Cane fatto morire di fame come "opera d'arte"

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  1. redcat
     
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    Tantissime persone ci hanno scritto per segnalare la vicenda del cane fatto morire di fame come "opera d'arte" in Centro America.
    Non si puo' fare nulla per aiutare questo animale, che ormai sara' gia' morto, visto che il fatto risale allo scorso agosto, l'unica cosa che si puo' fare e' far "cattiva pubblicita'" all'artista e alla galleria che ha esposto questa tortura. Piu' che altro per evitare che altri pazzi vengano lasciati fare la stessa cosa in futuro.

    La vicenda e' questa: un pazzo del Costa Rica che si chiama Guillermo Habacuc Vargas, sedicente artista, ma solo pazzo, ha esposto ad agosto nella Galería Códice (in Nicaragua) quella che secondo lui e' una sua "opera d'arte". In realta' si trattava di un cane tenuto a catena, lasciato morire di fame e sete, e l'opera d'arte consisteva nel guardare la sua agonia. Il pazzo non lasciava che nessuno desse da mangiare o da bere all'animale.

    Questo succedeva ad agosto 2007, per cui questo cane e' certamente morto.

    La cosa davvero incredibile non e' che questo individuo abbia avuto questa "pensata", di pazzi ce ne sono tanti al mondo, ma che:

    1. la galleria l'abbia lasciato fare - certamente in Nicaragua non esistono leggi a protezione degli animali d'affezione, qui in Italia sarebbe ovviamente stato illegale. Lo sarebbe stato perfino se fatto su un animale "da reddito". Ma questo non e' un buon motivo per lasciarglielo fare.

    2. NESSUNO sia andato li' a prendere il cane e portarlo via. Nei commenti alla vicenda dicono che l'"artista" allontanava con insulti chiunque tentasse di accudire l'animale. Ma chi se ne frega?! Si va li' e si porta via il cane, e basta! Percio', non meno colpevoli del pazzo sono state tutte le persone che sono state a guardare e non hanno fatto nulla, e questo ci fa capire quanto orribile sia la specie umana.

    Inoltre, in seguito a quella mostra in Nicaragua, il pazzo e' stato scelto per rappresentare il suo Paese nella "Biennale Centroamericana 2008" che si terra' in Honduras! Chi e' piu' colpevole, il pazzo o chi gli da' retta e lo sostiene?

    Qui ci sono le terribili foto del cane in questa mostra della tortura:
    http://www.marcaacme.com/blogs/analog/inde...ezas_de_habacuc

    Qui c'e' una petizione da firmare, indirizzata alla Biennale Centroamericana:
    http://www.petitiononline.com/13031953/petition.html

    Se nei prossimi giorni verranno segnalate altre proteste da fare, le ivulgheremo, anche se, purtroppo, non e' che si possa fare molto in questo modo e a distanza; li' va proprio cambiata la legge e la testa della gente... in ogni caso, questo e' per ora quel che si puo' fare sull'argomento. (AgireOra Network)

    Edited by redcat - 24/10/2007, 14:46
     
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    le foto dell'agonia x fortuna nn si vedono...mi chiedo dove possa arrivare la mente umana...perche nn ha sperimentato l'opera d'arte su di se...certo lui è meno inerte e indifeso di quel povero cane...
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  3. *The_King*
     
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    che cosa assurda.......di stron*i ce ne sono e sempre ce ne saranno
     
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  4. ¦ Morgan ¦
     
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    Guillermo Habacuc Vargas chiede scusa

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    Roma, 31 ottobre 2007. Ora Guillermo Habacuc Vargas chiede scusa. L’artista costaricano, che dovrebbe rappresentare il suo Paese nella Biennale Centroamericana del 2008, in Honduras, è stato infatti accusato di crudeltà per la sua la sua ultima opera che mostrava un cane randagio all’interno di una galleria legato a debita distanza da una ciotola di cibo. Questa era l'incredibile e terribile notizia che avevamo rilanciato e che tanto sgomento ha provocato sul web.

    Chiaro lo sconcerto dei visitatori, che chiedevano all’artista di liberare il cane, e l’indignazione da parte di persone di tutto il mondo. Una condanna tale che ha portato Vargas a parlare. In un'intervista rilasciata a la 'Nación' ha infatti dichiarato che lo scopo non era causare sofferenza all’animale, ma illustrare un problema. “Nella mia città natale, San Josè, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno dedica loro attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di “natività”, - spiega - ciò crea un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. “Natività” era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su una strada".

    Rimane il fatto che non è facendo morire pubblicamente e volutamente un cane che si risolve il problema. Anche perché l’artista si è deciso a spiegare il significato della sua opera soltanto dopo la dura reazione che la sua crudeltà aveva suscitato da parte dell’opinione pubblica. E ci si chiede anche perché il Madc, il Museo de arte y diseno contemporaneo del suo Paese, invece di vietare un’opera del genere ha dichiarato che ogni rappresentazione, pur discutibile che sia, non deve dar spunto a censura.

    Insomma, al di là delle sue motivazioni, ci troviamo ancora una volta davanti ad una voglia eccessiva di esibizionismo. Anche perché sembra che l’artista abbia pagato dei ragazzini per catturare il cane. Quindi la malvagità dell’atto inizia ancor prima dell’esposizione. Voglia di apparire dicevamo, a tutti i costi. Voglia di avere una libertà di espressione in un mondo in cui liberi non siamo.

    Un mondo crudele, in cui il rispetto degli altri, siano essi persone, animali o cose, lascia spazio alla cattiveria, al voler far parlare di sé a costo di qualsiasi prezzo. Al punto tale che anche il museo ha preferito non ascoltare le critiche dei visitatori che chiedevano la liberazione del cane perché la notizia fa parlare, a prescindere dalla crudeltà dell’argomento.

    “Non è arte, ma violenza. E’ la più grande rappresentazione della crudeltà degli uomini nei confronti degli animali. In fondo – aveva dichiarato a moderatamente.com, il noto veterinario Federico Coccia – la stessa catena per legare il cane è una violenza dell’uomo nei confronti dell’animale, non rappresenta certo una situazione naturale”.

     
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    ...Legato a una catena pure lui deve restare. Troppo comodo; ma che fece di uomo. Puah!! :vomito:
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    ora si cerca almeno di impedire che questo pseudo artista possa venire in europa a fare mostre o convegni...
    speriamo ci si riesca
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  7. Manga Sprai
     
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    “Nella mia città natale, San Josè, Costa Rica, decine di migliaia di randagi muoiono di fame e malattia e nessuno dedica loro attenzioni. Ora, se pubblicamente mostri una di queste creature morte di fame, come nel caso di “natività”, - spiega - ciò crea un ritorno che evidenzia una grande ipocrisia in tutti noi. “Natività” era una creatura fragile e sarebbe morta comunque su una strada".

    non lo scuso, ma ha ragione.
     
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  8. ilenia.
     
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    con l'auspicio ke qst 'artista' cn tt le bestie ke lo circondano abbiano una vita piena d stenti e sfortune e ke s sentano in colpa per ciò ke hanno ftt e hanno lasciato fare a qst mostro ke nn dv essere kiamato piu artista ne uomo.è solo una specie d bestia senza cuore e senza cervello inutile sulla faccia della terra.nn deve fare la fine del cane,nn dv morire,ma dv patire per tt la vita.soffre d più!povero cane.per tt coloro ke manderanno le bestemmie a me...spekkio riflesso.e inoltre qst bestia nn ha ragione ma c sn modi e modi per riprendere le cure del randagismo.
     
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  9. Twister9
     
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    senza parole...
     
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  10. EvanLawliet
     
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    Io ora,scuse o no,legherei lui ad una catena e con una bella torta davanti..che non può toccare pochi centimetri;
    E magari con qualche giapponese che gli scatta le foto :lol:
     
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9 replies since 24/10/2007, 13:27   3233 views
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