Una sveltina per il suo piacere

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    Quella mattina decisi che non sarei andato a lavoro, tenevo altri cazzi per la testa, mia moglie che assilla, il bimbo alle prese con i dentini... tutto mi andava dopo quella nottata che subire le proposte assurde del mio capo.
    Scesi regolarmente, presi l'auto e mi diressi verso il lago, in settimana doveva essere un posto tranquillo per stare steso sull'erba a pensare guardando il cielo. Sulla provinciale che portava al lago c'era solo la mia auto, così cominciai a guardare intorno la vegetazione bella folta... dopo una curva sotto ad un albero c'era un auto ferma con dentro una bionda da 90. Nulla a dire che la situazione richiedesse il mio intervento, così tornai indietro e chiesi "bisogno?" non ebbi risposta, la ragazza era intenta a leggere delle carte. Ripetei la domanda, così lei alzo lo sguardo e chiese scusa, "no tutto a posto" anche lei passava di lì per un po' di relax dal suo capo ufficio che era riuscito a beccarla sul cellulare. Mi recai al lago e mi stesi sulla riva, poco dopo sento nel silenzio una auto frenare, era le, la bionda. Scende e si siede vicino a me "posso?". Certo, non si paga mica la riva del fiume. Ci stendiamo entrambi a guardare il cielo e senza dirci una parola, ma ad un certo punto penso: "se non lo facco ora..." mi viltai verso dei lei abbracciandola e coprendola quasi per intero, la baciai con molto ardore attendendo una sua reazione (positiva o negativa) ma non ci fu... continuai portando la mano tra le cosce (jeans attillato), ma ancora nulla, infilai la mano nel pantalone dal didietro toccandole la shiena nuda, impassibile. Stesso con la mano mezza dentro nei pantaloni, la portai davanti e sbottonai il bottone con il pollice, poi con due dita le calai la cerniera e le misi tutto il palmo della mano sulla mutandina davanti, niente da fare, nessuna reazione. Cominicio a baciarle il collo, scendo sulla spalla scoperta dalla scollatura ampia della maglia, lung tutto il braccio... macchè... arrivo a leccarle l'ombelllico... prim sussulto, scendo con tutta la lingua e con la bocca le calo la mutandina... si inarca cercando di far scendere meglio il jeans, con entrambe le mani le sfilo la mutandina e portandomi su di lei storfino con il volto sulla sua figa... spalanca completamente le gambe. Con la lingua le penetro la vagina cominciando un'opera di slingazzamento da vero maestro, mi stringe forte la testa con le gambe... continuo... continuo... non stacco la bocca dalla sua figa finchè non sento venire dentro tutto il suo piacere accompagnato da un urlo. Fu talmente tanta la foga con cui venne che crollò lì davanti ai miei occhi, allora la rivestii le diedi un bacio e le lasciai un bigliettino: "quando vorrai godere così novamente chiamami"


     
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