Il mio migliore amico, superdotato.

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    Nonostante non fosse la prima volta che glielo prendessi in bocca sentivo sempre come fossi alla mia prima esperienza. Quell'affare enorme mi riempiva ogni possibile spazio e più facevo su e giù più mi accorgevo che era grande. Sembrava quasi che dentro di me si gonfiasse e mi mettesse in difficoltà stendendosi completamente.

    Lui ansimava, sapeva che io glielo succhiavo bene. Con la bocca mi staccavo e poi riavvolgevo la cappella ingoiandola tutta, poi con la punta della lingua gliela solleticavo un pò, poi riattaccavo e lo immergevo in me.

    Lui mi insultava, poi mi scostava e lo sbatteva sulla mia faccia, rideva e poi mi lasciava di nuovo fare, sapeva che mi piaceva e infatti con un flebile sorriso ricambiavo e riprendevo a succhiarlo tutto, mi giravo mentre ce lo avevo tutto in bocca verso di lui che però non mi guardava negli occhi, segno dell'imbarazzo che in me invece svaniva del tutto anche se era solo l'eccitazione del momento.

    Bastarono pochi minuti, quei 22 centimetri iniziarono ad eruttare, volevo farmi venire in bocca ma lui disse di no, categorico ma con una voce debole, glielo strinsi forte con la mano mentre sborrava e quando qualche schizzo cadde sulle mie dita lui me la ripulì velocemente. Una controllatina alla macchina per vedere se si era sporcata e poi niente, si ricomponè mentre io tirai fuori il mio e mi segai velocemente, il mio cazzo era normale confronto al suo, piccolo e timoroso come me di fronte a lui spogliato nella sua grazia migliore.

    "Anto stasera allora usciamo con Paola e Ludo giusto? Prendiamo questa?"

    La mia domanda era un po affrettata. Antonio, 24 anni, il mio migliore amico da circa 4 anni, quando mi trasferì a Milano da Bari perchè la mia famiglia aveva trovato lavoro quà. La cosa strana è che sia io che lui siamo fidanzatissimi e usciamo con le nostre ragazze, facciamo sesso regolarmente, questa situazione in macchina era gelida, ma non era la prima volta

    Era da circa 1 anno e mezzo infatti che avevo scoperto la mia attrazione verso il suo cazzo enorme. Una volta in doccia dopo una partita a calcetto notai mentre se lo insaponava ed era estremamente sexy tanto che dovetti stare mezz'ora seduto col pantaloncino senza potermi docciare per nascondere l'erezione.

    Ed erano alcuni mesi, precisamente da aprile, che Antonio mi regalava il suo bel cazzone per divertirmi un pò. Sono io il più sfacciato tra i due e glielo dissi chiaramente, ricordo ancora il momento, eravamo in macchina a discutere di sesso io, lui e la sua ragazza, quando la accompagnammo lei disse "Mi raccomando ora non fate i froci so che vi ho fatto arrapare" e io mi misi a ridere, poi tirando dentro la testa dal finestrino, dissi "Magari fossi femmina, quel coso non smetterei di succhiartelo" e lui un pò stranito, evidentemente però lucido ed eccitato, disse... vuoi provarlo? Anche se poi in realtà fui io a slacciargli il pantalone, lui allora si tirò indietro, non parlammo ma all'improvviso notai che durante il ritorno a casa si dannò a cercare un posto appartato, dove non passava nessuno e disse "Ok dai, fammi vedere se davvero lo succhieresti sto coso" ...non me lo feci ripetere.

    Da lì nacque la nostra piccola tresca insomma. Ogni volta era un lavoraccio, dovevamo assicurarci che non ci vedesse nessuno. Il punto più bello di questa cosa è stato quando, a luglio, eravamo a casa mia e i miei genitori erano a lavoro, mia sorella fuori dalle amiche e lui dopo quasi mezz'ora di litigata al cellulare con la ragazza, di quei litigi che vanno via in 10 minuti poi, venne da me che giocavo a poker online e mi poggiò il cazzo sulla scrivania, ordinandomi di succhiarglielo e farlo rilassare.

    Devo dire, non mi sentivo umiliato, anzi, la mia era una forma di piacere e divertimento assoluto, mi intrigava il sapore di quel contatto e mi aveva sempre incuriosito provare la stessa sensazione di una donna. Purtroppo lui però gli risultava difficile venirmi in bocca e aveva sempre evitato, gli avevo sempre chiesto perchè ma evidentemente era una cosa di imbarazzo, anche se non la capivo.

    - Antonio tuonò, un po affannato e ripresosi dal pompino che gli avevo regalato, poi accese la macchina e partì per accompagnarmi a casa.

    "Senti Nico, credo che dovremmo smetterla con questa storia da gay"
    "Perchè?"
    "Ma dai non è normale e poi ogni volta rischiamo, avrò visto passare 30 persone in questo parcheggio di merda mentre tu stavi giù, sicuro hanno capito la situazione"
    "Allora facciamolo solo a casa"
    "No guarda devo dirti non è questo solo il problema, lo so che a te piace ma con le ragazze?"
    "Con la mia non ho problemi, non sospetta niente, perchè a te Ludo dice qualcosa?"
    "Non è che dice... è che... l'ultima volta là, dopo il cinema... "
    "Eh, quando io e Paola.."
    "...dopo il cinema in macchina lei voleva farlo e io non ho..."
    "Non ti si è...quello?"
    "Esatto, lei lo prese in bocca ma era morto, niente erezione"
    "A me non succede mai cazzo, che ti prende?>>
    "E' che mi vedevo te al posto suo e non mi si alzava Nico...ecco perchè"
    "Si ma che c'entra, con me non ce l'hai questo problema, dovrebbe essere il contrario..."



    Regnò il silenzio, finchè non arrivammo a casa, prima di scendere dall'auto gli dissi che ne avremmo parlato in serata
    Mi aveva accompagnato a casa che erano le 4 del pomeriggio e ci saremmo rivisti la sera stessa... e cosa mi aspettava, oh...
     
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