grazie alla divisa...

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    Lavoro in divisa. Sulla strada. Non ho mai creduto al fasciano della divisa eppure....
    Una macchina continuava a fare avanti e indietro sul viale e io e il mio collega ci stavamo innervosendo.
    Alla quarta volta la fermai e, con estrema meraviglia, notai che, all'interno, c'erano tre ragazze veramente belle.
    Incomincia a fare battute e alla fine chiesi perchè facevano avanti e indietro. Mi risposero che volevano conoscerci e noi, molto ben disposti, ci presentammo.
    Stefania e Sandra erano praticamente uguali: bionde, occhi azzurri, seno normale e labbra da pompini. Laura era la tipica segretaria, con occhiali e capelli raccolti. Il seno esplodeva nella camicetta che, pensai, era di qualcun altro tanto era piccola.
    Smontavamo alle 19:00 perciò c'era il tempo per una sera con loro. Cercammo il terzo ma, pur avendo per le mani tre strafighe, non si trovò uno disponibile.
    Poi arrivò la sfiga sulle sfighe e il mio collega, per motivi familiari, dovette partire immediatamente e io rimasi solo. Tre ragazze con me? Cosa potevo fare? Decisi di andare lo stesso, mi preparai e mi presentai all'appuntamento.
    Le tre sembravano divertite e io, nel vedere le loro gonne corte e le loro labbra rosse fuoco, stavo perdendo la testa.
    Mi portarono in un locale veramente strano: si beveva solo te, di tutti i tipi ma solo ed unicamente the o tisane. Il locale era fino, per palati d'oro, e con la nostra presenza portavamo un po' di gioventù.
    Le tre erano complici, questo l'ho capito nel corso della serata, e si divertivano a stuzzicarmi. Mi prendevano la mano a turno, ridevano stofinandosi ad arte su di me o mettevano in mostra il seno in quel vedo non vedo che mi faceva impazzire. Stefania fu la prima a incominciare dicendo che doveva farmi vedere un bel gioco. Io, un po' guardingo pensando ad uno scherzo, la seguii nel bagno in comune. Lei chiuse la porta e incollò le sue labbra sulle mie.
    "Scopami!" sussurrò alzandosi la gonna e sfilandosi le mutandine. La misi a pecorina sul lavandino lindo e incominciai a stantuffarla per bene. Lei stringeva sapientemente le chiappe per eccitarmi di più. Quando venni lo feci dentro il lavandino e lei fece una smorfia. Ci ricomponemmo e tornammo al tavolo.
    Stefania non fece in tempo di sedersi che disse alle due amiche "Si, potete scoparlo...ha un bel cazzo ma non fate il mio errore...non mi ha fatto bere!"
    Sandra anticipò Laura e, sempre per mano, mi prese e mi portò nel bagno. Ero imbarazzato al pensiero di quello che potevano pensare gli altri ma quando mi chiusi nel bagno e vidi quella troia seduta sul lavandino con le gambe larghe e la figa umida incominciai a montarla Adv senza pensare troppo al mondo di fuori. A differenza di Stefania bevve tutta la sborra ciucciando avidamente, poi mi guardò e mi fece segno di aspettare. "Stai qui che mando Laura...."
    E io, come un fesso, rimasi con i pantaloni abbassati e il cazzo che si stava rianimando pensando alle tette dell'altra troia.
    Laura chiuse la porta e sembrò leggermi nella mente perchè si sbottonò la camicia liberando i seni che erano senza reggiseno. Si levò la gonna mostrandosi senza mutande. Mi ordinò di leccarla e poi mi chiese cosa avevo fatto con le altre.
    "A me lo devi mettere nel culo!!!" mi disse con tono supplichevole. Si mise a pecorina e io gli presi la figa. prima volevo stantuffarla lì. Lei gemette per chiedermi, tra un mugulio e un altro, di metterlo nel culo. L'accontentai violentemente e lei perse il respiro per un po' gustandosi il cazzo in culo. Incominciò a muoversi e urlava di andare più forte.
    Io avevo un misto di paura perchè la potevano sentire e di eccitazione proprio nel sentirla.
    Sborrai dentro il suo culo riempendola e lei, girandosi indispettita, mi sgridò dicendo che voleva bere, si mise in ginocchio e leccò pulendo il cazzo. Andò in bagno, si pulì ed uscì.
    Le altre due aspettavano, io ero esausto. Incominciarono a raccontarsi le loro scopate e io assistevo a queste confidenze come fossi invisibile.
    Mi guardarono e mi dissero che avrebbero voluto un altro appuntamento ma, questa volta, tutte insieme...
     
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