Varicocele

cos'è il varicocele

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    Con il termine varicocele si intende l’ingrossamento e la dilatazione di un gruppo di vene presenti nello scroto. Il plesso pampiniforme (questo il nome del gruppo di vene) ha la funzione di allontanare il sangue venoso dai tessuti dei testicoli. In condizioni normali queste vene hanno un diametro di circa 0,5-1.5 centimetri; nel varicocele raggiungono un diametro superiore a 2 centimetri.

    Solitamente, si distinguono due forme di varicocele, il varicocele idiopatico e il varicocele secondario.

    Il varicocele idiopatico è causato dal malfunzionamento di alcune valvole presenti nel vaso sanguigno che regolano il flusso di sangue all’interno della vena stessa. È, sostanzialmente, lo stesso meccanismo che dà origine alle vene varicose sulle gambe: il malfunzionamento di queste valvole fa sì che il sangue fluisce nel vaso sanguigno in senso contrario, provocando un aumento di pressione che danneggia i tessuti delle pareti.
    Il varicocele può presentarsi su entrambi i lati dello scroto o solo da un lato, generalmente il sinistro. Questo perché mentre il sangue venoso del lato destro dello scroto si immette nella vena cava all’altezza dell’inguine, quello del lato sinistro si immette nell’arteria renale, situata più in alto. Il malfunzionamento delle valvole delle vene causa, quindi, una maggiore pressione sui tessuti.

    L’alterazione del normale flusso sanguigno nel varicocele secondario ha origine, invece, nella presenza di una compressione esterna sulle vene. È questo, ad esempio, il caso di un tumore pelvico o addominale.

    Il varicocele è un disturbo molto comune, presente nel 20% degli uomini, che insorge generalmente tra i 15 e i 25 anni.


    Non si conoscono del tutto le cause del varicocele.

    L’ipotesi più plausibile è che il varicocele sia legato a una debolezza costituzionale, di origine familiare, delle pareti venose abbinata a un’incontinenza delle valvole. Si tratterebbe di una situazione analoga a quella che determina l’insorgenza di emorroidi e di varici alle gambe.
    A questo fattore di predisposizione, nei casi di varicocele, si può associare l’aumento della pressione idrostatica, favorito dalla posizione eretta.

    Da non sottovalutare, poi, la costituzione del giovane: infatti, il varicocele colpisce con maggior frequenza i soggetti longilinei e di statura elevata.

    Ai fattori costituzionali che possono provocare l'insorgenza del varicocele, si sommano alcuni fattori scatenanti: primo fra tutti la pubertà.
    Durante la pubertà il testicolo cresce rapidamente sotto lo stimolo ormonale. Si rende, quindi, necessario un afflusso di sangue superiore alla norma per consentire un adeguato metabolismo testicolare. Se esistono fattori predisponenti (assenza delle valvole, decorso e/o sbocco anomalo delle vene, aumentata lunghezza delle vene nei giovani longilinei) è proprio durante la pubertà che si può determinare la dilatazione e lo sfiancamento della vena testicolare, che causa il varicocele.

    I segni e i sintomi del varicocele

    Il varicocele di una certa rilevanza è visibile e palpabile come le vene varicose delle gambe e si evidenzia maggiormente in posizione eretta.
    La contrazione addominale fa aumentare il volume delle vene, mettendo in evidenza una situazione di reflusso nel sistema venoso spermatico.

    I sintomi legati al varicocele sono essenzialmente:

    - dolenzia o dolore a livello del testicolo
    - problemi di infertilità.

    Il dolore è dovuto all’eccessiva pressione del sangue all’interno delle vene dilatate.
    Sia l’aumento pressorio sia il dolore associati al varicocele aumentano quando si sta in piedi per lungo tempo, nell’attività sportiva o sollevando pesi.

    Come si diagnostica il varicocele

    Per effettuare la diagnosi di varicocele è sufficiente, in genere, la visita clinica del medico di base, che rileva una massa venosa allargata in corrispondenza del testicolo, che aumenta di volume nella posizione eretta e durante la contrazione addominale.

    Tuttavia, poiché forme più modeste di varicocele potrebbero sfuggire anche a una visita medica, in presenza di sintomi associati, è sempre consigliabile eseguire indagini più approfondite come l’ecografia o l’ eco-color doppler, un esame non invasivo a base di ultrasuoni.

    Terapia

    Generalmente per il varicocele non c’è una cura farmacologica. Se il varicocele è causa di dolore o di infertilità la scelta di elezione è l’operazione chirurgica, la varicocelectomia, attraverso la quale le vene dilatate vengono chiuse e il flusso di sangue viene ridiretto nelle vene normali.
    L’operazione può essere eseguita tramite l’eliminazione fisica o tramite cauterizzazione delle vene danneggiate.
    Una tecnica recentemente utilizzata è l’embolizzazione percutanea, attraverso la quale la vena danneggiata viene otturata tramite delle molle o dei palloncini. Il risultato è lo stesso: il flusso di sangue viene deviato all’interno delle vene normali.

    Il recupero dall’operazione è generalmente rapido: il dolore post operatorio è scarso soprattutto l’aumento del gonfiore post operatorio viene ridotto da una borsa di ghiaccio, mantenuta sulla zona per le prime 24 ore.
    Sono sufficienti un paio di giorni per il ritorno alle normali attività quotidiane mentre, per praticare nuovamente attività che implicano sforzi, possono essere necessarie un paio di settimane.

    Il ritorno alla piena fertilità sessuale necessita di più tempo, in quanto sono necessari circa due mesi e mezzo per la produzione di nuovo sperma perfettamente funzionale.
     
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