La testimonianza di Emanuela Provera sull’Opus Dei

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  1. carabina30-30
     
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    Emanuela Provera, ex numeraria, racconta la giornata-tipo delle ragazze all’interno dell’Opera:

    Il mio quotidiano era articolato secondo uno schema rigido e soffocante.
    Quasi nulla era lasciato al caso, tutto era regolato e bisognava rendere conto di ogni cosa alla direttrice della residenza.
    Mi venivano consegnate delle schede, aggiornate periodicamente, nelle quali indicavo con delle “x” il compimento del piano di vita e degli incarichi apostolici.

    Alle 6.10 del mattino una numeriaria bussava con forza alla porta, per svegliarmi. Saltavo giù dal letto, baciavo il pavimento e a bassa voce pronunciavo la preghiera del mattino, dopo aver detto il Serviam. Correvo in bagno e facevo una doccia gelata, mentre pregavo per le “intenzioni” indicateci dal Prelato.

    Alle 6.45 ero pronta per mezz’ora di preghiera in oratorio.

    Alle 7.15 veniva il momento della Messa quotidiana, in latino.

    Alle 7.45 la colazione.

    Alle 8.00 era il momento di pulire le stanze, insieme alle altre numerarie e alle ausiliari. Per fare le pulizie indossavamo un’uniforme bianca. Le numerarie ausiliari vestivano un’uniforme blu.

    Alle 9.00 c’era l’incontro con la mia direttrice, per concordare il programma della giornata.

    Discutevamo delle ragazze che avrebbero potuto essere adatte per entrare nell’Opus Dei. Si elaborava un piano per avvicinarle. I nostri impegni erano formulati in maniera precisa: “la inviterò ad una meditazione”, oppure “cercherò di persuaderla a recarsi da un nostro sacerdote per confessarsi”.

    Alle 9.45, dopo aver salutato la direttrice, uscivo per raggiungere l’università, usando mezzi pubblici o a piedi.

    Durante i quindici minuti di tragitto leggevo un libro approvato dalla direzione spirituale(1): di solito si trattava di scritti del fondatore(2) o di testi pubblicati solo per i membri della Prelatura. Non era abitudine consentita leggere nulla al di fuori di una lista suggerita dai direttori.

    Dalle 10.00 alle 13.00 frequentavo i cosrsi di Giurisprudenza all’Università di Milano. Poi mi raccoglievo, recitavo la preghiera dell’Angelus e pranzavo con l’amica di turno, non ancora appartenente all’Opus Dei, per convincerla a partecipare ad un ritiro organizzato dalla nostra residenza.

    Per due ore al giorno ero tenuta, come ogni numeraria, a indossare sulla coscia il cilicio: una catena formata da anelli di metallo sui quali sono infisse delle punte che penetravano nella carne. Una pratica dolorosa, alla quale, una volta alla settimana, il sabato, viene affiancata quella della disciplina, la frusta con la quale si è tenuti a frustarsi le natiche o la schiena nuda.

    Dalle 15.00 alle 17.00 seguivo altri corsi all’università. Una volta alla settimana il pomeriggio era interrotto dalla pratica del “circolo breve”, un incontro formativo, rivolto solo alle numerarie, durante il quale una di esse commenta e approfondisce alcuni brani del Vangelo, una norma del piano di vita e un argomento relativo alla vita dell’Opera.
    Non c’è discussione, tutti ascoltano per poi mettere in pratica nella settimana successiva quanto è stato indicato.
    Chi dirige il “circolo breve” lo fa portando il cilicio, per dare efficiacia soprannaturale a questo importante mezzo di formazione spirituale.

    Alle 18.00 facevo rientro in residenza.

    Alle 18.30 mezz’ora di orazione, sempre sugli scritti del fondatore.

    Alle 20.00 la cena, poi mezz’ora di svago: le tertulias(3), chiacchiere e aneddoti sulla vita del Padre, sulle azioni apostoliche della giornata.

    Alle 20.30 seguiva il rosario e la recita delle preces.
    Durante il Centro Studi gli impegni proseguono anche dopo cena. Per esempio alle 20.45 partecipavo al corso di latino alternato al corso di lingua straniera: tutte le numerarie devono poter comprendere i testi del fondatore in lingua originale.

    Alle 22.00 l’esame di coscienza, poi inizia il tempo notturno. Chi vuole rimanere alzata oltre quell’ora deve chiedere il permesso alla direttrice.
    Dopo le 22.00 non è permesso di parlare fino alla Messa del giorno dopo.

    Ogni numeraria, in camera propria, si inginocchia davanti al letto e con le braccia distese a croce recita tre Ave Maria, spruzzando il letto di acquia benedetta.
    Tutti i giorni si dorme su una tavola di legno sistemata sopra una rete. Una volta a settimana si riposa senza cuscino, per la cosiddetta “notte di guardia”; qualche volte si dorme per terra, per fortificare la capacità di sacrificio.

    A volte, lo confesso, quella vita mi pesava molto. C’era una mancanza di senso, di naturalezza e di sana spontaneità che attraversava tutte noi numerarie, che era straziante.
    Inoltre non condivido certi metodi, il modo in cui manipolano giovani ancora immaturi, per convincerli a diventare numerari.

    L’ossessione per la segretezza raggiunge punte di artificiosità spaventose. Tutto ciò viene giustificato da quelle esigenze di discrezione che tanto “bene fanno a quell’Opera di Dio”.
    Era come se per ogni comunicazione, anche interna, fosse programmata una sorta di censura automatica. Le direttrici sono deputate a svolgere questa funzione di isolamento.
    Per esempio non si sa se una tua sorella prenda medicinali, perchè anche questo si chiede alla direttrice, in forma riservata.
    Adesso che ho una famiglia normale tutto questo mi appare complicato e artificioso.

    Non capivo cosa mi stava succedendo: uscivo e mi sentivo male, giravo per strada e mi iniziava a girare la testa, pensavo di morire. Mi sentivo strana, pensavo di avere bisogno di aiuto. Il dramma era che non riuscivo più a vivere nemmeno situazioni normali, perchè ero ossessionata dallo star male.

    (1) All’interno dell’Opus Dei possono essere letti esclusivamente libri approvati dalla direzione. Viene fornito un elenco di oltre 60.000 scritti con una recensione ed una valutazione che va da 1 a 6. I testi giudicati 1 possono essere letti da tutti i numerari senza alcuna autorizzazione, quelli valutati con il 6 sono assolutamente proibiti.

    (2) Josèmaria Escrivà de Balaguer

    (3) Le “tertulias”, o chiacchiere, dovrebbero rappresentare uno dei rari momenti di svago. In realtà si risolvono in un momento di forte controllo sociale sui membri. Al numerario è infatti concesso parlare dei propri piccoli successi, delle sconfitte quotidiane, dei dubbi e delle difficoltà. Spesso però, le ammissioni effettuate nel corso delle tertulias vengono utilizzate dai direttori per riprendere, correggere, puntualizzare stili di vita e comportamenti. Di conseguenza - spiegano gli ex numerari - anche durante le chiacchiere ci si sente obbligati a esprimere entusiasmo ed esaltazione per gli obiettivi raggiunti, in un’atmosfera artefatta e di scarsa sincerità umana.

    Fonte: “Opus Dei segreta” di Ferruccio Pinotti

    I numerari dell’Opus Dei: chi sono, cosa fanno

    Come e quando ci si avvicina all’Opus Dei?
    Le ragazze e i ragazzi che poi diventano numerari si avvicinano a questa organizzazione fin da adolescenti e in alcuni casi durante l’infanzia. L’Opera, infatti, gestisce una vasta rete di associazioni, scuole, università, club culturali e addirittura agenzie che organizzano viaggi di studio in paesi esteri. Alcuni numerari hanno affermato di essere entrati in contatto con questa realtà durante il periodo che precede l’esame di Stato delle scuole superiori, su invito di alcune compagne già numerarie. Il nome dell’Opus Dei non viene mai menzionato nei primi contatti, lasciando che la persona “scelta” si possa avvicinare ad un determinato stile di vita a piccoli passi, in modo da rendere “indolore” il passaggio dall’essere una normale ragazza adolescente, all’essere una numeraria dell’Opus Dei.
    Di particolare importanza sono i tempi in cui si entra in contatto con l’Opera: solitamente dai 15 ai 17 anni, periodo che vede nella maggior parte dei ragazzi e delle ragazze una particolare flessibilità mentale che porta ad assorbire come una spugna le situazioni che si vivono.

    Cosa fa un/a numerario/a dell’Opus Dei?
    I numerari dell’Opus Dei devono seguire regole ben precise. Questo stile di vita viene imposto solo dopo diversi mesi, anche anni, di avvicinamento all’Opera, in modo da preparare man mano i ragazzi ad abituarsi ad un certo stile di vita. I numerari vivono nelle residenze dell’Opera, divise in sezioni maschili e femminili: ogni contatto tra uomini e donne è proibito, se non in presenza di altre persone o in occasioni pubbliche che avvengono solo per esigenze di tipo professionale o di studio. I numerari fanno il voto di castità e di povertà, nonostante l’Opus Dei si definisca una associazione laica.
    Sono obbligati, per “volontà di Dio”, ad infliggersi mortificazioni corporali tramite l’uso del cilicio e della frusta.
    All’entrata nell’Opera bisogna fare testamento in favore dell’associazione, trasferendo tutti i beni mobili e immobili. Inoltre, tutto ciò che viene guadagnato durante la permanenza nell’Opera deve essere consegnato ai direttori.
    La scelta della professione non è libera: l’Opus Dei gestisce e decide il lavoro che i numerari devono svolgere, spesso optando per ruoli che niente hanno a che fare con il percorso di studi compiuto (tutti i numerari devono ottenere la laurea, mentre i numerari ausiliari vengono utilizzati per i lavori domestici e non devono compiere studi).
    Compito di estrema importanza è quello di reclutare nuovi possibili numerari.

    Perchè i ragazzi eseguono tutti gli ordini, anche estremi, dell’Opus Dei?
    Secondo diverse testimonianze di ex numerari, i membri dell’Opera riescono a compiere una forte manipolazione sulle menti dei ragazzi, che vengono reclutati in un periodo molto particolare per quanto riguarda la loro formazione psichica, privandoli in questo modo di qualsiasi carattere critico. I numerari compiono così la “volontà di Dio“.

    Perchè molti numerari lasciano l’Opus Dei se sono convinti di ciò che fanno?
    La vita che compiono i numerari porta a gravi conseguenze, non solo sul livello psichico ma anche sul proprio corpo. Molti sono i casi di depressione ed anoressia tra i numerari. L’Opus Dei possiede diverse cliniche private, anche specializzate in psichiatria, dove spesso vengono ricoverati i numerari che cominciano a manifestare disturbi. Qui vengono somministrate grandi dosi di psicofarmaci; inoltre non viene compiuto alcun lavoro sulla ricerca delle cause del disturbo e la pressione psicologica nei confronti dei “pazienti” viene aumentata fino a convincere che la malattia è volere di Dio.
    E’ proprio in queste condizioni estreme che i numerari cominciano a porsi domande sulle vere finalità dell’Opera. Alcuni riescono a sviluppare in questo periodo abbastanza carattere critico da indurli ad abbandonare l’organizzazione; altri, nonostante il sorgere dei dubbi, sono costretti a rimanere nell’Opera perchè al di fuori di essa non gli è rimasto niente, nemmeno i rapporti con la famiglia, con i propri genitori.

    Fonte: “Opus Dei segreta” di Ferruccio Pinotti

     
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  2. carabina30-30
     
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    Piovrus Dei
    Tratto da Habemus Papam, ed. Nuovi Mondi Media


    Gli appartenenti all'Opus Dei non sono molti neppure oggi (circa 90.000); alla setta va riconosciuta l'abilità di riuscire ad attirare persone di indiscutibile valore e laureandi di istituzioni prestigiose.
    Nel Villaggio probabilmente ci sono circa 200 membri dell'ordine: a dispetto del loro numero, costoro riescono a controllare le attività del Vaticano. Altrove essi compaiono regolarmente in posizioni di potere molto influenti e in zone dove hanno accesso alle ricchezze, alle conoscenze e alle informazioni più ingenti del mondo. Pochissimi di loro, però, ammettono apertamente di appartenere alla setta. Se interrogati sui motivi di tale riservatezza, solitamente rispondono: "Non si tratta di cose segrete, ma di cose private" o "naturalmente non possiamo pubblicare una lista dei membri: ciò violerebbe le leggi sulla privacy e in tal modo si rivelerebbe parte della vita privata dei membri".

    Molti membri dell'Opus Dei continuano a negare che la lista completa degli adepti sia un segreto custodito gelosamente. O mentono o non conoscono le regole della loro Costituzione, che fu redatta nel 1950; pur se qualcuno dei suoi membri recentemente ha sostenuto che essa è ormai superata, tra le sue regole si può leggere la seguente dichiarazione: "Questa costituzione è il fondamento del nostro istituto. Per questo motivo deve essere considerata sacra, inviolabile e perpetua". L'autore spagnolo Jesús Ynfante esamina a tutto tondo questo tema nel Suo libro illuminante La Prodigiosa Aventura del Opus Dei in cui cita tutta la costituzione, comprese le seguenti regole.

    La Regola 189 stabilisce che: "Per raggiungere i suoi obiettivi nel modo più efficace, l'istituto (Opus Dei) deve condurre un'esistenza occulta".

    La Regola 190 aggiunge: "A causa della (nostra) umiltà collettiva, che è propria del nostro istituto, tutto ciò che viene fatto dai membri non deve essere attribuito a esso, ma a Dio soltanto. Di conseguenza anche il fatto di appartenere all'istituto non deve essere rivelato all'esterno; il numero dei membri deve restare segreto; e più precisamente i nostri membri non devono discutere di questi argomenti con nessuna persona esterna all'istituto".

    La Regola 191 prosegue: “I membri ordinari e straordinari devono sempre osservare un prudente silenzio in merito ai nomi degli altri membri e non devono mai rivelare a nessuno di appartenere all'Opus Dei... se non sono espressamente autorizzati a farlo dal loro direttore locale".

    Grazie a un potente mix di ricconi e laureati di grande talento, l'Opus Dei ha creato un impero affaristico tentacolare che si potrebbe definire “Piovrus Dei”. La setta non pubblica mai un bilancio annuale e si nasconde dietro filiali estere, società ombra e prestanome.
    Il quartier generale dell'Opus Dei negli Usa è opportunamente situato nel cuore di Manhattan, non lontano da Wall Street. L’edificio di 17 piani che lo ospita, costato circa 50 milioni di dollari, è il muto testimone di una ricchezza globale costruita soltanto in piccola parte grazie alle decime dei suoi circa 90.000 membri.

    Da un umile e oscuro esordio, nell'ottobre 1928 a Madrid, “L’opera di Dio" è passata a possedere beni che fonti bancarie svizzere hanno stimato in "un miliardo di dollari, in crescita". Già nel 1974, dopo il crack Sindona (che aveva causato perdite valutate tra 50 e 250 milioni di dollari), Escriva era in grado di provvedere alla copertura del 30% delle spese annue sostenute dal Vaticano. A prescindere dalla cifra effettiva del crack, Escriva era pronto ad accollarsi gran parte del buco, perché voleva a tutti costi veder riconosciuto all'Opus Dei il privilegio di essere "prelatura personale". Malgrado tutto quello che è stato scritto a riguardo, allora Paolo VI aveva profonde riserve sull'Opus Dei e su Escriva, per cui declinò gentilmente l'offerta.

    Ben prima della metà degli anni ' 70, l 'Opus Dei si era spinto molto lontano dalla Spagna: in Italia, Germania, Francia e Gran Bretagna poteva contare su centri ben avviati già negli anni '60, così come in ogni nazione latino-americana, dal Messico al Cile. Ben presto seguì l'infiltrazione negli Stati Uniti e in Estremo Oriente. I membri erano attentissimi a concentrarsi su potenziali nuovi adepti e usavano lo zelo di un rappresentante potente e pronto a tutto pur di accaparrarsi le provvigioni del mese.
    Il potere e il successo globale dell'Opus Dei si devono più all'opera di Mammona che all'opera di Dio. Nella politica, nelle attività bancarie e di consulenza finanziaria, negli ordini professionali, nell'istruzione e nell'editoria i seguaci di Escriva hanno messo le mani su molte leve del potere e del condizionamento.

    La Spagna , la nazione in cui tutto è iniziato, ne è un esempio illuminante. I governi spagnoli che si sono susseguiti dagli anni ' 50 a oggi contenevano invariabilmente o membri dell'Opus Dei o uomini felici di "collaborare" con la setta. Nell'ottobre 1969 il generale Franco decise che al paese serviva un nuovo governo. Dieci membri del nuovo Gabinetto appartenevano all'Opus Dei, altri cinque avevano legami molto forti con l'organizzazione e tre collaboravano spesso con essa. Più recentemente tra i membri dell'Opus Dei in Spagna si annoverano il presidente del Banco Popular, un procuratore generale, Jesus Cardenal, un capo della polizia, Juan Cotino, e centinaia di insigni accademici e giornalisti, nonché circa 20 componenti della famiglia reale spagnola. 1 figli dell'ex Primo Ministro José Maria Aznar hanno studiato presso l'Opus Dei. Nel governo Aznar, nel sistema giudiziario, nelle università e nelle scuole l'Opus Dei prosperava al massimo livello. A parte il governo socialista da poco salito al potere, tutte le roccaforti che ha conquistato restano nelle sue mani. Che gli piaccia o meno, il contribuente spagnolo dà sussidi all'insegnamento di un'ideologia che in tutti i sondaggi è stata respinta dalla maggioranza dei cattolici. L’ideologia dell'Opus Dei non riconosce la libertà di coscienza e non rispetta il principio di uguaglianza.

    In Italia durante gli anni '60 e '70 spesso si diceva che "se vuoi avere successo nella vita devi entrare nella loggia massonica P2". Nella Spagna moderna e in molte altre nazioni c'è una nuova versione della P2, altrettanto pericolosa e segreta. E’ sicura di sé anche dopo la morte di Giovanni Paolo II, certa che il suo successore le sorriderà e le sarà favorevole.
    Come la P 2, l'Opus Dei riesce a insinuarsi ovunque con una destrezza impressionante. Il mio informatore americano sul Vaticano era uno dei tanti membri della Curia pronti a parlare della morsa dell'Opus Dei che si stringeva sempre più intorno al cuore della Chiesa cattolica. Mi disse:

    "Controllano la Banca , i servizi di informazione, questo concilio, quella congregazione... Coi cambiamenti apportati dal Papa alle procedure di voto per il prossimo Conclave, tutto ciò che deve fare l'Opus Dei è controllare un terzo dei voti più uno, così riuscirà a fermare qualsiasi candidato rivale per otto giorni... Vede, ogni volta che c'è un Sinodo o un incontro come questo di ottobre si svolgono riunioni segrete. Dal 1991-1992 si svolgono sulla via Aurelia, in collegi particolari... I cardinali europei ne hanno fatta anche una a Parigi... A parte i cardinali noti, a parte i circa 50 membri dell'Opus Dei che hanno incarichi nelle congregazioni e nelle commissioni pontificie, ci sono i loro 'amici' esterni. Dall'altra parte del Tevere sono stati proprio quegli 'amici' a bloccare, nel 1986, l 'inchiesta parlamentare e giudiziaria sull'Opus Dei richiesta dal ministero delle Finanze del governo".

    In Italia gli amici dell'Opus Dei sono molte migliaia: i loro membri effettivi nel paese sono solo circa 4.000. Tra di essi su una sponda del Tevere c'è l'attuale Segretario di Stato vaticano; sull'altra ci sono industriali di spicco, editori, governatori di banca e una schiera di leader politici. Nel 1993 Giuseppe Corigliano, portavoce romano della setta, a chi gli chiedeva se il Vaticano avesse dato un particolare incarico all'Opus Dei, rispondeva con un capolavoro di sintesi: “1’Europa”.
     
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  3. Rex_in_vertice
     
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    Ma per favore, queste sono cose deliranti degne di Dan Brown. Ma lui almeno ci guadagna su queste buffonate. Noi no.
     
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  4. carabina30-30
     
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    CITAZIONE (Rex_in_vertice @ 8/3/2009, 13:10)
    Ma per favore, queste sono cose deliranti degne di Dan Brown. Ma lui almeno ci guadagna su queste buffonate. Noi no.

    invece di giudicare a priori perchè non leggi questi articoli,visto che l''ultimo l'ho appena postato e hai già risposto,quindi penso che non lo hai nemmeno guardato
     
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  5. Rex_in_vertice
     
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    Non comprendo dove questi articoli vogliano andare ad apparare. L'Opus Dei controlla il mondo?
    Almeno deciditi: è la Massoneria, la P2, il Vaticano o l'Opus Dei a controllare il mondo? A questo punto perchè non Israele e gli ebrei? Ah, già, quello è da nazisti.
     
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  6. carabina30-30
     
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    CITAZIONE (Rex_in_vertice @ 8/3/2009, 13:18)
    Non comprendo dove questi articoli vogliano andare ad apparare. L'Opus Dei controlla il mondo?
    Almeno deciditi: è la Massoneria, la P2, il Vaticano o l'Opus Dei a controllare il mondo? A questo punto perchè non Israele e gli ebrei? Ah, già, quello è da nazisti.

    a fare luce sull'opus dei,chiamata anche la massoneria bianca,facendo conoscere cose che tanta gente ignora,non conosce ma che sono di vitale importanza
     
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  7. Rex_in_vertice
     
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    CITAZIONE (carabina30-30 @ 8/3/2009, 13:20)
    a fare luce sull'opus dei,chiamata anche la massoneria bianca,facendo conoscere cose che tanta gente ignora,non conosce ma che sono di vitale importanza

    :D

    Ok.

    La gente tirerà le proprie somme.
     
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  8. ste lamer
     
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    che cavolate!!!!!!!!!!!!!!
     
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  9. Tony. Montana
     
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    Io ho diversi amici e amiche che fanno parte dell'Opus Dei e non mi hanno mai detto cose simili ma anzi ne hanno sempre parlato bene e con serenità. Poveri coloro che credono a queste calunnie
     
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  10. Linda9
     
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    Anche io ho vissuto come Numeraria nell Opus Dei e sono felice di avere vissuto questa esperienza di vita e di donazione A Dio le pratiche chiamate soffocanti non sono tali se si vive come ogni Cristiano dovrebbe in dialogo costante con Dio e come Amici di Gesù come tutti i Santi ed i Cristiani di ogni tempo nelle tertulie non si parlava sempre di persone da avvicinare ma del più e del meno ed è strano che la Provera non abbia menzionato che cantare canzoni è molto comune durante le tertulie e poi cilicio e disciplina sono pratiche da sempre utilizzate per partecipare alle sofferenze di Cristo ed offrire per le intenzioni del Papa e le necessità del mondo ed in ultimo la preghiera non era sempre sugli scritti del Fondatore peraltro pratica assai Comune in molte Istit religiose che ci si affidi agli insegnamenti del proprio Istitutore, proprio nell Opera ho imparato che pregare e parlare con Gesù di tutto con semplicità e a volte quando non ti veniva nulla stare in silenzio a contemplare ho voluto dare questa testimonianza perché' è troppo semplicistico e riduttivo catalogare voler conoscere e vivere vicino a Dio con la parola pratiche !
     
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  11. Falastin red pill Shalom
     
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    CITAZIONE (Rex_in_vertice @ 8/3/2009, 13:18) 
    Non comprendo dove questi articoli vogliano andare ad apparare. L'Opus Dei controlla il mondo?
    Almeno deciditi: è la Massoneria, la P2, il Vaticano o l'Opus Dei a controllare il mondo? A questo punto perchè non Israele e gli ebrei? Ah, già, quello è da nazisti.

    chi controlla?
    un'elite transnazionale di "illuminati" che possiede ogni cosa, un ristrettissimo numero di persone, poche famiglie, che possiedono banche e corporations, hanno il monopolio degli idrocarburi, il monopolio della stampa di moneta, posseggono i più grandi giornali e le più grandi Tv, finanziano fondazioni caritatevoli e associazioni per i diritti umani, gruppi terroristici e conflitti, possono far crollare l'economia di interi stati nel giro di poche settimane o far morire di fame intere popolazioni, manipolano il mercato delle valute e quello dell'oro, finanziano rivoluzioni, colpi di stato, guerre, hanno il potere di imporre il segreto di Stato sulle stragi, sono in grado di depistare le indagini, riescono a farsi promettere dal governo di un paese straniero la terra di un terzo popolo, hanno alle loro dipendenze politici, governi, movimenti di estrema destra ed estrema sinistra, la criminalità organizzata, le forze armate, le forze dell'ordine, la magistratura, il mondo dell'informazione mainstream, i servizi segreti e di intelligence, hanno loro uomini nelle università e nelle chiese.. tutti loro, insieme ai loro "fratelli", fanno parte di una cabala segreta, frequentano società segrete e logge massoniche, fanno parte di club semi segreti come Club di Roma, Bilderberg, Aspen Institute, Bohemian Club, Trilateral Commission, Council on Foreign Relation, si ritengono l'occhio al centro della piramide..


    dolpir
     
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  12. mi sento tuo amico
     
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    Cara Emanuela,
    L'Opera è qualcosa di incomprensibile a chiunque non la abbia vissuta dall'interno e come tale amata perchè è impossibile farne parte senza amarla. Non si esce dall'Opus Dei neanche se si abbandona il percorso segnato da Escrivà, perchè se si arriva a farne parte significa che si è già stati scolpiti nell'anima, è molto diverso abbandonare l'opera rispetto ad abbandonare qualsiasi ordine religioso. La Chiesa e lo Stato dovrebbero legiferare a proposito della demonizzazione degli ex numerari da parte dei membri attivi. Un ex dell'opus dei subisce violenta delazione e calunnia in termini di demonizzazione e ciò è da considerarsi reato grave. Non tutti all'interno dell'opera comprendono la gravità delle azioni nei confronti degli ex. L'Opera è un cammino di fede preciso che però ha posto nuove domande giuridiche sui limiti entro i quali è lecito considerare un messaggio apostolico come invito a seguire gesu cristo o violenza prevaricatrice. La formazione dell'Opera è pesante, circoli, meditazione, rosari, novene, messe, angelus, ritiri fin dal principio, il nuovo membro viene ""piallato" come un router di rete internet o come un computer che riceve il sistema operativo per la prima volta. Alle volte mi domando persino se escrivà non abbia anticipato bill gates nel codificare sistemi operativi religiosi, lui si chiamava escrivà e doveva scrivere. Credo che Escrivà abbia anticipato il meccanismo di vendita a reti progressive tipica di certe multinazionali . Una cosa è sicura per la Chiesa è un santo e conviene venerarlo come tale. ha portatomodernità nella Chiesa chiusa in meccanismi oratoriali ma proprio per questo ha spinto un pò in là il concetto di santità,, peccato e legalità. Bisognerebbe dirlo a chiare lettere che il diavolo è un angelo decaduto e che quindi a cercare molto la santità si rischiano molto le tentazioni di commettere peccati o reati in pensieri parole opere e omissioni. Escrivà scrisse frasi bellissime in cammino e forgia come "se non puoi parlare bene del prossimo, taci!" e molti diettori dovrebbero farne tesoro sopatutto nei confronti degli ex per i quali invece di riservare demonizzazione calunnia e delazione sono invitati solo a pregare.
    Ciao emanuela e un abbraccio affettuoso
     
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11 replies since 8/3/2009, 08:51   5288 views
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