Mio cugino il superdotato

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    Eravamo sposati da un paio d'anni e mia moglie gran pezzo di gnocca vantava un fisico da far girare la testa, amante del sesso e di tutte le porcate che fanno parte della vita sessuale , non perdeva occasione di mettere in mostra le proprie parti del corpo portando sempre abitini corti, scamiciati lasciati di proposito semiaperti, camicette trasparenti, e sotto quasi mai il reggiseno e delle minuscole mutandine spesso trasparenti ma comunque sempre in modo che chi potesse guardarle tra le gambe si rendesse conto della fitta peluria che le ricopriva la figa, lei si eccitava nel sentirsi osservata ed anche desiderata dagli altri uomini che sicuramente avrebbero voluta portarsela a letto e a queste sue esibizioni, fatte con la malizia di chi ti vuole provocare ed eccitare, in qualche occasione cominciai ad essere anch'io partecipe e a volte a spingerla ad andare anche oltre come ad esempio di uscire senza mutandine e se capitava soprattutto nei negozi di abbigliamento o nei cinema fare in modo che qualche altro uomo le vedesse e le toccasse la figa nuda con una grande eccitazione per entrambi che tornavamo a casa e scopavamo come ricci.
    Una giorno mi telefonò un mio cugino per chiedermi se la sera fossimo rimasti in casa perché sarebbe venuto a trovarci per farci vedere delle cose interessanti, io dissi che lo avremmo aspettato volentieri, sapevo che era un superdotato, che aveva avuto parecchie donne e che aveva sempre avuto uno sguardo particolare per mia moglie, come tanti altri uomini d'altronde é naturale che se hai una bella moglie gli altri desiderino portarsela a letto, mia moglie mi chiese cosa potesse avere di tanto interessante, io lì per lì con una battuta, senza pensare a cosa sarebbe poi successo più tardi, dissi
    "vorrà farti vedere il cazzo, sai c'é l'ha enorme se lo vedi ti spaventi.. " mia moglie con una battuta mi rispose
    "sciocco sei sempre il solito porco, ti sembro una da spaventarsi a vedere un cazzo grosso, poi ci sei anche tu quello mica si azzarda a provarci ... "
    Giunta la sera arrivò mio cugino e con lui portava un videoregistratore (noi non l'avevamo ancora) e un paio di cassette, e subito capii che si trattava di filmini particolari, dopo aver collegato tutto lui ci disse che aveva ripreso alcune scene dove era stato in vacanza e delle feste che aveva fatto, in realtà la prima parte era fatta di paesaggi, spiagge, giochi e balli senza nulla di particolare, poi arrivò la scena che io immaginavo, e che fece scattare la molla che trasformò quella serata in una notte di fuoco, si vedeva un 'uomo con il volto nascosto (io capii subito che era lui) ma completamente nudo che scopava una donna ed era dotato di un cazzone enorme che scompariva nel corpo della donna facendola godere e riempendola di sborrate gigantesche, mia moglie subito esclamò poi visibilmente eccitata disse
    "alla faccia del cazzo, ma quello é un mostro, impossibile sia vero, si tratterà di un fotomontaggio e guardando mio cugino disse ... vero che é un trucco fatto con la telecamera, dai figuriamoci se c'é un cazzo del genere", mentre pronunciava queste parole la vedevo eccitata come se col pensiero fosse ritornata a quando le dissi che proprio mio cugino era un superdotato, e che volesse lanciare una sfida per vedergli il cazzo, io stesso intervenni e dissi
    "guarda che non é un fotomontaggio é un cazzo vero", e rivolgendomi a mio cugino dissi
    " dai tiralo fuori faglielo vedere che é il tuo uccello così si convince", lui slacciò la patta dei pantaloni ed estrasse il suo cazzone enorme, mia moglie esclamò di nuovo discendo
    " ma é enorme, é mervaviglioso, posso toccarlo... " e lo prese in mano per constatarne la sua enormità, quando io stesso dissi con lei
    "se vuoi che diventi più duro sii gentile fagli vedere la figa e lascia che te la tocchi", lei in un'attimo si sfilò le mutandine ed anche il vestitino rimanendo con le sole calze autoreggenti e disse
    "va bene cosi, credi che gli piaccio .. " fu mio cugino a rispondere dicendo che era favolosa e che aveva sempre desiderato vederla nuda e farsi una sega davanti a lei, lei mia moglie disse
    "ma perché solo una sega non ti piacerebbe toccarmi un po, leccarmela e metterlo dentro" lui era eccitatissimo e un po' imbarazzato percché rispose
    "ma sai c'é tuo marito, non vorrei... " lo interruppi io dicendo
    "ma cosa aspetti a chiavarla non vedi che muore dalla voglia di prenderlo dentro, falla felice falla godere, che se lei gode godo anch'io" non ci volle altro la sdraio sul divano e cominciò a leccarle la figa mentre lui si era denudato e lei che godeva e che lo implorava di scoparla, le montò sopra ed appoggiò l'enorme cazzo davanti alla figa di mai moglie che era bagnata di umori, e poi afferrandola per le chiappe la impalò fino in fondo con quel nodoso randello di carne che lei accolse con un urlo di piacere dentro di lei per iniziare una meravigliosa cavalcata, lo vedevo pompare mia moglie con il cazzo che usciva quasi completamente dalla figa per poi affondare tutto dentro di nuovo con lei che godeva a ripetizione
    e diceva le frasi più sconce com'era solita fare quando scopava e raggiungeva l'orgasmo, capii che anche lui stava pervenire quando chiese a mia moglie se prendeva la pillola lei rispose
    " no, non prendo nulla ma non ti fermare, sborrami dentro ugualmente che voglio solo godere, dai godimi dentro riempimi di sborra, mettimi incinta" lui afferrò mia moglie per le chiappe e con gli ultimi colpi godette dentro di lei spruzzandole nella figa un fiume di sborra che la figa non riuscii a contenere tutta e quindi colava fuori dalla vagina lungo le coscie, lui rimase dentro di lei praticamente tutta notte riempendola di sborra e facendola godere, anch'io godetti molto nel vedere quella scena, per fortuna lei non restò incinta, e da quella sera si frequentano ancora ma mia moglie per precauzione si é messa la spirale, adesso però mi ha confidato che godeva molto di più quando correva il rischio di rimanere incinta, e mi ha chiesto di potersela togliere per provare quell'eccitante rischio almeno una volta. ..
    Dopo aver letto quelle poche e fredde righe rimasi sconcertato. Perchè Cristina aveva voluto quel rapporto? E poi perchè non voleva più rivedermi? Come sono strane le donne! Forse è proprio questo che le rende amabili ed adorabili. Forse è questo che le fa sembrare irraggiungibili e che ci mette sempre in una condizione di inferiorità psicologica nei loro confronti. Noi uomini sembriamo molto più vulnerabili di loro in fatto di amore e, soprattutto, di sesso. Mentre pensavo e ripensavo a ques
    ti argomenti lo squillo del telefono mi riportò nella realtà, risposi, era il marito di Cristina che la cercava, quando seppe che la moglie non era in ufficio si incavolò, poi mi salutò con rispetto ed attaccò. Che strano, pensai, il marito si è incavolato per così poco! Eppure sembravano una coppia molto affiatata, da quello che a volte, le pochissime volte, lei mi aveva detto. Tornai nella mia stanza e, stranamente, mi lasciai andare sul divano. Mi addormentai. Mi risvegliai il mattino dopo con un forte dolor di testa dovuto sicuramente alla posizione tenuta sul divano, il telefono squillava, risposi: era mia moglie che si chiedeva come mai non ero rientrato. Trovai una scusa e le dissi che sarei sicuramente rientrato a pranzo. Pensai a Cristina: che peccato averla persa, avrei fatto qualunque cosa per farla ritornare, pensai di chiamarla a casa, composi il numero: "Pronto" rispose lei. "Signora Cristina, sono io" le dissi. "Buongiorno, dottore, come mai mi ha chiamata?". "Veda, Cristina, io ...io..." blaterai, "No, non dica nulla, lasciamo le cose così come sono, le conviene" affermò lei. "Senta, Cristina, io vorrei ... insomma...desidererei che lei continuasse a lavorare per me, mi faccia questo regalo" le dissi con voce quasi rauca. "Guardi, dottore, lasciamo stare...le conviene..." affermò lei, ma io intervenni subito "perchè non facciamo colazione insieme e ne parliamo?". "Daccordo, vengo lì e ne parliamo". Cristina venne all’ufficio dopo circa un’ora, sempre elegante e ben truccata, era bellissima!. Nel frattempo io avevo chiamato il bar per la colazione ed avevo preparato il tutto nella mia stanza. Tra un caffè ed un cornetto Cristina mi disse: "ma veramente vuole che io torni?", "certamente, ne sarei felice" risposi. "Ora non sarebbe più la stessa cosa" disse lei con fare altero "ora lei , anzi tu dovresti sopportare le mie manie che sono veramente insopportabili per un uomo abituato a comandare, dovresti sottometterti ai miei voleri. Se vuoi allora possiamo pensarci". "Io farò tutto quello che tu, anzi lei mi chiederà" risposi io mentre il cuore mi arrivava alla gola. "Proprio tutto?" rispose lei, "Si" dissi deciso. "Allora ti metterò alla prova, ora riinizio il lavoro, poi, quando ne avrò voglia, ti chiamerò". La chiamata non si fece attendere: "ho i piedi freddi, vieni a riscaldarmeli" disse lei decisa. Mi recai nella sua stanza, la trovai con i piedi poggiati sulla scrivania, le si vedevano le gambe che erano quasi totalmente scoperte, ed era una gioia guardarle. Iniziai a scaldarle i piedi con le mani e con l’aiuto della bocca, riempendoli di baci, soffiandoci sopra aria calda, lei sembrava compiecersene molto, in effetti mi aveva messo alla prova, ora poteva osare! "Perchè non tiri fuori l’uccello, dal gonfiore che hai quì sotto (mi toccò con un piede) mi sembra che è diventato bello grande" mi ordinò lei. Immediatamente mi sbottonai i pantaloni, li tirai giù insieme ai boxer e rimasi soperto nelle parti intime. Lei iniziò a palparmi i testicoli, ci giocava come si può giocare con due biglie di vetro, poi tirò fuori la lingua e, dolcemente, iniziò a lapparmi il glande. La lingua leccava e roteava ed il glande diventava sempre più paonazzo. Poi, improvvisamente, lei risucchiò nella sua bocca tutto il cazzo. La cappella arrivò alla sua gola. Con un risucchio della gola lei mi afferrava la cappella stingendo e rilasciando, più volte. Furiosamente le venni nella gola, quasi soffocò. Il desiderio aveva richiamato una grande quantità di sperma. Lo ingoiò tutto, poi leccò ancora il cazzo. Quando alzò la testa si leccò le labbra: gli occhi le brillavano dal desiderio, la sua mano stringeva sempre i miei testicoli. "Così mi piace" disse lei "voglio poter usare un uomo per il mio piacere". Si tolse gli slip ed iniziò a gingillarsi il grilletto, non esitai ad inginochiarmi per sostituire il suo dito con la mia lingua. Era bagnatissima, il suo odore era soave. La mia lingua lambiva le labbra della sua passerotta entrando ed uscendo come un piccolo pene. La leccai finchè lei non emise un grosso gemito stringendomi la testa con le gambe, poi mi rialzai. Lei rimase a guardarmi, il cazzo si stava risvegliando ed iniziava a fare capolino, lo afferrò e mi disse : "Ora basta, dobbiamo lavorare, più tardi, forse...!". FINE
     
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  2. roberto palermo
     
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    MERAVIGLIOSO!!!! ANCHE IO VORREI FAR PROVARE UN CAZZONE DURO E GROSSO A MAI MOGLIE...SE VUOI SCRIVIMI E MI RACCONTI LE TUE ESPERIENZE EMAIL
    [email protected]
    ps
    ho skype ITALIANISSIMO63
     
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  3. roberto palermo1
     
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    MERAVIGLIOSO!!!! ANCHE IO VORREI FAR PROVARE UN CAZZONE DURO E GROSSO A MAI MOGLIE...SE VUOI SCRIVIMI E MI RACCONTI LE TUE ESPERIENZE EMAIL
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  4. jionny578
     
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    bella storia
     
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3 replies since 26/2/2011, 23:28   37578 views
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