Massaggio Completo

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    Alla fine l'inverno ha raggiunto anche noi che ce ne stavamo tranquilli al calduccio, qui nel profondo sud.
    Parcheggio e di corsa mi infilo nel portone, salgo velocemente le scale, consapevole che mi aspetta un appartamento caldo e accogliente.
    Appena apro la porta però è come entrare in un forno. Il termostato del riscaldamento autonomo segna 26 gradi e i caloriferi vanno a duemila, cercando di ricacciare l'inverno fuori dalla porta e dagli spifferi alla finestra.
    -Sono a casa!- Strillo alla casa silenziosa. intanto mi tolgo la giacca e comincio a sbottonare la camicia.
    Sei in camera da letto. Nuda, a parte gli slip. Leggi un libro di anatomia.
    I piedi, per aria, li dondoli alternatamente e la tua pelle è ricoperta di un leggero velo di sudore. L'aria sa di te, del tuo odore.
    -Giornata pesante?- Chiedo
    -Mh mh- Annuisci -Ho studiato un sacco.-
    Ma io so che non è così. Non credo di andare molto lontano dalla verità se azzardo l'ipotesi che fino a poco fa eri al Pc, il tuo palmare sul comò me lo conferma, a leggere racconti erotici, a scriverne uno magari o a parlare con uno dei tuoi amici virtuali... in ogni caso hai da poco finito di masturbarti.
    Osservo il tuo giovane corpo e visualizzo la scena che mi sono perso... caldo... eccitazione...
    -Che ne dici di un massaggino rilassante allora?- Ti chiedo.
    -MMMh, un massaggio completo? siii.- Rispondi, con i tuoi occhioni azzurri sprizzanti di entusiasmo.
    Mi domando se ti ho mai parlato dei miei massaggi completi, se sai cosa vuol dire, se sai cosa t'aspetta.
    Mi spoglio rapidamente, restando anche io in slip, recupero l'olio della Durex dal mio comodino e mi inginocchio sul letto, affianco a te, che continui a studiare imperterrita.
    Al contatto dei polpastrelli con la pelle sussulti e, quando muovo le dita lungo la tua colonna vertebrale, mugoli e ti stiracchi all'indietro, come la tua gatta.
    Applico un po di pressione, sollevo e poi pigio di nuovo le dita, suonando il tuo corpo come il tuo amato pianoforte ma le note che producono i miei gesti sono i tuoi sospiri, che sono più potenti di qualunque sinfonia mai composta. A questo punto per te è impossibile continuare a studiare, il tonfo del tomo di Anatomia sul pavimento mi conferma che sei pronta a lasciarti andare. Allora mi sposto dietro di te, mi tolgo e ti tolgo gli slip, sistemandomi a cavalcioni sul tuo sedere.
    Comincio a muovere le mani unte sulla tua schiena, risalendo lentamente fino alle spalle, sciogliendo la tensione dai tuoi nervi. Il tuo respiro si fa lento e regolare, ti stai rilassando ed eccitando contemporaneamente, tieni gli occhi chiusi e le tue labbra sono Adv arricciate in un leggero sorriso di piacere.
    Le mani raggiungono il collo, fin dietro le orecchie mentre con entrambi i pollici esercito una leggera pressione ascensionale sulla prima vertebra cervicale.
    Intanto, ne sono sicuro, senti la pressione del mio cazzo nel solco tra le natiche, il tuo leggero movimento di bacino è un tacito invito ma è ancora presto, molto presto, per quello.
    Mi occupo delle spalle e delle braccia, mentre ti mordicchio il lobo dell'orecchio, sussurrando parole che servono ad eccitarti ancora di più.
    Ora il tuo bacino preme contro il mio, mi vorresti subito ma io deludo le tue aspettative e comincio a scendere lungo i tuo corpo.
    Con le mani lungo i fianchi, fino a lambire i seni, con la bocca lungo la spina dorsale, con calma, senza fretta.
    Quando raggiungo il sedere sia con le mani che con la bocca, comincio una doppia stimolazione. Mentre impasto delicatamente i glutei, separandoli dolcemente, la lingua entra in contatto con il clitoride. Sei un lago. Risalgo lungo la fessura, spingendo la lingua dentro il più possibile, finché non raggiungo l'ano e comincio un lento movimento rotatorio alternandolo a prepotenti spinte per infilarmi dentro il tuo fiorellino, la mia sala giochi preferita, la tua arma più efficace nei miei confronti.
    Ripeto il movimento un paio di volte ed ora i movimenti del tuo corpo denotano l'urgenza di essere posseduta, tuttavia non chiedi e comunque non sarebbe ancora il momento.
    Abbandono a malincuore le tue chiappe e comincio a massaggiare le tue lunghe e bellissime gambe. L'olio da a tutto il tuo corpo una lucentezza meravigliosa e, mentre massaggio le cosce e poi i polpacci, mi godo lo spettacolo di te sdraiata pancia sotto, completamente sciolta nelle mie mani.
    Quando arriva il turno dei piedi cominci letteralmente a godere delle mie dita. Con i pollici percorro la pianta dei piedi e contemporaneamente mordo e succhio le dita sentendoti gemere e godendomi il suono del tuo piacere. Ora è arrivato il momento di prenderti e le mie mani ripercorrono a ritroso il percorso sul tuo corpo unto. Polpacci, cosce, glutei, schiena, spalle e quando il mio bacino arriva a contatto col tuo entro dentro di te senza la minima esitazione.
    -SIIIII- Strilli, quando arrivo in fondo e resto fermo lì. Le mani sono di nuovo sul collo e comincio a scoparti lentamente ma tu stai già fremendo e stringi il lenzuolo mentre l'orgasmo ti fa perdere il controllo. Allora io mi ritraggo e ti sento protestare per la sottrazione ma è un attimo e già ho messo una mano a prendere il posto del cazzo, stimolandoti il clitoride e penetrandoti dolcemente con le dita. Contemporaneamente il cazzo ha cominciato a spingere contro la muscolatura anale che, rilassata com'è, si schiude senza opporre resistenza e mi lascia libero accesso al tuo delizioso culetto. Solo a quel punto mi sdraio sopra di te, trasferendo tutto il mio peso in questa meravigliosa penetrazione anale che già ti vede sulla via di un secondo potentissimo orgasmo. Ti scopo senza riguardo, come piace a te, come io adoro. Ora tu strilli, continui a dire sì e fai salire il mio piacere ad una velocità impressionante. Sposto il peso sull'altro braccio, per cambiare la mano che ti scopa davanti. Porto le dita che sanno di te alla tua bocca e tu cominci a succhiarle. A quel punto vengo come un fiume in piena dentro di te, scatenando il tuo secondo orgasmo.
    Esausto mi butto dalla mia parte del letto, mi stai guardando, hai un indecifrabile espressione di estasi ed eccitazione dipinta in volto.
    -Sei stato grande.- Mi dici.
    Io ti bacio, poi ti bacio la fronte e mi ricetto lungo disteso, ancora ansimante. -Grazie.- Ti rispondo
    -La faresti una cosa per me?- te ne esci di colpo.
    -Un altra?- Dico sarcastico.
    -Beh è anche una cosa per te...- Aggiungi facendo la gattona.
    -Spara.- Continuo allora, curioso.
    -Mi scoperesti la bocca?-
    Sorridi della mia espressione stralunata. -Prego?- Biascico.
    Sei già con la bocca su mio cazzo mentre rispondi. -Guardavo un video. Non voglio solo succhiartelo, voglio che sia tu a usare la mia bocca, senza freni, violento, come preferisci. fino in fondo, fino a venirmi in gola. ti prego.-
    La risposta te la da il mio cazzo, che è già nuovamente duro tra le tue labbra.
    -Agli ordini.- Dico, mettendomi in piedi davanti al letto mentre tu ti sistemi in ginocchio accanto al bordo.
    E' un momento di follia erotica, afferro la tua amata testolina e senza ulteriori tentennamenti ti spingo il cazzo in bocca, applicando una moderata pressione sulla nuca per fartelo scorrere sulla lingua finché il tuo naso non affonda nei mie peli pubici. ti tengo lì, consapevole che sei in assenza d'ossigeno, sento le contrazioni della tua gola, gli urti di vomito che il tuo corpo produce per liberare le vie respiratorie.
    Mi ritraggo in un fiume di saliva, lasciandoti un momento d'aria prima di affondare di nuovo e poi lo rifaccio ancora. Non fai una piega, anzi cominci a masturbarti freneticamente, a quel punto il mio movimento di bacino è diventato velocissimo, tu sbavi sempre di più e intanto cominci a gemere dal piacere che ti dai da sola con le dita.
    Sei incredibile. Appena penso di averti sbalordito con un nuovo giochino sessuale ecco che tu fai qualcosa di due volte più estremo, scoparti la bocca come nel peggiore filmato della rete e sentire che tu addirittura ne trai piacere è così bello, che sono costretto a venire, con la tua faccia spinta contro il mio pube riverso nella tua gola il mio secondo orgasmo.
    Restiamo così, immobili, per qualche secondo poi mi ritraggo e il mio cazzo, già in fase di rilassamento, sguscia fuori dalle tue labbra, insieme ad un lungo rivolo di saliva mescolata a sperma.
    La tua espressione è il ritratto della felicità. Sei davvero incredibile.
    Ci baciamo a lungo, è bello sapere che abbiamo ancora un sacco di cose da scoprire, l'uno dell'altra.


     
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