Scheda Libro Jack Frusciante è uscito dal gruppo

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    NOME DELL’AUTORE: Enrico Brizzi
    TITOLO DEL LIBRO: Jack Frusciante è uscito dal gruppo
    CASA EDITRICE: Tascabili Baldini & Castoldi
    ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1994

    GENERE DEL LIBRO
    Il libro è un racconto biografico - realistico perché tratta senza censura della vita di un ragazzo; vi sono rappresentate le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue paure…..

    AMBIENTE
    I fatti narrati avvengono nella città di Bologna; precisamente nella casa di Alex e Adelaide; il liceo Caimani, vari pub e bar, varie strade. Alcuni fatti riportati in maniera molto rapida si svolgono a Londra.

    TEMPO
    Nel racconto non vengono mai fatti precisi riferimenti cronologici; tuttavia grazie al contesto (linguaggio usato dai personaggi, modi di vivere e pensare, la musica che Alex dice di ascoltare, fatti realmente accaduti: la morte del giudice Falcone) si può dedurre che i fatti si svolgono durante gli anni Novanta. Si possono comunque individuare i mesi: all’incirca da febbraio a giugno.

    TEMI PRINCIPALI
    I temi principali del racconto possono essere così riassunti:
    - Alex e la vita di tutti i giorni: scuola (un disastro!), amici, casa
    - Alex frequenta Martino
    - Alex conosce Adelaide
    - La morte di Martino
    - Alex e Adelaide condividono molto tempo insieme
    - Alex si accorge di provare qualcosa di speciale per Adelaide
    - La vacanza di Alex a Londra
    - La partenza di Adelaide per l’America

    PERSONAGGI
    Il protagonista di questo racconto è Alex. Egli è un ragazzo di circa sedici anni frequentante il secondo anno del liceo classico che guarda il mondo con gli occhi di un comune adolescente ed ha dei comportamenti prettamente caratteristici della sua età: non ama la scuola e ovviamente anche studiare e quando può cerca di marinarla, in classe siede all’ultimo banco e invece di ascoltare la lezione guarda i giornali, prende in giro i suoi compagni “secchioni” ma al momento dei compiti in classe non esita a chiedere loro aiuto, non sorregge davanti alle domande insistenti dei genitori (tipo: dove vai? A che ora torni? Con chi esci?)ama uscire e incontrarsi con la sua banda di amici. L’unico suo modo di sentirsi vivo è di cambiare continuamente, di fare recite: il fidanzatino di una tale, il teenager gentile. Pensa che nella vita non ha senso essere sinceri perché è solo una perdita di tempo. Ama fingere e stupire. Tuttavia con una persona (Adelaide) non riesce ad assumere un comportamento negativo anzi diventa affabile e docile. Rivela dunque una doppia personalità. Inoltre ha una grande passione per la bicicletta che, del resto, è il suo mezzo di trasporto con cui si sposta più frequentemente. Vorrebbe fare il giornalista per unire (secondo il suo punto di vista) le due cose più belle: viaggiare e scrivere.
    Adelaide (per gli amici Aidi) è una ragazza dai capelli castani e la pelle scura, di origine siciliana. All’incirca ha la stessa età di Alex. Ha una sincerità abbacinante e ogni volta che dice qualcosa riesce a nebulizzare interesse e fascino attorno a sé. Non né egocentrica né vanitosa. Le piacerebbe vivere in India.
    Martino è un amico che Alex conosce da poco, ha due anni più di lui, si frequentano a patto che lui non gli avrebbe fatto conoscere nessuno dei suoi amici house e Alex nessuno del mondo Fender del punk parrocchiale. È molto attento al vestire, rigorosamente sempre maglioni di marca e anfibi “Doctor Marten’s”; ha una vespa special blu. Ha un lessico da guerriero della notte e pieno di soldi. I suoi genitori sono divorziati e lui non ci tiene a parlare di loro, di conseguenza è indipendente e non deve rendere conto a nessuno. Non ha nessun hobby, è visto come il classico “fighetto” che conosce tutto il mondo. È uno che si sente a proprio agio in tutte le situazioni. Va in giro con un coltello a serramanico nella tasca della giacca. Trascorre una vita da gentil-giovane: ha gli appuntamenti dal barbiere segnati sul calendario, pochissimi obblighi (ha abbandonato gli studi) e molti privilegi. Ha una visione molto negativa delle ragazze; non si sente nessuno. Tuttavia Alex, dal suo punto di vista, crede che sia felice e si sente inferiore nei confronti di Martino.
    Rinaldi è un compagno di classe di Alex, maniaco sorridente e felice. È un ragazzo malizioso, scherza sulle compagne in maniera pesante, crede che siano tutte uguali: poche di buono e giocano con i sentimenti.
    Altri personaggi che rivestono un piccolo ruolo ma vengono soltanto menzionati senza essere descritti accuratamente sono: Mattia che cerca di intromettersi nel rapporto tra Alex e Adelaide per conquistarla, i genitori di Alex che appunto appaiono solo per fare gli interrogatori al proprio figlio o i soliti rimproveri, le cosiddette “paranoie”. Inoltre vi sono personaggi che non rivestono nessun ruolo ma appaiono piuttosto come comparse sono: Elena, l’amica di Aidi, vista da Alex come persona accettabile, un po’ saccente, look sul nichilista. La madre di Aidi, gentile e prodiga; il padre, simile ad un investigatore; Chiara, la sorella maggiore di Aidi, bellissima e simpaticissima. Infine ad un certo punto della narrazione viene nominato un personaggio: Jack Frusciante, il chitarrista della band dei “Red Hot Chili Peppers”. Un tipo magro e muscoloso, sul metro e settanta; ha acconciature memorabili: taglio a caschetto primi Beatles o testa rasata con un gran ciuffo fin sugli occhi. Sempre rimasto in ombra rispetto agli altri del complesso. Il nome di questo chitarrista è anche il titolo del libro, solo che nella vicenda non è mai comparso, viene solo descritto.

    FABULA E INTRECCIO
    In questo racconto la fabula e l’intreccio non coincidono, e la narrazione si apre in medias res: incomincia dal momento in cui Aidi è partita per l’America, Alex è solo e il narratore decide di raccontare i fatti dall’inizio.

    NARRATORE E PUNTO DI VISTA
    In questo racconto non vi è solo un punto di vista ma bensì due. Il primo punto di vista è a focalizzazione zero ed è adottato dall’autore in quanto riporta i pensieri, gli stati d’animo e le azioni dei personaggi, conseguentemente il narratore è esterno. Un secondo punto di vista è quello di Alex; infatti alla narrazione dell’autore si alterna quella sua che interviene spesso raccontando i fatti dalle pagine dell’ ”archivio magnetico del signore Alex D.” e quindi in questo caso il narratore è interno.

    GIUDIZIO SUL LIBRO
    Io trovo che questo libro sia piacevole; è accostabile anche ai ragazzi che non gradiscono la lettura. Mi riferisco ai ragazzi perché questo libro pur essendo di una comprensione estremamente facile può risultare un po’ meno comprensibile per un pubblico meno giovane a meno che non abbiano un contatto diretto con il mondo degli adolescenti. Infatti il nostro Alex oltre ad usare un linguaggio molto spudorato, si serve anche di parole prettamente del gergo giovanile, di abbreviazioni (“para” per indicare la paranoia, lo stato in cui si trova quando si è depressi o non si sa che fare;) fa riferimenti a gruppi musicali nati da poco e dunque bisogna essere aggiornati con gli ultimissimi tempi. Credo che l’autore sia stato molto bravo a raccontare la storia, ha captato tutti i momenti e i pensieri salienti di Alex: l’avversione contro la scuola, i divertimenti con gli amici, le emozioni provate per Adelaide. Riflettono la vita di ogni adolescente. Un personaggio che mi ha fatto riflettere, pur essendo stato in scena per poco tempo è stato Martino; apprendiamo da Alex che questo è un ragazzo ricco con i genitori separati e quindi proprio per questo può concedersi molti lussi, uno dei suoi sperperi è dato dalla droga. Egli è chiamato dagli altri “tossico” ed è visto quasi come un mito, malgrado ciò lui interiormente non si sente affatto bene infatti vediamo che poi fa una brutta fine. Ora per fortuna Martino è un personaggio immaginario ma nella realtà questa cose accadono tutti i giorni; sono molti i giovani che si rifugiano nella droga per diversi motivi: c’è chi è facilmente trasportabile, chi non vuole deludere l’amico o non vuole essere preso in giro per un rifiuto, chi è ricco e vuole avere una diversa esperienza oppure c’è chi è fragile e non riesce a risolvere i problemi, si sente solo o rifiutato e si risolleva in questo modo. Tutti questi motivi fanno davvero ribrezzo ma è compito di tutti noi riuscire o almeno provare ad evitare questo male, che è uno dei tanti che affligge la società di oggi, del resto nella nostra società c’è stato un capovolgimento di principi morali e valori: tutto ciò che è negativo è visto come positivo e chi cerca di osservare le buone regole è uno sciocco.
     
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  2. •Geisterfahrer~
     
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    L'hai fatta tu o è presa da internettt????
     
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    CITAZIONE (||max|| @ 16/5/2007, 15:51) 
    NOME DELL’AUTORE: Enrico Brizzi
    TITOLO DEL LIBRO: Jack Frusciante è uscito dal gruppo
    CASA EDITRICE: Tascabili Baldini & Castoldi
    ANNO DI PUBBLICAZIONE: 1994

    GENERE DEL LIBRO
    Il libro è un racconto biografico - realistico perché tratta senza censura della vita di un ragazzo; vi sono rappresentate le sue emozioni, i suoi pensieri, le sue paure…..

    AMBIENTE
    I fatti narrati avvengono nella città di Bologna; precisamente nella casa di Alex e Adelaide; il liceo Caimani, vari pub e bar, varie strade. Alcuni fatti riportati in maniera molto rapida si svolgono a Londra.

    TEMPO
    Nel racconto non vengono mai fatti precisi riferimenti cronologici; tuttavia grazie al contesto (linguaggio usato dai personaggi, modi di vivere e pensare, la musica che Alex dice di ascoltare, fatti realmente accaduti: la morte del giudice Falcone) si può dedurre che i fatti si svolgono durante gli anni Novanta. Si possono comunque individuare i mesi: all’incirca da febbraio a giugno.

    TEMI PRINCIPALI
    I temi principali del racconto possono essere così riassunti:
    - Alex e la vita di tutti i giorni: scuola (un disastro!), amici, casa
    - Alex frequenta Martino
    - Alex conosce Adelaide
    - La morte di Martino
    - Alex e Adelaide condividono molto tempo insieme
    - Alex si accorge di provare qualcosa di speciale per Adelaide
    - La vacanza di Alex a Londra
    - La partenza di Adelaide per l’America

    PERSONAGGI
    Il protagonista di questo racconto è Alex. Egli è un ragazzo di circa sedici anni frequentante il secondo anno del liceo classico che guarda il mondo con gli occhi di un comune adolescente ed ha dei comportamenti prettamente caratteristici della sua età: non ama la scuola e ovviamente anche studiare e quando può cerca di marinarla, in classe siede all’ultimo banco e invece di ascoltare la lezione guarda i giornali, prende in giro i suoi compagni “secchioni” ma al momento dei compiti in classe non esita a chiedere loro aiuto, non sorregge davanti alle domande insistenti dei genitori (tipo: dove vai? A che ora torni? Con chi esci?)ama uscire e incontrarsi con la sua banda di amici. L’unico suo modo di sentirsi vivo è di cambiare continuamente, di fare recite: il fidanzatino di una tale, il teenager gentile. Pensa che nella vita non ha senso essere sinceri perché è solo una perdita di tempo. Ama fingere e stupire. Tuttavia con una persona (Adelaide) non riesce ad assumere un comportamento negativo anzi diventa affabile e docile. Rivela dunque una doppia personalità. Inoltre ha una grande passione per la bicicletta che, del resto, è il suo mezzo di trasporto con cui si sposta più frequentemente. Vorrebbe fare il giornalista per unire (secondo il suo punto di vista) le due cose più belle: viaggiare e scrivere.
    Adelaide (per gli amici Aidi) è una ragazza dai capelli castani e la pelle scura, di origine siciliana. All’incirca ha la stessa età di Alex. Ha una sincerità abbacinante e ogni volta che dice qualcosa riesce a nebulizzare interesse e fascino attorno a sé. Non né egocentrica né vanitosa. Le piacerebbe vivere in India.
    Martino è un amico che Alex conosce da poco, ha due anni più di lui, si frequentano a patto che lui non gli avrebbe fatto conoscere nessuno dei suoi amici house e Alex nessuno del mondo Fender del punk parrocchiale. È molto attento al vestire, rigorosamente sempre maglioni di marca e anfibi “Doctor Marten’s”; ha una vespa special blu. Ha un lessico da guerriero della notte e pieno di soldi. I suoi genitori sono divorziati e lui non ci tiene a parlare di loro, di conseguenza è indipendente e non deve rendere conto a nessuno. Non ha nessun hobby, è visto come il classico “fighetto” che conosce tutto il mondo. È uno che si sente a proprio agio in tutte le situazioni. Va in giro con un coltello a serramanico nella tasca della giacca. Trascorre una vita da gentil-giovane: ha gli appuntamenti dal barbiere segnati sul calendario, pochissimi obblighi (ha abbandonato gli studi) e molti privilegi. Ha una visione molto negativa delle ragazze; non si sente nessuno. Tuttavia Alex, dal suo punto di vista, crede che sia felice e si sente inferiore nei confronti di Martino.
    Rinaldi è un compagno di classe di Alex, maniaco sorridente e felice. È un ragazzo malizioso, scherza sulle compagne in maniera pesante, crede che siano tutte uguali: poche di buono e giocano con i sentimenti.
    Altri personaggi che rivestono un piccolo ruolo ma vengono soltanto menzionati senza essere descritti accuratamente sono: Mattia che cerca di intromettersi nel rapporto tra Alex e Adelaide per conquistarla, i genitori di Alex che appunto appaiono solo per fare gli interrogatori al proprio figlio o i soliti rimproveri, le cosiddette “paranoie”. Inoltre vi sono personaggi che non rivestono nessun ruolo ma appaiono piuttosto come comparse sono: Elena, l’amica di Aidi, vista da Alex come persona accettabile, un po’ saccente, look sul nichilista. La madre di Aidi, gentile e prodiga; il padre, simile ad un investigatore; Chiara, la sorella maggiore di Aidi, bellissima e simpaticissima. Infine ad un certo punto della narrazione viene nominato un personaggio: Jack Frusciante, il chitarrista della band dei “Red Hot Chili Peppers”. Un tipo magro e muscoloso, sul metro e settanta; ha acconciature memorabili: taglio a caschetto primi Beatles o testa rasata con un gran ciuffo fin sugli occhi. Sempre rimasto in ombra rispetto agli altri del complesso. Il nome di questo chitarrista è anche il titolo del libro, solo che nella vicenda non è mai comparso, viene solo descritto.

    FABULA E INTRECCIO
    In questo racconto la fabula e l’intreccio non coincidono, e la narrazione si apre in medias res: incomincia dal momento in cui Aidi è partita per l’America, Alex è solo e il narratore decide di raccontare i fatti dall’inizio.

    NARRATORE E PUNTO DI VISTA
    In questo racconto non vi è solo un punto di vista ma bensì due. Il primo punto di vista è a focalizzazione zero ed è adottato dall’autore in quanto riporta i pensieri, gli stati d’animo e le azioni dei personaggi, conseguentemente il narratore è esterno. Un secondo punto di vista è quello di Alex; infatti alla narrazione dell’autore si alterna quella sua che interviene spesso raccontando i fatti dalle pagine dell’ ”archivio magnetico del signore Alex D.” e quindi in questo caso il narratore è interno.

    GIUDIZIO SUL LIBRO
    Io trovo che questo libro sia piacevole; è accostabile anche ai ragazzi che non gradiscono la lettura. Mi riferisco ai ragazzi perché questo libro pur essendo di una comprensione estremamente facile può risultare un po’ meno comprensibile per un pubblico meno giovane a meno che non abbiano un contatto diretto con il mondo degli adolescenti. Infatti il nostro Alex oltre ad usare un linguaggio molto spudorato, si serve anche di parole prettamente del gergo giovanile, di abbreviazioni (“para” per indicare la paranoia, lo stato in cui si trova quando si è depressi o non si sa che fare;) fa riferimenti a gruppi musicali nati da poco e dunque bisogna essere aggiornati con gli ultimissimi tempi. Credo che l’autore sia stato molto bravo a raccontare la storia, ha captato tutti i momenti e i pensieri salienti di Alex: l’avversione contro la scuola, i divertimenti con gli amici, le emozioni provate per Adelaide. Riflettono la vita di ogni adolescente. Un personaggio che mi ha fatto riflettere, pur essendo stato in scena per poco tempo è stato Martino; apprendiamo da Alex che questo è un ragazzo ricco con i genitori separati e quindi proprio per questo può concedersi molti lussi, uno dei suoi sperperi è dato dalla droga. Egli è chiamato dagli altri “tossico” ed è visto quasi come un mito, malgrado ciò lui interiormente non si sente affatto bene infatti vediamo che poi fa una brutta fine. Ora per fortuna Martino è un personaggio immaginario ma nella realtà questa cose accadono tutti i giorni; sono molti i giovani che si rifugiano nella droga per diversi motivi: c’è chi è facilmente trasportabile, chi non vuole deludere l’amico o non vuole essere preso in giro per un rifiuto, chi è ricco e vuole avere una diversa esperienza oppure c’è chi è fragile e non riesce a risolvere i problemi, si sente solo o rifiutato e si risolleva in questo modo. Tutti questi motivi fanno davvero ribrezzo ma è compito di tutti noi riuscire o almeno provare ad evitare questo male, che è uno dei tanti che affligge la società di oggi, del resto nella nostra società c’è stato un capovolgimento di principi morali e valori: tutto ciò che è negativo è visto come positivo e chi cerca di osservare le buone regole è uno sciocco.
     
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