Il professore e l’alunna: intime lezioni

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    La sua voce era una sensuale melodia, le sue mani modellate le facevano desiderare di essere accarezzata, e ogni volta che le guardava sentiva un brivido di desiderio percorrerla. Lei era la sua alunna, e lui il suo professore di lettere, appena uscito dalla facoltà e ai primi giorni di lavoro.
    Appena l’aveva visto ,due settimane prima, aveva desiderato averlo, e le era sembrato che tutti i ragazzi che aveva avuto prima non contassero niente, paragonati a lui. La sua bellezza pura, a tratti orientale, l’ aveva catturata. I suoi occhi neri e profondi sembravano penetrarle fino in fondo all’ anima, quando si posavano su di lei; le sue labbra carnose e morbide si muovevano in un modo così sensuale che la facevano impazzire dalla voglia di baciarle. I capelli neri gli incorniciavano il viso abbronzato e dal profilo severo, facendolo assomigliare a un principe arabo. Lei, da parte sua, si sarebbe fatta rapire volentieri da lui, e portare via sul suo cavallo verso il deserto.

    L’anno scolastico era appena cominciato, e Sissy non sapeva quanto tempo ancora sarebbe riuscita a resistere senza farlo suo, senza possederlo. Lei, quel giorno di fine estate, indossava una gonnellina corta a pieghe, e sopra una camicetta bianca di cotone, quasi trasparente, da cui si intravedevano i capezzoli già turgidi.Era seduta in prima fila, aveva scelto quel posto apposta, e lui era lì, davanti a lei. Mentre spiegava un testo di letteratura si passava distrattamente una mano nei capelli, un gesto sensuale che a Sissy faceva rabbrividire di desiderio. Lo voleva a qualunque costo, e lo avrebbe avuto, si disse.

    A volte il suo sguardo si posava su di lei, ma Sissy lo considerava una semplice casualità. La campanella di fine ora suonò, distraendola dai suoi pensieri e facendola trasalire. I suoi compagni erano già usciti, quando lei si rese conto che era ancora seduta al suo posto, che fissava sognante il viso di lui; distolse lo sguardo in fretta, conscia di essere diventata rossa come una fragola, e sperò che lui non se ne fosse accorto, anche se era difficile che non lo avesse notato. Sissy si alzò in piedi, e fece per avviarsi verso la porta, quando si sentì trattenere per un braccio. Il cuore le balzò in gola, lui era lì, a meno di 10 centimetri da lei, e il suo corpo fu invaso da un calore che la fece vacillare, e desiderare di aggrapparsi al sio corpo. - Dopo ti devo parlare, fermati alla fine della lezione- le sussurrò, poi si allontanò verso la porta, lasciandola lì da sola. Era ancora sconvolta per quel contatto, che l’ aveva fatta fremere; se solo l’ avesse baciata sarebbe andata in estasi.

    Quella era l’ occasione che aspettava, non poteva sprecarla. Ma voleva che lui capisse quanto lo desiderava, che capisse cosa voleva veramente. Sapeva che lui aveva 30 anni, e lei quasi la metà dei suoi, cioè 17, ma non le importava. Corse in bagno, e si sfilò il reggiseno, e le mutandine di pizzo bianche, che erano bagnate fradice. La tentazione di toccarsi e di alleviare quella voglia di lui che era quasi dolorosa tanto era intensa, era enorme…ma si trattenne, pensando che se avesse aspettato magari le sarebbe toccato qualcosa di meglio. Arrivò in classe appena in tempo per l’inizio dell’ora, ma i suoi compagni erano ancora fuori. L’idea le passò in mente in meno di un secondo, e prima di rendersene conto l’ aveva già messa in atto.

    Passò dietro la cattedra, e fece cadere sulla sedia le mutandine di pizzo, che si era appena sfilata. Proprio in quel momento entrò lui, la campanella suonò e i suoi compagni si riversarono in classe. Sissy si sentiva una strana energia addosso, era smaniosa di vedere il suo viso quando avrebbe visto le mutandine sulla sedia, e se le avesse toccate avrebbe sentito che erano bagnate fradice. Seduta al suo posto, Sissy fremeva di desiderio, e i suoi capezzoli sporgevano dalla stoffa e premevano contro contro il bordo del banco. Stefano le lanciò un occhiata, poi si diresse verso la cattedra, per sedersi a correggere i compiti.

    Il cuore di lei batteva forte, mentre la voce calda di lui diceva - Ragazzi, adesso fate i vostri esercizi, mentre io…- Si bloccò mentre spostava la sedia, e rimase a bocca aperta, lo sguardo smarrito per un attimo. Si girò verso la classe, che intanto non si era accorta di niente perché ognuno era preso dai propri maneggiamenti. Solo Sissy lo fissava, i loro occhi si incontrarono e lei li vide brillare di desiderio, la bocca sensuale muoversi in un sussulto di eccitazione involontario. In un attimo lo vide riprendere il controllo, mentre con finta noncuranza si sedeva al suo posto e riprendeva il discorso dove l’ aveva interrotto.

    Quel lampo nei suoi occhi la fece partire completamente con la testa, adesso lei sapeva che lui sapeva, e questo rendeva l’ attesa ancora più eccitante. Aveva una voglia pazzesca di infilarsi una mano sotto la gonna e di toccarsi, le sarebbero bastati pochi attimi e sarebbe esplosa; guardarlo era eccitante come non mai, quando incrociava il suo sguardo cercava di non pensare al suo corpo atletico senza vestiti addosso, ma la tentazione era troppo forte e non ci riusciva. I minuti passavano lenti, ma finalmente la fine dell’ora arrivò.

    La sua eccitazione era alle stelle, e sperava che la stessa cosa valesse per lui, anche se aveva riacquistato subito il controllo, dopo avere scoperto il suo dono sulla sedia. Quando tutti i suoi compagni furono usciti, Sissy si alzò e, col cuore che batteva forte, si avvicinò a lui. Aveva atteso tanto quel momento, e ora che era finalmente arrivato non riusciva neanche a parlare per l’ emozione che le serrava la gola. Lui non disse niente, si alzò e chiuse la porta, poi, con un sorriso che valeva più di mille parole, si diresse verso di lei. Le passò accanto e la sfiorò da dietro,allungandosi come per sentire il suo profumo, che sapeva di muschio e femminilità. Sissy si aspettava una sua mossa, ma lui, giocando al gatto col topo, voleva forse rendere l’ attesa più eccitante. Prese le mutandine con un dito e gliele sventolò davanti - Sono sue, signorina?- Quando le sorrideva così era stupendo, anche perché era la prima volta che lo faceva…Lui voleva giocare? E allora sarebbe stata al gioco…- E se così fosse? Sono sotto sequestro?- Rispose guardandolo maliziosamente. - Lei o le mutandine?- Era davvero divertente stuzzicarsi così…- Mmmh…io sono qui perché lo voglio…- Rispose lei. Poi si sedette sulla cattedra, mettendo in mostra le lunghe gambe abbronzate e tornite e aprendole leggermente. Lo sguardo di lui, che la percorse dalla testa ai piedi, la fece rabbrividire di piacere, e sentì caldo su tutto il corpo. - Perché mi fai questo?Vuoi farmi perdere la testa? Perché se è così ci stai riuscendo…- Quelle parole ebbero su di lei l’ effetto di un ciclone. Mai si sarebbe aspettata di sentirle, non da lui, non così presto. Lui si avvicinò ancora, fino a toccarla, e le sfiorò le gambe nude con le mani calde…- Hai delle gambe bellissime, lo sai?- Le sussurrò mentre si infilava tra le sue gambe con il corpo sensuale.

    Sissy non si muoveva, respirava il suo profumo intenso e lo guardava negli occhi, quelle stupende distese tenebrose che a poco a poco la inghiottivano.Poi fu un attimo…I loro visi dolcemente si avvicinarono, le labbra si posarono lievi le une sopra le altre…Una volta, lievemente, quasi sfiorandosi solo…Due volte,il contatto ora si fece piu intenso…Tre volte…la lingua di lui si infilò nella sua bocca,e quando incontrò la sua Sissy si sentì fremere nel profondo, e si strinse di più a lui attirandolo contro di sé e aprendo le gambe verso il suo corpo…-Sei stupenda…-Le sussurrò nell’ orecchio Stefano. Le loro lingue ormai erano un groviglio, i loro baci sempre più profondi, come se avessero voluto scavare l’ uno dentro all’ altro…Sissy si accorse che mai aveva provato sensazioni così sconvolgenti come quelle che sentiva ora, era un piacere sublime che mai avrebbe voluto finisse…

    La lingua calda di lui sfiorava la sua, delicata, ma allo stesso tempo decisa, portandola in un vortice di piacere, e facendole desiderare di sentirla su tutto il suo corpo….Le sfuggì un gemito quando la bocca di lui scese sul suo collo, fino a raggiungere la scollatura della camicetta, lasciando una scia di baci sempre più ardenti…Si sentiva in paradiso, e lui era il suo angelo…-Ho paura che arrivi qualcuno…Ma non riesco a fermermi…-Sussurrò lui mentre le sbottonava la camicetta e la lasciava cadere sulla cattedra…-Non voglio che ti fermi…-Rispose lei guardandolo negli occhi scuri e profondi ora un po’ lucidi, forse per l’ eccitazione del momento, e per questo ancora più belli…Aveva sognato mille volte questo momento, e ora che finalmente era arrivato voleva viverlo fino in fondo…E niente l’ avrebbe fermata. Lui si chinò a baciarle i seni, poi si fermò sui capezzoli già turgidi dal desiderio, e li stuzzicò con la lingua, facendola gemere e sospirare…

    Le mani di lei si infilarono sotto la sua maglietta, e la alzarono per poi fermarsi ad accarezzare i suoi addominali scolpiti, e questa volta fu il suo turno di sentirlo sospirare, quando sfiorò un capezzolo,che divenne subito duro e sporgente…Ormai Sissy era sdraiata sulla cattedra, e lui era in piedi davanti a lei, quasi sdraiato sul suo corpo…Le sue mani erano dappertutto, esploravano il suo corpo fino ad arrivare alla nudità sotto la sua gonnellina…Lì si fermarono ed ebbero la certezza di quanto fosse grande e autentico il desiderio che lei provava…Cominciò ad accarezzarla piano, e, sentendo i suoi gemiti, più velocemente e in profondità…

    La penetrò con un dito, e muovendolo velocemente la sentì sussurrare tra i sospiri…-Ti voglio…subito…adesso…-Se avesse continuato così entro poco lei sarebbe esplosa, e lui voleva che lo facesse solo quando fossero stati in due a essere pronti…Sissy era persa nel mondo del piacere che lui le stava donando, gli occhi socchiusi, le labbra semiaperte, i capelli spettinati…Era bellissima così e lui l’ avrebbe amata per sempre…

    Lei pensò che le mani di lui erano come il suono di una melodia dolcissima, la toccava come se stesse suonando un pianoforte, e sapeva tutte le note giuste per farla impazzire…Sentì come in un sogno le mani di lui che si sbottonava i jeans, poi, ancora, la sua bocca sulla sua…Lui la tirò a verso di sé, e le sollevò la gonna fino alla vità…Poi, finalmente, con un colpo solo entrò dentro di lei, riempendola completamente…Le loro bocche non smettevano di cercarsi, le mani di lui sul suo seno,quelle di lei sulla sua schiena…Sissy dovette fare uno sforzo enorme per non urlare,quando lui cominciò a muoversi piano dentro di lei, avanti e indietro -Mi fai morire -Gli sussurrò all’ orecchio Sissy, mentre con gli occhi chiusi si perdeva in un universo di piacere infinito. Le spinte di lui diventarono più veloci, e lei seguiva il suo ritmo, quando sentì che di li a poco sarebbe venuta.

    Era stupendo, più di quanto avesse mai immaginato potesse essere nei suoi sogni,e i suoi gemiti divennero sempre più forti, anche se cercava di trattenerli. Lui era sempre più deciso, e la scopava sempre più veloce, di più, di più, di più…Ebbe appena il tempo di sussurrargli -Si si… Sto venendo…-Che una scossa di piacere fortissima e indescrivibilmente stupenda la scosse, la fece sussultare e inarcare la schiena…La travolse un ondata di calore in tutto il corpo e nascose il viso sulla spalle di lui per impedirsi di urlare…Era stato stupendo, fantastico…era ancora in preda alle contrazioni dell’ orgasmo appena avuto che lui la seguì con un gemito…L’ attimo dopo si guardarono negli occhi, e senza parlare capirono che dal quel giorno niente sarebbe più stato lo stesso tra loro.

    Lei era ancora la sua alunna e lui il suo professore, ma d’ ora in poi alle lezioni in classe avrebbero preferito quelle private…!
     
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