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Rex_in_vertice.
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Come vi avevo promesso, posterò un po' di materiale revisionista. Spero commenterete con garbo.
C'è talmente tanto da mettere, che dividerò gli argomenti più importanti.
Inizio con il numero delle vittime, leggermente sospetto:
Da: LE RAGIONI DEL REVISIONISMO STORICO
POPOLAZIONE ED EMIGRAZIONE
Non si posseggono statistiche precise e particolareggiate della
popolazione ebraica per i vari paesi, ma, da quanto ci è dato sapere da
statistiche attendibili, neanche una piccola parte dei sei milioni di ebrei
fu oggetto di sterminio.
Innanzitutto, il numero di 6 milioni non può reggere se si considera
la popolazione ebraica europea.
Secondo la Chambers Enzyclopaedia, gli ebrei che vivevano in Europa
prima della guerra erano 6.500.000. Questo significa che sarebbero stati
tutti uccisi. Ma, secondo il giornale svizzero Baseler Nachrichten, che utilizza
materiale statistico di fonte ebraica, stabilisce chiaramente che tra il
1933 e il 1945, 1.500.000 ebrei erano emigrati in Inghilterra,
Portogallo, Australia, Svezia, Palestina e USA.
Oltre agli ebrei tedeschi, più di 400.000, secondo i dati del Congresso
Ebraico Mondiale, anche gli ebrei dell'Austria emigrarono (siamo
sull'ordine di 220.000).
Come conferma l'Istituto per l'Emigrazione Ebraica di Praga, più di
260.000 ebrei partirono dalla Cecoslovacchia a partire dal marzo 1939.
Dalla Polonia ne erano emigrati, fino a prima della guerra, circa
500.000. Facendo i conti, gli ebrei partiti da altri paesi europei
ammontavano a circa 120.000. L'esodo ebraico ridusse la popolazione
ebraica europea a circa 5.000.000 di unità.
Si tenga poi conto degli ebrei fuggiti in URSS e che quindi erano fuori
portata dell'esercito tedesco. Si può affermare che, complessivamente,
abbiamo 1.550.000 ebrei in Unione Sovietica.
Con questo, la popolazione ebraica europea si riduce a circa
3.500.000, a cui vanno sottratti gli ebrei dei paesi neutrali o alleati.
Secondo il World Almanac del 1942, il numero degli ebrei in Svezia,
Portogallo, Turchia, Svizzera, Irlanda, Inghilterra, Gibilterra e Svizzera
era di 413.128.
Si afferma che il grosso degli ebrei sterminati era di nazionalità
polacca (circa tre dei supposti sei milioni).
Si tratta di un errore grave. Nello stabilire l'effettivo numero di ebrei
polacchi sotto il controllo del Reich, ci può essere d'aiuto lo scrittore
Reitlinger, col suo testo "La soluzione finale".
Infatti ci informa, a pagina 52, che, secondo il censimento del 1931,
in Polonia vivevano 2.732.600 ebrei.
Ma lui stesso ammette che più di 1.170.000 di essi si trovava nella
zona orientale occupata poi dai russi nel 1939 e di questi ne fu evacuato
circa un milione negli Urali e in Siberia dopo l'attacco tedesco alla Russia.
Ricordando i 500.000 emigrati di prima, togliendo anche i 250.000
ebrei fuggiti dalla Polonia occupata dai tedeschi (secondo il giornalista
Raymond Arthur Davies), e tenendo anche conto dell'incremento
demografico, otteniamo circa 1.100.000 ebrei polacchi sotto la
dominazione tedesca.
A questi si aggiungano i 360.000 ebrei rimasti in Germania,
Austria, Boemia-Moravia e Slovacchia. Dei 320.000 ebrei francesi, il
pubblico accusatore di parte francese al processo di Norimberga dichiarò
che 120.000 di essi erano stati evacuati.
Aggiungendo gli ebrei olandesi, 140.000, belgi, 40.000, italiani,
50.000, jugoslavi, 55.000, ungheresi, 386.000 e rumeni, 725.000,
otteniamo in complesso una cifra che non si discosta dai 3.000.000 di
ebrei che si trovavano in paesi sotto controllo del Reich.
Per quello che riguarda gli ebrei russi, il giornalista ebreo David
Bergelson afferma sul giornale ebraico Ainikeit di Mosca, 5 dicembre
1942, che l'80 % degli ebrei russi era stato evacuato in Oriente prima
dell'arrivo dei tedeschi
Ciò significa che, sotto il controllo tedesco, non vivevano neppure la
metà dei pretesi sei milioni.
Tenendo conto dei dati del Jewish Joint Distribution Committee, il
numero di ebrei viventi dopo il cosiddetto Olocausto era di 1.559.600, il
che significa che il numero di ebrei deceduti durante la guerra non
potrebbe essere più di un milione e mezzo.
Questo solo se riteniamo esatto il numero di ebrei dato dal Jewish
Joint Distribution Committee, ma le richieste di risarcimento avanzate
da ebrei sopravvissuti ammontano a più del doppio.
Secondo le statistiche del Welt Almanach del 1938, sarebbero vissuti
nel mondo 16.588.256 ebrei.
Dopo la guerra, il New York Times del 25 febbraio 1948 scriveva che
il numero di ebrei nel mondo è da valutare secondo una cifra oscillante
tra 15.600.000 e 18.700.000.
Questi dati dimostrano che gli ebrei morti durante la guerra non
possono essere stati più di qualche migliaio: 15.500.000 meno i supposti
6.000.000 fanno 9.000.000.
Significherebbe, secondo il New York Times, che gli ebrei in tutto il
mondo avrebbero avuto 7.000.000 di nascite in 10 anni, ivi compresi gli
anni di guerra in cui le famiglie ebree furono disperse, separate e
dovettero vivere in condizioni poco favorevoli alla procreazione.
7.000.000 di nascite che avrebbero quasi raddoppiato il loro numero, il
che è impossibile e ridicolo.
Nel suo libro The Dissolution of Eastern European Jewry
(IHR, Costa Mesa, 1983), l'americano Walter Sanning afferma,
citando materiale di fonte ebraica,
che nel "Governatorato Generale" non risiedevano più di 800.000 ebrei.
Presidente del comitato antifascista ebreo-sovietico.
In particolare nel Nord, negli Urali e nell'Estremo Oriente Sovietico.
D'altronde, dopo il 1945 giunsero illegalmente in Palestina,
provenienti dall'Europa, bastimenti carichi di ebrei, provocando notevoli
difficoltà al governo britannico.
Come si può vedere, non si può certo parlare di milioni di ebrei uccisi.
Ma di milioni, anzi di miliardi si può parlare solo facendo riferimento ai
marchi che annualmente la Germania versa nelle tasche degli Israeliti
miracolosamente redivivi, i quali, avidi e corrucciati, rispuntano da
tutte le parti.
LE CAMERE A GAS (I° PARTE)
LE CAMERE A GAS
Per quello che concerne le camere a gas, cominceremo il nostro
discorso esaminando il tipo di gas. Si tratta dello Zyklon-B, a base di acido
cianidrico.
L'acido cianidrico è stato utilizzato già da prima della Prima Guerra
Mondiale per combattere topi e insetti dannosi.
È quindi utilizzato abitualmente per impedire la diffusione di
epidemie di tifo e peste su battelli ed edifici. È classificato, secondo le
normative CEE, come sostanza tossica e infiammabile. L'inalazione di
forti quantità è letale in brevissimo tempo. Se viene inalato in piccole
quantità causa mal di testa, vertigini, nausea e vomito.
Può essere assimilato anche per contatto con la pelle. Per
riscaldamento o per azione di catalizzatori può esplodere, ed è quindi
conservato in presenza di stabilizzanti.
Risulta instabile al contatto con l'acqua e, mescolato con aria diventa
una potente miscela esplosiva.
Il suo odore è caratteristico, di mandorle amare, non spiacevole.
Riesce ad uccidere tutti gli animali superiori e gli insetti, ma non i
batteri: questo significa che non è un disinfettante.
Spesso è prodotto quando viene bruciata la cellulosa, costituendo un
possibile pericolo in caso di incendio.
Gli effetti tossici sono: nausea, malessere diffuso, respirazione
accelerata, svenimenti, coma, morte per arresto dell'ossidazione del
metabolismo. La persona che lo maneggia deve indossare una tuta
antichimica che copra tutto il corpo: di solito le maschere antigas non
sono molto efficaci, ma per lo più può essere utilizzata, per brevi periodi di
esposizione, una maschera con filtro di tipo "J", considerata la più "severa"
di tutte. La ditta tedesca che sovrintese alla fabbricazione e alla
distribuzione dello Zyklon-B fu la DEGESCH di Francoforte.
Veniva quindi distribuito assorbito su un supporto poroso come polpa
di legno o terra di diatomee, confezionato in pasticche e sigillato
ermeticamente in scatole di latta.
Sanning ricostruisce anche attraverso quali vie gli ebrei
sono riusciti ad arrivare in Palestina; in particolare attraverso
Cipro, Persia, Marocco, Tunisia.
Le pasticche vengono sparse sul pavimento dell'area da fumigare.
Questa è l'unica maniera per spargere efficacemente il gas: è quindi un
falso il racconto secondo il quale il gas fosse immesso dai fori dei pomi delle
docce, tecnica di gasazione assurda inventata dai testimoni (cosiddetti
oculari) più sprovveduti che non avevano la minima idea di cosa fosse lo
Zyklon-B. Il procedimento di diffusione richiede da 24 a 48 ore.
Dopo la fumigazione, la ventilazione avviene in un minimo di 10 ore.
Se l'ambiente non ha finestre, il tempo necessario si allunga
notevolmente. Nel caso di un edificio, dovrebbe essere in mattoni ed
essere ricoperto all'interno e all'esterno di catrame o asfalto.
Le porte e le finestre devono essere sigillate con tela gommata ed
impermeabilizzate con un buon sigillante, come il catrame o il neoprene
al fine di prevenire filtrazioni e rendere le superfici porose impermeabili
all'impregnazione da parte del gas.
Il controllo dell'aria dopo la ventilazione è effettuato mediante un test
chimico costituito da un foglio di carta rivelatore imbevuto di una
miscela di acetato di rame e benzene e che diventa azzurro in presenza di
acido cianidrico.
Per quel che riguarda l'uso in camere a gas per esecuzioni, è poco
raccomandabile.
Infatti la progettazione di una camera a gas per esecuzioni implica
l'attento esame di molti problemi che, se trascurati, potrebbero causare la
morte o lesioni a testimoni e operatori.
Lo Zyklon-B è poco pratico per il tempo che comporta la rimozione del
gas dal supporto inerte.
Inoltre, c'è sempre il rischio di esplosione: è necessario, infatti,
l'impiego di aria riscaldata per evitare che il gas condensi, e la presenza di
un riscaldatore può causare una detonazione.
Tutti i contatti elettrici e gli interruttori devono essere ridotti al
minimo indispensabile, devono essere a prova d'esplosione e ubicati fuori
dalla camera.
Per questo, infatti, nelle camere a gas usate negli Stati Uniti, si
preferisce utilizzare il metodo di produrre il gas nella stessa camera al
momento della esecuzione: viene infatti riempito un recipiente in
ceramica di acido solforico mediante una leva.
Quindi vengono immessi nel recipiente 25 grammi di cianuro di
sodio, sufficienti per produrre una concentrazione di 3000-3200 ppm,
rapidamente mortale.
Dato che il gas è più leggero dell'aria, viene utilizzato un dispositivo
di espulsione nella parte superiore della camera.
Una tubatura di almeno 13 metri provvede a disperdere il gas
all'esterno senza causare danni.
È sempre necessario un sistema elettrico di chiusura che impedisca
l'apertura della porta prima che la camera sia in condizioni di sicurezza.
Inoltre, fuori dalla camera, dove si trovano i testimoni e il personale,
si trovano allarmi sonori e un sistema di immissione ed estrazione
dell'aria. È sempre installato anche un dispositivo per bloccare
l'esecuzione al fine di proteggere i testimoni e permettere di evacuare la
camera in caso di pericolo.
Deve essere sempre presente personale medico qualificato con a
portata di mano apparati di respirazione d'emergenza e attrezzature
mediche contro avvelenamenti da acido cianidrico.
La camera a gas deve essere infine lavata con ammoniaca, così come
il cadavere.
Una possibile soluzione agli inconvenienti dell'uso dello Zyklon-B
avrebbe potuto essere quella di riscaldare il gas all'esterno della camera e
far circolare la miscela di gas e aria attraverso una tubatura per poi
introdurre tale miscela nella camera, come fu fatto per gli apparecchi di
disinfestazione della DEGESCH, ma ciò potrebbe causare un rischio
maggiore e situazioni poco prevedibili per gli operatori.
D'altronde l'apparato di disinfestazione della DEGESCH fu progettato
per l'utilizzo all'aria aperta, in un'area ben ventilata e alla presenza di
personale qualificato.
Molti stati americani hanno usato e usano tuttora il gas come mezzo
di esecuzione, ma, a causa dei pericoli inerenti all'uso del gas e del costoso
mantenimento dell'attrezzatura, oltre che della produzione dello stesso
gas, è in atto la tendenza a sostituire la camera a gas con l'iniezione letale.
AUSCHWITZ
Iniziamo con Auschwitz: era logico che i creatori del mito delle
camere a gas facessero di Auschwitz il centro della loro propaganda.
Era infatti il campo più importante, aveva registrato, per epidemie
di tifo, elevati tassi di mortalità, e aveva inoltre in dotazione dei
crematori.
Inoltre, Birkenau faceva da campo di transito per gli ebrei trasferiti
all'Est.
Quindi, non si potevano avere di certo condizioni più favorevoli per
la nascita di un mito.
Auschwitz fu occupata dai sovietici il 27 gennaio 1945. Dopo
l'occupazione, il campo venne chiuso.
Successivamente, solo alcuni osservatori occidentali (scelti con cura)
vi furono ammessi, fino a che non fu aperto il museo di Auschwitz.
Finita la guerra, gli inglesi diedero la caccia a Rudolf Höss che
doveva diventare il testimone chiave del più grande crimine di tutti i
tempi. Höss si era nascosto e viveva sotto il nome di Franz Lang in una
fattoria nello Schleswig-Holstein. Truppe britanniche lo scoprirono l'11
marzo 1946.
Il resoconto dell'arresto e dell'interrogatorio di Höss si può trovare in
un libro di Rupert Butler "Legions of Death" (Hamlyn Paperbacks, 1983).
Tale libro è di ispirazione ferocemente antinazista. L'autore afferma di
Dopo la cattura da parte degli inglesi, Höss sarà consegnato alle autorità comuniste polacche, che nel 1947 lo
condannarono a morte ed eseguirono quasi immediatamente la sentenza.
Dopo aver fatto ricerche presso l' "Imperial War Museum" di Londra, la "Wiener
Library" e altri istituti altrettanto prestigiosi. All'inizio di tale testo,
l'autore esprime la propria gratitudine a Bernard Clarke "che catturò
Rudolf Höss, il comandante di Auschwitz".
Ora, in questo libro viene apertamente e tranquillamente dichiarato
che il prigioniero Rudolf Höss venne torturato in maniera veramente
selvaggia.
Né Bernard Clarke né Butler provano alcun rimorso per il fatto di
aver estorto "confessioni" tramite tortura. Cosa ancor più interessante,
non si rendono conto dell'importanza di tale rivelazione.
Affermano che Höss è stato catturato l'11 marzo 1946 e che ci sono
voluti tre giorni di tortura per ottenere "una dichiarazione coerente", non
capendo che la cosiddetta "dichiarazione coerente" non fu altro che la
confessione, veramente folle, firmata dalla loro vittima ansante il 14 o il
15 marzo 1946 alle due e mezza del mattino.
L'11 marzo 1946 il sergente ebreo-britannico Clarke e altri cinque
specialisti del servizio segreto di informazioni, in uniforme britannica,
per la maggior parte di alta statura, entrarono in casa della signora Höss
e dei suoi figli. I sei uomini, sono tutti "esperti nelle tecniche più sofisticate
di interrogatori prolungati e spietati" (pag. 235).
Clarke si mise a urlare: "Se non ci dice dov'è suo marito, noi la
consegneremo ai Russi che la metteranno davanti al plotone di esecuzione
e suo figlio andrà in Siberia".
La signora Höss crolla e rivela l'ubicazione della fattoria dove si
nasconde suo marito e il nome falso: Franz Lang.
Bernard Clarke rivela: "Una intimidazione appropriata esercitata sul
figlio e sulla figlia produsse informazioni identiche".
Il sergente ebreo e gli altri cinque partono alla caccia e sorprendono
Höss in piena notte.
"Höss lanciò un grido alla semplice vista della uniformi britanniche.
Clarke urlò: "Il tuo nome?"
Ogni volta che la risposta era 'Franz Lang', Clarke colpiva con un
pugno la faccia del prigioniero. Al quarto colpo Höss crollò e ammise chi
fosse.[...].
Il prigioniero fu tirato via dalla sua cuccetta e gli fu strappato il
pigiama. Poi fu trascinato nudo verso uno dei tavoli di macellazione, là Clarke credette che colpi e urla non avrebbero avuto fine.
Alla fine, l'ufficiale di sanità intervenne con insistenza presso il
capitano: 'Dica loro di smettere, altrimenti riporterà un cadavere'.
Si gettò su Höss una coperta ed egli fu trascinato verso l'automobile di
Clarke, dove quest'ultimo gli versò in gola un bicchierone di whisky.
Poiché Höss allora tentava di dormire, Clarke gli cacciò il suo bastone di
comando sotto le palpebre e gli ordinò in tedesco: 'Tieni aperti i tuoi occhi
di maiale, specie di porco!'.[...]
La squadra fu di ritorno a Heide verso le tre del mattino, la neve
continuava a turbinare ma a Höss fu strappata la coperta ed egli fu
dovette attraversare completamente nudo il cortile della prigione fino
alla sua cella.
Ci si trovava, infatti, in un locale che serviva da mattatoio della fattoria.
È così che Clarke rivela "Ci sono voluti tre giorni per ottenere (da
Höss) una dichiarazione coerente". Tale dichiarazione fu ottenuta con i
metodi che sappiamo ed è quella che diventerà la prima confessione di
Höss, la confessione fondamentale registrata col numero di classificazione
NO-1210. Lo storico Martin Broszat, nel suo libro "Kommandant in
Auschwitz" (Herausgegeben von Martin Broszat, München 1981) riporta
il resoconto fatto a Höss del primo interrogatorio da parte degli inquirenti
inglesi. "Il primo interrogatorio si concluse con una confessione, dati gli
argomenti più che persuasivi usati contro di me. Non so cosa contenga la
deposizione, sebbene l'abbia firmata. Ma l'alcool e la frusta furono troppo,
anche per me." (pag. 158-159).
Ciò significa che la prima deposizione di Höss è stata redatta dagli
inquirenti inglesi che lo interrogarono: egli l'ha solo firmata, sotto l'effetto
della frusta e dell'alcool, senza neanche leggerla.
Ora, il diavolo fa le pentole, ma non i coperchi: infatti, gli accusatori
hanno fatto più di una sessantina tra evidenti falsi e contraddizioni.
Basta infatti confrontare tra loro i documenti NO-1210
(deposizione di Höss del 14 marzo 1946), PS-3868 (dichiarazione giurata
di Höss del 5 aprile 1946) e ciò che si trova nel libro "Comandante ad
Auschwitz" (Torino 1985). Si può citare qualcuno di questi sbagli (tra i
più eclatanti); egli infatti:
- Afferma (PS-3868) che i campi di sterminio di Belzec e Treblinka
esistevano già nel giugno 1941, mentre questi campi entrarono in
funzione rispettivamente il 17 marzo e il 23 luglio 1942.
- Afferma (NO-1210) dell'esistenza di un campo di Wolzec presso
Lublino, campo che non è mai esistito.
- Afferma (PS-3868) di aver fatto un sopralluogo a Treblinka per
studiarvi le tecniche di sterminio mediante Zyklon-B, al fine di applicarle
anche ad Auschwitz. Ciò significa che tale visita sarebbe avvenuta
anteriormente al 3 settembre 1941, data della prima (presunta)
gassazione sperimentale effettuata ad Auschwitz. Peccato che, come si è
detto, Treblinka entrò in funzione solo il 23 luglio 1942.
- Afferma (NO-1210) che tutti i crematori di Birkenau furono
terminati nel 1942, mentre in realtà sono stati terminati, nell'ordine:
1) Crematorio IV: 22 marzo 1943
2) Crematorio II: 31 marzo 1943
3) Crematorio V: 4 aprile 1943
4) Crematorio III: 25 giugno 1943.
A Norimberga le cose non andarono meglio: viene riferito che fece la sua testimonianza con voce monotona, lo
sguardo fisso nel vuoto, come un automa. Persino Reitlinger respinge la sua testimonianza come inattendibile; in
particolare, quando parla di 16.000 morti al giorno ad Auschwitz (sarebbero quindi 13.000.000 di morti alla fine della
guerra). Ma, anziché smascherare tali valutazioni, che secondo Reitlinger sono effettivamente falsificazioni, quest'ultimo
preferisce pensare che simili esagerazioni siano il frutto di una specie di "orgoglio professionale".
I documenti tedeschi sequestrati dai vincitori
della seconda guerra mondiale sono stati vagliati, selezionati e
catalogati in vista dei processi contro i "criminali di guerra nazisti".
La classificazione di questi documenti è stata eseguita
premettendo al numero progressivo del documento
selezionato una sigla che ne indica l'argomento o la fonte.
Ad esempio, la sigla NG significa "Nuremberg, Government"
(documenti sull'attività dei ministri del Reich), NO
"Nuremberg, Organizations"
(documenti sull'attività delle organizzazioni naziste, come le SS),
NI "Nuremberg,
Industrialist" (documenti sulle compagnie industriali e finanziarie tedesche), NOKW "Nuremberg, Oberkommando der
Wehrmacht" (documenti sulle forze armate tedesche).
Con la sigla PS (Paris-Storey) sono classificati i documenti
selezionati a Parigi dal colonnello Robert G. Storey.
I documenti presentati dalla Repubblica di Francia presentano la sigla RF,
mentre quelli di fonte sovietica la sigla USSR.
Tra l'altro è egli stesso che afferma, in Comandante ad Auschwitz, che
"i grandi crematori I e II [secondo la numerazione di Höss, in realtà II e III,
in quanto il crematorio I si trova in Auschwitz I, e non a Birkenau] furono
costruiti nell'inverno 1942-43, ed entrarono in funzione nella primavera
del 1943". Ne consegue una palese contraddizione.
Preferiamo fermarci qui, rimandando, per una trattazione completa
di questo argomento, all'ottimo libro di Carlo Mattogno Auschwitz: le
Confessioni di Höss (edizioni La Sfinge).
È interessante notare che le autorità filosovietiche del Museo di
Auschwitz hanno preteso, fino al 1990, che 4 milioni di persone fossero
state assassinate in questo campo.
Di colpo, senza fornire spiegazioni, si sono recentemente ridotte
queste cifre a "poco più di un milione", riconoscendo così, implicitamente,
che ci si era ingannati per mezzo secolo. Ma la nuova cifra non è provata
più di quanto fosse la vecchia.
Secondo il ricercatore Carlo Mattogno, la cifra dei decessi di questo
campo sarebbe intorno a 170.000 unità, il 50% ebrei.
Ora, come detto, è stato affermato, da parte sovietica, che solo in
questo lager sarebbero stati uccisi ben quattro dei sei milioni di ebrei;
tutto questo nello stesso momento in cui si cercava di far ricadere sui
Tedeschi la responsabilità dell'eccidio di Katyn...
È ammesso che gran parte di queste informazioni provengono
dall'Europa Orientale.
I presunti eccidi di massa in grande stile avrebbero avuto luogo ad
Auschwitz tra il marzo 1942 e l'ottobre 1944. Per uccidere in 32 mesi solo
la metà dei supposti sei milioni, cioè tre milioni di ebrei, i Tedeschi
avrebbero dovuto eliminare 94.000 persone al mese, cioè 3.350 al giorno
24 ore su 24 e sbarazzarsi dei cadaveri (analizzeremo questi dati più
avanti).
Queste cifre sono state superate da Reitlinger, che sostiene che
Auschwitz era attrezzato per poter annientare quotidianamente non
meno di 6.000 persone.
Ciò significherebbe, calcolando tutti i giorni fino all'ottobre 1944,
una cifra complessiva di più di 5.000.000.
Ma simili valutazioni impallidiscono se confrontate con le
fantasticherie di una Olga Lengyel ("Five Chimmeys", Londra 1959).
L'autrice sostiene di essere una ex internata di Auschwitz e assicura che
questo lager poteva cremare non meno di "720 uomini all'ora"; cioè
"17.280 al giorno". Aggiunge che ogni giorno 8.000 persone venivano
bruciate in "fosse della morte", e che, pertanto "dovevano essere rimossi,
quotidianamente, più di 24.000 cadaveri, in cifra tonda" (pag. 80-81).
Tutto ciò significherebbe più di 8.500.000 vittime all'anno. Ad
Auschwitz sarebbero stati liquidati, dal marzo 1942 all'ottobre 1944, più
di 21.000.000 di persone. Sei milioni in più di tutta la popolazione
ebraica mondiale.
www.vho.org
Continua.... -
.
Mi permetto di inserirmi... AVVISANDO CHIUNQUE INTERVENGA OFFENDENDO O SCRIVENDO INSULTI VERRà BANNATO
PRETENDO RIPOSTE SERIE E CON MOTIVAZIONI STORICHE X RIBATTERE A QUESTO POST....
VERRà CANCELLATO OGNI MESSAGGIO RITENUTO NN IDONEO
. -
Rex_in_vertice.
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Grazie Cassandra.
Volevo concludere il discorso sulle "camere a gas" di Auschwitz.
AUSCHWITZ: LE CAMERE A GAS
Per quello che riguarda le camere a gas naziste in Auschwitz, si sa
che i lavori iniziarono in un periodo imprecisato verso la fine del 1941 e
sarebbero state utilizzate fino alla loro presa da parte degli alleati,
avvenuta nel 1944. I nazisti avrebbero cominciato con una prima
gasazione in un edificio di Auschwitz I, a cui seguirono due casolari di
contadini appositamente modificati a Birkenau, conosciuti come Bunker I
e II o Casa Rossa e Casa Bianca, e infine i Krema II, III, IV e V a Bikenau.
Tali installazioni per esecuzioni furono ubicate in campi di
concentramento costruiti in aree industrializzate, dove gli internati
costituivano la manodopera nelle fabbriche che producevano materiale
bellico.
Le presunte installazioni per esecuzioni in Auschwitz I sussistono in
un aspetto che si sostiene essere originario.
In Birkenau i Crematori II, III, IV, V sono crollati e demoliti. Il Bunker
I non esiste più ed il II è adibito a casa privata.
L'ispezione dell'ingegner Leuchter nei crematori I, II, III, IV e V ha
chiarito che tali edifici erano degli obitori e, al tempo stesso, dei
crematori.
Se dovevano servire come camere a gas per esecuzioni, si sarebbe
trattato, infatti, di progetti di estrema rozzezza e pericolosità.
Non ci sono predisposizioni per le guarnizioni delle porte, delle
finestre e degli sfiatatoi; la struttura non è coperta con catrame o altro
sigillante che servirebbe a impedire la filtrazione e l'assorbimento del gas.
I crematori adiacenti costituiscono un potenziale pericolo di
esplosione. I mattoni esposti e porosi, oltre agli intonaci, tratterrebbero il
gas e renderebbero gli edifici pericolosi per anni. Il crematorio I è
addirittura ubicato accanto all'ospedale delle SS in Auschwitz ed ha nei
pavimenti drenaggi collegati con il principale canale di scolo e, da questo,
alle fognature, il che avrebbe consentito l'accesso del gas a tutti gli edifici
del complesso.Non c'erano sistemi di estrazione per ventilare il gas dopo l'uso e non
c'erano riscaldatori o altri meccanismi per diffondere il gas, né per la sua
introduzione, né per la sua evaporazione.
Si potrebbe supporre che lo Zyklon-B fosse introdotto dagli sfiatatoi
del tetto o delle finestre, ma ciò non avrebbe permesso la distribuzione
uniforme delle pasticche.
Le installazioni sono umide e non riscaldate: questo fatto è di notevole
importanza, in quanto l'umidità e lo Zyklon-B sono incompatibili tra loro.
Le camere sono troppo anguste perché possano fisicamente aver
contenuto tutte le persone che si è preteso contenessero; tutte le porte si
aprono verso l'interno, ciò che avrebbe impedito, successivamente, la
rimozione dei corpi.
Con le camere riempite di gente fino al massimo della capienza, non
ci sarebbe stata circolazione di gas all'interno del locale.
Se il gas avesse riempito la camera per un tempo prolungato, le
persone che avessero gettato lo Zyklon-B dagli sfiatatoi sul tetto e
verificato la morte, sarebbero morte anch'esse per l'esposizione al gas.
Il sistema di illuminazione è tutt'altro che a prova di esplosioni. Ora,
supponendo un'area di 0,83 m per persona, al fine di permettere la
circolazione del gas (il che sarebbe uno spazio già troppo ridotto) un
massimo di 94 persone avrebbe potuto trovarsi ogni volta nel locale.
Non basta: a lato del crematorio I erano dislocati anche gli uffici della Sezione Politica della Gestapo.
È stato dichiarato, tuttavia, che quel locale poteva contenere più di
600 persone. In questo edificio non esiste la minima prova che esistesse
un sistema di ventilazione o di sfogo dei gas. L'unico sistema di
ventilazione consisteva in quattro aperture quadrate nel tetto, che
evacuavano i gas a meno di un metro da esso. In tal modo era inevitabile
che il gas giungesse in vicinanza dell'ospedale delle SS sito al lato opposto
della strada.L'edificio non era sigillato per evitare perdite, e nessuna porta
possedeva guarnizioni per evitare che il gas raggiungesse il crematorio.
Non esisteva, dunque, nessuna maniera di introdurre efficacemente
lo Zyklon-B. Non esisteva nessun sistema di distribuzione del gas.
In conclusione, usare tale locale per effettuare gasazioni sarebbe stato
letteralmente un suicidio, in quanto le conseguenze di tale uso sarebbero
potute essere solo due: una esplosione, se il gas avesse raggiunto il vicino
forno crematorio, od una "semplice" fuga di gas che avrebbero, in
entrambi i casi, provocato una strage.
In presenza di un ventilatore, ci sarebbero volute più di 20 ore. È da
dubitare che, senza un ventilatore, il gas avrebbe potuto dissiparsi in una
settimana, e questo contraddice il preteso uso della camera a gas per
varie gasazioni al giorno.
Anche i crematori II e III non rispondono ai requisiti: non c'è un
sistema di circolazione del gas, né alcun sistema di riscaldamento, né
sigillante dentro e fuori.
Nessuna porta negli obitori del crematorio II. Tutte le colonne sono
massicce e piene, e non esiste quindi, nessuna possibilità di introduzione
di Zyklon-B attraverso colonne forate, come affermano certe relazioni.
Non esiste nessuna possibilità di spargere efficacemente lo Zyklon-B;
a meno di credere che le SS avrebbero pregato gentilmente le vittime di
portare i barattoli nella camera e di aprirli dopo la chiusura della porta...
Le aperture del tetto non hanno guarnizioni. La costruzione è in
mattoni, malta cementizia e calcestruzzo.
Anche in questo caso, l'uso di tali installazioni come camere a gas
provocherebbe la morte di chi le facesse funzionare e una esplosione
qualora il gas raggiungesse il crematorio.
Le camere dei crematori II e III hanno un'area complessiva di 232 m.
Utilizzando l'approssimazione di 0,83 m per persona, otteniamo 278
persone (a settimana, ovviamente).
I crematori IV e V sono stati demoliti e poi ricostruiti, ma non è stato
rinvenuto alcun sigillante nelle fondamenta.
Secondo i racconti, lo Zyklon-B sarebbe stato gettato all'interno da
aperture alle pareti.
In base a tale grottesca ricostruzione dei fatti, ci sarebbe stata una SS
equilibrista che, con la maschera sul viso, sarebbe salita su di una scala e
avrebbe aperto con una mano la finestra, mentre con l'altra avrebbe
gettato lo Zyklon-B.
Inoltre avrebbe dovuto gentilmente pregare che le vittime non lo
spingessero indietro o che non lo afferrassero e lo tirassero dentro, cosa
possibilissima in quanto la finestra era a 1,70 m dal pavimento della
supposta camera a gas.
La costruzione era in mattoni e intonaco con pavimento in
calcestruzzo. La presunta camera a gas del crematorio IV era di 127,73 m
e, secondo i criteri già esposti, avrebbe potuto gasare, se fosse stata
funzionante, 209 persone alla settimana.
Per quel che riguarda la camera a gas del crematorio V, era di 476
m, e avrebbe potuto accogliere tutt'al più 570 persone, con le stesse
modalità esposte per le altre camere.
Stando al documento L-022 del Tribunale Militare Internazionale,
1.765.000 persone sarebbero state gassate a Birkenau tra l'aprile 1942 e
l'aprile 1944.
Facendo i conti secondo ciò che è stato fin qui esposto, avrebbero
potuto essere gassate, se le camere a gas avessero funzionato al di fuori di
ogni logica, approssimativamente 106.000 persone.
Qualcos'altro c'è da dire sui Bunker I e II, detti anche "Casa rossa" e
"Casa bianca".
Queste erano delle case coloniche polacche, e si sa molto poco circa di
esse: di queste non rimane altro che la traccia delle fondamenta incluse
nel perimetro del campo vicino al confine nord-ovest di Birkenwald.
Addirittura negli anni Settanta le autorità del museo di Auschwitz
avevano smesso di parlarne ed il sito non era né segnalato né visitato.
Anche gli storici di regime non ne hanno parlato né ne parlano tuttora.
Al loro proposito, non si hanno che testimonianze vaghe e
contraddittorie. Solo lo sterminazionista Pressac ne vuole parlare, non
riuscendo a dimostrare nulla di concreto.
Lui stesso afferma, infatti, che il Bunker I era privo di apparecchi di
ventilazione, il che la dice lunga sulla possibilità che fosse una camera a
gas. Per quel che riguarda il Bunker II, i dati forniti da Pressac, sulla base
delle carte conservate a Mosca, concernono l'uso della camera come
dispositivo per lo spidocchiamento: non esiste nulla di criminale nei piani
di costruzione, e vi partecipavano anche imprese civili.
Infine sono state effettuate dall'ingegner Leuchter delle analisi su
campioni prelevati sulla muratura delle pretese camere a gas.
Scopo di tali analisi è la verifica della presenza di cianuri. I campioni
furono prelevati nelle stesse condizioni di freddo, oscurità ed umidità.
Solo i crematori IV e V differiscono nel fatto che ricevevano luce
solare, e questa luce può accelerare la distruzione del cianuro non
ricombinato.
Il cianuro, infatti, si combina con il ferro contenuto nella malta
cementizia e nei mattoni sotto forma di ossido.
A tale riguardo va detto che l'ossido di ferro viene comunemente
aggiunto all'impasto dei mattoni per abbassare il punto di fusione e
abbattere così i costi di fabbricazione.
Tra l'altro l'ossido di ferro è anche responsabile del tipico color
ruggine dei mattoni.
Jean Claude Pressac, autore di uno studio sul complesso Auschwitz-Birkenau, pubblicato da "The Beate Klarsfeld
Foudation" nel 1989 e dal titolo Auschwitz, technique and operation of the gas chambers.
http://www.holocaust-history.org/auschwitz...-and-operation/
Il ferro, quindi, reagisce col cianuro anche in quantità esigue dando
luogo al ferrocianuro ferrico, o pigmento blu di Prussia, sostanza di un bel
colore azzurro molto intenso.
Questo è un composto molto stabile, ed il test che sfrutta tale reazione
è molto conosciuto dai chimici per la sua sensibilità.
Ora, l'analisi chimica ha fatto registrare un contenuto di 1.050
mg/kg di cianuri per il campione di riferimento (prelevato
nell'installazione di disinfestazione di Birkenau) e un contenuto massimo
di 7,9 mg/kg per le presunte camere a gas omicide.
Le piccolissime quantità rilevate indicano che in qualche momento
quelle installazioni furono disinfestate con Zyklon-B, così come lo erano
tutti gli edifici e le costruzioni in quelle installazioni.
Ci si sarebbe dovuto aspettare il rinvenimento di una quantità più
elevata di cianuro nei campioni presi nelle presunte camere a gas (ciò per
la maggior quantità di gas ivi presumibilmente usata) o tutt'al più
paragonabile.
Dato che siamo in presenza di dati contrari, non resta che aggiungere
anche questa alle altre prove riguardo alla infondatezza dell'esistenza
delle camere a gas.
L'unica obiezione fatta a questo riguardo è quella dello
sterminazionista George Wellers: egli infatti afferma che le vittime
avrebbero assorbito nei loro polmoni la maggior parte del gas tossico.
Affermazione peregrina e facilmente smontabile con qualche
semplice calcolo: infatti un uomo adulto di70 kg in buona salute può
introdurre nei polmoni circa 500 centimetri cubici di aria.
Con una inspirazione forzata può arrivare a 2.500 centimetri cubici,
secondo l'Enciclopedia Rizzoli Larousse, volume XII pagina 625, voce
Respirazione.
Con una semplice equazione si può calcolare la massa di questa
quantità d'aria; essa oscilla sui 3 grammi, a una temperatura variabile
tra 0 e 25 gradi; si può vedere a pagina 655 del volume I dell'Enciclopedia
Rizzoli Larousse, voce Aria.
Stando a ciò che è scritto nel manuale "Noxioures gases" di Henderson
e Hoggard, edizioni Reinhold, è sufficiente una concentrazione di Zyklon-B
pari a 3.000 parti per milione per determinare una morte pressoché
istantanea.
Si ottiene che, nei 3 grammi di aria ispirati, si trovino all'incirca
0,009 grammi di acido cianidrico: basta prendere le 3000 parti per
milione, moltiplicarle per 1.000.000 e moltiplicare il risultato per i tre
grammi.
Quindi è sufficiente, per uccidere un uomo robusto e in piena salute,
l'inalazione di circa 9 milligrammi di composto; ovvero 0,009 grammi.
Ora, ad esempio, lo storico sterminazionista Pressac parla di una
presunta gasazione di 2000 persone nei crematori II e III avvenuta
utilizzando 6 kg di Zyklon-B.
2000 persone possono quindi aver consumato 18 g di acido
cianidrico, ossia lo 0,003 %. Rimane a disposizione il 99,997 %: un
quantitativo più che sufficiente.
Tutti i testimoni cosiddetti oculari affermano, infine, che i cadaveri
avevano uno strano colore. Prendiamo, per brevità, le testimonianze dei
testimoni oculari della presunta prima gasazione: i testimoni Banach,
Kurant e Weber parlano di cadaveri bluastri.
Il testimone Halgas di cadaveri verdi, il testimone Wolny di cadaveri
blu, il testimone Kula di cadaveri di colore verdognolo, il testimone Kielar
di cadaveri blu, quasi viola-nero.
Secondo le testimonianze (cosiddette) oculari avremmo di fronte dei
cadaveri di individui morti per intossicazione da acido cianidrico di un
colore che varia dal blu al nero.
Peccato che sull'Enciclopedia della Chimica, Edizioni Scientifiche
Uses voce Cianidrico, Acido; volume III, pagina 386 sia scritto
testualmente.
Comunque venga assorbito, l'HCN agisce bloccando l'enzima cellulare
citocromossidasi, indispensabile alla cellula per utilizzare l'ossigeno.
Impedendo a detto enzima il suo ruolo nell'ossidazione della catena dei
citocromi, l'HCN si comporta come un reale veleno protoplasmatico. Pertanto
il sangue del paziente resta con un carico di ossigeno inutilizzato e il colore
della cute diventa rosso per eccesso di ossigeno nel sangue circolante".
Adesso ci verranno a dire che nei campi di concentramento nazisti si diventa anche daltonici!
. -
Janez Namorov.
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A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.
Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.. -
Rex_in_vertice.
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CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)A me sembra tutto così evidente.
Non mi pare proprio.CITAZIONECome si può negare l'evidenza.
Infatti. Come si fa a negare la realtà dei dati. Bhò... mistero della fede!CITAZIONECi sono migliaia di testimoni,
Che si contraddicono l'un l'altro.CITAZIONEci sono i resti dei campi di concentramento..
I resti sono di campi di internamento, non di sterminio.CITAZIONEè ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.
Si, io posso raccontare di aver visto gli alieni.
Anche i campi ci sono, qui si cerca di capire senza preconcetti cosa sia successo.CITAZIONEMi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.
Sembra che stai parlando di un dogma. L'Olocausto è un fatto storico, c'è del falso e c'è del vero, non è mica una religione.
Ti invito a leggere almeno parte di quello che ho postato. Si vede che non ti sei minimamente disturbato a leggere, pensando aprioristicamente che è tutto falso. Intanto chi non fornisce prove storiche e scientifiche non sono io.. -
Luppolo88.
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CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.
Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.
curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite... -
.
Il semplice fatto che gli stessi tedeschi si vergognino dell'olocausto, fa capire che la cosa non è da prendere tanto alla leggera.
Non si può negare ciò che si può vedere.. -
Janez Namorov.
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1)In ciò che hai scritto ci sono dimerosi errori ed imprecisioni.
2)Dimmi in cosa si contraddicono i sopravvissuti.
3)Molti campi sono stati distrutti, in parte o interamente.
4)Non sto parlando di un "dogma". Se i milioni sono stati 6 o 4 fa poca differenza, è impossibile stabilire con esattezza quante persone siano realmente morte, il fatto stà che milioni di ebrei sono scomparsi dalla faccia della terra e di dati falsi sono uttti buoni ad averli. E' facile dire che non è stato ammazzato nessun ebreo, e mettere qualche numero a caso.. -
Rex_in_vertice.
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CITAZIONE (Dark @ 20/12/2008, 13:34)Il semplice fatto che gli stessi tedeschi si vergognino dell'olocausto, fa capire che la cosa non è da prendere tanto alla leggera.
Non si può negare ciò che si può vedere.
Non ti sembrano argomentazioni un po' povere?
Non si può negare ciò che si vede. Ma qui non si vede un bel niente. Solo tante chiacchiere. Ma i fatti? Perchè i revisionisti sono perseguitati e imprigionati, nonchè osteggiati nelle loro ricerche? C'è qualcosa da tenere segreto?
La storia non è il libro cuore: so bene che è doloroso smontare il mito dell'Olocausto dopo tutti quei bei film che ci han fatto su (Il Pianista, Shindler's List, La Vita è Bella. Non sono ironico, sono davvero bellissimi film). Ma la storia non è Hollywood.. -
Janez Namorov.
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CITAZIONE (Luppolo88 @ 20/12/2008, 13:23)CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.
Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.
curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite..
Ancora con sta storia..
. -
Rex_in_vertice.
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CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:36)1)In ciò che hai scritto ci sono dimerosi errori ed imprecisioni.
Non l'ho scritto io. Quel che ho postato fa parte di saggistica revisionista scritta negli anni '70. Ma ti posso trovare di tutto, di tantissimi autori.
Come vedi i dati sono stati presi dagli stessi testimoni ebrei, che si contraddicono l'un l'altro.
Sarei curioso di vedere dove stanno le imprecisioni e gli errori.CITAZIONE2)Dimmi in cosa si contraddicono i sopravvissuti.
Leggi.CITAZIONE3)Molti campi sono stati distrutti, in parte o interamente.
E che significa?
. -
Janez Namorov.
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CITAZIONE (Rex_in_vertice @ 20/12/2008, 13:37)Ma la storia non è Hollywood.
Difatti, la storia sono i reduci. E le loro testimonianze.
. -
.CITAZIONE (Luppolo88 @ 20/12/2008, 13:23)CITAZIONE (Janez Namorov @ 20/12/2008, 13:08)A me sembra tutto così evidente. Come si può negare l'evidenza. Come si può negare che milioni di ebrei, zingari ecc. sono stati brutalmente uccisi. Ci sono migliaia di testimoni, ci sono i resti dei campi di concentramento.. è ancora tutto li. Sarebbe come dire che le torrri gemelle non ci sono mai state. Io so che l'olocausto c'è stato perchè conosco uno del mio paese che è stato in un campo di concentramento, e racconta cose orribili. Spaventose. Inumane. Mostruose.
Mi sono trattenuto, perchè rischio il ban, ma non riesco a concepire come si possa negare l'esistenza dell'olocausto. Non comprendo come certe persone lo possano fare. L'olocausto c'è stato, è da sperare solo che non si ripeta di nuovo. Insabbairlo sgnifica che la gente se ne dimenticherà, e commetteremo gli stessi errori, ma che errori: ORRORI del passato.
curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite..
Nessuno qui l'ha negato.
E vorrei dire che la differenza tra foibe e olocausto è che quello che è successo nelle prime non poteva essere controllato, è una rivolta di chi ha subito torti dai fascisti. L'olocausto è stato organizzato a tavolino da pazzi.
C'è differenza tra chi si vendica e chi uccide senza motivo.
Non giustifico le foibe, però non si possono mettere allo stesso livello dell'olocausto.. -
Rex_in_vertice.
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CITAZIONE (Dark @ 20/12/2008, 13:40)L'olocausto è stato organizzato a tavolino da pazzi.
E' questa la stupidaggine. Se qualcuno leggesse quel che ho postato, e subito dopo leggesse i vostri commenti, si renderebbe conto di che lavaggio del cervello subiamo ogni 27 Gennaio.CITAZIONENon giustifico le foibe, però non si possono mettere allo stesso livello dell'olocausto.
Già, le vittime Italiane non valgono quanto quelle ebree.
Appare chiaro che non avete alcuna argomentazione valida. Io continuo a postare altro materiale. Spero che la discussione si faccia più interessante.. -
Luppolo88.
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CITAZIONE (Dark @ 20/12/2008, 13:40)CITAZIONE (Luppolo88 @ 20/12/2008, 13:23)curioso.. per 60 anni le foibe non sono mai esistite..
Nessuno qui l'ha negato.
E vorrei dire che la differenza tra foibe e olocausto è che quello che è successo nelle prime non poteva essere controllato, è una rivolta di chi ha subito torti dai fascisti. L'olocausto è stato organizzato a tavolino da pazzi.
C'è differenza tra chi si vendica e chi uccide senza motivo.
Non giustifico le foibe, però non si possono mettere allo stesso livello dell'olocausto.
torna a scrivere di qualcosa che ti compete come i pokemon o naruto.