L'Olocausto

secondo la teoria revisionista

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  1. Rex_in_vertice
     
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    Come vi avevo promesso, posterò un po' di materiale revisionista. Spero commenterete con garbo.
    C'è talmente tanto da mettere, che dividerò gli argomenti più importanti.
    Inizio con il numero delle vittime, leggermente sospetto:

    Da: LE RAGIONI DEL REVISIONISMO STORICO

    POPOLAZIONE ED EMIGRAZIONE

    Non si posseggono statistiche precise e particolareggiate della
    popolazione ebraica per i vari paesi, ma, da quanto ci è dato sapere da
    statistiche attendibili, neanche una piccola parte dei sei milioni di ebrei
    fu oggetto di sterminio.
    Innanzitutto, il numero di 6 milioni non può reggere se si considera
    la popolazione ebraica europea.
    Secondo la Chambers Enzyclopaedia, gli ebrei che vivevano in Europa
    prima della guerra erano 6.500.000. Questo significa che sarebbero stati
    tutti uccisi. Ma, secondo il giornale svizzero Baseler Nachrichten, che utilizza
    materiale statistico di fonte ebraica, stabilisce chiaramente che tra il
    1933 e il 1945, 1.500.000 ebrei erano emigrati in Inghilterra,
    Portogallo, Australia, Svezia, Palestina e USA.
    Oltre agli ebrei tedeschi, più di 400.000, secondo i dati del Congresso
    Ebraico Mondiale, anche gli ebrei dell'Austria emigrarono (siamo
    sull'ordine di 220.000).
    Come conferma l'Istituto per l'Emigrazione Ebraica di Praga, più di
    260.000 ebrei partirono dalla Cecoslovacchia a partire dal marzo 1939.
    Dalla Polonia ne erano emigrati, fino a prima della guerra, circa
    500.000. Facendo i conti, gli ebrei partiti da altri paesi europei
    ammontavano a circa 120.000. L'esodo ebraico ridusse la popolazione
    ebraica europea a circa 5.000.000 di unità.
    Si tenga poi conto degli ebrei fuggiti in URSS e che quindi erano fuori
    portata dell'esercito tedesco. Si può affermare che, complessivamente,
    abbiamo 1.550.000 ebrei in Unione Sovietica.
    Con questo, la popolazione ebraica europea si riduce a circa
    3.500.000, a cui vanno sottratti gli ebrei dei paesi neutrali o alleati.
    Secondo il World Almanac del 1942, il numero degli ebrei in Svezia,
    Portogallo, Turchia, Svizzera, Irlanda, Inghilterra, Gibilterra e Svizzera
    era di 413.128.
    Si afferma che il grosso degli ebrei sterminati era di nazionalità
    polacca (circa tre dei supposti sei milioni).
    Si tratta di un errore grave. Nello stabilire l'effettivo numero di ebrei
    polacchi sotto il controllo del Reich, ci può essere d'aiuto lo scrittore
    Reitlinger, col suo testo "La soluzione finale".
    Infatti ci informa, a pagina 52, che, secondo il censimento del 1931,
    in Polonia vivevano 2.732.600 ebrei.
    Ma lui stesso ammette che più di 1.170.000 di essi si trovava nella
    zona orientale occupata poi dai russi nel 1939 e di questi ne fu evacuato
    circa un milione negli Urali e in Siberia dopo l'attacco tedesco alla Russia.
    Ricordando i 500.000 emigrati di prima, togliendo anche i 250.000
    ebrei fuggiti dalla Polonia occupata dai tedeschi (secondo il giornalista
    Raymond Arthur Davies), e tenendo anche conto dell'incremento
    demografico, otteniamo circa 1.100.000 ebrei polacchi sotto la
    dominazione tedesca.
    A questi si aggiungano i 360.000 ebrei rimasti in Germania,
    Austria, Boemia-Moravia e Slovacchia. Dei 320.000 ebrei francesi, il
    pubblico accusatore di parte francese al processo di Norimberga dichiarò
    che 120.000 di essi erano stati evacuati.
    Aggiungendo gli ebrei olandesi, 140.000, belgi, 40.000, italiani,
    50.000, jugoslavi, 55.000, ungheresi, 386.000 e rumeni, 725.000,
    otteniamo in complesso una cifra che non si discosta dai 3.000.000 di
    ebrei che si trovavano in paesi sotto controllo del Reich.
    Per quello che riguarda gli ebrei russi, il giornalista ebreo David
    Bergelson afferma sul giornale ebraico Ainikeit di Mosca, 5 dicembre
    1942, che l'80 % degli ebrei russi era stato evacuato in Oriente prima
    dell'arrivo dei tedeschi
    Ciò significa che, sotto il controllo tedesco, non vivevano neppure la
    metà dei pretesi sei milioni.
    Tenendo conto dei dati del Jewish Joint Distribution Committee, il
    numero di ebrei viventi dopo il cosiddetto Olocausto era di 1.559.600, il
    che significa che il numero di ebrei deceduti durante la guerra non
    potrebbe essere più di un milione e mezzo.
    Questo solo se riteniamo esatto il numero di ebrei dato dal Jewish
    Joint Distribution Committee, ma le richieste di risarcimento avanzate
    da ebrei sopravvissuti ammontano a più del doppio.
    Secondo le statistiche del Welt Almanach del 1938, sarebbero vissuti
    nel mondo 16.588.256 ebrei.
    Dopo la guerra, il New York Times del 25 febbraio 1948 scriveva che
    il numero di ebrei nel mondo è da valutare secondo una cifra oscillante
    tra 15.600.000 e 18.700.000.
    Questi dati dimostrano che gli ebrei morti durante la guerra non
    possono essere stati più di qualche migliaio: 15.500.000 meno i supposti
    6.000.000 fanno 9.000.000.
    Significherebbe, secondo il New York Times, che gli ebrei in tutto il
    mondo avrebbero avuto 7.000.000 di nascite in 10 anni, ivi compresi gli
    anni di guerra in cui le famiglie ebree furono disperse, separate e
    dovettero vivere in condizioni poco favorevoli alla procreazione.
    7.000.000 di nascite che avrebbero quasi raddoppiato il loro numero, il
    che è impossibile e ridicolo.
    Nel suo libro The Dissolution of Eastern European Jewry
    (IHR, Costa Mesa, 1983), l'americano Walter Sanning afferma,
    citando materiale di fonte ebraica,
    che nel "Governatorato Generale" non risiedevano più di 800.000 ebrei.
    Presidente del comitato antifascista ebreo-sovietico.
    In particolare nel Nord, negli Urali e nell'Estremo Oriente Sovietico.
    D'altronde, dopo il 1945 giunsero illegalmente in Palestina,
    provenienti dall'Europa, bastimenti carichi di ebrei, provocando notevoli
    difficoltà al governo britannico.
    Come si può vedere, non si può certo parlare di milioni di ebrei uccisi.
    Ma di milioni, anzi di miliardi si può parlare solo facendo riferimento ai
    marchi che annualmente la Germania versa nelle tasche degli Israeliti
    miracolosamente redivivi, i quali, avidi e corrucciati, rispuntano da
    tutte le parti.


    LE CAMERE A GAS (I° PARTE)

    LE CAMERE A GAS
    Per quello che concerne le camere a gas, cominceremo il nostro
    discorso esaminando il tipo di gas. Si tratta dello Zyklon-B, a base di acido
    cianidrico.
    L'acido cianidrico è stato utilizzato già da prima della Prima Guerra
    Mondiale per combattere topi e insetti dannosi.
    È quindi utilizzato abitualmente per impedire la diffusione di
    epidemie di tifo e peste su battelli ed edifici. È classificato, secondo le
    normative CEE, come sostanza tossica e infiammabile. L'inalazione di
    forti quantità è letale in brevissimo tempo. Se viene inalato in piccole
    quantità causa mal di testa, vertigini, nausea e vomito.
    Può essere assimilato anche per contatto con la pelle. Per
    riscaldamento o per azione di catalizzatori può esplodere, ed è quindi
    conservato in presenza di stabilizzanti.
    Risulta instabile al contatto con l'acqua e, mescolato con aria diventa
    una potente miscela esplosiva.
    Il suo odore è caratteristico, di mandorle amare, non spiacevole.
    Riesce ad uccidere tutti gli animali superiori e gli insetti, ma non i
    batteri: questo significa che non è un disinfettante.
    Spesso è prodotto quando viene bruciata la cellulosa, costituendo un
    possibile pericolo in caso di incendio.
    Gli effetti tossici sono: nausea, malessere diffuso, respirazione
    accelerata, svenimenti, coma, morte per arresto dell'ossidazione del
    metabolismo. La persona che lo maneggia deve indossare una tuta
    antichimica che copra tutto il corpo: di solito le maschere antigas non
    sono molto efficaci, ma per lo più può essere utilizzata, per brevi periodi di
    esposizione, una maschera con filtro di tipo "J", considerata la più "severa"
    di tutte. La ditta tedesca che sovrintese alla fabbricazione e alla
    distribuzione dello Zyklon-B fu la DEGESCH di Francoforte.
    Veniva quindi distribuito assorbito su un supporto poroso come polpa
    di legno o terra di diatomee, confezionato in pasticche e sigillato
    ermeticamente in scatole di latta.
    Sanning ricostruisce anche attraverso quali vie gli ebrei
    sono riusciti ad arrivare in Palestina; in particolare attraverso
    Cipro, Persia, Marocco, Tunisia.
    Le pasticche vengono sparse sul pavimento dell'area da fumigare.
    Questa è l'unica maniera per spargere efficacemente il gas: è quindi un
    falso il racconto secondo il quale il gas fosse immesso dai fori dei pomi delle
    docce, tecnica di gasazione assurda inventata dai testimoni (cosiddetti
    oculari) più sprovveduti che non avevano la minima idea di cosa fosse lo
    Zyklon-B. Il procedimento di diffusione richiede da 24 a 48 ore.
    Dopo la fumigazione, la ventilazione avviene in un minimo di 10 ore.
    Se l'ambiente non ha finestre, il tempo necessario si allunga
    notevolmente. Nel caso di un edificio, dovrebbe essere in mattoni ed
    essere ricoperto all'interno e all'esterno di catrame o asfalto.
    Le porte e le finestre devono essere sigillate con tela gommata ed
    impermeabilizzate con un buon sigillante, come il catrame o il neoprene
    al fine di prevenire filtrazioni e rendere le superfici porose impermeabili
    all'impregnazione da parte del gas.
    Il controllo dell'aria dopo la ventilazione è effettuato mediante un test
    chimico costituito da un foglio di carta rivelatore imbevuto di una
    miscela di acetato di rame e benzene e che diventa azzurro in presenza di
    acido cianidrico.
    Per quel che riguarda l'uso in camere a gas per esecuzioni, è poco
    raccomandabile.
    Infatti la progettazione di una camera a gas per esecuzioni implica
    l'attento esame di molti problemi che, se trascurati, potrebbero causare la
    morte o lesioni a testimoni e operatori.
    Lo Zyklon-B è poco pratico per il tempo che comporta la rimozione del
    gas dal supporto inerte.
    Inoltre, c'è sempre il rischio di esplosione: è necessario, infatti,
    l'impiego di aria riscaldata per evitare che il gas condensi, e la presenza di
    un riscaldatore può causare una detonazione.
    Tutti i contatti elettrici e gli interruttori devono essere ridotti al
    minimo indispensabile, devono essere a prova d'esplosione e ubicati fuori
    dalla camera.
    Per questo, infatti, nelle camere a gas usate negli Stati Uniti, si
    preferisce utilizzare il metodo di produrre il gas nella stessa camera al
    momento della esecuzione: viene infatti riempito un recipiente in
    ceramica di acido solforico mediante una leva.
    Quindi vengono immessi nel recipiente 25 grammi di cianuro di
    sodio, sufficienti per produrre una concentrazione di 3000-3200 ppm,
    rapidamente mortale.
    Dato che il gas è più leggero dell'aria, viene utilizzato un dispositivo
    di espulsione nella parte superiore della camera.
    Una tubatura di almeno 13 metri provvede a disperdere il gas
    all'esterno senza causare danni.
    È sempre necessario un sistema elettrico di chiusura che impedisca
    l'apertura della porta prima che la camera sia in condizioni di sicurezza.
    Inoltre, fuori dalla camera, dove si trovano i testimoni e il personale,
    si trovano allarmi sonori e un sistema di immissione ed estrazione
    dell'aria. È sempre installato anche un dispositivo per bloccare
    l'esecuzione al fine di proteggere i testimoni e permettere di evacuare la
    camera in caso di pericolo.
    Deve essere sempre presente personale medico qualificato con a
    portata di mano apparati di respirazione d'emergenza e attrezzature
    mediche contro avvelenamenti da acido cianidrico.
    La camera a gas deve essere infine lavata con ammoniaca, così come
    il cadavere.
    Una possibile soluzione agli inconvenienti dell'uso dello Zyklon-B
    avrebbe potuto essere quella di riscaldare il gas all'esterno della camera e
    far circolare la miscela di gas e aria attraverso una tubatura per poi
    introdurre tale miscela nella camera, come fu fatto per gli apparecchi di
    disinfestazione della DEGESCH, ma ciò potrebbe causare un rischio
    maggiore e situazioni poco prevedibili per gli operatori.
    D'altronde l'apparato di disinfestazione della DEGESCH fu progettato
    per l'utilizzo all'aria aperta, in un'area ben ventilata e alla presenza di
    personale qualificato.
    Molti stati americani hanno usato e usano tuttora il gas come mezzo
    di esecuzione, ma, a causa dei pericoli inerenti all'uso del gas e del costoso
    mantenimento dell'attrezzatura, oltre che della produzione dello stesso
    gas, è in atto la tendenza a sostituire la camera a gas con l'iniezione letale.

    AUSCHWITZ

    Iniziamo con Auschwitz: era logico che i creatori del mito delle
    camere a gas facessero di Auschwitz il centro della loro propaganda.
    Era infatti il campo più importante, aveva registrato, per epidemie
    di tifo, elevati tassi di mortalità, e aveva inoltre in dotazione dei
    crematori.
    Inoltre, Birkenau faceva da campo di transito per gli ebrei trasferiti
    all'Est.
    Quindi, non si potevano avere di certo condizioni più favorevoli per
    la nascita di un mito.
    Auschwitz fu occupata dai sovietici il 27 gennaio 1945. Dopo
    l'occupazione, il campo venne chiuso.
    Successivamente, solo alcuni osservatori occidentali (scelti con cura)
    vi furono ammessi, fino a che non fu aperto il museo di Auschwitz.
    Finita la guerra, gli inglesi diedero la caccia a Rudolf Höss che
    doveva diventare il testimone chiave del più grande crimine di tutti i
    tempi. Höss si era nascosto e viveva sotto il nome di Franz Lang in una
    fattoria nello Schleswig-Holstein. Truppe britanniche lo scoprirono l'11
    marzo 1946.
    Il resoconto dell'arresto e dell'interrogatorio di Höss si può trovare in
    un libro di Rupert Butler "Legions of Death" (Hamlyn Paperbacks, 1983).
    Tale libro è di ispirazione ferocemente antinazista. L'autore afferma di
    Dopo la cattura da parte degli inglesi, Höss sarà consegnato alle autorità comuniste polacche, che nel 1947 lo
    condannarono a morte ed eseguirono quasi immediatamente la sentenza.
    Dopo aver fatto ricerche presso l' "Imperial War Museum" di Londra, la "Wiener
    Library" e altri istituti altrettanto prestigiosi. All'inizio di tale testo,
    l'autore esprime la propria gratitudine a Bernard Clarke "che catturò
    Rudolf Höss, il comandante di Auschwitz".
    Ora, in questo libro viene apertamente e tranquillamente dichiarato
    che il prigioniero Rudolf Höss venne torturato in maniera veramente
    selvaggia.
    Né Bernard Clarke né Butler provano alcun rimorso per il fatto di
    aver estorto "confessioni" tramite tortura. Cosa ancor più interessante,
    non si rendono conto dell'importanza di tale rivelazione.
    Affermano che Höss è stato catturato l'11 marzo 1946 e che ci sono
    voluti tre giorni di tortura per ottenere "una dichiarazione coerente", non
    capendo che la cosiddetta "dichiarazione coerente" non fu altro che la
    confessione, veramente folle, firmata dalla loro vittima ansante il 14 o il
    15 marzo 1946 alle due e mezza del mattino.
    L'11 marzo 1946 il sergente ebreo-britannico Clarke e altri cinque
    specialisti del servizio segreto di informazioni, in uniforme britannica,
    per la maggior parte di alta statura, entrarono in casa della signora Höss
    e dei suoi figli. I sei uomini, sono tutti "esperti nelle tecniche più sofisticate
    di interrogatori prolungati e spietati" (pag. 235).
    Clarke si mise a urlare: "Se non ci dice dov'è suo marito, noi la
    consegneremo ai Russi che la metteranno davanti al plotone di esecuzione
    e suo figlio andrà in Siberia".
    La signora Höss crolla e rivela l'ubicazione della fattoria dove si
    nasconde suo marito e il nome falso: Franz Lang.
    Bernard Clarke rivela: "Una intimidazione appropriata esercitata sul
    figlio e sulla figlia produsse informazioni identiche".
    Il sergente ebreo e gli altri cinque partono alla caccia e sorprendono
    Höss in piena notte.
    "Höss lanciò un grido alla semplice vista della uniformi britanniche.
    Clarke urlò: "Il tuo nome?"
    Ogni volta che la risposta era 'Franz Lang', Clarke colpiva con un
    pugno la faccia del prigioniero. Al quarto colpo Höss crollò e ammise chi
    fosse.[...].
    Il prigioniero fu tirato via dalla sua cuccetta e gli fu strappato il
    pigiama. Poi fu trascinato nudo verso uno dei tavoli di macellazione, là Clarke credette che colpi e urla non avrebbero avuto fine.
    Alla fine, l'ufficiale di sanità intervenne con insistenza presso il
    capitano: 'Dica loro di smettere, altrimenti riporterà un cadavere'.
    Si gettò su Höss una coperta ed egli fu trascinato verso l'automobile di
    Clarke, dove quest'ultimo gli versò in gola un bicchierone di whisky.
    Poiché Höss allora tentava di dormire, Clarke gli cacciò il suo bastone di
    comando sotto le palpebre e gli ordinò in tedesco: 'Tieni aperti i tuoi occhi
    di maiale, specie di porco!'.[...]
    La squadra fu di ritorno a Heide verso le tre del mattino, la neve
    continuava a turbinare ma a Höss fu strappata la coperta ed egli fu
    dovette attraversare completamente nudo il cortile della prigione fino
    alla sua cella.
    Ci si trovava, infatti, in un locale che serviva da mattatoio della fattoria.
    È così che Clarke rivela "Ci sono voluti tre giorni per ottenere (da
    Höss) una dichiarazione coerente". Tale dichiarazione fu ottenuta con i
    metodi che sappiamo ed è quella che diventerà la prima confessione di
    Höss, la confessione fondamentale registrata col numero di classificazione
    NO-1210. Lo storico Martin Broszat, nel suo libro "Kommandant in
    Auschwitz" (Herausgegeben von Martin Broszat, München 1981) riporta
    il resoconto fatto a Höss del primo interrogatorio da parte degli inquirenti
    inglesi. "Il primo interrogatorio si concluse con una confessione, dati gli
    argomenti più che persuasivi usati contro di me. Non so cosa contenga la
    deposizione, sebbene l'abbia firmata. Ma l'alcool e la frusta furono troppo,
    anche per me." (pag. 158-159).
    Ciò significa che la prima deposizione di Höss è stata redatta dagli
    inquirenti inglesi che lo interrogarono: egli l'ha solo firmata, sotto l'effetto
    della frusta e dell'alcool, senza neanche leggerla.
    Ora, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi: infatti, gli accusatori
    hanno fatto più di una sessantina tra evidenti falsi e contraddizioni.
    Basta infatti confrontare tra loro i documenti NO-1210
    (deposizione di Höss del 14 marzo 1946), PS-3868 (dichiarazione giurata
    di Höss del 5 aprile 1946) e ciò che si trova nel libro "Comandante ad
    Auschwitz" (Torino 1985). Si può citare qualcuno di questi sbagli (tra i
    più eclatanti); egli infatti:
    - Afferma (PS-3868) che i campi di sterminio di Belzec e Treblinka
    esistevano già nel giugno 1941, mentre questi campi entrarono in
    funzione rispettivamente il 17 marzo e il 23 luglio 1942.
    - Afferma (NO-1210) dell'esistenza di un campo di Wolzec presso
    Lublino, campo che non è mai esistito.
    - Afferma (PS-3868) di aver fatto un sopralluogo a Treblinka per
    studiarvi le tecniche di sterminio mediante Zyklon-B, al fine di applicarle
    anche ad Auschwitz. Ciò significa che tale visita sarebbe avvenuta
    anteriormente al 3 settembre 1941, data della prima (presunta)
    gassazione sperimentale effettuata ad Auschwitz. Peccato che, come si è
    detto, Treblinka entrò in funzione solo il 23 luglio 1942.
    - Afferma (NO-1210) che tutti i crematori di Birkenau furono
    terminati nel 1942, mentre in realtà sono stati terminati, nell'ordine:
    1) Crematorio IV: 22 marzo 1943
    2) Crematorio II: 31 marzo 1943
    3) Crematorio V: 4 aprile 1943
    4) Crematorio III: 25 giugno 1943.
    A Norimberga le cose non andarono meglio: viene riferito che fece la sua testimonianza con voce monotona, lo
    sguardo fisso nel vuoto, come un automa. Persino Reitlinger respinge la sua testimonianza come inattendibile; in
    particolare, quando parla di 16.000 morti al giorno ad Auschwitz (sarebbero quindi 13.000.000 di morti alla fine della
    guerra). Ma, anziché smascherare tali valutazioni, che secondo Reitlinger sono effettivamente falsificazioni, quest'ultimo
    preferisce pensare che simili esagerazioni siano il frutto di una specie di "orgoglio professionale".
    I documenti tedeschi sequestrati dai vincitori
    della seconda guerra mondiale sono stati vagliati, selezionati e
    catalogati in vista dei processi contro i "criminali di guerra nazisti".
    La classificazione di questi documenti è stata eseguita
    premettendo al numero progressivo del documento
    selezionato una sigla che ne indica l'argomento o la fonte.
    Ad esempio, la sigla NG significa "Nuremberg, Government"
    (documenti sull'attività dei ministri del Reich), NO
    "Nuremberg, Organizations"
    (documenti sull'attività delle organizzazioni naziste, come le SS),
    NI "Nuremberg,
    Industrialist" (documenti sulle compagnie industriali e finanziarie tedesche), NOKW "Nuremberg, Oberkommando der
    Wehrmacht" (documenti sulle forze armate tedesche).
    Con la sigla PS (Paris-Storey) sono classificati i documenti
    selezionati a Parigi dal colonnello Robert G. Storey.
    I documenti presentati dalla Repubblica di Francia presentano la sigla RF,
    mentre quelli di fonte sovietica la sigla USSR.
    Tra l'altro è egli stesso che afferma, in Comandante ad Auschwitz, che
    "i grandi crematori I e II [secondo la numerazione di Höss, in realtà II e III,
    in quanto il crematorio I si trova in Auschwitz I, e non a Birkenau] furono
    costruiti nell'inverno 1942-43, ed entrarono in funzione nella primavera
    del 1943". Ne consegue una palese contraddizione.
    Preferiamo fermarci qui, rimandando, per una trattazione completa
    di questo argomento, all'ottimo libro di Carlo Mattogno Auschwitz: le
    Confessioni di Höss (edizioni La Sfinge).
    È interessante notare che le autorità filosovietiche del Museo di
    Auschwitz hanno preteso, fino al 1990, che 4 milioni di persone fossero
    state assassinate in questo campo.
    Di colpo, senza fornire spiegazioni, si sono recentemente ridotte
    queste cifre a "poco più di un milione", riconoscendo così, implicitamente,
    che ci si era ingannati per mezzo secolo. Ma la nuova cifra non è provata
    più di quanto fosse la vecchia.
    Secondo il ricercatore Carlo Mattogno, la cifra dei decessi di questo
    campo sarebbe intorno a 170.000 unità, il 50% ebrei.
    Ora, come detto, è stato affermato, da parte sovietica, che solo in
    questo lager sarebbero stati uccisi ben quattro dei sei milioni di ebrei;
    tutto questo nello stesso momento in cui si cercava di far ricadere sui
    Tedeschi la responsabilità dell'eccidio di Katyn...
    È ammesso che gran parte di queste informazioni provengono
    dall'Europa Orientale.
    I presunti eccidi di massa in grande stile avrebbero avuto luogo ad
    Auschwitz tra il marzo 1942 e l'ottobre 1944. Per uccidere in 32 mesi solo
    la metà dei supposti sei milioni, cioè tre milioni di ebrei, i Tedeschi
    avrebbero dovuto eliminare 94.000 persone al mese, cioè 3.350 al giorno
    24 ore su 24 e sbarazzarsi dei cadaveri (analizzeremo questi dati più
    avanti).
    Queste cifre sono state superate da Reitlinger, che sostiene che
    Auschwitz era attrezzato per poter annientare quotidianamente non
    meno di 6.000 persone.
    Ciò significherebbe, calcolando tutti i giorni fino all'ottobre 1944,
    una cifra complessiva di più di 5.000.000.
    Ma simili valutazioni impallidiscono se confrontate con le
    fantasticherie di una Olga Lengyel ("Five Chimmeys", Londra 1959).
    L'autrice sostiene di essere una ex internata di Auschwitz e assicura che
    questo lager poteva cremare non meno di "720 uomini all'ora"; cioè
    "17.280 al giorno". Aggiunge che ogni giorno 8.000 persone venivano
    bruciate in "fosse della morte", e che, pertanto "dovevano essere rimossi,
    quotidianamente, più di 24.000 cadaveri, in cifra tonda" (pag. 80-81).
    Tutto ciò significherebbe più di 8.500.000 vittime all'anno. Ad
    Auschwitz sarebbero stati liquidati, dal marzo 1942 all'ottobre 1944, più
    di 21.000.000 di persone. Sei milioni in più di tutta la popolazione
    ebraica mondiale.


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    Mi permetto di inserirmi... AVVISANDO CHIUNQUE INTERVENGA OFFENDENDO O SCRIVENDO INSULTI VERRà BANNATO

    PRETENDO RIPOSTE SERIE E CON MOTIVAZIONI STORICHE X RIBATTERE A QUESTO POST....
    VERRà CANCELLATO OGNI MESSAGGIO RITENUTO NN IDONEO
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  3. Rex_in_vertice
     
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    Grazie Cassandra.

    Volevo concludere il discorso sulle "camere a gas" di Auschwitz.


    AUSCHWITZ: LE CAMERE A GAS

    Per quello che riguarda le camere a gas naziste in Auschwitz, si sa
    che i lavori iniziarono in un periodo imprecisato verso la fine del 1941 e
    sarebbero state utilizzate fino alla loro presa da parte degli alleati,
    avvenuta nel 1944. I nazisti avrebbero cominciato con una prima
    gasazione in un edificio di Auschwitz I, a cui seguirono due casolari di
    contadini appositamente modificati a Birkenau, conosciuti come Bunker I
    e II o Casa Rossa e Casa Bianca, e infine i Krema II, III, IV e V a Bikenau.
    Tali installazioni per esecuzioni furono ubicate in campi di
    concentramento costruiti in aree industrializzate, dove gli internati
    costituivano la manodopera nelle fabbriche che producevano materiale
    bellico.
    Le presunte installazioni per esecuzioni in Auschwitz I sussistono in
    un aspetto che si sostiene essere originario.
    In Birkenau i Crematori II, III, IV, V sono crollati e demoliti. Il Bunker
    I non esiste più ed il II è adibito a casa privata.
    L'ispezione dell'ingegner Leuchter nei crematori I, II, III, IV e V ha
    chiarito che tali edifici erano degli obitori e, al tempo stesso, dei
    crematori.
    Se dovevano servire come camere a gas per esecuzioni, si sarebbe
    trattato, infatti, di progetti di estrema rozzezza e pericolosità.
    Non ci sono predisposizioni per le guarnizioni delle porte, delle
    finestre e degli sfiatatoi; la struttura non è coperta con catrame o altro
    sigillante che servirebbe a impedire la filtrazione e l'assorbimento del gas.
    I crematori adiacenti costituiscono un potenziale pericolo di
    esplosione. I mattoni esposti e porosi, oltre agli intonaci, tratterrebbero il
    gas e renderebbero gli edifici pericolosi per anni. Il crematorio I è
    addirittura ubicato accanto all'ospedale delle SS in Auschwitz ed ha nei
    pavimenti drenaggi collegati con il principale canale di scolo e, da questo,
    alle fognature, il che avrebbe consentito l'accesso del gas a tutti gli edifici
    del complesso.
    Non c'erano sistemi di estrazione per ventilare il gas dopo l'uso e non
    c'erano riscaldatori o altri meccanismi per diffondere il gas, né per la sua
    introduzione, né per la sua evaporazione.

    Si potrebbe supporre che lo Zyklon-B fosse introdotto dagli sfiatatoi
    del tetto o delle finestre, ma ciò non avrebbe permesso la distribuzione
    uniforme delle pasticche.
    Le installazioni sono umide e non riscaldate: questo fatto è di notevole
    importanza, in quanto l'umidità e lo Zyklon-B sono incompatibili tra loro.
    Le camere sono troppo anguste perché possano fisicamente aver
    contenuto tutte le persone che si è preteso contenessero; tutte le porte si
    aprono verso l'interno, ciò che avrebbe impedito, successivamente, la
    rimozione dei corpi.
    Con le camere riempite di gente fino al massimo della capienza, non
    ci sarebbe stata circolazione di gas all'interno del locale.
    Se il gas avesse riempito la camera per un tempo prolungato, le
    persone che avessero gettato lo Zyklon-B dagli sfiatatoi sul tetto e
    verificato la morte, sarebbero morte anch'esse per l'esposizione al gas.
    Il sistema di illuminazione è tutt'altro che a prova di esplosioni. Ora,
    supponendo un'area di 0,83 m per persona, al fine di permettere la
    circolazione del gas (il che sarebbe uno spazio già troppo ridotto) un
    massimo di 94 persone avrebbe potuto trovarsi ogni volta nel locale.
    Non basta: a lato del crematorio I erano dislocati anche gli uffici della Sezione Politica della Gestapo.
    È stato dichiarato, tuttavia, che quel locale poteva contenere più di
    600 persone. In questo edificio non esiste la minima prova che esistesse
    un sistema di ventilazione o di sfogo dei gas. L'unico sistema di
    ventilazione consisteva in quattro aperture quadrate nel tetto, che
    evacuavano i gas a meno di un metro da esso. In tal modo era inevitabile
    che il gas giungesse in vicinanza dell'ospedale delle SS sito al lato opposto
    della strada.
    L'edificio non era sigillato per evitare perdite, e nessuna porta
    possedeva guarnizioni per evitare che il gas raggiungesse il crematorio.
    Non esisteva, dunque, nessuna maniera di introdurre efficacemente
    lo Zyklon-B. Non esisteva nessun sistema di distribuzione del gas.
    In conclusione, usare tale locale per effettuare gasazioni sarebbe stato
    letteralmente un suicidio, in quanto le conseguenze di tale uso sarebbero
    potute essere solo due: una esplosione, se il gas avesse raggiunto il vicino
    forno crematorio, od una "semplice" fuga di gas che avrebbero, in
    entrambi i casi, provocato una strage.
    In presenza di un ventilatore, ci sarebbero volute più di 20 ore. È da
    dubitare che, senza un ventilatore, il gas avrebbe potuto dissiparsi in una
    settimana, e questo contraddice il preteso uso della camera a gas per
    varie gasazioni al giorno.
    Anche i crematori II e III non rispondono ai requisiti: non c'è un
    sistema di circolazione del gas, né alcun sistema di riscaldamento, né
    sigillante dentro e fuori.
    Nessuna porta negli obitori del crematorio II. Tutte le colonne sono
    massicce e piene, e non esiste quindi, nessuna possibilità di introduzione
    di Zyklon-B attraverso colonne forate, come affermano certe relazioni.
    Non esiste nessuna possibilità di spargere efficacemente lo Zyklon-B;
    a meno di credere che le SS avrebbero pregato gentilmente le vittime di
    portare i barattoli nella camera e di aprirli dopo la chiusura della porta...
    Le aperture del tetto non hanno guarnizioni. La costruzione è in
    mattoni, malta cementizia e calcestruzzo.
    Anche in questo caso, l'uso di tali installazioni come camere a gas
    provocherebbe la morte di chi le facesse funzionare e una esplosione
    qualora il gas raggiungesse il crematorio.
    Le camere dei crematori II e III hanno un'area complessiva di 232 m.
    Utilizzando l'approssimazione di 0,83 m per persona, otteniamo 278
    persone (a settimana, ovviamente).
    I crematori IV e V sono stati demoliti e poi ricostruiti, ma non è stato
    rinvenuto alcun sigillante nelle fondamenta.
    Secondo i racconti, lo Zyklon-B sarebbe stato gettato all'interno da
    aperture alle pareti.
    In base a tale grottesca ricostruzione dei fatti, ci sarebbe stata una SS
    equilibrista che, con la maschera sul viso, sarebbe salita su di una scala e
    avrebbe aperto con una mano la finestra, mentre con l'altra avrebbe
    gettato lo Zyklon-B.

    Inoltre avrebbe dovuto gentilmente pregare che le vittime non lo
    spingessero indietro o che non lo afferrassero e lo tirassero dentro, cosa
    possibilissima in quanto la finestra era a 1,70 m dal pavimento della
    supposta camera a gas.
    La costruzione era in mattoni e intonaco con pavimento in
    calcestruzzo. La presunta camera a gas del crematorio IV era di 127,73 m
    e, secondo i criteri già esposti, avrebbe potuto gasare, se fosse stata
    funzionante, 209 persone alla settimana.
    Per quel che riguarda la camera a gas del crematorio V, era di 476
    m, e avrebbe potuto accogliere tutt'al più 570 persone, con le stesse
    modalità esposte per le altre camere.
    Stando al documento L-022 del Tribunale Militare Internazionale,
    1.765.000 persone sarebbero state gassate a Birkenau tra l'aprile 1942 e
    l'aprile 1944.
    Facendo i conti secondo ciò che è stato fin qui esposto, avrebbero
    potuto essere gassate, se le camere a gas avessero funzionato al di fuori di
    ogni logica, approssimativamente 106.000 persone.
    Qualcos'altro c'è da dire sui Bunker I e II, detti anche "Casa rossa" e
    "Casa bianca".
    Queste erano delle case coloniche polacche, e si sa molto poco circa di
    esse: di queste non rimane altro che la traccia delle fondamenta incluse
    nel perimetro del campo vicino al confine nord-ovest di Birkenwald.
    Addirittura negli anni Settanta le autorità del museo di Auschwitz
    avevano smesso di parlarne ed il sito non era né segnalato né visitato.
    Anche gli storici di regime non ne hanno parlato né ne parlano tuttora.
    Al loro proposito, non si hanno che testimonianze vaghe e
    contraddittorie. Solo lo sterminazionista Pressac ne vuole parlare, non
    riuscendo a dimostrare nulla di concreto.
    Lui stesso afferma, infatti, che il Bunker I era privo di apparecchi di
    ventilazione, il che la dice lunga sulla possibilità che fosse una camera a
    gas. Per quel che riguarda il Bunker II, i dati forniti da Pressac, sulla base
    delle carte conservate a Mosca, concernono l'uso della camera come
    dispositivo per lo spidocchiamento: non esiste nulla di criminale nei piani
    di costruzione, e vi partecipavano anche imprese civili.
    Infine sono state effettuate dall'ingegner Leuchter delle analisi su
    campioni prelevati sulla muratura delle pretese camere a gas.
    Scopo di tali analisi è la verifica della presenza di cianuri. I campioni
    furono prelevati nelle stesse condizioni di freddo, oscurità ed umidità.
    Solo i crematori IV e V differiscono nel fatto che ricevevano luce
    solare, e questa luce può accelerare la distruzione del cianuro non
    ricombinato.
    Il cianuro, infatti, si combina con il ferro contenuto nella malta
    cementizia e nei mattoni sotto forma di ossido.
    A tale riguardo va detto che l'ossido di ferro viene comunemente
    aggiunto all'impasto dei mattoni per abbassare il punto di fusione e
    abbattere così i costi di fabbricazione.
    Tra l'altro l'ossido di ferro è anche responsabile del tipico color
    ruggine dei mattoni.
    Jean Claude Pressac, autore di uno studio sul complesso Auschwitz-Birkenau, pubblicato da "The Beate Klarsfeld
    Foudation" nel 1989 e dal titolo Auschwitz, technique and operation of the gas chambers.
    http://www.holocaust-history.org/auschwitz...-and-operation/
    Il ferro, quindi, reagisce col cianuro anche in quantità esigue dando
    luogo al ferrocianuro ferrico, o pigmento blu di Prussia, sostanza di un bel
    colore azzurro molto intenso.
    Questo è un composto molto stabile, ed il test che sfrutta tale reazione
    è molto conosciuto dai chimici per la sua sensibilità.
    Ora, l'analisi chimica ha fatto registrare un contenuto di 1.050
    mg/kg di cianuri per il campione di riferimento (prelevato
    nell'installazione di disinfestazione di Birkenau) e un contenuto massimo
    di 7,9 mg/kg per le presunte camere a gas omicide.
    Le piccolissime quantità rilevate indicano che in qualche momento
    quelle installazioni furono disinfestate con Zyklon-B, così come lo erano
    tutti gli edifici e le costruzioni in quelle installazioni.
    Ci si sarebbe dovuto aspettare il rinvenimento di una quantità più
    elevata di cianuro nei campioni presi nelle presunte camere a gas (ciò per
    la maggior quantità di gas ivi presumibilmente usata) o tutt'al più
    paragonabile.
    Dato che siamo in presenza di dati contrari, non resta che aggiungere
    anche questa alle altre prove riguardo alla infondatezza dell'esistenza
    delle camere a gas.
    L'unica obiezione fatta a questo riguardo è quella dello
    sterminazionista George Wellers: egli infatti afferma che le vittime
    avrebbero assorbito nei loro polmoni la maggior parte del gas tossico.
    Affermazione peregrina e facilmente smontabile con qualche
    semplice calcolo: infatti un uomo adulto di70 kg in buona salute può
    introdurre nei polmoni circa 500 centimetri cubici di aria.
    Con una inspirazione forzata può arrivare a 2.500 centimetri cubici,
    secondo l'Enciclopedia Rizzoli Larousse, volume XII pagina 625, voce
    Respirazione.
    Con una semplice equazione si può calcolare la massa di questa
    quantità d'aria; essa oscilla sui 3 grammi, a una temperatura variabile
    tra 0 e 25 gradi; si può vedere a pagina 655 del volume I dell'Enciclopedia
    Rizzoli Larousse, voce Aria.
    Stando a ciò che è scritto nel manuale "Noxioures gases" di Henderson
    e Hoggard, edizioni Reinhold, è sufficiente una concentrazione di Zyklon-B
    pari a 3.000 parti per milione per determinare una morte pressoché
    istantanea.
    Si ottiene che, nei 3 grammi di aria ispirati, si trovino all'incirca
    0,009 grammi di acido cianidrico: basta prendere le 3000 parti per
    milione, moltiplicarle per 1.000.000 e moltiplicare il risultato per i tre
    grammi.
    Quindi è sufficiente, per uccidere un uomo robusto e in piena salute,
    l'inalazione di circa 9 milligrammi di composto; ovvero 0,009 grammi.
    Ora, ad esempio, lo storico sterminazionista Pressac parla di una
    presunta gasazione di 2000 persone nei crematori II e III avvenuta
    utilizzando 6 kg di Zyklon-B.
    2000 persone possono quindi aver consumato 18 g di acido
    cianidrico, ossia lo 0,003 %. Rimane a disposizione il 99,997 %: un
    quantitativo più che sufficiente.
    Tutti i testimoni cosiddetti oculari affermano, infine, che i cadaveri
    avevano uno strano colore. Prendiamo, per brevità, le testimonianze dei
    testimoni oculari della presunta prima gasazione: i testimoni Banach,
    Kurant e Weber parlano di cadaveri bluastri.
    Il testimone Halgas di cadaveri verdi, il testimone Wolny di cadaveri
    blu, il testimone Kula di cadaveri di colore verdognolo, il testimone Kielar
    di cadaveri blu, quasi viola-nero.
    Secondo le testimonianze (cosiddette) oculari avremmo di fronte dei
    cadaveri di individui morti per intossicazione da acido cianidrico di un
    colore che varia dal blu al nero.
    Peccato che sull'Enciclopedia della Chimica, Edizioni Scientifiche
    Uses voce Cianidrico, Acido; volume III, pagina 386 sia scritto
    testualmente.
    Comunque venga assorbito, l'HCN agisce bloccando l'enzima cellulare
    citocromossidasi, indispensabile alla cellula per utilizzare l'ossigeno.
    Impedendo a detto enzima il suo ruolo nell'ossidazione della catena dei
    citocromi, l'HCN si comporta come un reale veleno protoplasmatico. Pertanto
    il sangue del paziente resta con un carico di ossigeno inutilizzato e il colore
    della cute diventa rosso per eccesso di ossigeno nel sangue circolante".
    Adesso ci verranno a dire che nei campi di concentramento nazisti si diventa anche daltonici!
     
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  4. Janez Namorov
     
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    A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.

    Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.
     
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  5. Rex_in_vertice
     
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    CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)
    A me sembra tutto così evidente.

    Non mi pare proprio.


    CITAZIONE
    Come si può negare l'evidenza.

    Infatti. Come si fa a negare la realtà dei dati. Bhò... mistero della fede! :D


    CITAZIONE
    Ci sono migliaia di testimoni,

    Che si contraddicono l'un l'altro.


    CITAZIONE
    ci sono i resti dei campi di concentramento..

    I resti sono di campi di internamento, non di sterminio.


    CITAZIONE
    è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.

    Si, io posso raccontare di aver visto gli alieni.
    Anche i campi ci sono, qui si cerca di capire senza preconcetti cosa sia successo.


    CITAZIONE
    Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.

    Sembra che stai parlando di un dogma. L'Olocausto è un fatto storico, c'è del falso e c'è del vero, non è mica una religione.

    Ti invito a leggere almeno parte di quello che ho postato. Si vede che non ti sei minimamente disturbato a leggere, pensando aprioristicamente che è tutto falso. Intanto chi non fornisce prove storiche e scientifiche non sono io.
     
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  6. Luppolo88
     
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    CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)
    A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.

    Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.

    curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite..
     
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    Il semplice fatto che gli stessi tedeschi si vergognino dell'olocausto, fa capire che la cosa non è da prendere tanto alla leggera.
    Non si può negare ciò che si può vedere.
     
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  8. Janez Namorov
     
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    1)In ciò che hai scritto ci sono dimerosi errori ed imprecisioni.
    2)Dimmi in cosa si contraddicono i sopravvissuti.
    3)Molti campi sono stati distrutti, in parte o interamente.
    4)Non sto parlando di un "dogma". Se i milioni sono stati 6 o 4 fa poca differenza, è impossibile stabilire con esattezza quante persone siano realmente morte, il fatto stà che milioni di ebrei sono scomparsi dalla faccia della terra e di dati falsi sono uttti buoni ad averli. E' facile dire che non è stato ammazzato nessun ebreo, e mettere qualche numero a caso.
     
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  9. Rex_in_vertice
     
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    CITAZIONE (Dark @ 20/12/2008, 13:34)
    Il semplice fatto che gli stessi tedeschi si vergognino dell'olocausto, fa capire che la cosa non è da prendere tanto alla leggera.
    Non si può negare ciò che si può vedere.

    Non ti sembrano argomentazioni un po' povere?

    Non si può negare ciò che si vede. Ma qui non si vede un bel niente. Solo tante chiacchiere. Ma i fatti? Perchè i revisionisti sono perseguitati e imprigionati, nonchè osteggiati nelle loro ricerche? C'è qualcosa da tenere segreto?

    La storia non è il libro cuore: so bene che è doloroso smontare il mito dell'Olocausto dopo tutti quei bei film che ci han fatto su (Il Pianista, Shindler's List, La Vita è Bella. Non sono ironico, sono davvero bellissimi film). Ma la storia non è Hollywood.
     
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  10. Janez Namorov
     
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    CITAZIONE (Luppolo88 @ 20/12/2008, 13:23)
    CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)
    A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.

    Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.

    curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite..

    Ancora con sta storia..
     
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  11. Rex_in_vertice
     
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    CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:36)
    1)In ciò che hai scritto ci sono dimerosi errori ed imprecisioni.

    Non l'ho scritto io. Quel che ho postato fa parte di saggistica revisionista scritta negli anni '70. Ma ti posso trovare di tutto, di tantissimi autori.
    Come vedi i dati sono stati presi dagli stessi testimoni ebrei, che si contraddicono l'un l'altro.
    Sarei curioso di vedere dove stanno le imprecisioni e gli errori.


    CITAZIONE
    2)Dimmi in cosa si contraddicono i sopravvissuti.

    Leggi.


    CITAZIONE
    3)Molti campi sono stati distrutti, in parte o interamente.

    E che significa?


     
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  12. Janez Namorov
     
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    CITAZIONE (Rex_in_vertice @ 20/12/2008, 13:37)
    Ma la storia non è Hollywood.

    Difatti, la storia sono i reduci. E le loro testimonianze.
     
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  13.  
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    CITAZIONE (Luppolo88 @ 20/12/2008, 13:23)
    CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)
    A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.

    Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.

    curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite..

    Nessuno qui l'ha negato.
    E vorrei dire che la differenza tra foibe e olocausto è che quello che è successo nelle prime non poteva essere controllato, è una rivolta di chi ha subito torti dai fascisti. L'olocausto è stato organizzato a tavolino da pazzi.
    C'è differenza tra chi si vendica e chi uccide senza motivo.
    Non giustifico le foibe, però non si possono mettere allo stesso livello dell'olocausto.
     
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  14. Rex_in_vertice
     
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    CITAZIONE (Dark @ 20/12/2008, 13:40)
    L'olocausto è stato organizzato a tavolino da pazzi.

    E' questa la stupidaggine. Se qualcuno leggesse quel che ho postato, e subito dopo leggesse i vostri commenti, si renderebbe conto di che lavaggio del cervello subiamo ogni 27 Gennaio.


    CITAZIONE
    Non giustifico le foibe, però non si possono mettere allo stesso livello dell'olocausto.

    Già, le vittime Italiane non valgono quanto quelle ebree.

    Appare chiaro che non avete alcuna argomentazione valida. Io continuo a postare altro materiale. Spero che la discussione si faccia più interessante.
     
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  15. Luppolo88
     
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    CITAZIONE (Dark @ 20/12/2008, 13:40)
    CITAZIONE (Luppolo88 @ 20/12/2008, 13:23)
    curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite..

    Nessuno qui l'ha negato.
    E vorrei dire che la differenza tra foibe e olocausto è che quello che è successo nelle prime non poteva essere controllato, è una rivolta di chi ha subito torti dai fascisti. L'olocausto è stato organizzato a tavolino da pazzi.
    C'è differenza tra chi si vendica e chi uccide senza motivo.
    Non giustifico le foibe, però non si possono mettere allo stesso livello dell'olocausto.

    torna a scrivere di qualcosa che ti compete come i pokemon o naruto
     
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553 replies since 20/12/2008, 11:20   11059 views
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