Doccia a due

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  1. skylong
     
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    Se arrivando a casa stanca e stressata dal lavoro, proprio una di quelle giornate nere, in cui nulla è andato come doveva andare, decidessi di farti una doccia calda, lunga e rilassante e poi quando ormai il tuo corpo abbia raggiuto la temperatura dell'acqua e quando lo scroscio avvolgente abbia lavato via stanchezza e frustrazione (adesso mi hai mandato il messaggio) sentissi il vetro della doccia che si apre.
    Un brividino di freddo per la nuova aria che sta entrando scorre per il tuo corpo, per fortuna la porta si richiude subito. Adesso anche io sono dentro.
    Dopo un leggero bacio sul collo, prendo il bagnoschiuma al sandalo e inizio a massaggiarti la schiena. Il profumo del bagnoschiuma entra nelle tue narici e raggiunge il cervello. Il mondo attorno non esiste più, senti solo il caldo e il profumo di alcune città misteriose d'oriente e senti le mie mani che non risparmiano nessun centimetro della pelle della tua schiena: prima le spalle, poi le scapole, conto le vertebre, mi perdo nella zona lombare, ricalco i contorni delle fossette di venere. Dopo la schiena, passo alle braccia, dal deltoide, fno al gomito, poi passo sull'avambraccio, all'interno usando un pochino le unghie per stimolare i tuoi centri nervosi e poi lavo le tue mani, le userai su di me più tardi. Prima un braccio e poi l'altro. Dopo le braccia non voglio passare subito davanti anche se magari te lo aspetteresti, voglio lasciare il tuo seno per ultimo per dedicarmici con cura e attenzione. Io adoro il tuo seno e non mi stancherei mai di toccartelo e di succhiare i tuoi prepotenti capezzoli.
    Prendo ancora un pò di bagnoschiuma, adesso devo dedicarmi alle gambe Prima di inginocchiarmi però mi avvicino a te e ti lascio l'impronta delle mie labbra sotto al lobo mentre con il bacino mi avvicino al solco delle tue natiche per farti sentire quanto mi stia piacendo quello che faccio. Una tua mano prova a scivolare in basso per afferarmi, ma viene trattenuta, non è ancora il mio momento. Sento dal tuo respiro che anche la tua eccitazione sta salendo. Mi riavvicino con il bacino ai tuoi glutei, ti scappa un gemito.
    Basta, devo finire di lavarti.
    Mi inginocchio dietro di te, con un ginocchio faccio un pò di pressione su una tua caviglia perchè allarghi di più le gambe. Ora la visione del tuo sesso e del tuo sedere coprono il mio sguardo. Mi ci vuole uno sforzo di volontà enorme perchè non mi deconcetra da quello che sto facendo.
    Distribuisco il bagnoschiuma su entrambe le mani e comincio un lento massaggio sulle natiche, una alla volta con entrambe le mani. Poi passo alle cosce, l'interno è liscio come la seta e dedico particolare cura nel lavarlo. Le sensazioni che provo io sono superbe. Scendo sui polpacci e poi sui piedi. Prima di tornare mi dedico nel lavare il tuo ciuffetto di peli corti e ben curati e la tua fessura. Non voglio però stimolare troppo quella parte, ogni cosa a suo tempo. Mi prendo però un piacere personale e faccio una cosa che adoro, passo lentamente il dito tra le tue labbra in modo che senta il forte contrasto tra la temperatura esterna e il fuoco che ti brucia dentro, quando raggiungo il clitoride non riesci a trattenere un'altro gemito. Finalmente la parte che preferisco. Prendo nuovamente del bagnoschiuma e con le mani insaponate vado diretto sui seni, uno per mano e inizio un lento massaggio circolare; il mio corpo da dietro aderisce perfettamente al tuo. La mia erezione si insinua nel solco delle tue natiche, il mio petto contro le tue spalle, il mio respiro affannato nel tuo orecchio.
    Massaggio ancora lentamente, ormai non riesci più trattenerti e i tuoi ansimi di piacere invadono la doccia. Stringo i tuoi capezzoli tra l'indice e il medio, mentre con il palmo schiaccio il resto del seno. Un bacio sul collo, poi ancora un'altro. Inizio a leccare un lobo, lo succhio e sento che nonsotante l'acqua calda che scorre, hai la pelle d'oca. Non resisto, con il bacino inizio un lento su e giù tra le tue antiche, a simualre l'atto che faremo tra poco. Ti bacio ancora sul collo, mentre con le mano finisco di lavarti la pancia. Ti ritieni soddisfatta, ti giri. Un lungo bacio umido unisce le nostre bocche. Dimeni anche tu il bacino, non ne puoi più, vuoi sentirmi dentro.
    Prima però ti inginocchi e mi prendi in bocca. Oh mio dio, se potessi scegliere come morire, questo sarebbe il modo migliore per lasciare questo mondo.
    Muovi per un pò la testa su di me e le mani intorno a me. Non restito, devo entrare dento dei te. Ti alzi, ci asciughiamo al volo e ci buttiamo sul letto...
     
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0 replies since 5/5/2011, 14:39   15349 views
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