anna--la mia calda cuginetta

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    Io e Anna ci frequentiamo molto ultimamente e il motivo è che balliamo insieme i balli latino americani.
    L’idea è stata di sua madre, la quale, ha pensato che facendola accoppiare con me nelle gare regionali, lei fosse fuori pericolo.
    Faceva i conti senza la mia voglia sessuale che è ben al di sopra della media.
    Io sono un ragazzo che per essere soddisfatto, deve almeno scopare due volte al giorno, fortunatamente ho una ragazza che mi soddisfa abbastanza, ma questo non è bastato a salvare la fighetta della mia cara cuginetta.
    I balli che facciamo sono di per se stessi erotici, onestamente all’inizio ho cercato di resistere e di non pensare a Anna, ma poi quando lei dopo poche volte che uscivamo a cominciato a mettere quei vestitini da gara che praticamente mettono in risalto il suo corpo, facendola ancora più desiderabile, io piano piano, mi sono accorto che diventavo sempre più libidinoso nei suoi confronti e che anche le mie azioni lo erano di conseguenza.
    Nei balli diventavo più provocante e le mani cominciavano a sfiorare i suoi seni e il suo sedere molto più spesso del dovuto.
    I passaggi obbligati di certe figure, mi permettevano di stringerla e avvinghiarmi al suo corpo e molte volte mi eccitavo e senza pudore mi spingevo addosso a lei per fargli sentire il mio eccitamento.
    Avevo notato che lei, quando sentiva il mio cazzo duro, faceva delle espressioni imbarazzate ma che non si spostava e questo per me era già un tacito consenso.
    Probabilmente erano mie fantasie, ma la voglia cresceva dentro e così quel giorno sotto le feste di natale ho deciso di farle il mio regalo.
    La invito a casa mia a fare delle prove e le dico di vestirsi come se fossimo in gara.
    Lei arriva con una mini rossa e poco altro sopra.
    È veramente sensuale con quel suo vestitino da gara e quando comincio a farla girare per la sala, sento subito il mio eccitamento crescere.
    Siamo soli in casa, ho fatto in modo che i miei genitori non ci siano quel pomeriggio e così, le dico che voglio provare un pezzo nuovo, molto sensuale: ho trovato un bolero ritmato che secondo me è veramente travolgente, così, lo metto su e comincio a stringerla dicendo quali passi sono da fare, Lei pur avendo una mini, ha anche uno piccolo spacco laterale che lascia il massimo di libertà nei movimenti e nello stesso tempo mi fa vedere che porta uno slippino piccolissimo.
    Non avevo bisogno di quella ulteriore tortura sessuale, ma ben venga anche quella: comincio a metterle una gamba in m3ezzo alle cosce, come se ballassimo un tango e le mie mani scivolano sul suo corpo con la scusa che devo fare dei passaggi nuovi.
    Lei cerca di seguirmi e mi chiede cosa deve fare, io le dico di girarsi e spingere il bacino verso di me, come in una situazione sessuale, lei mi guarda, ci pensa un attimo e poi esegue quel movimento rotatorio col suo culo proprio sul mio cazzo in tiro.
    A quel punto, io le metto una mano tra le gambe e vado a poggiarla sotto la mini all’altezza dello slip e spingendo contro ila sua fica, sento quanto è bagnata.
    Il coraggio di farlo mi è venuto, quando ho visto i suoi capezzoli duri sotto la camicetta e, quando guardandola in viso ho riconosciuto la tipica faccia di una persona eccitata.
    Lei lancia un piccolo gemito e invece di togliermi la mano, spinge ancora di più il suo bacino sul mio cazzo duro e ci rotea il sedere.
    Io non capisco più niente, la spingo verso il divano, la faccio piegare facendole mettere le mani sul divano e in quella posizione a carponi, mi abbasso i calzoni e slip e spostandole di lato il piccolo perizoma, le metto dentro in un colpo solo tutto il mio cazzo.
    Sento la sua tenera carne farmi spazio e sento anche i suoi sospiri di dolore misto al piacere per la mia intrusione violenta.
    Le prendo i fianchi e comincio a scoparla con una passione estrema, il calore di quella figa attorno al mio cazzo r esasperante, sento che è ben stretta e capisco che le sue esperienze sono veramente al lumicino: mentre la scopo selvaggiamente, le chiedo quanti ne ha presi di cazzi prima del mio e lei pudicamente, con la voce rotta dal piacere, mi risponde che ne ha preso solo uno, ma che non cè paragone col mio, che io sono più grosso e che la sto facendo morire dal piacere, al che io la scopo ancora più violento e subito sento che lei smette di gemere e comincia a urlare per il suo primo godimento.
    Mi piace scopare Anna...è stretta e mi procura delle fitte di piacere fortissime, in quella posizione poi e un bel vedere, il suo culo, sicuramente vergine è a rischio e lei non lo sa.
    Questo pensiero mi fa passare il limite della mia resistenza, le dico che voglio venirle dentro, lei mi dice che non è protetta, allora io esco e le sborro sul vestito il mio piacere, subito la giro e mettendomi in piedi le dico di prendermelo in bocca, lei mi dice che non lo ha mai fatto che gli fa schifo e allora io le dico che è ora che lei impari a essere una vera donna e che deve essere anche troia se vuole fare felice il suo uomo.
    Lei punta nell’orgoglio, si butta sul mio cazzo e aprendo la bocca comincia a muoversi sopra con molta inesperienza.
    Le dico che con i denti mi fa male, le insegno come muoversi e lei piano, pano, comincia a muoversi con un ritmo che comincia a fare il suo effetto; le stringo i piccoli seni e gioco con i capezzoli, dopo un paio di minuti di quel succhiare, sento che Anna me lo sta facendo indurire di nuovo.
    Le faccio dei complimenti per dirgli che è brava e che sta imparando in fretta, lei alza lo sguardo e con due occhi da vera troia, mi fa capire che è felice di farmi contento e me lo fa capire dandoci ancora di più dentro sul mio cazzo adesso di nuovo tesissimo.
    Sento le mie palle di nuovo gonfie e pronte a scaricare il loro liquido, allora metto le mani sulla nuca di Anna e per la sua prima volta, lei riceve lo sperma di un uomo nella bocca.
    La sento deglutire e cercare di respirare, poi la vedo uscire veloce, appena le lascio la testa e sputare il mio sperma.
    Io sorrido e le dico che lo sperma fa bene al corpo e lei di rimando mi dice;
    “Allora ingoialo tu”
    Sorrido ancora di più e l’accarezzo e le dico che è stata brava, che è portata e che ha delle labbra che sono fatte apposta per fare pompini.
    Lei mi guarda e fa finta di offendersi, poi si lascia fare le fusa e per dieci minuti giochiamo con i nostri corpi, poi lei involontariamente si mette di schiena e si sdraia sul mio divano, mettendo in mostra il suo culo perfetto.
    Mi cresce la voglia di sodomizzarla e comincio a pensare a come fare senza che lei si ribelli o scappi via.
    Le chiedo se qualcuno l’ha mai fatta venire con la lingua, quando lei mi dice che nessuno l’ha mai fatto, capisco che presto avrà fatto due esperienze nuove.
    È ancora sdraiata con il suo gonnellino che sta proprio sopra il suo culetto, mi ricorda le pom pom americane, mi metto sopra di lei e le allargo le gambe, lei dai discorsi che ho fatto sa già cosa voglio farle e si lascia aprire le cosce.
    Mi butto con la lingua nella sua fighetta ancora umida e comincio a scoparla con la mia lingua rugosa.
    Devo dire che a me piace slinguazzzare le fighe e ci metto molta passione, ho accumulato una tale esperienza che facilmente le faccio venire e infatti dopo pochi minuti, sento che lei aumenta il ritmo dei suoi sospiri e mi dice che le piace un casino, che è vicinissima a godere di nuovo, allora con la lingua esco leggermente e comincio a leccarle la sottile pelle che divide i due fori e entro sia nel primo che nel secondo.
    Anna è troppo presa per riflettere sul pericolo che corre il suo culetto, continua a incitarmi e a gemere dal piacere, così, quando la sento partire per il suo ennesimo piacere, aspetto il momento di massima esplosione e poi mettendole le mani sulle spalle e tenendola forte, le infilo il cazzo nel suo sedere strettissimo.
    Il suo grido di dolore si unisce alle parolaccie che mi dice, sento che contrae e cerca di espellermi, io le dico di fare il contrario, di rilassarsi e partecipare che tanto ormai cè lo ha dentro e che io non esco finche non le vengo dentro.
    Lei rimane silenziosa e io rallento il ritmo, quando comincio a sentire che muove le natiche per facilitare la mia entrata, capisco che finalmente si è abituata all’idea di essere sodomizzata .
    Continuo piano fino a sentire che smette di gemere, allora le lascio le spalle con le mani e scendo sulla sua fighetta ancora bagnata e comincio a sditalinarla, una sua mano raggiunge la mia e comincia a sua volta a giocare con se stessa.
    Quando sento che aumenta il ritmo e di conseguenza spinge il suo bacino sul mio cazzo ben piantato dentro di lei, metto le mani sui suoi fianchi e comincio a scoparle l’ano come se fossi davanti.
    Estasiato nel vedere quel culo sodo danzare sotto le mie spinte, vengo come un pazzo e la riempio con quel poco sperma rimastomi.
    Sento i suoi sospiri e il suo ultimo orgasmo sotto i miei attacchi e, insieme ci lasciamo andare esausti
    Sul tappeto.
    “Ti odio”... mi dice...
    e sorridendomi mi da un bacio voluttuoso che è tutto un programma e io di risposta, ricambio il suo sorriso di ragazza soddisfatta e gli dico;
    - Dai...guarda il lato positivo...adesso che sei ben aperta davanti e indietro: i movimenti ti verranno meglio quando balli con me...“
    E lei facendomi la linguaccia, mi risponde;
    Se èè vero che da oggi ballerò meglio, allora bisogna che lo rifacciamo presto, perché tu sai quanto io ci tengo a vincere i campionati regionali...
     
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