COME VIVERE LA VACANZA SENZA TRAUMI

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  1. <Linotto>
     
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    COME VIVERE LA VACANZA SENZA TRAUMI

    Contusioni, strappi muscolari, distorsioni, tendiniti: sono gli incidenti cui si va incontro d’estate quando, coi muscoli arrugginiti dalla lunga pausa invernale e non sufficientemente riscaldati, si affrontano sulle spiagge o in montagna sforzi eccessivi.
    Cosa fare per non rovinare la vacanza, specie se si è lontani dai centri abitati?
    Beh, per fortuna, nella maggior parte dei casi, tutto si risolve con qualche giorno di riposo, i cubetti di ghiaccio e una pomata antinfiammatoria ma bisogna saper distinguere quando non occorre l’intervento del medico ed è sufficiente la terapia “fai-da-te”.

    Prendiamo LO STRAPPO MUSCOLARE che si verifica proprio per la mancata elasticità del muscolo.
    La schiena e gli arti inferiori sono i punti maggiormente colpiti. E’ sufficiente qualche giorno di riposo, qualche massaggio decontratturante e poche compresse di farmaci antinfiammatori. Se avete avvertito però un dolore violento e penetrante come una coltellata nel polpaccio, nella coscia, significa che il muscolo ha subito una lacerazione ed allora occorre l’intervento dello specialista e il ricorso ad un’ecografia. Solo così si potrà valutare il danno, la cui entità può richiedere anche un piccolo intervento chirurgico di sutura per riparare il muscolo.

    Passiamo alle CONTUSIONI che comportano la lacerazione dei vasi capillari in profondità, anche se non c’è stata penetrazione dell’oggetto contro cui siamo andati a sbattere.
    Se si tratta solo di un livido il riassorbimento avverrà in qualche giorno.Ma se si è formato un ematoma perché il sangue che si è riversato nel tessuto è stato copioso, è consigliabile il ricorso a pomate a base di eparina. In taluni casi di versamento abbondante, dopo previa ecografia, si potrà procedere con l’aspirazione del sangue con ago e siringa.

    Caviglia, ginocchio e spalla corrono il pericolo delle DISTORSIONI che se sono di primo grado, possono essere curate senza l’intervento del dottore con ghiaccio, pomate antinfiammatorie e riposo dell’arto colpito per almeno quindici giorni. Ma se il dolore è stato acutissimo in seguito alla lacerazione dei legamenti e non si riesce a posare il piede per terra, occorre fare un’ecografia e sottoporsi ad un’indagine radiografica in quanto potrebbe essersi fratturato il malleolo. Naturalmente il piede va tenuto fuori carico per 15-20 giorni. Meglio immobilizzarlo con un bendaggio o con un tutore ortopedico.
    L’intervento chirurgico urge solo per le distorsioni di terzo grado quando, per esempio, si è verificata la rottura del ligamento crociato anteriore del ginocchio. Il ricorso allo specialista, in tal caso, è d’obbligo.
    Il rischio per la spalla consiste nella lussazione che può anche ritornare spontaneamente al suo posto o richiedere l’intervento dei medici del Pronto Soccorso che agiscono sulla dislocazione, riducendola. Naturalmente la parte colpita va immobilizzata per almeno venti giorni o con un bendaggio o con il tutore ortopedico.

    La cosa che non si deve fare è ignorare i sintomi delle TENDINITI, ossia delle infiammazioni del tendine provocate da sforzi compiuti senza un’adeguata preparazione o riscaldamento muscolare.
    Si dice, infatti, che le tendiniti sono la “malattia dei tennisti” perché il rischio maggiore tocca al gomito, al tendine di Achille (ossia la caviglia), agli adduttori all’inguine e alla cuffia dei rotatori, ossia la spalla. Ghiaccio e pomate antinfiammatorie sono spesso risolutivi.
    Ma guai se si continua a fare sport: in quei casi la guarigione richiede periodi lunghissimi.


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    libero.salute.it
     
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  2. valandis
     
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    zione o riscalda
     
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1 replies since 20/8/2005, 09:08   2081 views
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