Cosa non farebbe una Mamma...

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    Sono mamma anch'io e vorrei dare il mio piccolo contributo a queste testimonianze.

    Mi chiamo Mara, ho quarantasei anni e sono, a detta di tutti, una donna ancora piacente.
    Vedova da ormai tanti anni, vivo con il mio unico figlio, Piero, che di anni ne ha venti e lavora come saldatore in una piccola officina.
    Il mio Piero è un bravo ragazzo, gran lavoratore, e non passa giorno senza che mi faccia dei complimenti o arrivi a casa con un piccolo regalo per me. Un fiore, dei cioccolatini, un oggetto qualsiasi che lui pensa mi possa fare piacere.
    E' un vero tesoro ed io lo adoro, come d'altronde ogni mamma adora il proprio figlio.
    Sicché non mi arrabbio più di tanto quando il mio ragazzo, con la fregola dei suoi vent'anni – beato lui! - si prende qualche libertà.
    Non faccio gran caso al fatto che qualche mattino, appena sveglio, giri per casa senza i calzoni del pigiama sventolando all'aria l'uccello, duro come il marmo e dritto come un fuso, che punta prepotente la testa ancora mezza incappucciata verso l'alto.
    E non faccio gran caso neppure alle sue manone callose da saldatore quando, senza preavviso alcuno, cercano di intrufolarsi nella mia scollatura o sotto la mia gonna.
    Sono ragazzi, perché prendersela!
    Dovrei forse arrabbiarmi con lui, sgridarlo, mortificarlo, quando lo scopro a giocare con la mia biancheria intima?
    O dovrei forse mostrarmi indignata quando lui si bagna i calzoni spiandomi dal buco della serratura mentre io mi tiro un sacrosanto ditale nell'intimità della mia camera?
    Tanto sarebbe inutile.
    A mio figlio piace la sua mamma ed io non posso farci nulla, pertanto ho deciso di assecondarlo e, se sbaglio, pazienza.
    Lo faccio per amore nei suoi confronti e questa consapevolezza non mi fa sentire per nulla in colpa se i miei comportamenti possono essere considerati disdicevoli.
    E poi, chi se ne frega degli altri?
    Se il mio ragazzo ha voglia di godere, se ha bisogno di svuotarsi, ebbene, che goda, che si svuoti!
    Visto che ha la fortuna di avere una madre ancora appetitosa, bella in carne e con le cosine tutte al posto giusto, perché mai non dovrebbe approfittarne?
    Che male mi fa se mi mette le mani addosso e mi palpeggia un po'? Preferisco sia lui piuttosto che un estraneo ad abbracciarmi da dietro mentre cucino davanti ai fornelli e a strusciare la sua verga dura contro il mio bel culo ancora piuttosto sodo. E se, nell'impeto della sua giovane età, non riesce a trattenersi e lo sento godere sporcandosi i calzoni la cosa non può farmi altro che piacere, a parte la seccatura di doverglieli poi ripulire quei benedetti calzoni.
    Ultimamente, proprio per evitare questa seccatura,
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    gli ho fatto capire che sarebbe meglio che in casa girasse con una semplice tuta, magari senza mutande.
    Consiglio che lui ha subito fatto suo, con il risultato che adesso gli basta abbassare i calzoni della tuta per mostrarmi il cazzo duro, cosa che fa con una certa frequenza, soprattutto da quando io gli ho permesso di lisciarselo alla mia presenza.
    Era da tanto che me lo chiedeva e non me la sono sentita di negarglielo.
    Sapeste quanto gli piace mostrami il cazzo duro! Devo dire che ha davvero una bella sberla, una mazza di tutto rispetto, lunga e grossa come si deve, nodosa il giusto e con una cappella bella larga, di quelle che piacciono a me. E vedeste che coglioni che ha il mio piccolo! Grossi, sodi e sempre pieni, sempre pronti all'uso.
    Dio come gli piace che io lo guardi mentre se li svuota! Ormai è diventata quasi un'ossessione, non passa giorno senza che me lo ritrovi davanti nei momenti più impensati, mentre cucino, mentre rifaccio i letti, perfino mentre sto pisciando, con i calzoni abbassati e l'uccello duro tra le mani.
    E guai se non gli presto la dovuta attenzione.
    Guardami, mamma, guardami, mi dice facendo scorrere velocemente la mano su quel bel pezzo di carne, guardami mentre me lo sego.
    Ed io guardo. Che altro dovrei fare?
    E mentre io lo guardo lui se lo sega sempre più forte, poi mi mi si fa sempre più vicino e, con la mano libera, inizia a toccare dappertutto e in men che non si dica mi ritrovo con le poppe fuori dalla scollatura, con la gonna rialzata e con le sua dita che corrono sui miei seni, sui miei capezzoli, sulle mie cosce.
    Sto godendo mamma, guarda come sto godendo, mi dice ancora ed io guardo il suo uccello farsi sempre più duro e nodoso, la cappella sempre più larga e violacea e coi bordi sempre più spessi.
    E quando, nel pieno del godimento, cerca di abbassarmi le mutandine, che dovrei fare? Impedirglielo forse? No, lo lascio fare, lascio che le sue dita mi penetrino e si bagnino del mio sugo mentre la sua bocca si attacca avidamente alle mie poppe e le ciuccia come quando era piccolo, per staccarsene solo per invitarmi a continuare a guardarlo adesso che il suo cazzo sta colando la sua bella bava bianca.
    Sta colando, mamma, guarda come sta colando, mi dice il mio ragazzo mostrandomi con orgoglio il rivolo di bava biancastra che fuoriesce lentamente dal buchetto dilatato.
    Dio come sto godendo, mi dice facendosi ancora più sotto ed infilando più profondamente le dita nella mia femminilità dischiusa e fradicia di umori, tra poco sborro, mamma, tra poco sborro.
    Allora, ditemi voi, cosa dovrebbe fare una madre in una simile circostanza? Dovrei sottrarmi alle sue carezze e lasciarlo frustrato e insoddisfatto?
    No, cari miei, proprio no.
    E allora lo incito, lo sprono, lo incalzo.
    Sborra, piccolo, sborra, sborra più che puoi. Fai a vedere a mamma una bella sborrata, una bella sborrata spessa e sugosa, una sborrata che sporchi dappertutto. Fammi vedere dei begli schizzi lunghi e potenti, voglio vedere degli schizzi che volino per aria e vadano a spiccicarsi il più lontano possibile. Voglio vedere il tuo cazzo buttare secchiate di sborra, voglio annusarne l'odore e sentire il rumore che fa quando si spiaccica contro il muro o sul pavimento.
    E lui mi accontenta, eccome se mi accontenta.
    Perché dovete sapere che il mio Pierino butta come un cavallo e non c' è spettacolo più bello, per la sua mamma, che assistere alle sue poderose sborrate.
    Sto sborrando mamma, sto sborrando, aaahh si sii sto sborrando, guardami mamma, mammina, guardami, guarda come sborro.
    E sborra, accidenti se sborra. Vedeste anche voi quanto sborra! Una cosa impressionante. E il più delle volte - mica lo fa apposta però – succede che quelle sborrate, quegli interminabili schizzi che vedo volare compiendo un arco lunghissimo, finiscono per colpire anche me. La cosa, devo ammettere, non mi dispiace affatto; anzi, ultimamente cerco di piazzarmi nella loro traiettoria in modo da poterli intercettare. Pazienza se mi sporca un po' i capelli e i vestiti, ne vale davvero la pena.
    Anzi, se proprio devo davvero dirla tutta, ultimamente sono spesso io che cerco in ogni modo di provocarlo ed eccitarlo e, a dire il vero, non devo fare grossi sforzi.
    Mi basta sollevare la gonna fingendo di sistemarmi il reggicalze, o girare per casa con una camicetta scollata o, peggio ancora, con una camicia da notte trasparente con nulla sotto, per vederlo smaniare come un asino in calore e, dopo poco, me lo ritrovo addosso con l'uccello di fuori e le sue mani che corrono dappertutto.
    Una cosa che lo fa letteralmente impazzire è guardarmi mentre sto pisciando. Se mi trova seduta sulla tazza del cesso non può fare a meno di estrarre la mazza e, piazzato davanti a me, inizia a tirarsi una sega e, inevitabilmente, finisce che mi annaffia di sborra dalla testa ai piedi.
    L'altra sera, a dire il vero, mi sono parecchio incazzata perché sarei dovuta uscire con amici e, quando ero tutta bella truccata e vestita, mi è scappato da pisciare e quel somaro, che già mi ronzava attorno come un moscone, evidentemente attizzato dalla mia tenuta da sera, si è infilato nel bagno e, mentre io mi stavo tranquillamente svuotando la vescica, mi ha scaricato addosso una sborrata colossale, una delle più abbondanti che gli abbia mai visto fare, rovinandomi il trucco, l'acconciatura e sporcandomi tutto il bel vestitino da sera.
    Così ho dovuto rinunciare all'uscita e, per consolarmi, ero andata in camera mia a tirami un ditale, ma quello è arrivato anche lì e mi ha interrotto proprio sul più bello.
    Sapeste com'è brutto essere interrotte proprio quando stai per godere! Ti rimane una voglia che sareste disposte a fare qualsiasi cosa pur di soddisfarla.
    Tant'è che, per farla breve, a quel punto ho chiesto al mio Pierino di darmi una mano e gli ho insegnato come si fa un ditale a regola d'arte.
    E il mio Pierino, che è un ragazzo intelligente, ha imparato subito e di ditali me ne ha tirati due facendomi godere come una maiala.
    Erano anni che non godevo così tanto e dopo sono rimasta con un tale languorino che quando il mio ragazzo mi ha chiesto di mettermi alla pecorina per potermi leccare culo e figa ho subito aderito alla sua richiesta.
    E ho fatto bene perché quel santo ragazzo mi ha fatto di nuovo godere come una vera porca.
    Tanto che, quando me lo sono sentito montare in groppa non ho reagito e quando il suo cazzo duro ha cominciato a premere contro il mio buchetto posteriore non solo non ho protestato, ma mi sono posizionata meglio ed ho cercato in tutti i modi di agevolare i goffi movimenti del mio ancora inesperto cavaliere.
    Il quale, perlatro, seppure inesperto, si è infilato nel mio culo fino ai ciglioni ed ha iniziatoi a pomparmi gli sfinteri con una tale irruenza da farmi urlare di dolore.
    Mi ha inculata per bene il mio ragazzo e si è fatto pure una bella sborrata nel mio culo, tanto che ho dovuto correre al cesso.
    Che volte che vi dica: cosa non farebbe una mamma per il suo rampollo!
     
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    la conferma, se ce ne fosse bisogno che le storielle dove un maialino scopazza e schizza con la mammina, vi piacciono tantissimo... porcellini :lol:
     
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    sono una mamma di 66 anni e ho cominciato a "GIOCARE CON LUI "da quando aveva 13 anni.ora che è sposato con figli dalla mamma viene ancora a mostrarmi il suo fratellino e ci giochiamo ancora mia e mail [email protected]
     
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    Che brava mamma che fa di tutto x far felice il proprio figlio
     
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