Domande sul I canto dell'inferno della Divina Commedia

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    Salve ragazzi, mi servirebbero le risposte a queste 3 domande del 1° canto dell'inferno della divina commedia:

    1)Qual'è la metrica del canto??
    2)Riportare e spiegare le metafore contenute nel primo canto dell'inferno
    3)Quali similitudini sono presenti nel canto?

    domani devo continuare il compito e mi rimangono queste 3 domande, grazie 1000 anticipate per le risposte =D
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    La Terra(CAPITAN OVVIO!)

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    Mi dispiace ma so solo la terza:

    Ci sono due similitudini. La prima è quella del naufrago (vv 22-27), la seconda
    quella dell'avaro che perde tutti i suoi beni e si dispera (vv 55-60).
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  3. ‡Darsch‡
     
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    1 terzine incatenate di endecasillabi, metro coniato da Dante.
    schema metrico ABA BCB CDC DED EFE e via dicendo.

    2 la selva, il colle, il sole prefigurato in un solo paesaggio, i 3 regni che Dante visiterà nel suo viaggio.
    v.20 lago del cor: «è nel cuore una parte concava, sempre abbondante di sangue, ne la quale, secondo alcuni, abitano gli spiriti vitali...ed è quella parte ricettacolo d'ogni nostra passione»
    fonte...fiume(79-80): l'immagine del fiume per indicare l'eloquenza è propria di tutta la poesia classica.
    v. 82 onore e lume: onore, perché con la sua opera li onora in quanto poeti, lume, perché è per loro luce e guida nel poetare

    3 Ci sono due similitudini.
    E come quei...(22-7): come colui che, uscito dal mare in tempesta (pelago), e giunto a riva, con il respiro (lena) ancora ansante per lo sforzo, si volge indietro... È la prima similitudine del poema, divisa, come molte altre, in 2 precise terzine: la prima rappresenta la figura, la seconda il figurato. E già l'evidenza realistica e l'intensità del significato sono quelle del Dante maggiore. Come sempre, il gesto fisico, preciso fin nei particolari-il respiro affannoso, lo sguardo intenso e atterrito (guata)-, indica il gesto morale dell'uomo che guarda indietro con interno spavento all'abisso del male a cui è sfuggito.

    E qual è quei...(55-60): come l'avaro, che accumula beni, e viene il momento che gli fa perdere ciò che ha acquisito, e piange e si dispera in cuor suo... Questa seconda similitudine vuole indicare lo stato d'animo di chi ha perso tutto; e segue infatti al v.54, che sembra non ammettere via d'uscita. È una delle molte similitudini che potremmo chiamare psicologiche, con cui Dante raffigura gli stati e i moti dell'animo suoi e di altri, e che accompagnano tutto il racconto della Commedia. Può darsi, come suggerisce Benvenuto, che egli abbia qui in mente alcuni «fallimenti» di ben noti mercanti fiorentini avvenuti tra il 1280 e il 1300, il cui aspetto era rimasto impresso nella sua fantasia. Il Contini (Un'idea, p.138) ha riferito questa immagine al giocatore, con rimando a Purg. VI 1-3. Ma la situazione appare ben altrimenti tragica, e del resto l'avidità insaziabile dell'avaro è il tema proprio della lupa.
     
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    io aggiungerei fra le metafore:

    Virgilio
    Dante sceglie come sua guida Virgilio per diversi motivi:
    in primis, nella quarta bucolica egli aveva cantato la nascita di un puer che avrebbe riportato nel mondo l'età dell'oro (secondo l'interpretazione in chiave allegorica della classicità vigente nel Medioevo, Virgilio era ritenuto uno spirito profetico per aver preannunciato la nascita di Cristo, sebbene il poeta romano parlasse del figlio diAsinio Pollione;
    Virgilio è nel Medioevo considerato il simbolo della ragione che non ha ancora conosciuto la pienezza della rivelazione cristiana. Egli è pertanto in grado di condurre Dante per l'Inferno e per il Purgatorio, ma non per il Paradiso (sarà necessaria Beatrice-teologia);
    Virgilio aveva celebrato l'impero di Augusto, archetipo e realizzazione provvidenziale dell'ideale di impero universale che Dante aveva esaltato nel De Monarchia come la soluzione ai degrado morale e politico dell'Italia e dell'Europa (Dante deplorava infatti il fatto che, dopo Federico II, in Italia fosse assente la figura imperiale);
    Virglio aveva narrato la discesa di Enea negli Inferi, e sarebbe quindi stato un ottimo maestro nel viaggio nei regni ultraterreni (lo stesso Dante nel terzo canto dell'Inferno si inserirà tra la schiera di personaggi illustri scesi secondo la tradizione agli Inferi, cioè Enea e San Paolo).

    veltro
    Il veltro, nel linguaggio tecnico dell'arte venatoria, è un termine che indica il cane da caccia (si confronti l'uso per esempio in Inferno, XIII v. 126): quindi Dante resta nell'allegoria animalesca e spiega che un cane da caccia farà finalmente morire dolorosamente questa lupa dell'avidità, cacciandola (terzina ai vv. 109-111) di città in città (villa qui è un francesismo), finché non l'avrà rimessa ne lo 'nferno da dove il primo invidioso (Lucifero, l'angelo ribelle) la fece uscire. vv 111. là onde 'nvidia prima dipartilla: secondo un'altra interpretazione filologica "prima" sta a significare: la prima volta, quindi il momento del peccato originale di Eva. L'assenza dell'articolo rende questa ipotesi più realistica rispetto a quella che identifica lucifero come :'nvidia prima'
    Su chi o cosa simboleggiasse questo veltro nessuno ha potuto ancora dare una spiegazione sicura e univoca e di fatto ciò resta uno dei più celebri enigmi del poema. Due terzine descrivono questo veltro come salvatore che non sarà cibato né dalle terre né dal denaro (peltro, inteso come metallo), ma da sapienza, amore e virtù; la sua nazione sarà tra feltro e feltro; e sarà la salvezza di quell'umile Italia per la quale morirono di ferite la vergine Camilla, Turno, Eurialo e Niso.
    A parte gli ultimi due versi che citano l'Eneide, il significato degli attributi del veltro non è chiaro: il cibo del veltro sono le virtù spirituali che richiamano la Trinità e che potrebbero riferirsi o a un personaggio in particolare sia laico che religioso, o a un'entità presente o futura; la sua nascita sarà tra feltro e feltro cioè tra panni umili o tra tonache monastiche, o tra il feltro che si usava per foderare le urne per le elezioni dei magistrati? Oppure in senso geografico tra Feltre e Montefeltro, alludendo magari a Cangrande della Scala i cui territori si estendevano pressappoco tra quelle due località? O Arrigo VII? O Uguccione della Faggiuola? O il ritorno di Cristo?
    La questione probabilmente non verrà mai svelata perché Dante qui usa un linguaggio particolarmente sibillino anche perché tra le tante profezie della Commedia questa è l'unica profezia "vera", che non consistesse cioè in un fatto già avveratosi all'epoca quando Dante scrisse il testo. Le dottrine profetiche al tempo di Dante si andavano diffondendo. In particolare si ricordano quelle del frate calabrese Gioacchino da Fiore.

    lonza leone lupa
    La lonza, così come gli altri animali che seguiranno, sono simboli di virtù o debolezze specifici, secondo le indicazioni dei bestiari medievali, e in questo caso gli antichi commentatori sono tutti concordi nell'indicarla come simbolo di lussuria (sta ad indicare Firenze).

    leone, che pare andare incontro a Dante con la testa alta e con rabbiosa fame, di tale impeto che pareva che l'aria ne tremesse. Il leone viene indicato come simbolo di superbia

    Subito appare anche una lupa, carica dei segni del corpo e nella magrezza di tutta la sua bramosia. Essa avrebbe secondo Dante reso infelice la vita di molte altre genti e gli si avvicina con aspetto talmente spaventoso che Dante perde tutta la speranza di raggiungere il colle. La lupa è la bestia più pericolosa ed è indicata come simbolo di avidità (la Chiesa, che vuole sempre di più) - (e non, come è erronea credenza, di avarizia; infatti, l'avarizia indica la tendenza a tenere per sé e non donare ciò che già si possiede; l'avidità, o cupidigia o bramosia, indica la volontà di possedere un bene in quantità sempre maggiore): l'attaccamento a questi beni è il più radicato nell'uomo e il più difficile da superare. Infatti Dante, come un avaro o un giocatore d'azzardo che tutto acquista finché non perde tutto, si sente adesso triste e sconfortato, per via della bestia senza pace, cioè implacabile
     
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    grazie 1000 a tutti, siete stati gentilissimi davvero a postare tutte le risposte =D
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4 replies since 20/3/2011, 10:18   8229 views
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