo. Una scossa elettrica l'attraversò questa volta dal basso verso l'alto fino ai capezzoli. In modo inconscio allargò le gambe per permettergli di fare di più.

    Lui alzò la testa e la baciò di nuovo. Un lungo intenso bacio con la lingua mentre la sua mano continuava a massaggiarla. Sentiva la figa calda... vogliosa...eccitata. Sapeva che lui avrebbe infilato presto le dita sotto la stoffa. Le sue dita l'avevano fatta bagnare in quel modo. Non poteva aspettare un attimo in più.

    Allargò ancora di più le gambe.

    Bobby era molto eccitato. Suo padre gli aveva dato carta bianca, poteva fare quello che voleva. Non era giusto, ma ne voleva approfittare. E quando sentì Cristina allargare le gambe per lui sapeva che presto lei avrebbe perso completamente il controllo. Gli stava dando il permesso. Fece scivolare la mano sopra l'elastico delle mutandine. Lei alzò prontamente il sedere, si mosse. Bobby senti scorrere le mutandine lungo le cosce.
    La aiutò. Ben presto superarono le ginocchia e scivolarono ai piedi. Non le tirò vià ma aprì bene le gambe.

    Le dita di Bobby incontrarono subito caldi e lussuriosi umori appena sfiorarono la sua figa. Senza pensarci infilò il dito medio dentro esplorandola. Era stretta...cavolo com'era stretta...era vergine. Sentì l'imene al contatto con le sue dita. Nulla. Non aveva la più pallida idea di come avrebbe perduto la verginità, ma era li. Forzò un pò la punta del dito e in un attimo fu tutto dentro di lei. Poi lo tirò fuori.

    'Ohhhhhhhh! Ohhhhhhh Bobby, ancora non posso credere quant'è bello'. Bobby fece nuovamente scorrere il dito dentro e poi fuori diverse volte.
    Cri cominciò un lento movimento 'Ohhhhh siiiiiiiiii, più in fondo...riesci ad andare più in fondo?'.
    Un suono ritmato proveniva dal sedile di dietro...un suono .
    'Non riesco a immaginare nulla di più piacevole di questo' - disse Cri.

    'Una cosa c'è' - grugnì suo fratello - 'Voglio dire...l'ho fatto con Sherry Henderson una volta e mi disse che non c'era nulla al mondo meglio di quello'

    'Cosa le hai fatto?'
    "Ohhhhhh what did you do?" - disse Cri muovendo convulsamente la testa avanti e indietro.

    'Beh...le ho messo il mio pisello dentro' - indicando il dito infilato dentro la sua figa - 'Li, dov'è adesso il mio dito'

    'Ohhhh...non dovremmo farlo' - disse - 'Potresti mettermi incinta'

    'Oh...non succederebbe mai' - disse - 'Ho fatto pratica posso uscire fuori in tempo' - Stava usando le stesse parole che avevano convinto Sherry Henderson. Lei lo sapeva che stava mentendo, ma gliel'aveva permesso comunque.

    'Ci riesci davvero?' - disse Cri ancora più eccitata - 'Riesci davvero a mantenere il controllo?'
    Ovviamente sua sorella non sapeva che Bobby stava mentendo.

    'Certamente' - disse, credendo in quello che stava dicendo - 'è dura a imparare, ma adesso per me è diventato facile'.

    Cri sentì un suono da dietro. 'Beh, non possiamo, non abbiamo lo spazio per farlo' - disse

    'Ho portato una coperta' - disse sicuro di se

    Scesero dalla macchina. Bobby aprì dietro e tirò fuori una grande coperta bianca che adagiò a terra.
    Cri si rimase a annusare l'aria tiepida, i suoi seni bianchi risaltavano al chiaro di luna. Si sdraiò tirando via la mini.
    Rimase lì, nuda, incerta, nervosa.

    'Sei un amore' - disse Bobby sussurrando facendola sorridere nervosamente.
    Lui in un attimo tirò via tutto, togliendosi in un solo colpo pantaloni, scarpe e mutande.
    Quando si tirò su il suo cazzo svettava dritto e duro alla luce della luna... Era lungo e slanciato.
    Piccolo in punta diventava più grosso e ancora più grosso alla base.

    'Quel coso non riuscirà mai ad entrarmi dentro' - disse Cri, completamente sicura.
    Incrociò le braccia sopra i suoi seni.

    'Si che c'entra' - rispose il padre scendendo dalla macchina.
    Si era fermato lì, poggiato alla macchina. 'C'entrerà tutto, è fatto per entrarci tutto'

    'Farò piano' - disse Bobby, raggiunse il suo cazzo con una mano e se lo menò vigorosamente un paio di volte
    'Mi fermerò se ti farà male'

    'Promesso?' - disse lei con un fil di voce

    'Promesso' - confermò lui. Le scostò via le braccia, lei lo abbracciò. Il suo cazzo scivolò sul suo addome raggiungendo l'apertura della figa. Poi si avvicinò a Cri e cominciò a baciarla con decisione. Cominciò a muoversi lentamente avanti e indietro, facendo scivolare il suo cazzo sulle labbra della sua figa.

    Cri sentì di nuovo quella piacevole sensazione tra le gambe quando mentre suo fratello strofinava il suo cazzo su di lei. I suoi baci erano così caldi e pieni di passione. Lei stava ansimando. Bobby l'aveva spinta giù sdraiandosi accanto a lei. Fece scivolare un dito di nuovo nella sua figa. Lei divaricò completamente le gambe ricambiando il suo bacio. Lui si tirò nuovamente sopra di lei continuando facendo scorrere dentro e fuori il dito . Ad un tratto Cri sentì qualcosa spingerla. Era il suo cazzo? Qualsiasi cosa fosse era eccitante.

    Spinta.

    Allargando...la sua figa si stava allargando...non faceva male...ma sentiva fastidio...pressione...Stava andando più in fondo di quanto era andato il dito...ed era più grosso, molto più grosso.

    'Aspetta!' - ansimò

    Lui si fermò all'istante

    Cri cercò di muoversi un po' cercando di abituarsi a quel fastidio. Nel frattempo Bobby aveva iniziato a succhiarle un capezzolo. Il piacere cominciò a invadere lentamente il suo corpo proprio dove prima sentiva fastidio. Cominciò a rilassarsi. Tese nuovamente quei muscoli, meravigliata di avere scoperto di avere dei muscoli che non sapeva di avere. Poi si rilassò di nuovo. Suo fratello grugnì!

    'Qualcosa non và?' - sussurrò

    'No.' - rispose - 'Posso spingere ancora?'

    Fece cenno di si con la testa. Si rese conto che lui non poteva vederla così bene. Mise le sue mani sul suo sedere e lo tirò su.

    Bobby stava quasi per venire quando la sua figa si rilasso e cominciò a mungere il suo cazzo. Strinse i denti e la sensazione diminuì lentamente. Ora lei lo stava tirando, lo voleva dentro. Fece scorrere qualche altro centimetro dentro quando si sentì tirare.
    Era così dannatamente calda e accogliente, e voleva il suo cazzo tutto dentro.

    Lo tirò un pò fuori. Grugnì. Istintivamente lo spinse di nuovo dentro. Mancava veramente poco, era quasi tutto dentro di lei, quando improvvisamente sentì uno spasmo crescere dentro di lui. 'Ohhhh cazzo!' e altri due, tre, quattro spasmi seguiro il primo. Stava sborrando. Era sicuro che ogni schizzo aveva raggiunto cervice della sua dolce sorellina. Il suo cazzo era piantato li senza via di fuga. Lo tirò un po' fuori e poi di nuovo dentro, stava pompando tutto il suo seme nell'utero di sua sorella.

    Cri non riusciva a credere come il fastidio si era trasformato in qualcosa di completamente diverso. Il cazzo del suo dolce fratellino, lungo e dritto era entrato davvero tutto dentro di lei scuotendola di piacere. Scivolava e strofinava dentro di lei così bene...pensava di poter svenire dal piacere. Poi, una nuova sensazione cominciò a farsi strada dentro di lei. Si sentì leggera, come se stesse volando e mentre lui grugniva, sentiva un tiepido liquido caldo che le veniva pompato dentro la sua figa.

    Bobby era venuto. Il suo cazzo cominciava ad ammosciarsi. Lo tirò fuori da sua sorella producendo uno strano suono bagnato. Si sdraiò accanto a lei.

    "Bobby!" - disse - 'No Bobby...non ancora...non avevamo ancora finito'
    Sapeva di essere arrivata vicino a qualcosa di veramente nuovo, favoloso, spettacolare. Smaniava dalla voglia di trovarlo.
    'Ragazzi!' - fece il padre con disappunto. Stava camminando verso di loro. Le sue mani carezzarono le spalle di Cri.
    'Non preoccuparti amore, ti aiuterò io' - disse sbottonandosi i pantaloni.

    'Papino, mi sento così...' - disse Cri facendogli spazio sulla coperta, aprendo le gambe verso di lui.
    Lo sperma del fratello che stava uscendo dal suo sesso luccicava al chiaro di luna.
    'Lo so amore mio. Ti ha lasciata a meta'. Ti aiuterò io'

    Si inginocchiò tra le sue gambe, la baciò, come fanno nei film. Era molto più bravo di Bobby!
    La sua figa si stava svegliando di nuovo, sotto una nuova pressione. Sapeva che era il suo cazzo.
    Quando entrò in lei, Cri alzò istintivamente le gambe cercando di fare più posto possibile al cazzo del suo paparino.
    Era più grande di quello di Bobby ma scivolava facilmente e ad eccezione di qualche leggero fastidio entrava dentro senza problemi.
    Arrivò più in fondo, spingeva dentro contro qualcosa.

    John assaporò la sensazione di sentire il suo cazzo dentro una giovane figa. Non c'era nulla di più bello di una figa fresca. Sperava di poter trattenere il suo orgasmo. Non voleva venire subito. Fortunatamente riuscì a mantenere il controllo tirandolo un po' fuori.
    Poi inizio a spingere il suo randello di carne dentro e fuori sua figlia. Era sicuro che scorreva a contatto con il suo clitoride. Gli bastarono solo sette-otto pompate per procurare a sua figlia il suo primo orgasmo.

    Dall'istante in cui suo padre spinse dentro di lei il suo grosso cazzone, Cri sapeva che quella sensazione che stava cercando sarebbe presto ritornata. Suo padre era diverso da Bobby, si muoveva molto meglio dentro di lei facendola arrivare presto all'apice del piacere. La cosa più strabiliante mai provata. Era lì che si sprigionava, dentro la sua figa, una sensazione che l'avrebbe fatta urlare di piacere.

    Quel piacere incontrollato stava ritornando.

    Divenne sempre più intenso finchè non potè più tratteneresi. La scosse da capo a piedi, sentiva il suo corpo avvampato e contemporaneamente scagliato in una vasca d'acqua gelata. Cominciò ad avere la sensazione che la sua figa contenesse una enorme palla di fuoco che improvvisamente esplodeva in tutto il corpo come un fuoco d'artificio. Non riusciva a parlare.

    "Uhhh! Unnggg... Ahhhh... Pa... Ohhh... Ummm... Ahhh... AAHHH... AHHHH!!!!!" - ansimava estasiata.

    Sentì il piacere svanire poco a poco, ma suo padre continuò a scoparla. Cri venne ancora una volta. Un secondo orgasmo, più intenso del primo vibrò dentro il suo corpo. La sua testa andava su e giù sulla coperta, i capelli sulla faccia. Era una sensazione indescrivibile. E stava per accadere ancora una volta!

    John la scopo ancora e ancora fino a farle raggiungere il terzo orgasmo. Poi Cri cominciò a scuotere con le mani suo padre. Stava singhiozzando. 'Basta pa!...ti prego...non ce la faccio...ancora una volta...mi toglie il fiato...' Lui si fermò dentro di lei. La sua fighetta coccolava dolcemente il suo cazzo. Cri godeva nel tenerlo dentro la sua calda fighetta.

    Non era ancora venuto. La sua figa massaggiava il suo cazzo quando Cri contraeva e rilassava i suoi nuovi muscoli.

    'Puoi rifarlo, piccola?' - le chiese - 'Riesci a fare quello che hai appena fatto?'
    Cri ci provò, una volta decisa e lunga, e poi un'altra, più breve. 'Ohhhh piccola mia' - disse con voce rotta dal piacere - 'se continui a fare così sono certo di venire'

    Cri si sentì molto meglio, da quando lui s'era fermato aveva avuto il tempo di riprendersi. 'Papi, vuoi venirmi anche tu dentro?'

    John sorrise. Sapeva che senza dubbio o lui o suo figlio avrebbero messo incinta in un paio di mesi. Scopava da dio e moriva dalla voglia di riempirla con il suo potente seme.

    'Certo, amore' - disse. Cri cominciò a tendere e rilassare i suoi nuovi muscoli massaggiando e mungendo il bel cazzone di suo padre.

    'Ok papino' - disse - 'puoi venirmi dentro se vuoi'

    Quelle parole lo eccitarono come non mai, sentiva le palle pronte a sparare una dose massiccia di seme direttamente dentro l'utero di sua figlia. Usò tutte le forze che aveva in corpo per spingere più dentro possibile la punta del suo pene e pompare tutto lo sperma che aveva dritto alla sua cervice.

    Cri sentì ancora una volta quel liquido caldo che l'avrebbe fatta rimanere incinta. Questa volta sapeva bene cos'era quella sensazione. Suo padre stava venendo dentro di lei. Adorava quella sensazione. Sentiva dentro un piacevolissimo tempore. Aveva deciso: se fosse accaduto di nuovo avrebbe permesso a suo padre di venirle dentro.

    John si tirò su, uscendo da sua figlia. Si vestirono e tornarono a casa in silenzio, ciascuno con i propri pensieri. Per tutto il tempo Cri tenne stretta la mano di suo padre fin quando furono dentro. 'Paparino? Posso dormire nel tuo letto stanotte?'

    John sorrise. 'Certamente piccola, ma potrei esserti d'aiuto ancora una volta questa notte. Proprio come sulla coperta.'

    'Fantastico!' - disse lei

    Più tardi, a letto, dopo aver goduto altre tre volte e aver ricevuto un'altra bella dose di sperma nella sua tenera fighetta, lo baciò e disse: 'Quindi tutti i ragazzi vogliono questo dalle ragazze?'

    'Esattamente amore mio. E non permetterò a nessuno di fare questo al mio piccolo angelo'

    'Quindi non ho ancora il permesso di uscire?'

    'Non credo proprio, tesoro' - disse

    Rimase in silenzio per un po'. 'Mi sta bene' - disse infine - 'Con te e Bobby accanto non ho bisogno di altri ragazzi. Posso avere tutti gli appuntamenti che voglio qui a casa, con voi'

    In meno di un mese rimase incinta
     
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