La sua compagna di classe

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  1. sono le tre di notte
     
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    Lo scorso maggio mi è successa una cosa stupenda che morivo dalla voglia di raccontare, così ho deciso di scriverla per voi.

    Mi chiamo Valerio, ho 18 anni e da tre sto con Nancy, la mia ragazza di un anno più piccola.
    Io e lei abbiamo un ottimo rapporto e ci siamo sempre detti tutto, anche le nostre fantasie erotiche, inoltre lei conosce la mia passione per i piedi femminili ed io la sua per la pipì. Da tempo mi ha confessato (nonostante sia etero) di avere un debole per la topa, non sapeva che presto avrebbe realizzato le sue fantasie saffiche.

    Un giorno dopo esser tornata da scuola mi disse di aver parlato con una sua compagna e che ella le aveva confessato un suo profondo desiderio, sognava di essere bendata e di ubbidire come un cagnolino a tutti gli ordini di qualcuno. Io già conoscevo questa sua compagna, l’avevo vista un paio di volte, e per scherzo dissi a Nancy di invitarla a casa mia che ci saremmo divertiti, lei rise e cambiammo discorso.
    Il giorno dopo stavo tornando da scuola e sapevo che una volta a casa avrei trovato ad aspettarmi la mia ragazza, quella settimana i suoi genitori erano in Germania per assistere ad una presentazione di nuovi strumenti medici, perciò mia madre aveva invitato Nancy a trascorrere quella periodo a casa nostra e quindi, dato che lei faceva ritorno prima di me e che mia madre non sarebbe arrivata prima delle 9 di sera, le avevamo fatto un duplicato delle chiavi per poter entrare da sola.
    Una volta entrato in casa trovai lei sulla porta come mi aspettavo ma mi disse che c’era una sorpresa, mi accompagnò in cucina dove accanto al tavolo sedeva Silvia, la compagna che il giorno prima le aveva raccontato quella fantasia.

    Ebbi una reazione di forte stupore, salutai silvia un po’ imbarazzato e lei replicò con un timido ciao.
    Nancy si era già messa comoda, indossava solamente un perizoma nero ed una canottiera aderente di colore grigio, stava seduta sul tavolo con le gambe accavallate, solo guardarla mi eccitava, i suoi capelli tinti di rosso risvegliavano in me un istinto primordiale, sotto la canottiera si riuscivano perfettamente a scorgere i suoi piccoli seni, proporzionati a lei che è alta un metro e sessanta ed è minuta, ma la parte migliore è il suo culetto sodo sodo che sovrasta le sue corte ma drittissime gambe. Mi misi sulla sedia di fronte a lei e ci accendemmo una sigaretta pensò subito a farmi eccitare poggiandomi un piede nudo sui pantaloni, prima sulla coscia e via via sul pacco che era ormai duro e rinvigorito. Cercavo di nascondere la mia voglia a Silvia che mi fissava senza dire una parola, anche lei è di bassa statura e molto minuta, ma il suo abbigliamento scolastico lasciava ancora molto spazio all’immaginazione.

    Finito di fumare Nancy saltò giù dal tavolo e prese Silvia per mano, la portò in camera e la fece sedere sul letto, dopo di che le tolse le scarpe da ginnastica e lentamente le sfilò i calzini, già l’odore dovuto ad un’intera giornata passata in quelle scarpe aveva raggiunto il mio naso facendomi salire la voglia, a questo punto la mia ragazza si inginocchiò, le slacciò la cintura e la spogliò dei jeans. Poi si misero in piedi e Silvia si lasciò togliere la maglia mostrandomi in parte i suoi seni ed io riuscii ad intravedere il frutto della sua eccitazione attraverso il reggipetto.

    A quel punto Nancy si allontanò per un istante e fece ritorno con una benda, si mise dietro di lei e coprì quindi gli occhi della sua compagna dicendole all’orecchio che il gioco era iniziato.
    Le slacciò il reggiseno e mi chiese se avevo qualcosa per legarla, le diedi la prima cosa che vidi, un cavo dell’alimentazione, che lei usò per legarle stretti i polsi dietro la schiena, il forte attrito dovuto alla gomma che ricopriva il cavo causava dolore alla ragazza e faceva sì che fosse impossibile per lei sciogliere il nodo. Le mise le mani sulle spalle e fece pressione mentre con il piede la spinse dietro l’articolazione della gamba facendola cadere in ginocchio, poi spostò le mutande e le ordinò di leccarle la topa.
    Io stavo in piedi senza dir nulla, ero sbalordito, in tre anni non avevo mai visto Nancy così, se ne stava in piedi a gambe aperte e spingeva la sua topa sulla faccia di Silvia che a stento riusciva a respirare, eccitato al massimo mi avvicinai e tirai fuori il mio membro pulsante, la mia ragazza si spostò ed appena la nostra piccola schiava riprese fiato le infilai il pene in bocca, lei iniziò a succhiarlo allora la presi da dietro la testa e mi scopai la sua bocca, l’eccitazione era così forte che stavo per venire, a quel punto tolsi il mio membro lentamente passandoglielo sulle labbra.

    Nancy la fece alzare e la mise sdraiata sul letto, le sfilò le mutandine e vidi la sua micia tutta bagnata e ben schiusa, Silvia bendata e legata non sapeva cosa stava per succedere, restava lì nuda, timorosa ma eccitata e a quel punto la mia Nancy si abbassò tra le sue gambe e cominciò ad esplorarla con la lingua, anche lei era fortemente eccitata e il suo perizoma era in parte bagnato, io prima mi spogliai poi mi misi accanto alla mia ragazza e mentre la osservavo intenta a realizzare il suo sogno afferrai Silvia per la caviglia e cominciai a leccarle prima la pianta del piede e poi a succhiarle le dita, l’insieme di sensazioni la faceva impazzire. Notai poi il culetto della mia ragazza che rivolto verso l’alto si muoveva lento a destra e sinistra e ne fui fortemente attratto, lasciai la gamba di Silvia e mi misi dietro a Nancy che ancora stava leccando la micetta fradicia della sua compagna di tutti i giorni. Fissavo le sue natiche così sexy finche non resistetti più, le spostai il perizoma e cominciai a leccarle l’ano spingendo con la lingua più possibile, le sue piccole contrazioni mi confermavano il suo piacere. Le misi una mano sulla topa e la sentii molto calda e umida, allora cominciai a masturbarla, poi la vidi tirarsi su e far girare Silvia con i piedi rivolti verso la testata del letto per poi spogliarsi e sedersi sulla bocca della schiavetta e chinarsi in uno stupendo 69.

    Osservavo le due ragazze impegnate a darsi piacere, soprattutto mi piaceva guardare Nancy che con gli occhi chiusi succhiava le labbra di Silvia assaporando tutti i suoi umori, a quel punto non resistetti più, e mentre la ragazza sdraiata sotto di lei roteava la lingua intorno al suo clitoride io penetrai Nancy. Passavo dalla topa della mia ragazza alla bocca di Silvia appena al di sotto, finche la prima si staccò dalla micia della compagna per masturbarla velocemente, a quel punto vennero entrambe. Lascia per un po’ che assaporassero quel momento e non appena Nancy si sdraiò sul letto feci di nuovo inginocchiare Silvia e le venni in bocca, lei ingoiò tutto e a quel punto la slegai e lei si tolse la benda, Nancy la baciò a lungo ed io stetti sdraiato ad osservarle.

    Non ho più visto quella ragazza dopo quel giorno e non so se riuscirei di nuovo a parlarle con disinvoltura, il ricordo di quel giorno però sarà sempre vivo nella mia memoria.
     
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  2. okpaolo
     
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    Ottimo racconto, peccato che nei racconti erotici non appare mai l'invitato di lattice...
     
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1 replies since 23/7/2012, 12:49   3888 views
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