Mia figlia giusy , sensuale amante, incesto

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar
    Group
    Member
    Posts
    11,422

    Status
    questo racconto l’ho scritto e l’ho cancellato non so quante volte . ma la voglia di comunicare questa esperienza sconvolgente e dolcissima, ha preso il sopravvento .
    da parecchi anni non ho più rapporti con mia moglie. da focosa che era, è diventata un pezzo di legno. per quanto abbia cercato di farla parlare, rispondeva evasivamente , ma il più delle volte diceva “sono cose mie“ e sono sicuro che non mi tradisce. La mia vita è diventata solo lavoro e trombare tutte quelle fighe “sicure“ che me la prestavano. poi mi resta l’amaro in bocca , ma almeno godo.
    i figli sono tutti grandi alcuni sposati altri fanno vita da single. dopo cena quasi sempre il mio rifugio è in taverna. completo e riordino le relazioni di lavoro e poi c’è google con tutto quello che la rete offre. naturalmente dormo sul divano, in casa è rimasta solo nostra figlia giusy, ormai maggiorenne. è abbastanza grande per rendersi conto che l’aria in casa è molto pesante tra mia moglie e me. per fortuna ha parecchi amici/che. assisteva a questa triste situazione e più di una volta è scesa in taverna per capire cos’era successo, ma di proposito sono stato sul vago. ha cercato di parlare con sua mamma senza ottenere risposte convincenti. era ormai molto tempo che dormivo solo come un eremita. una sera ero già a letto ma non riuscivo ad addormentarmi. sentii qualcuno scendere le scale e nel buio vidi qualcosa di chiaro. giunta al pavimento quella cosa chiara volò in aria speravo fosse mia moglie, invece era giusy che senza fiatare s’infilò sotto le coperte “ho freddo scaldami“ era nuda e calda … “non accendere la luce, voglio stare un po’ vicino a te“ si accoccolò contro me, sentivo la figa su una gamba. il suo giovane corpo mi procurò un erezione violenta . giusy se ne accorse ed allungò una manina palpando il pene “com’è duro non ti fa male?“ il suo tocco non fece altro che farlo fremere…
    ”tesoro mio più lo tocchi e più mi fai impazzire dal desiderio“ cercò il viso baciandomi con le sole labbra accarezzandomi… ricambiai il bacio abbracciandola, si strinse a me dimenando il ventre su di me “giusy fermati, vai via ti prego sei una splendida tentazione ma sei mia figlia e non voglio fare…”. accese la luce notturna; i suoi occhi sembravano due cristalli da tanto brillavano. si mise in ginocchio mettendo la fighetta sulla mia bocca, avevo una voglia pazzesca di leccare e Adv succhiare quello splendido dono…ed allungai timidamente le labbra. più gliela baciavo più il suo viso s’illuminava, era sorridente “papi ormai sono grande, mi piaci e non voglio che tu stia qui come un eremita“ si adagiò su di me offrendomi la bocca, infilò la sua lingua nella mia bocca “un bacio, uno solo“. la sua lingua si muoveva velocemente, cercai con tutte le mie forze di allontanarla da me ma quel bacio diventò sempre più sensuale, strusciava il suo corpo facendomi sentire i seni sodi con i capezzoli tesi offrendomeli da succhiare…era ormai in piena estasi, il suo respiro si fece sempre più affannoso, prese una mia mano appoggiandosela sulla fighettina, calda, morbida, con una peluria rada. più l’accarezzavo e più la sentivo fremere, le sfiorai la fessura insinuando un dito tra le grandi labbra “ sì papi sì ti prego continua è bellissimo è la prima volta che un uomo mi tocca la patatina, che sensazione magica“ feci scorrere il dito tra le grandi labbra, cominciava a bagnarsi che tentazione quella figa…m’inginocchiai tra le sue cosce baciandogliela, con le sue manine mi guidava la testa per farsela baciare… la punta della lingua penetrò la vagina, allargò le gambe la lingua la s’insinuò in quel caldo paradiso del piacere
    “sì papi sì è bellissimo mi stai spedendo nel mondo del piacere“
    avevo il cazzo che non era duro, era di marmo e pulsava in modo frenetico ma non volevo f arglielo sentire così duro. ci pensò lei a cercarlo e scappellarlo con un colpo secco . lo strinse in mano come se volesse segarmi. alcune gocce uscirono e le bagnarono la mano “ti piace papi, sono brava?“ chi resisteva ad una simile tortura “giusy ti prego fermati, smettila, non sono di sasso, sei deliziosa, adorabile ma sei mia figlia, smettila per favore“ per tutta risposta mi mise la figa sulla bocca “papi leccamela ancora bene come hai fatto prima è stata una sensazione stupenda“. si dice che lo spirito è forte ma la carne è debole e la carne mi fece infilare ancora la lingua nella sua fighetta vergine.
    questa volta la succhiai, la baciai, le feci scorrere la lingua in tutta la figa entrando il più possibile; era in estasi, si muoveva come se stesse chiavando. la sentivo ansimare, respirare con affanno, strusciava la figa sulla mia bocca raddoppiando il piacere – ed anche il mio – allungai ancora un po’ la lingua sfiorando il clito. al primo tocco ebbe un sussulto violento “ooooh papi che sensazione magica, che piacere sentire la tua lingua calda. sì papi sì ancora continua ti prego papi sììì“ il suo addome era sconquassato da scatti ritmici , con le sue manine mi teneva la testa guidandola. ben presto un orgasmo violento le fece fremere l’addome vengo ahhh vengooo, sìì papi ah che piacere papi, ancora papi ancoraaa“ ed i suoi spruzzetti inondarono la mia bocca .la tenni stretta contro il mio corpo , le sue scariche di piacere sembravano non finire mai …
    ”stai bene tesoro mio“ - “ohhh papi sono in paradis . sapessi, il piacere mi ha inondato il cervello“ mi stesi sulla schiena, giusy si sdraiò su di me baciandomi il viso, le labbra, l’accarezzavo la baciavo sulla bocca le massaggiavo l’addome e piano piano si acquietò. cercò il cazzo lo accarezzò, poi lo scappellò sempre più velocemente fino a farmi sborrare sul suo pancino. ”Che bella sensazione, è bella calda papi“ le asciugai quella poche gocce . ricominciammo a baciarci, questa volta giusy lo faceva con più passione, le massaggiavo la fighetta e continuando a massaggiarla salii a succhiarle i seni baciandole i capezzoli che erano più pronunciati dopo quel violento orgasmo. mi stesi supino, si mise a cavallo su di me, il suo visino si era fatto improvvisamente triste, aveva fatto il broncio
    ”papi perchè hai smesso non ti piaccio?“ la feci accoccolare accanto a ma “lo sai cos’abbiamo fatto? è una cosa contro natura, sai come si chiama un apporto tra padre e figlia?“ mi baciò, mi accarezzò “certo che lo so si chiama incesto, ma non me ne importa nulla ti voglio papi, mi piaci, ti desidero voglio che tu sia il mio primo uomo“. inutile vi dica che il mio povero cazzo stava esplodendo dal desiderio. “giusy ascolta mi stendo , tu fai quello che vuoi“ non so dire quanti baci mi diede, poi prese il cazzo in bocca riempiendolo di saliva e tenendosi la figa aperta con due dita scese sul cazzo con lentezza, più scendeva più il suo viso si trasfigurava. sentii l’impedimento dell’imene “giusy ti prego fermati, non scendere di più, accontentati, ti prego“ si aperse in un sorriso radioso e lasciandoci cadere “è proprio questo che voglio“ si lasciò cadere, sentii l’imene squarciarsi ed il cazzo entrare tutto nel suo corpo. la sua fighetta pulsò freneticamente “papi, papi mio il paradiso, finalmente..” sentivo la vagina fremente stringere il cazzo che iniziò a pulsare impennandosi e non riuscivo a controllarlo. ”papi lo sento, mi martella è bellissimo, che piacere mi sembra di essere in paradiso, ohhhh papi è meravigliosooooo”
    fu più forte della mia volontà, iniziai penetrarla con lenti e brevi dentro-fuori, il suo corpo rispondeva colpo su colpo “papi papi mio sei delizioso, sei delicato, continua ti prego, continua è una sensazione magica, mi sento piena del tuo membro grosso, duro pulsante“. mi misi a braccia tese sfilando quasi tutto il cazzo per poi donarglielo lentamente aumentando sempre più la profondità delle infilate e quando i coglioni furono contro l’ addome di mia figlia mi fermai facendolo solo pulsare “giusy tesoro mio, più di così non riesco a penetrarti, è tutto nel tuo fiore vergine“ cercò di alzare l’addome “papi è meraviglioso sentirselo dentro grosso vibrante ahh papi grazie, grazi “
    Ero andato oltre ogni limite e a malincuore mi sfilai da quel paradiso appena gustato.
    Passarono i mesi, mia figlia aveva terminato gli studi ed aveva iniziato a lavorare. la casa era ormai diventata troppo pericolosa. una sera dopo aver fatto l’amore con giusy, le dissi “giusy tesoro mio così non può andare avanti, avrei preso una decisione :mi compro un piccolo appartamentino e me ne vado di casa, tanto con mamma siamo due estranei“ non avevo ancora finito di parlare che mi sommerse di baci “papi io vengo con te e se non mi lasci dico tutto a mamma“
    Era fin troppo chiaro che il suo era un ricatto …ma era quello che speravo. avevo già visitato alcune piccole abitazioni. un sabato pomeriggio “giusy mi accompagni a fare un giro?“ in macchina continuava a chiedermi dove andavamo e visitammo un paio di piccole abitazioni i che mi piacevano. gusy guardava ma non commentava. risaliti i macchina “giusy quale ti è piaciuto di più?“ e ne indicò uno che piaceva anche a me; mi fermai, la strinsi tra le braccia, la coccolai e baciandola dolcemente:
    “se lo acquisto per te mi ospiteresti qualche volta “ – “papy dimmi che è vero e che non scherzi“
    “non sono mai stato così serio, tu avrai tutta la tua libertà. verrò a trovarti quando lo desideri“ non so quanti baci ci siamo scambiati poi ho cercato la sua fighetta continuando a baciarci le ho fatto un sontuoso ditalino fino a farla venire “sei magico papi, ma non dovremo più nasconderci così, ti vorrò sempre nel mio letto, faremo l’amore tutte le volte che lo vorremo“

    mi sembrava di essere ringiovanito di molti anni, continuando a lavorare girando per l’talia, quando tornavo ella mia città giusy mi accoglieva a braccia aperte . vivevamo come due amanti facendo l’amore senza freni inibitori .
    Una sera giusy mi aveva detto sorridendo “sono diventata una pillolaia, così posso godermi le tue sborrate senza preoccupazione“ e quella sera, per la prima volta, facemmo l’amore a pecorina.
    Senza più il terrore di metterla incinta ci siamo scambiati una chiavata animalesca , mentre la pompavo in figa con un dito le ho visitato il buco del culo. si fermò “papi vuoi ance lui? chissà che male...prova ma fai pianino“ le feci scendere la saliva spennellandola sull’orofizio anale, poi tenendole ben aperte le chiappe appoggiai il pene sul buchetto magico “giusy rilassati e fai un bel respirone. quando senti la cappella contro il tuo culetto spingi come se dovessi cag…” non si aspettava queste parole e rise fino alle lacrime, poi fece come le avevo detto “brava così adesso rilassati e vedrai che entrerà da solo“
    Con molta pazienza e delicatezza la cappella sparì nel suo culetto ”ti ho fatto male tesoro mio, esco?“
    Scosse la testolina “nooo papi è una sensazione magica, avevo paura ma com’ero sciocca“. mi muovevo nel suo culetto molto lentamente per non farle male ed abituarla al cazzo ma pian piano fu giusy a darmi il ritmo che diventò sempre più veloce e frenetico. sentivo giusy espirare con affanno per poi esplodere in un “ohh papi che bello, che piacere, mi sento fremere anche la figa ahaaa sììì papi sììì continua ti prego , spingi, spingiii“ i miei timori sparirono. giusy abbassò le spalle alzando il culo, il mio cazzo le entrò tutto fino ai colgioni, strinsi i seni tra le mani ed in questa posizione la penetrai con lente e profonde inculate. godevo come un animale penetrandola e gustandomi il suo culetto. mano mano che godeva, muoveva il culo da una parte all’altra. ormai eravamo in piena estasi erotica la sbattevo sempre velocemente, vedevo i suoi riccioli ondeggiare…m’icitava a penetrarla. quando il mio addome fu contro il suo culo la strinsi facendolo solo pulsare. dimenava il culo sa ua parte all’altra e con i muscoli del retto aveva la forza di strizzarmi il cazzo…questo gioco erotico sembrava non finire mai, la sentivo ansimare, sbuffare ma tutto il suo corpo era in pieno godimeto…cercai di rersisere il più possibile fino ad allagarle l’intestino con una sborrata interminabile… appoggiò le braccia sul letto. tutto il suo splendido e giovane corpo era scosso da fremiti che la scuotevano tutta …la accarezzavo, le baciavo la schiena, le massaggiavo i seni
    “ papi, papi mio è stata una sensazione magica bellissima ti sentivo tutto nel mio corpo, che sensazione favolosa e sono anche venuta, grazie“
    quando il cazzo uscì dal suo corpo raccolsi la sborra, poi le asciugai bene il buco del culo massaggiandolo con ua crema rinfrescante ne misi anche un po’ nello sfintere…”papi continua ti prego è troppo bello, mi fai godere ancora“ si stese supina, il suo viso era l’immagine del piacere, dell’appagamento della passione; allungò le braccia attirandomi su di sé e quel bacio...quando ci penso mi tira il pisellone.
    Eravamo ebbri di felicità , di passione , di appagamento . raccolse i riccioli neri ed andammo a farci una doccia purificatrice…si appoggiò d una parete aprendo braccia e gambe
    “vieni tra le mie braccia papi, ho volgia di baciarti“ e mentre la sua lingua mi deliziava strinse in mano il cazzo scappellandolo fino alla radice. mi uscì un rantolo di dolore
    “giusy piano, me lo rompi“ ma non lo mollò infilandoselo nella figa “papi vedrai che qui al calduccio ti passerà il dolore“ e con la figa me lo lavorò da gran maestra procurandomi una splendida erezione…appoggiò la schiena alla parete, si abbassò accogliendo nel suo splendido corpo il mio bastone tornato duro e nodoso. ”ohhh papi hai il cazzo duro che mi riempie tutta la fighettina, dammi delle belle pompate voglio godere ancora, sei il mio maschiaccio, sei tutto e solo mio, fammi godere ancora una volta“. da sempre ho una bella resistenza e poi la figa di giusy fremente e pulsante fece il resto…giusy veniva a raffica e con un ultimo sforzo le allagai la vagina….non so per quanto tempo il suo corpo sussultò e quante volte venne. so solo che si aggrappò al mio collo e baciandomi “papi sono sfinita ma felice, portami a letto“ la depositai sul letto mi stesi accanto a lei e dopo esserci augurati la buona notte. mi svegliò il sole ormai alto in cielo. giusy dormiva rannicchiata, il suo viso sereno e circondato dal riccioli neri era l’immagine della serenità, della felicità. la svegliai baciandole il viso cercò di muoversi
    “ ohhh papi sono indolenzita, lasciami dormire ancora un po’
     
    Top
    .
  2. Elena 15
     
    .

    User deleted


    Inverosimile- voto "0"
     
    Top
    .
  3. sandocan1
     
    .

    User deleted


    Bel racconto ma di scarsa fantasia,
     
    Top
    .
2 replies since 22/3/2010, 17:28   11452 views
  Share  
.