L'I.T.I Marconi di Pontedera dedica un aula a Matteo

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    Una cosa molto bella.....
    certo che i giornalisti si potevano risparmiare i dettagli mah.....
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  3. Cla!
     
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    Bella davvero...mi sa che domani sarà tutto un pianto...
     
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    da: IL TIRRENO

    L'Iti vuol ricordare Matteo per sempre. Venerdì all'Istituto tecnico industriale "Marconi" di Pontedera dalle 10.30 alle 11.50 alla presenza degli assessori all'istruzione provinciali e comunali Miriam Celoni e Liliana Canovai saranno inaugurate due postazioni mobili con strumentazione informatica in ricordo di Matteo Pastacaldi. I compagni di classe di Matteo insieme alla famiglia e al dirigente scolastico Pierluigi Robino invitano tutti coloro che desiderano essere presenti.
     
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  6. Cla!
     
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    Sappiate amici geniviani che con noi ci sarete anche voi...Grazie.
     
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    Lo sappiamo perchè anche noi lo abbiamo nel cuore cuore
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    CITAZIONE (Cla! @ 25/11/2011, 09:51) 
    Sappiate amici geniviani che con noi ci sarete anche voi...Grazie.

     
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  9. #Duck#
     
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    grande matte sempre con noi 126-

    CITAZIONE (Cla! @ 25/11/2011, 09:51) 
    Sappiate amici geniviani che con noi ci sarete anche voi...Grazie.

    :tesoro:
     
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    MATTEO, MORTO OTTO MESI FA. GLI AMICI CI PARLANO SU FACEBOOK



    PONTEDERA - Nonostante siano passati otto mesi dalla morte di Matteo, travolto da un treno il 20 marzo scorso a soli 17 anni, i suoi amici non accennano a dimenticarlo e, anzi, continuano a parlargli su Facebook. Anche la sua scuola, l'Itis Marconi di Pontedera, ha deciso di rendere omaggio al ragazzo e venerdì gli ha intitolato un'aula multimediale.
    Matteo era il rappresentante di classe ed era molto amato dai compagni. C'è chi gli scrive «ci rivedremo dall'altra parte della strada», chi lo ringrazia dicendogli «hai donato a tutti noi momenti magnifici e ci hai insegnato a essere migliori». Ma anche chi gli racconta i propri tormenti e le proprie gioie, o gli parla dell'ultimo videogioco uscito sul mercato.
    A Matteo, la cui storia viene raccontato sul quotidiano "Il Tirreno", sono state dedicate altre pagine virtuali e forum con contatti da record, forse anche perché l'informatica era la sua passione, tanto da spingere i genitori a donare alla scuola le postazioni multimediadi dell'aula intitolata al ragazzo. «Un modo per non dimenticare questo nostro studente tanto amato – dice il presidente Pierluigi Robino ai parenti – Matteo frequentava le lezioni con impegno, volontà e bravura». Sotto i computer una targa voluta dai compagni di scuola. «A pugni chiusi e con il tuo sorriso rimarrai sempre con noi».


    leggo.it

    Morto a 17 anni, vive su Facebook grazie agli amici

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    Simone prende il microfono e legge il messaggio scritto per l’amico. «Sono già 8 mesi che ci hai lasciato e ancora non riesco a crederci, sento un vuoto enorme. Il tuo gesto ci ha spiazzati ma il tuo ricordo vive dentro ognuno di noi»
    Morto a 17 anni, vive su Facebook grazie agli amici
    «Vieni a trovarci, ti aspettiamo nei nostri sogni». Mentre sulla parete scorrono le foto, la prof si stropiccia gli occhi e i presenti in sala sono sopraffatti dall’emozione. Simone prende il microfono e legge il messaggio scritto per l’amico. «Sono già 8 mesi che ci hai lasciato e ancora non riesco a crederci, sento un vuoto enorme. Il tuo gesto ci ha spiazzati ma il tuo ricordo vive dentro ognuno di noi». Il nome di Matteo rimbomba all’unisono nelle aule dell’Itis Marconi. E’ il saluto al compagno di classe della seconda A del liceo tecnico informatico. Matteo, 17 anni, è scomparso tragicamente, sotto un treno. Ma rivive nei pensieri, nei gesti e nella memoria di chi gli ha voluto bene.

    «Su Facebook Matteo ha sempre la sua pagina - spiega la prof d’italiano - e i ragazzi dialogano con lui. E’ come se in questo mondo virtuale ci fosse ancora una finestra aperta, una possibilità per confrontarci con la sua morte. Che diventa una possibilità di crescita per tutti». C’è la commozione, il dolore, a volte la rabbia dell’incomprensione, «ci hai lasciati senza dire una parola», la speranza “ogni mattina aspetto che tu spunti dietro la colonna” e il domani “ci rivedremo dall’altra parte della strada». Si sommano i «mi manchi», i «ci divertivamo un sacco». E’ l’ultimo abbraccio al giovane boxer, tra i volti tirati dalle lacrime e i magoni. Da ieri, Matteo, sarà ricordato anche grazie alle 2 postazioni multimediali donate dai genitori alla scuola. «Matteo era sempre davanti al computer. L’informatica, insieme al pugilato - dice la mamma - erano le sue passioni».

    «E l’idea di contribuire alla strumentazione scolastica - spiega il preside Pierluigi Robino mentre ringrazia la famiglia - è un modo per non dimenticare questo nostro studente che ha frequentato la scuola con impegno, volontà e bravura. Sarebbe stato felice di avere a disposizione questi materiali didattici». Matteo era rappresentante di classe «e per tutti aveva un sorriso. Era un plebiscito, votato all’unanimità, simpatico ai più», aggiunge la professoressa d’italiano Daniela Bernardini. Per questo i compagni di classe l’avevano scritto su uno striscione, il giorno del funerale. Per questo è riportato sulle targhe delle postazioni informatiche: «a pugni chiusi e con il tuo sorriso rimarrai sempre con noi».

    I due pc, gli schermi giganti e i carrellini sono un’occasione per ripercorrere i momenti in classe, «le lotte per accaparrarsi un posto vicino al termosifone acceso», sorride Alex, per ripensare ai «pomeriggi passati alla play, alle bevute al London», si sfoga Antonio, alle ore «in piazza dei pini, io, te, simo, anto, meo e stacchi», aggiunge un post di Gianluca. E’ un record di commozione che corre dagli sguardi a Facebook, ai messaggi proiettati. Poi ci sarà un libro. Un altro segno della sua presenza continua.
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    Un'aula multimediale nel nome di Matteo
    Il ricordo dei compagni




    L’Itis inaugura il polo informatico grazie ai fondi raccolti dagli amici: "Un ragazzo che amava l’informatica"

    Pontedera, 26 novembre 2011 - «A PUGNI chiusi con il tuo sorriso rimarrai sempre con noi» è la scritta indelebile che rimane nei cuori dei compagni di Matteo Pastacaldi. Il ragazzo scomparso lo scorso marzo a Pontedera. La stessa scritta si trova sulle postazioni mobili multimediali che la famiglia di Matteo ha donato all’Iti Marconi. «Una scelta fatta d’accordo con Monica e Paolo, i genitori di Matteo, per ricordare le sue passioni», spiega Pierluigi Robino, preside dell’Iti Marconi, ieri alla cerinonia dedicata a Matteo. «Un ragazzo che amava l’informatica e quest’anno se fosse rimasto con noi avrebbe continuato la strada nel corso informatico».



    Non è facile, però, trovare le parole a otto mesi da quella tragica domenica, in cui Matteo ha lasciato la sua famiglia e i suoi compagni di scuola. Ma alla fine ricordare diventa indispensabile per affrontare il dramma. Lo fanno il preside, una docente e i ragazzi. «Era un ragazzo che aveva un approccio positivo alla scuola, che ha fatto anche il rappresentante di istituto». Racconta il preside, mentre i compagni entrano nella sala. Le due postazioni multimediali donate comprendono un televisore da collegare a computer. Una delle postazioni rimarrà nella sede centrale dell’istituto, mentre l’altra sarà portata nella sede decentrata del Liceo Scientifico, dove si trova la III Informatica industriale, l’indirizzo che Matteo avrebbe scelto quest’anno.


    «TUTTI siamo rimasti scossi dalla scelta di Matteo, io la chiamo così, una scelta — spiega la professoressa Bernardini — ho ripensato tanto a Matteo in questi mesi, mi ricordo alcuni momenti in particolare, la sua passione per l’informatica, e poi l’altra passione per la boxe, una volta mi invitò ai suoi incontri». La docente insieme agli studenti pubblicheranno un libro, dedicato a Matteo. Un modo per affrontare il dramma della morte. «Credo che sia necesario affrontare il momento difficile con il ricordo, anche il 2 novembre abbiamo dedicato un pensiero a Matteo».


    MA IL MOMENTO più commovente è il ricordo dei ragazzi, che parlano dal loro mondo di Matteo. Lo hanno fatto per tutti questi mesi tramite il suo profilo facebook, dove hanno lasciato messaggi dedicati alla sua memoria. «Sono arrabbiato con te — scrive Simone — ma sono sicuro che da quella domenica è cambiato tutto, le mie paure e i miei disagi per il futuro sono passati». Antonio ricorda. «Non posso concepire il fatto che tu non ci sia più, mi vengono in mente i nostri pomeriggi, trascorsi in casa a giocare alla play e le nostre sere al London». Poi ancora Simone: «Ogni mattina spero che tu spunti da dietro della colonna dell’Istituto e tu mi chieda una sigaretta». Federica scrive: «tu trasformavi un temporale in una giornata di sole».


    E FEDERICO: «darei l’anima per seguire ancora i tuoi insegnamenti giornalieri di boxe». Poi Paola che legge una frase: «ti ammiravo..» e poi si ferma, perché non può fare a meno di piangere. I genitore di Matteo sono seduti dietro. Colpiti dal ricordo di Matteo, ringraziano tutti per le offerte devolute il giorno del funerale. «Oltre alle due postazioni mobili abbiamo pensato di fare altre donazioni per ricordare Matteo — comunicano i genitori — una parte delle offerte le destineremo alla palestra di boxe dove Matteo si allenava qui a Pontedera, mentre un’altra parte la dedicheremo alla Chiesa del Duomo». La cerimonia finisce con un applauso. I ragazzi gridano forte: “Matteo”. Poi suona la campanella e rimane un groppo allo stomaco.
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  12. <Liliana>
     
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    tutto questo mi lascia nuovamente senza parole, bellissima iniziativa quella di fare un libro per ricordarlo
    gli volevamo tutti molto bene, che tristezza
    un abbraccio enorme alla famiglia

    Mori' suicida, amici gli scrivono su fb
    I compagni del ragazzo raccontano ricordi e le loro giornate



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    (ANSA) - PONTEDERA (PISA), 26 NOV - Morto investito da un treno otto mesi fa, Matteo, un 17enne di Pontedera (Pisa), continua a vivere sulla sua pagina di Facebook, rimasta aperta anche dopo la tragedia, attraverso i messaggi degli amici che sul social network continuano a lasciare ricordi e a raccontare le loro giornate. Il giovane si getto' all'improvviso davanti a un treno in arrivo, senza alcun motivo apparente. I messaggi in suo ricordo sono stati consegnati alla sua scuola,e diventeranno presto anche un libro.
    fonte
     
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    Messaggi su Facebook all'amico morto suicida "L'amicizia non finisce mai"
    La tragedia otto mesi


    Due postazioni multimediali intitolate a Matteo
    Il ragazzo fu investito da un treno. Ma sulla bacheca del suo spazio virtuale gli amici lo sentono ancora vicini a loro.

    Pontedera, 26 novembre 2011 - Il loro amico di 17 anni è morto suicida sotto un treno, ma loro parlano con lui scrivendogli tante frasi su Facebook. ''Vieni a trovarci, ti aspettiamo nei nostri sogni''. Oppure: ''Ci hai lasciati senza dire una parola''. E ancora: ''Mi manchi''. Sono alcune delle scritte sulla bacheca di Matteo, morto otto mesi fa.

    Grazie ai messaggi degli amici e dei compagni di scuola e' come se continuasse a vivere. Matteo frequentava l'Itis Marconi di Pontedera. La scuola gli ha intitolato due postazioni multimediali, donate dai familiari del ragazzo. Matteo si uccise una domenica pomeriggio, sbucando all'improvviso sui binari all'arrivo del treno. Si fece investire, a braccia aperte, vicino alla stazione della citta'.

    Nessuno ha ancora capito perche'. Matteo era gioviale e allegro. Amava e praticava pugilato. Era rappresentante di classe, ed era sempre disposto a regalare un sorriso, cosi' come a dare una mano a chi si trovava in difficolta'. ''Sono
    gia' 8 mesi che ci hai lasciato - ha detto un amico leggendo un biglietto durante una cerimonia a scuola - e ancora non riesco a crederci, sento un vuoto enorme. Eri come un fratello per me. Il tuo gesto ci ha spiazzati ma il tuo ricordo
    vive dentro ognuno di noi''.

    E poi la frase che gli amici scrissero su uno striscione il giorno del funerale, riportata sulla targa affissa alle panche sistemate attorno alle postazioni multimediali: ''A pugni chiusi e con il tuo sorriso rimarrai sempre con noi''. Presto quei ricordi e quelle frasi diventeranno un libro in memoria di Matteo. Un altro modo per far si' che il ricordo di quel ragazzo sorridente rimanga sempre.

    Su Facebook, intanto, gli amici continuano a scrivere frasi come ''ogni mattina aspetto che tu spunti dietro la colonna'', oppure ''ci divertiamo un sacco'', ma anche ''ci rivedremo dall'altra parte della strada''. Ed e' come se Matteo
    continuasse a vivere, nonostante quel gesto disperato. E inaspettato. ''La vita finisce. L'amicizia no. Continuerai a essere con me in ogni momento. Sono fortunato ad averti conosciuto ed ad averti voluto bene. Notte, Matteo''.
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    Pisa, 17enne ucciso da treno: amici continuano a 'parlare con lui' su Facebook

    Pisa - (Adnkronos) - A Matteo sono state dedicate altre pagine virtuali e forum con contatti da record: era il rappresentante di classe, ed era molto amato dai compagni. Ieri l'Itis Marconi di Pontedera, la scuola che il ragazzo frequentava, gli ha intitolato un'aula multimediale: le postazioni sono state donate alla scuola dai genitori del 17enne
     
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    Lasciano messaggi su Facebook all’amico morto

    Così alcuni amici ricordano Matteo, suicidatosi otto mesi fa.

    Aveva solo 17 anni Matteo, un ragazzo di Pontedera (Pi) quando compì il più folle dei gesti; si suicidò senza alcun motivo apparente, gettandosi davanti ad un treno in corsa.

    I suoi amici hanno deciso di mantenere vivo il suo ricordo sulla sua pagina di Facebook, rimasta aperta anche dopo la tragedia, attraverso i messaggi che continuano a lasciare sul social network raccontando le loro giornate. I messaggi in suo ricordo sono stati consegnati alla sua scuola, e diventeranno presto anche un libro.
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