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Nina spiega ai suoi amici la loro missione, e decidono di seguire Nina per salvare Xorax. A Villa Espasia, intanto, arriva una visita inaspettata: Andora. È lei l'Androide preferito di Karkon. La falsa Andora fu stata usata dal malvagio alchimista per spiare Nina e la sua famiglia. La falsa Andora cerca di rubare lo Jambir, il prezioso ciondolo con il simbolo di tutte le civiltà del mondo che fa tornare indietro nel tempo, ma riesce solo a farne una copia per Karkon. Nina e gli altri catturano l'androide e lo disattivano. Sono pronti per andare nel loro viaggio per liberare Xorax.
Lo Jambir e il Gughi, il magico uccello di Xorax, portano Nina e i suoi amici sull'Isola di Pasqua, dove scoprono che le gigantesche Moai, le statue di pietra, mandano i pensieri dei bambini su Xorax, ma adesso sono vuote. Nina riesce a riattivarle, tuttavia Karkon la raggiunge grazie allo Jambir copiato. Nina lo sconfigge e tornano di nuovo nel loro tempo. Scoprono che per liberare i pensieri dei bambini, devono essere liberati i Quattro Arcani di Xorax. Il primo è Atanor, il Fuoco Eterno.
Nina capì che per scoprire i quatto arcani doveva rubare lo Jambir a Karkon e quindi dovevano entrare nel castello Ca' d'Oro. Per farlo serviva molto coraggio e quindi Nina fece arrivare lo Sbacchio da Xorax perché Eterea la madre alchimista disse a Nina che avendo lo Sbacchio accanto si ha molto coraggio. Nina decise di usare contro Karkon anche il quarzo che immobilizza per un po' la mente cattiva.
Nina, i suoi amici e lo Sbacchio entrarono nel castello di Karkon. Dopo essere stati aggrediti dai topi di Karkon, e dopo aver vagato per tutto il castello, entrarono nel laboratorio di Karkon dove era presente lui stesso. Appena Nina lo vedette, gli lanciò il quarzo addosso, che lo bloccò. Ma mentre rovistavano per cercare lo Jambir si accorsero che lo aveva addosso il mago. Nina scoprì che la stufa vicino a lei conteneva il primo arcano così lo inseri dentro il Taldom Lux e conquistò così il primo arcano.
Max10-p1 scoprì che nel micro cip dell'androide Andora c'era tutta la memoria della zia. Allora gli amici decisero di andare a liberare la vera zia Andora che si trovava in un castello a Toledo, un paese della spagna. Ognuno di loro mangiò una foglia di fustalla e si alzarono in volo verso Toledo. Max accese il micro cip del Androide e la zia tornò in sè. Così gli amici la riportarono a Madrid da zia Carmen.
Era il giorno degli esami per Nina. Mentre veniva interrogata, entrò il preside, dicendo che la statua del leone alato era stata rubata. Disse agli alunni che tornassero il giorno dopo. Nina chiese se doveva tornare il giorno dopo ma gli insegnanti le dissero di no, perché aveva superato l'esame. Allora, corse subito a casa. Per strada incontrò Cesco, Roxy, Fiore e Dodo, che fecero i salti di gioia quando sentirono che Nina era stata promossa. Ma corsero immediatamente nell'Acqueo Proundis quando sentirono che il leone era stato rubato. Cercarono sugli appunti del nonno e di Birov ma non trovarono niente. Allora Nina e Dodo chiesero al libro parlante che li trasportò dove Karkon teneva nascosto il leone alato. Questo era così importante per Venezia, perché conteneva il calice di Rocca, che sorveglia la marea. Dodo e Nina riuscirono a fermare Karkon e così Xorax fu salva. Alla sera tutta Venezia era in festa per il ritorno del leone. Allora Cesco fece i complimenti a Nina e a Dodo dicendo che se non ci fossero stati loro adesso la terra non esisterebbe più.
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