La fattoria degli animali di George Orwell

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  1. Intern@t
     
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    SFONDO

    Sebbene i personaggi in questo libro sono animali che possono parlare, non devi pensare che questo romanzo sia sul tipo del film "Babe" con porcellini graziosi e roba varia. Questo è uno di quei libri dove i personaggi rappresentano temi di grande politica. Orwell era impegnato in politica. Il romanzo prende spunto dalla Rivoluzione in Russia del 1917quando il popolo si è ribellato alla gente ricca. Il primo condottiero del popolo russo era Lenin. Ha voluto rendere ognuno uguale, così che non ci sarebbe più stata né gente povera né gente ricca. Poi Lenin è morto, e due personaggi hanno lottato per prendere la sua carica: Stalin e Trotsky. Alla fine Stalin ha vinto e ha controllato il Partito Comunista. La gente ricca ha perso alla fine. Più che a quell'evento storico particolare, La Fattoria degli Animali è un avvertimento per le politiche, la società, l'avidità; è un’acuta opera di satira verso un certo tipo di totalitarismo che ha avuto proprio in Stalin la sua più clamorosa esemplificazione.


    PERSONAGGI PRINCIPALI

    Il Vecchio Maggiore : Un maiale saggio dalle cui idee comincia la ribellione degli animali. Chiama tutti “compagni”Muore prima che cominci la rivolta.
    Napoleon: Un maiale che lotta per essere il capo dopo la morte del Maggiore.
    Palla di neve: Un'altro maiale che lotta per essere il capo dopo la morte del Maggiore.
    Clarinetto: Un maiale che fa propaganda (mentendo).
    Gondrano e Berta: Due cavalli che sono muti. Tutto ciò che fanno è lavorare.
    Mollie: Un cavallo che abbandona quando gli animali si rivoltano.
    Benjamin: Un asino che non crede alla rivoluzione animale, ma fa il suo lavoro in ogni modo perchè è legato al suo amico Gondrano. Non ride mai. Sopravvive alla fine.
    Cani: La polizia degli animali.
    Pecore: Seguono chiunque.
    Mosè: Una corvo imperiale che racconta storie.
    I Piccioni: Messaggeri che viaggiano oltre la fattoria per spargere la parola della ribellione.
    Coltivatore Jones: l'uomo che possiede la fattoria.
    Pilkington: Un umano gentile .
    Frederick: Un umano malvagio.
    Whymper: Un altro umano .


    TRAMA

    La fattoria è posseduta da un ubriacone chiamato Coltivatore Jones. Ha molti animali in questa fattoria. Una notte, il coltivatore va a letto ubriaco, ed gli animali fanno una riunione. Il vecchio maiale chiamato Maggiore dice agli altri animali che ha fatto un sogno in cui gli uomini avevano reso schiavi gli animali. Allora parlano di come gli uomini usano gli animali e poi li uccidono, e di come tutti gli uomini sono cattivi. Formano un gruppo rivoluzionario e decidono che animali si devono ribellare contro gli uomini che sono il nemico. Gli animali imparano una canzone chiamata "Bestie di Inghilterra" che ha parole adatte alla loro ribellione. Il Maggiore muore poco dopo, ma gli animali vogliono continuare col suo piano.
    Una notte, il Coltivatore Jones va a letto ubriaco e dimentica di dar da mangiare agli animali. Così gli animali vanno nel granaio per mangiare.Il Coltivatore Jones li scopre e li frusta, ma la lotta degli animali continua. Gli uomini perdono e vengono cacciati dalla fattoria. Gli animali allora cambiano il nome della fattoria in "Fattoria degli Animali" e recensiscono alcune regole per viverci.
    Molti animali accorrono alla fattoria e tutti partecipano ai lavori quotidiani. Ogni domenica celebrano la loro ribellione. Allora il Coltivatore Jones ed i suoi uomini cercano di riprendere la fattoria occupata dagli animali, ma gli uomini vengono cacciati di nuovo. C'è molta tensione tra Napoleon e Palla di Neve. Palla di Neve vuole costruire un mulino a vento ma Napoleone non è d'accordo. Così Napoleon dice ai suoi cani di attaccare Palla di Neve. Palla di Neve sopravvive e riesce a scappare dalla fattoria. Dopo Napoleon prende la fattoria, cambia idea e vuole costruire un mulino a vento. Ma c'è un problema coi maiali, perchè cominciano a dormire in letti e così violano il 4°comandamento. Ma i maiali protestano e aggiungono parole alle regole, così la versione nuova della legge dice:"Nessun animale può dormire in un letto CON LENZUOLA." Un temporale distrugge il mulino a vento. Napoleon incolpa per questo Palla di Neve ( che intanto se ne era andato ) e lo accusa di essere un traditore, e di aver distrutto molta roba che gli animali hanno costruito. Così Napoleon raggruppa tutti gli animali nel recinto e porta fuori alcuni animali che crede essere complici Palla di Neve. Dopo aver ammesso il loro crimine, i cani di Napoleon lacerano le loro gole. Il coltivatore vicino, Sig. Frederick, cerca di uccidere gli animali e prendere la fattoria. Fa esplodere il mulino a vento (dopo che è stato riparato) ed uccide molti animali. Ma, una volta di nuovo, gli animali vincono la lotta.
    Da qui comincia il declino della Fattoria degli Animali. Si infrangono tutte le regole dell'animale, o si cambiano le regole così da poter fare tutto ciò che si vuole. Gli anni passano e molti nuovi animali vengono alla fattoria, e lentamente finiscono il cibo. Per sopravvivere, gli animali cominciano ad agire sempre più come gli uomini: camminano su due gambe, e portano vestiti.
    Alla fine del libro, gli animali non hanno più nessuna delle loro regole, ed i maiali cominciano ad avere dei rapporti d'affari con coltivatori umani.

    RIASSUNTO PER CAPITOLI

    - CAPITOLO 1 - La fattoria è posseduta da un ubriacone chiamato Coltivatore Jones. Ha molti animali in questa fattoria. Una notte, il coltivatore va a letto ubriaco, ed gli animali fanno una riunione. Il vecchio maiale chiamato Vecchio Maggiore dice agli altri animali che ha fatto un sogno in cui gli uomini avevano reso schiavi gli animali. Allora parlano di come gli uomini usano gli animali e poi li uccidono, e di come tutti gli uomini sono cattivi. Formano un gruppo rivoluzionario e decidono che animali devono essere tutti amici e che si devono ribellare contro gli uomini che sono il nemico. Gli animali imparano una canzone chiamata "Bestie di Inghilterra" che ha parole adatte alla loro ribellione.

    - CAPITOLO 2 - Una notte, il Coltivatore Jones va a letto e dimentica di dar da mangiare agli animali. Così gli animali vanno nel granaio per mangiare. Il Coltivatore Jones li scopre e li frusta, ma la lotta degli animali continua. Il Maggiore muore ( di vecchiaia ) prima di poter vedere la vittoria degli animali Gli uomini perdono e vengono cacciati dalla fattoria. I maiali imparano a leggere e scrivere e cambiano il nome della fattoria in "Fattoria degli Animali" e scrivono le sette regole recensite dal Maggiore su un muro:

    1) Qualunque cosa va su su 2 gambe è il nemico.
    2) Qualunque cosa ha 4 gambe o le ali è un amico.
    3) Nessun animale porterà vestiti.
    4) Nessun animale dormirà in un letto.
    5) Nessun animale berrà alcol.
    6) Nessun animale ucciderà un altro animale.
    7) Tutti gli animali sono uguali.

    - CAPITOLO 3 - Molti animali accorrono alla fattoria e tutti partecipano ai lavori quotidiani. Ogni domenica celebrano la loro ribellione. Sono felici perché sono liberi e per questo lavorano più duramente e ottengono un raccolto più grande. I maiali diventano i capi e controllano la fattoria e abusano del loro potere per procurarsi mele e latte di cui sono ghiotti.

    - CAPITOLO 4 - il Coltivatore Jones ed i suoi uomini cercano di riprendere la fattoria occupata dagli animali, ma Napoleon, uno dei maiali più autorevoli, è preparato e gli uomini vengono cacciati di nuovo. Il cavallo Gondrano e il maiale Palla di Neve ottengono delle medaglie per il loro valore in battaglia

    - CAPITOLO 5 - Il cavallo Mollie se ne va seguendo un uomo. C'è molta tensione tra Napoleon e Palla di Neve per la conquista del potere. Palla di Neve vuole costruire un mulino a vento per approvvigionare la fattoria con l’elettricità, ma Napoleon non è d'accordo. Così Napoleon dice ai suoi cani di attaccare Palla di Neve durante una riunione in cui doveva illustrare il piano del mulino. Palla di Neve sopravvive e riesce a scappare dai cani, ma viene espulso dalla fattoria, anche se alcuni animali protestano. Napoleon allora prende la fattoria e ne diviene il dittatore usando i cani come temibili guardie. Ora vuole costruire il mulino a vento, i cui piani erano originariamente di Napoleon, ma gli erano strati rubati da Palla di Neve.

    - CAPITOLO 6 - Il mulino a vento crolla durante un temporale. Napoleon da la colpa a Palla di Neve ( che non è più alla fattoria ) per l’incidente e lo accusa di essere un traditore. Palla di Neve diventa il capro espiatorio e viene incolpato di tutto ciò che va storto. Intanto gli uomini che odiano gli animali ammirano il loro riuscito raccolto. I maiali cominciano a comportarsi sempre più come gli uomini. cominciano a dormire in letti e così violano il 4°comandamento. Ma i maiali protestano e aggiungono parole alle regole, così la versione nuova della legge dice:"Nessun animale può dormire in un letto CON LENZUOLA." Napoleon crede che il capo debba avere il meglio di tutto, così dorme nella comoda casa colonica.

    - CAPITOLO 7 – Tempi duri per la fattoria: fa freddo e il cibo è scarso. Napoleon vieta la canzone “ Bestia d’Inghilterra” perché parla di ribellione e questa è già stata raggiunta. Il grano scarseggia così Napoleon deve vendere le uova delle galline agli uomini per poterlo comprare. Si decide in una riunione che Palla di Neve è un traditore e così Napoleon raggruppa tutti gli animali nel recinto e porta fuori quattro maiali che crede essere traditori seguaci di Palla di Neve. Dopo aver ammesso il loro crimine ( avevano difeso Palla di Neve quando era stato espulso ), i cani di Napoleone lacerano le loro gole. I cani attaccano anche Gondrano, il cavallo ( anche lui aveva difeso Palla di Neve ), ma lui è forte e respinge il loro attacco. Altri animali confessano e vengono giustiziati.

    - CAPITOLO 8 – Napoleon diventa un dittatore assoluto. Il coltivatore vicino, Sig. Frederick, cerca di uccidere gli animali e prendere la fattoria. Fa esplodere il mulino a vento (dopo che è stato riparato) ed uccide molti animali. Ma, una volta di nuovo, gli animali vincono la lotta e chiamano questa seconda battaglia “ La Battaglia del Mulino a Vento”

    CAPITOLO 9 – Quando gli animali ricostruiscono il mulino Gondrano, che aveva continuato a lavorare tantissimo, collassa. Gli animali pensano che Gondrano stia per essere portato in un ospedale, ma un furgone arriva e lo porta al macello. Napoleon racconta agli altri una bugia ( è morto in ospedale ) per coprire ciò. I maiali comprano del wiskey dagli uomini.

    - CAPITOLO 10 - Da qui comincia il declino della Fattoria degli Animali. I maiali si sentono superiori agli altri animali e si pongono sullo stesso livello degli uomini. Si infrangono tutte le regole dell'animale, o si cambiano le regole così da poter fare tutto ciò che si vuole. Solo una regola delle originali sette è rimasta sul muro, ed è stata cambiata. Ora recita: TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI, MA ALCUNI ANIMALI SONO PIU’ UGUALI DI ALTRI. Gli anni passano e molti nuovi animali vengono alla fattoria, e lentamente finiscono il cibo. Per sopravvivere, gli animali cominciano ad agire sempre più come gli uomini: camminano su due gambe, e portano vestiti. Alla fine del libro i maiali cominciano ad avere dei rapporti d'affari e a bere con i coltivatori umani.

    QUALCHE DRITTA

    Questo libro è un'allegoria. Rappresenta o "simboleggia" un evento storico.
    La storia potrebbe simboleggiare la Rivoluzione bolscevica del 1917. Tutti i personaggi rappresenterebbero diverse figure politiche.
    Benchè all'inizio l'idea della rivoluzione è buona, le regole sono ben presto corrotte dal loro potere.
    Il tema principale in questo libro è la leadership, il comando e la rivoluzione. Quando la gente non è felice col loro leader, si rivolta. Quando i leader hanno potere assoluto, divengono corrotti ed oppressivi.
    Questa è una storia che usa animali per riflettere su problemi e comportamento umani. Questo libro compara tipi di gente a tipi di animali. C'è la pecora (seguace), il cane (angheria) [etc]. il comportamento della persona è come il comportamento di un animale.
     
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  2. iladfghre
     
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    CI SAREBBE IL RIASSUNTO DEI CAPITOLI ESTESO
     
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  3. Giovanni Eridemy
     
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    Ci sono riassunti un pochino più completi?!

    :B): :B): :B): :B): :B): :B): -_- :huh: ^_^ :wub: :rigeniv: :rigeniv: :tiskasso: :rigeniv: :rigeniv:
     
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  4. Gugol38
     
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    Nella Fattoria Padronale del signor Jones, il verro Biancocostato, più noto come il Vecchio Maggiore, indice nel granaio un'assemblea di tutti gli animali in cui li esorta alla Rivoluzione per liberarsi dallo sfruttamento dell'uomo:

    "Tutti gli uomini sono nemici. Tutti gli animali sono compagni... nessun animale divenga tiranno ai suoi simili. Deboli o forti intelligenti o sciocchi, siamo tutti fratelli. Mai un animale uccida un altro animale. Tutti gli animali sono uguali".

    Tre giorni dopo il Vecchio Maggiore muore "pacificamente nel sonno". Tuttavia la rivoluzione va preparata. Si incaricano di continuare l'opera del Vecchio Maggiore, gli animali più intelligenti: i maiali. In particolare due di loro: il feroce Napoleon e il vivace e comunicativo Palla di Neve. I due, insieme al vivace propagandista Clarinetto, traggono dagli insegnamenti del Vecchio Maggiore un sistema che chiamano Animalismo. Il giorno della Rivoluzione avviene prima del previsto. Il signor Jones per intercorsi problemi personali, indulge al bere, trascura il lavoro e dimentica di dar da mangiare agli animali. Questi un giorno insorgono, cacciano dalla fattoria Mr Jones, la moglie e gli altri lavoranti e dopo aver devastato un po' in giro, prendono pieno possesso della proprietà, che rinominano "Fattoria degli Animali".
    Viene il momento di compiere i lavori usuali nella fattoria: raccogliere il fieno, mungere il latte, raccogliere le mele. Quasi tutti lavorano alacremente e con soddisfazione. Soltanto "i maiali non lavoravano, ma dirigevano e sorvegliavano gli altri". Al momento però di spartirsi i frutti della terra (e del lavoro), i maiali li tengono per loro.

    Intanto il verbo della rivoluzione viene diffuso tra gli animali delle fattorie vicine. Un giorno di ottobre il signor Jones, radunato un gruppo di uomini, fa un tentavo di riprendersi la fattoria, ma gli animali, comandati da quell'abile stratega che è Palla di Neve, respingono valorosamente gli uomini.

    Nel frattempo, tra gli animali si hanno le prime defezioni. La vanesia cavalla Mollie sparisce dalla fattoria e ritorna tra gli uomini. Napoleon e Palla di Neve sono in perpetuo disaccordo su qualsiasi progetto da discutere in assemblea.
    Sulla possibile costruzione di un mulino a vento, caldeggiata dal brillante e inventivo Palla Neve, avviene la rottura definitiva. Napoleon, spalleggiato da nove enormi e minacciosi cani e sostenuto dalle pecore riesce a cacciare Palla di Neve dalla fattoria. Sospende le riunioni e assume su di sé tutto il potere. Le decisioni, al più, verranno prese da un comitato ristretto di maiali, per il bene di tutta la comunità.
    Un po' alla volta il gruppo dei maiali comincia a tradire alcuni dei Sette Comandamenti, le regole dell'Animalismo che ognuno era chiamato ad osservare. I maiali si riservano dei privilegi, tipo prendere dimora nella casa colonica e dormire nei letti, vietato fino ad allora a tutti gli animali.
    Sono inoltre esonerati dal lavoro fisico e la mattina si alzano un'ora più tardi degli altri animali.
    Napoleon, nel mentre, stringe rapporti d'affari, attività un tempo severamente proibita, con gli uomini e non è più un semplice "compagno", ma si fa chiamare con l'appellativo di "Capo" e si fregia di numerose decorazioni.

    Il mulino a vento, causa di discordie, viene finalmente, con grande fatica costruito, ma a novembre la violenza del vento fa crollare l'intera costruzione. Napoleon ne approfitta per attribuire a Palla di Neve la responsabilità del disastro. Palla di Neve viene considerato un traditore e un compenso verrà dato a chi lo catturerà.

    Con l'arrivo dell'inverno, il cibo alla Fattoria scarseggia. Gli animali hanno fame. Le galline accennano a una ribellione, ma prontamente Napoleon, che gira sempre scortato da una torma di cani dall'aspetto feroce, seda la rivolta, che lascia alcune galline morte sul terreno.

    Di tutto quello che andava male alla fattoria, Napoleon incolpava Palla di Neve, che era diventato "una specie di potenza invisibile che riempiva tutta l'aria attorno e li minacciava di ogni genere di pericoli". Palla di Neve, che aveva guidato la battaglia vittoriosa contro gli uomini, viene definito "agente segreto di Jones". Da ora, chi osa contraddire Napoleon o anche soltanto manifestare un timido dissenso, viene giustiziato. Confessioni ed esecuzioni si succedono alla fattoria.

    Il regime di terrore instaurato da Napoleon spaventa e inquieta gli animali della fattoria. Non era questo il nuovo tipo di società cui aspiravano, dopo aver espulso gli uomini. Uomini che intanto sferrano un nuovo attacco alla fattoria. Riescono a distruggere il mulino, ma vengono respinti.

    La propaganda, orchestrata da Clarinetto, vuol far credere agli animali che mai in passato avevano goduto di una qualità della vita così elevata. "Gli animali credevano a ogni parola" . Eppure

    "sapevano che la loro vita presente era aspra e misera, che spesso avevano fame e freddo e che quando non dormivano erano sempre al lavoro".

    I maiali si accordano sempre maggiori privilegi. Napoleon poi gode di un vero e proprio culto della personalità. Sorretto dalla propaganda di Clarinetto, che distorce e mistifica ogni parvenza di verità, Napoleon diventa Presidente della Repubblica in elezioni, in cui è l'unico candidato. Il cinismo di Napoleon arriva al punto di mandare al macello il vecchio e laborioso cavallo Gondrano, che ha un grave incidente sul lavoro ha reso invalido. Coi proventi della vendita di Gondrano i maiali acquistano una cassa di whisky e si ubriacano.Passano gli anni, nuove generazioni di animali, che nulla sanno della Rivoluzione, sostituiscono quella vecchia. Pochi sono sopravvissuti. Sembrava che

    "la fattoria fosse diventata in realtà più ricca, senza per questo far più ricchi gli animali, salvo naturalmente i maiali e i cani".

    E porci e cani sono gli unici a non produrre lavoro utile. Per tutti gli altri animali le condizioni di vita erano rimaste durissime, prossime alla schiavitù.Col tempo i maiali prendono sempre più le sembianze degli uomini oppressori: ora hanno preso persino a camminare su due zampe. I vecchi Comandamenti dell'Animalismo vengono stravolti viepiù:, anzi vengono sostituiti da un unico comandamento:

    "Tutti gli animali sono eguali. Ma alcuni animali sono più eguali degli altri".

    Napoleon e i maiali stringono infine accordi di collaborazione e di amicizia con gli uomini e cambiano denominazione alla fattoria: non sarà più la "Fattoria degli Animali", ma la "Fattoria Padronale".

    "La creature di fuori guardavano dal maiale all'uomo, dall'uomo al maiale e ancora dal maiale all'uomo, ma già era loro impossibile distinguere fra i due".

    Scritto tra il novembre del 1943 e il febbraio del 1944, La fattoria degli animali venne pubblicato soltanto nell'agosto del 1945, dopo essere stata rifiutato da vari editori. L'autore di questa favola satirica è Eric Arthur Blair, che firma con lo pseudonimo di George Orwell. Lo scrittore nasce nel 1903 a Motihari, nel Bengala e muore di tubercolosi a Londra nel 1950, a soli quarantasette anni.
    La fattoria degli animali è una parabola sul potere. Qui il bersaglio è modellato sulla Russia staliniana, ma il fine politico del libro è la denuncia dei totalitarismi, di tutti i totalitarismi, quello sovietico, ma anche la Germania di Hitler.
    "Scrivo perché c'è qualche menzogna che voglio denunciare", afferma Orwell. E La fattoria degli animali può essere considerato un romanzo di denuncia. Una sorta di fenomenologia della rivoluzione. Ogni rivoluzione riuscita finisce per tradire gli idealisti che l'avevano attuata. Fatalmente si impadroniscono delle leve del comando i sadici, i corrotti e i profittatori, gli individui animati dalla brama di potere e di denaro. Una volta insediatisi alle massime cariche, i tiranni riducono l'educazione del popolo a una catechizzazione passiva, a base di massime false e slogan demagogici e mistificanti. Soffocano la verità con la violenza e la propaganda. Instaurano uno stato di polizia.

    Orwell, paladino della libertà, non crede alle rivoluzioni, ma al prudente riformismo del socialismo democratico. Scrive infatti in un suo saggio: "forse un certo grado di sofferenza è connaturato alla vita umana; forse la scelta che abbiamo dinanzi a noi è sempre una scelta del male minore e forse lo scopo del socialismo non è tanto quello di rendere il mondo perfetto ma solo di migliorarlo... Tutte le rivoluzioni sono dei fallimenti, ma non sono lo stesso fallimento".

    La fattoria degli animali inizia con un tono leggero, ironico, con un registro comico, ma termina con un finale amaro, disperato. Si trasforma in satira acre, che precorre il pessimismo dell'altro famoso romanzo dello scrittore inglese, 1984.

    La prosa di Orwell è scarna, essenziale. D'altronde, scriverà: "una buona prosa è trasparente come il vetro di una finestra".

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    La fattoria degli animali


    Schema di analisi del libro


    Titolo:


    ” La fattoria degli animali” venne pubblicato per la prima volta a Londra nel
    1945; questo libro pur trattando argomenti politici e ideologici di notevole
    spessore, li espone in maniera semplice e in una maniera tragi-comica senza
    eguali, in un mondo fiabesco ma non del tutto distaccato dalla realtà.


    Autore:


    George Orwell nasce da una famiglia di origini scozzesi che appartiene alla
    borghesia "alto-bassa" (o "nobiltà senza terra", come la definì lo stesso
    scrittore). Il padre, anglo-indiano, è funzionario dell'amministrazione
    britannica in India.



    Orwell torna in Inghilterra con la madre e le due sorelle nel 1907, in Sussex,
    dove si iscrive al collegio St. Cyprian di Eastbuorne. Ne esce con una borsa di
    studio e un forte complesso d'inferiorità, dovuto alle umiliazioni e allo
    snobismo subiti negli anni da parte dei compagni di studio e della società
    inglese (come narrerà nel suo saggio autobiografico Such, Such were the Joys del
    1947). Nel 1917 viene ammesso all'Eton college che frequenta per quattro anni, e
    dove ha per insegnante Aldous Huxley (altro grande esponente della letteratura
    distopica), alle cui opere si ispirerà per Nineteen Eighty-Four, il suo romanzo
    più celebre. In questo stesso periodo stringe amicizia con Cyril Connolly,
    futuro critico letterario.



    Nel 1922 lascia gli studi per seguire le orme paterne, e tornato in India, si
    arruola nella Polizia Imperiale in Birmania (Burma). Il 22 novembre dello stesso
    anno arriva a Mandalay. L'esperienza si rivela traumatica e il 1 gennaio 1928 si
    dimette. Ispirato all'esperienza di questo periodo è il successivo romanzo
    Giorni in Birmania (del 1934).



    Nello stesso anno, 1928, parte per Parigi, dove spera di osservare con i propri
    occhi i bassifondi delle grandi metropoli europee. In questo periodo inizia a
    scrivere e lavora come sguattero in alcuni ristoranti. Sopravvive solo grazie
    alla carità dell'Esercito della Salvezza e sobbarcandosi lavori umilissimi.
    Un'esperienza che proseguirà anche in patria ispirando il suo romanzo d'esordio
    Senza un soldo a Parigi e Londra, pubblicato nel 1933 con lo pseudonimo di
    George Orwell.



    Pubblica il suo primo articolo su Le Monde nel 1928. L'anno successivo si
    trasferisce a Southwold, nel Suffolk, lavorando da recensore per l'"Adelphy" e
    il "New Statesman and Nation". Nell'aprile 1932 si trasferisce nel Middlesex, e
    inizia un lavoro da insegnante come maestro elementare per varie scuole private,
    che è costretto ad abbandonare per problemi di salute. Nel marzo dell'anno
    successivo pubblica La figlia del reverendo (1933) e accetta poi un lavoro
    part-time in una libreria e come critico di romanzi per il "New English Weekly".



    All'inizio del 1936 si trasferisce nel Lancashire e dello Yorkshire e in aprile
    si reca a Wallington, nello Hertforshire, dove pubblica Fiorirà l'aspidistra e
    poi, l'anno successivo, La strada per Wigan Pier, ispirati alla sua vita di
    miserie di quegli anni. Il 9 giugno 1936 sposa Eileen O'Shaughnessy e, scoppiata
    la Guerra Civile Spagnola, vi prende parte combattendo per il Partito Operaio di
    Unificazione Marxista (P.O.U.M. Partito Obrero de Unificacion Marxista), contro
    il dittatore Francisco Franco. Colpito alla gola da un cecchino franchista,
    rientra a Barcellona. Lascia la Spagna quasi clandestinamente.



    Di ritorno in Inghilterra scrive Omaggio alla Catalogna (1938), un
    diario-reportage contro i comunisti spagnoli, accusati di aver tradito lealisti
    ed anarchici in Spagna. In settembre parte per il Marocco e, l'anno successivo,
    tornato in patria, scrive Una boccata d'aria (1939). Durante la Seconda Guerra
    Mondiale viene respinto dall'esercito come inabile e si arruola, nel 1940, nelle
    milizie territoriali della Home Guard, con il grado di sergente. In marzo
    Gollancz gli pubblica la raccolta di saggi Dentro la balena e, trasferitosi a
    Londra, cura per la BBC (l'ente radiotelevisivo britannico) una serie di
    trasmissioni propagandistiche rivolte all'India. Pubblica la raccolta di saggi
    Il leone e l'unicorno: il socialismo e il genio inglese (1941) e, tra il 1942 e
    il 1943, collabora alle riviste "Horizon", "New Statesman and Nation" e "Poetry
    London". In novembre abbandona la Home Guard e diviene direttore del settimanale
    di Sinistra "Tribune", che gli affida una rubrica (A modo mio). Inizia a
    scrivere La fattoria degli animali, che terminerà nel febbraio del 1944, ma che,
    per le chiare allusioni critiche allo stalinismo, molti editori si rifiuteranno
    di pubblicare. (In quel periodo la Russia di Stalin era alleata del Regno Unito
    contro il nazifascismo). Nel giugno 1944 adotta un bambino con il nome di
    Richard Horatio Blair, e nel febbraio dell'anno seguente si dimette da direttore
    del "Tribune" e diviene corrispondente di guerra da Francia, Germania e Austria,
    per conto dell'"Observer". Nello stesso anno (1945) muore la moglie Eileen, in
    seguito ad un intervento chirurgico, e "Secker & Warburg" gli pubblicano il suo
    primo romanzo di successo: La fattoria degli animali. Dal novembre 1946
    all'aprile dell'anno successivo riprende a scrivere per il "Tribune" e nel 1947
    si stabilisce con il figlio a Jura, un'isola delle isole Ebridi. Due anni dopo
    si risposa con Sonia Bronwell e si occupa della revisione della sua opera più
    celebre: 1984 (scritto nel 1948).



    Muore di tubercolosi il 21 gennaio 1950, in un ospedale di Londra.


    Riassunto:


    “La fattoria degli animali” tratta delle vicende degli animali della fattoria
    padronale in Inghilterra. Una sera tutti gli animali della fattoria vengono
    radunati da un vecchio verro chiamato il Vecchio Maggiore, il quale rivela a
    tutti i presenti un suo sogno, che in realtà è la sua speranza, cioè quello di
    una società governata dagli animali per gli animali. Tre giorni più tardi il
    Maggiore moriva, e dopo tre mesi dalla sua morte scoppiò la rivoluzione che
    porto gli animali alla conquista della fattoria, che da ora in poi verrà
    chiamata Fattoria degli animali.I maiali, che erano gli animali più intelligenti
    della fattoria, assumono il controllo in vece di tutti gli animali. Tra i molti
    due maiali in particolare si fanno notare, Palla di Neve e Napoleon. Purtoppo la
    pace della fattoria non dura molto, infatti il Signor Jones, che non è altro che
    il vecchio fattore, seguito dai suoi aiutanti cerca di riconquistare la sua
    fattoria, ma grazie ad un astuto piano di Palla di Neve gli assalitori vengono
    sconfitti. Ma anche questa vittoria non da pace alla fattoria, dopo alterne
    vicende che hanno visto contrapposti Palla di Neve e Napoleon, quest’ultimo
    grazie ai cani da lui addestrati mette a segno una specie di putsch nel quale
    caccia Palla di Neve.



    Da qui in poi la situazione precipita, poco a poco i maiali assumono sempre più
    nelle loro mani il potere, obbligando gli altri animali a vivere in condizioni
    inumane (o meglio “inanimali”) mentre loro si crogiolano nella lussuria, facendo
    credere agli altri animali che loro vivono da veri principi, mentre i maiali
    poverini sgobbano tutto il giorno. Dopo vari fatti, tra i quali la costruzione
    del mulino, la sua distruzione a opera del vento, la sua ricostruzione, la
    truffa del legno a opera di Frederick (un fattore della zona) e la sua successa
    “invasione” finita male, la distruzione del mulini a opera di Frederick durante
    l’invasione, le varia restrizioni di carattere dittatoriale messe in atto dai
    maiali, la malattia di Gondrano e la sua uccisione al macello (seppur i maiali
    fanno credere che sia stato mandato dal veterinario e li sia morto tra mille
    cure) ed infine l’indottrinamento delle pecore; una sera si sentono gioiose
    grida provenire della casa coloniale nella quale i maiali si sono stabiliti, gli
    altri animali incuriositi assistono ad una cena tra i maiali e i fattori della
    zona nella quale maiali e uomini sono irriconoscibili, nella quali i fattori
    tessono le lodi ai maiali per il loro modo di gestione della fattoria nella
    quale gli animali consumano meno e producono di più, ma soprattutto all’annuncio
    stupefacente di Napoleon il quale dice che da quella sera in poi la fattoria
    ritornerà a chiamarsi Fattoria Padronale.


    Personaggi:


    Il Vecchio Maggiore: Un vecchio verro ideatore della rivoluzione,
    paragonabile a Carl Marx.



    Palla di Neve: una scrofa la quale dopo la rivoluzione diventa uno dei capi, a
    lei si deve la vittoria del Chiuso delle Vacche contro Jones; verrà scacciata
    dal suo avversario Napoleon.



    Napoleon: un verro il quale insieme a Palla di Neve è capo dopo la rivoluzione;
    dopo aver scacciato Palla di Neve esso assume tutti i poteri nella sua persona
    anche se spesso li darà in gestione ai suoi sottoposti, La figura di Napoleon
    ricorda molto quella di Stalin.



    Clarinetto: Clarinetto è un maiale dotato di un arte oratoria fuori dal comune,
    esso diventerà il vero e proprio ministro della propaganda e portavoce di
    Napoleon, esso è il personaggio che più mi ha affascinato e nel quale più mi
    rispecchio, e dal modo di fare mi ricorda molto Goebbels.



    Minimus: L’artista dei maiali, questo personaggio seppur sia di secondo ruolo è
    protagonista di alcuni fatti assai importanti come la composizione del brano
    “Camerata Napoleon”, il quale andrà a sostituire l’inno rivoluzionario “Animali
    d’Inghilterra”.



    Berta: Berta è una cavalla, la quale molto spesso fa da mamma agli altri
    animali, e si può dire che sia la compagna di Gondrano.



    Gondrano: Esso è uno stallone dotato di una forza e di una risolutezza fuori dal
    comune che compensano alla sua stupidità, esso è un grande sostenitore di
    Napoleon (lo sostiene solo perché non capisce niente e si fa incantare,come il
    resto degli animali eccetto Benjamin, dai discorsi di Clarinetto), il quale lo
    tradirà assieme ai maiali mandandolo macello in seguito ad una malattia. Famose
    le sue massime “Lavorerò di più” e “Napoleon ha sempre ragione”, quest’ultima
    viene spesso ripresa da Clarinetto.



    Benjamin: Benjamin, che è un asino, è l’unico veramente intelligente all’infuori
    dei maiali, ed è l’unico che si ricorda il passato e capisce la verità delle
    cose, ma purtroppo la sua testardaggine e la sua irritabilità faranno in modo
    che non lo dica mai agli altri; famosa la sua frase ”Ricordatevi che un asino ha
    la vita lunga”.



    Muriel: Essa è una pecora la quale ha imparato a leggere , ma come tutte le sue
    simili è di una stupidità incredibile, essa morirà colpita da una pallottola
    nella battaglia contro Frederick; la massima di tutte le pecore è “Quattro gambe
    buono, due gambe cattivo”, anche se alla fine quando i maiali inizieranno a
    camminare solo sulle zampe posteriori, Clarinetto la farà cambiare in “Quattro
    gambe buone, due zampe meglio”.



    Mollie: una bellissima cavallina bianca, la quale fuggirà via dalla fattoria
    dopo la rivoluzione.



    Mose: il corvo domestico di Jones, è sua l’idea che una volta morti gli animali
    vanni a vivere in cielo sul monte Zucchercandito.



    Jones: padrone della fattoria padronale, la quale poi diventerà la fattoria
    degli animali, esso morirà anni dopo la rivoluzione in una pensione.



    Frederick: Padrone della fattoria Pinchfield esso trufferà Napoleon comprando
    del legno e pagandolo con soldi falsi, e poi cercherà invano di invadere la
    fattoria degli animali.



    Pilkington: Padrone della fattoria Foxwood, era quasi amico della fattoria degli
    animali, ma dopo il voltafaccia di Napoleon anche lui farà lo stesso.



    Whymper: Un’avvocato di città ingaggiato dai maiali per gestire gli affari
    esterni alla fattoria.



    I cani: Essi sono le guardie dei maiali , addestrati sin da piccoli da Napoleon.



    Gli animali: Molti animali spesso vengono identificati come gruppi come le
    galline o le pecore, le quali partecipano allo svolgimento della storia ma come
    identità di gruppo.


    Spazio:


    Tutte le vicende narrate nel libro si svolgono nei confini della fattoria
    degli animali, il paesaggio in questo racconto non viene mai posto in primo
    piano e non assume mai una parte attiva, anzi l’autore non lo descrive quasi mai
    e quando lo fa lo descrive telegraficamente.


    Tempo:


    Gli eventi narrati si svolgono nel ventesimo secolo, più specificamente mi
    pare di intuire dagli anni ’30 sino al febbraio del 1944; L’intera vicenda si
    svolge nel giro di anni e anni.Nel racconto prevalgono scene di scorrimento
    rapido, cioè a ritmo di lettura, anche se non mancano tempi lunghi o riassunti
    di vario genere; viene in alcuni casi usata anche la tecnica dell’ellissi.I
    tempi passati non vengono mai rivissuti, ma solo ogni tanto ricordati a parole
    da Clarinetto con le opportune modifiche.


    Stile:


    Il linguaggio usato è semplice, infatti è privo di termini ricercati o di
    qualunque forme di scrittura che possano creare problemi al lettore, giust’appunto
    la comprensione risulta immediata. Per quanto concerne il linguaggio usato dai
    personaggi anch’esso è semplice, certe volte quasi banale, solamente i maiali,
    soprattutto Clarinetto nei suoi discorsi, Minimus nelle sue opere, il Vecchio
    Maggiore nel suo discorso e Palla di Neve nell’esposizione delle sue idee, ogni
    tanto usano termini specifici e forbiti.


    Tecniche narrative:


    Di certo in questo libro prevalgono il discorso indiretto e quello diretto;
    il primo viene usato soprattutto in momenti nel quale l’autore si mette a
    descrivere un dato momento o una certa situazione, mentre il secondo che di
    certo è il più usato viene usato sia per i singoli sia per le masse(come le
    pecore) e prevale in tutta la narrazione.


    Il narratore:


    Ne "La fattoria degli animali” di certo il narratore è di tipo onnisciente
    seppur raramente descrive i sentimenti degli animali, e quando succede comprende
    grandi masse; seppur l’autore non lasci trasparire da che parte sta, dalle
    premesse fatte nel libro si può chiaramente capire che esso disprezza i maiali
    che raffigurarono la dittatura e prova pietà per gli animali sottomessi ad essi,
    che raffigurano il popolo che nella sua ignoranza si fa trasportare dai suoi
    aguzzini senza opporre resistenza.


    Tematiche:


    Questo libro nella sua maniera scherzosa e comica di certo tocca una sola ed
    importante questione: il comunismo dell’U.R.S.S. poi sfociato nella dittatura
    staliniana. Infatti Orwell scrivendo questo libro aveva proprio lo scopo di far
    riflettere sulla sconvolgente minaccia che Stalin e la sua dittatura erano per
    il popolo russo e per il mondo, ma soprattutto sull’ipocrisia non tanto del
    comunismo stesso ma sulla sua applicazione.


    Commento:


    Uno dei libri più belli che abbia mai letto, la maniera in cui l’autore
    espone l’intera questione e soprattutto come l’affronta è fantastica, poi
    leggendo i suoi commenti non posso che trovarmi d’accordo, e soprattutto
    interessandomi alla vicende che Orwell ha dovuto passare per pubblicare questo
    capolavoro non può che trovare il mio plauso.



    --------------------------------------------------------------

    Era una delle notti in cui il signor Jones se ne andava a letto ubriaco; una notte in cui gli animali della fattoria erano liberi di parlare a loro piacimento della loro drammatica condizione. Un anziano maiale, il Vecchio Maggiore, chiamò a raccolta gli animali della “Fattoria Padronale ”. Nel discorso di quella notte esortò tutti gli animali della fattoria a ribellarsi e a sottrarsi al giogo umano non appena se ne fosse presentata l’occasione; insegnò loro una canzone intitolata “Animali d’Inghilterra” che divenne l’inno degli animali della “Fattoria Padronale”. Tre giorni più tardi il Vecchio Maggiore morì ma le parole da lui pronunciate rimasero impresse nella memoria di tutti gli animali che le avevano ascoltate.
    Nelle settimane seguenti i maiali, gli animali più intelligenti, sotto la guida di Napoleon e Palla di Neve, iniziarono ad organizzarsi e a preparare l’attuazione della rivoluzione profetizzata dal Vecchio maggiore. Il gran giorno, seppure all’imprevisto, non tardò ad arrivare.
    Durante tutta la giornata il signor Jones e i suoi uomini non avevano fatto altro che ubriacarsi dimenticandosi di dar da mangiare agli animali i quali, inferociti per il lungo digiuno, si ribellarono e li cacciarono dalla fattoria. Il giorno seguente Palla di Neve scrisse su un muro della fattoria sette comandamenti che tutti gli animali avrebbero dovuto rispettare:
    Tutto ciò che va su due gambe è nemico; tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico; nessun animale vestirà abiti; nessun animale dormirà in un letto; nessun animale berrà alcolici; nessun animale ucciderà un latro animale; tutti gli animali sono uguali.
    Nelle settimane seguenti gli animali portarono avanti il lavoro nei campi; la fattoria divenne più efficiente di quanto non lo fosse mai stata. Il signor Jones, ubriaco da mattina a sera e deriso da tutti, meditava vendetta. La fattoria, ora ribattezzata “Fattoria degli animali”, prosperava e gli animali si moltiplicavano. Le cagne partorirono dando alla luce nove cuccioli che, una volta svezzati dalle madri, vennero presi sotto la personale tutela di Napoleon. Un giorno accadde ciò che gli animali da tempo temevano: il signor Jones tornò alla fattoria armato e accompagnato da altri uomini. Colti tutt’altro che impreparati, gli animali attaccarono tutti assieme e respinsero il tentativo di invasione.
    Napoleon propose allora di procurare delle armi per la difendere la fattoria da altri eventuali attacchi mentre Palla di Neve sostenne che bisognava far scoppiare al più presto la rivoluzione anche nelle fattorie vicine per fare in modo che l’uomo non fosse più un pericolo per nessuno. Nelle assemblee che si tenevano nel granaio per prendere decisioni relative alla conduzione della fattoria, Napoleon e Palla i Neve erano sempre in forte contrasto su ogni cosa su cui si potesse discutere.
    La disputa più dura fu quella per la costruzione di un mulino a vento, proposta da Palla di Neve, che avrebbe dato alla fattoria energia elettrica. Napoleon riteneva inutile questo lavoro e, quando la votazione gli diede torto emise un alto grido. Nove cani dall’aspetto feroce irruppero nel granaio e attaccarono Palla di Neve. Il rivale di Napoleon fuggì, evitando di cadere vittima della muta inferocita, ma non fu mai più rivisto.
    Grazie all’aiuto dei cani da lui addestrati Napoleon instaurò nella fattoria un regime totalitario da cui i maiali traevano beneficio. Con l’ausilio di un altro maiale, Clarinetto, faceva credere agli animali tutto ciò che voleva e, senza che essi se ne accorgessero modificò alcune parti dei sette comandamenti. I maiali iniziarono a comportarsi come gli uomini e a tenere per sé tutti gli utili della fattoria. Gli altri animali si trovarono in condizioni peggiori di quelle in cui erano prima della rivoluzione; ma la cosa che più di tutto turbò il loro animo fu il vedere i maiali camminare su due zampe, proprio come gli uomini.
    ANALISI DEI PERSONAGGI:

    GLI UOMINI, dal punto di vista degli animali rappresentano gli oppressori, i nemici, da cui liberarsi.

    I MAIALI sono definiti gli animali più intelligenti. Essi sin dall’inizio prendono il comando della fattoria poi, gradualmente, instaurano la dittatura e riportano gli altri animali ad un tenore di vita peggiore di quello in cui si trovavano prima della rivoluzione.

    I CANI, spietati e feroci prestano fedele servizio ai maiali, affogando nel sangue ogni minima opposizione.

    I CAVALLI e L’ASINO svolgono i lavori pesanti che nessun altro animale è in grado di fare.

    LE PECORE, chiassose e stupide, non fanno altro che impedire ogni dibattito con i maiali a proposito delle loro decisioni.

    GLI ANIMALI DA CORTILE, non svolgono nessun ruolo di rilievo nel racconto.
    AMBIENTE:

    Il racconto è ambientato nella prima metà del Novecento a Willingdon, una piccola cittadina, in un area geografica non ben definita. Quest’area potrebbe essere l’Inghilterra ma potrebbe anche essere un qualsiasi altro stato.
    COMMENTO PERSONALE:

    Il libro di Orwell, descrivendo metaforicamente la rivoluzione russa del 1917, fornisce una critica ante litteram della contraddizione di fondo a cui andò incontro il comunismo una volta applicato. Molti dei personaggi della storia rappresentano i personaggi della rivoluzione russa o membri storici del comunismo. Il Vecchio Maggiore, sorta di venerando vate della rivoluzione, morto prima della sua attuazione, rappresenta Karl Marx, ideatore della rivoluzione proletaria morto (per fortuna) prima di vederla applicata.
    La canzone che questi insegna agli altri animali inneggia alla Prima internazionale inglese del 1864, in cui le idee di Marx trionfarono segnando il punto di partenza per la diffusione della dottrina comunista in Europa.
    Per scelte narrative viene a mancare un personaggio che rappresenti Lenin, bensì Orwell lo rende facendo agire all’unisono i due personaggi che rappresenteranno gli eredi di Lenin, cioè Stalin (Napoleon) e Trozkij (Palla di Neve); la morte di Lenin verrà resa della nascita del dissidio tra i due maiali. Napoleon-Stalin eliminerà Trozkij pur di affermare il suo dominio, la sua visione del comunismo, iniziando così a contraddire e manipolare quei comandamenti, quella dichiarazione di uguaglianza che ha rappresentato l’imput della rivolta. Dei comandamenti che non erano però perfetti in partenza, in quanto già predicavano la violenza e la repressione(Tutto ciò che ha due gambe è nemico), ma che permette all’autore di rendere meglio il finale tragico di questo esperimento politico. I maiali che camminano su due gambe rappresentano l’esito del comunismo: quelli che erano partiti come liberatori erano diventati i nuovi oppressori.
    --------------------------------------------------------------------------

    In questo libro si parla di una fattoria inglese dove gli animali si ribellano al padrone, il signor Jones che li maltrattava. Una sera un maiale della fattoria chiamato Vecchio Maggiore riunì tutti gli animali della fattoria Fattoria e incitò tutti gli animali della fattoria a ribellarsi ed a iniziare la rivoluzione perché vivevano in condizioni pessime, mangiavano il minimo indispensabile e faticavano molto. Tre giorni dopo il Vecchio Maggiore morì e due maiali presero il comando della rivoluzione: Palla di Neve e Napoleon. Venne Maggio e un sabato sera il signor Jones tornando a casa la domenica. I suoi scagnozzi dopo aver svolto i loro compiti se ne andarono dimenticandosi di nutrire gli animali. Essi affamati irruppero, domenica sera, nel magazzino dei viveri provocando un gran frastuono che svegliò Jones che con quattro uomini andò a controllare. Anche se erano armati di frusta gli animali riuscirono a scacciarli e quindi riuscirono a prendere il controllo della fattoria. Controllarono che non ci fosse nessun umano rimasto nella fattoria e dopo Napoleon e Palla di Neve rivelarono di aver imparato a leggere e a scrivere. Loro due si avvicinarono al granaio e sul muro scrissero i sette comandamenti che dovevano essere rispettati da tutti gli animali. Grazie alla rivoluzione gli animali vivevano in condizioni migliori. Dopo molti mesi, a Ottobre, Jones torno con un gruppo di uomini ma fu nuovamente scacciato perdendo la guerra, chiamata "Il Chiuso delle Vacche". Jones nella guerra perse il fucile e gli animali lo usarono due volte l'anno per l'anniversario della battaglia del Chiuso delle Vacche per quello della rivoluzione. Nei mesi successivi ci furono numerosi dibattiti fra i due maiali che erano sempre in disaccordo. In uno di questi Palla di Neve stava per convincere gli animali nel suo progetto di costruire un mulino per l'elettricità. Ma Napoleon sguinzagliò i suoi cani che inseguirono Palla di Neve, che non fece più ritorno, mettendo paura a tutti gli animali della fattoria. Napoleon prese il comando e due domeniche dopo l'espulsione di Palla di Neve disse che il mulino doveva essere costruito. Per la costruzione del mulino servivano soldi e materiale e quindi Napoleon si mise a trattare, tramite un uomo, con le altre fattorie e con la città. Dopo un po' di tempo gli animali scoprirono che i maiali dormivano nei letti e che bevevano alcolici, cose che i comandamenti non permettevano, e che alcuni di questi erano stati cambiati ma non potevano protestare perché non avevano prove. Dopo mesi di fatica nel costruire il mulino si fermarono per il troppo umido. Una notte di vento fece crollare il mulino, che venne trovato distrutto il giorno seguente. Loro lo ricostruirono ma un giorno la fattoria di Freedrick compro del legname a quella degli animali con soldi falsi e quindi tutti si aspettavano un attacco. Difatti la mattina seguente gli uomini della fattoria di Freedrick attaccarono e distrussero nuovamente il mulino ma poi gli animali riuscirono a scacciare il nemico. Nonostante ciò il mulino fu riedificato. Gli anni passarono e i maiali assomigliavano sempre più agli uomini nel modo di fare: fumavano, giocavano, bevevano e indossavano vestiti fino a che una sera gli animali videro i maiali e gli umani mangiare e giocare a carte assieme e ormai non c'era più distinzione tra loro.

    RIASSUNTO COMPLETO

    LA FATTORIA DEGLI ANIMALI Autore: il romanzo è stato scritto da Arthur Blair in arte George Orwell nato il 25 Giugno 1903 nel Bengala da una famiglia scozzese. Egli si interessò alle condizioni delle classi più povere e questo lo indusse a vivere nei quartieri più poveri di Parigi e Londra, facendo umili mestieri. Partecipò alla guerra civile di Spagna dove fu ferito. Egli si pose in posizione critica verso il partito comunista spagnolo e sovietico ed ai loro metodi. Da ciò nasce questo libro che rappresenta una satira politica. Orwell muore a Londra nel 1950. Titolo e genere: la fattoria degli animali è un romanzo fantastico ed irreale, ma anche didascalico, perché ci vuole insegnare qualcosa. La Trama: Si narra l'avventurosa storia degli animali della fattoria Padronale che essendo sfruttati dal padrone decidono di ribellarsi, per instaurare una loro democrazia. La rivoluzione capeggiata dai maiali Napoleon e Palla di Neve trionfa, ma presto tutto degenera senza controllo. Napoleon, tolto di mezzo Palla di Neve, prende il potere ed instaura il terrore, la vecchia "costituzione" che loro stessi si erano dati viene abolita ed è sostituita con una nuova, che ha un solo articolo "tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri". Questa dittatura di pochi maiali genera orrore e repressione verso i più deboli e finisce con una rappacificazione con gli uomini, dai quali per opportunismo e avidità, gli animali rivoluzionari non si distinguono più. Le parti più interessanti: sono quelle dove il maiale "dittatore" riesce a dare ad ogni fatto accaduto una spiegazione utile per la sua causa al fine di convincere gli altri animali, i meno intelligenti o i più ingenui, che lui ha sempre ragione e ciò che fa, lo fa sempre, per il bene della comunità. Mentre dove non riesce con le parole a persuadere gli animali più intelligenti, usa il fucile. Napoleon ha assunto un tale potere che riesce a modificare a sua convenienza anche i "comandamenti" che tutti gli animali allora si erano dati democraticamente dopo aver cacciato il padrone. La conclusione: il libro si conclude con la sostituzione fisica del vecchio padrone con il nuovo, il maiale Napoleon attorniato dai suoi pochi fedeli. Egli infatti va ad abitare a casa del fattore, si veste come lui, prende i suoi vizi, incontra gli altri uomini con cui tratta gli affari, e tiene in sfruttamento e schiavitù gli altri animali a cui non resta che chiedersi se era meglio prima con il sig. Jones o adesso con Napoleon, ormai del tutto simile agli uomini. Tecnica narrativa: Lo stile è facile e semplice, il lessico chiaro, il linguaggio è comune e prevale il discorso diretto, la struttura è caratterizzata da periodi brevi. Non ci sono metafore. La narrazione è impersonale. Impressioni, riflessioni e valutazioni personali: colpisce positivamente l'invenzione dell'autore di servirsi del mondo animale per mettere in evidenza i mali del potere, riferito specialmente al tempo in cui visse Orwell. Egli mi ha reso chiaro il concetto che cambiando gli uomini al potere, anche se si chiamano in maniera diversa, è molto facile che questi prendano i modi e i metodi degli altri, mentre a pagarne le conseguenze sono sempre i più deboli ed indifesi. La Fattoria degli Animali Notizie Biografiche: Eric Arthur Blair, che firmerà come George Orwell tutti i suoi libri, nasce nel giugno 1903 a Motihari, nel Bengala, da una famiglia di origine scozzese tradizionalmente impegnata in attività commerciali e amministrative nelle colonne britanniche. Durante l'adolescenza riceve una severa ma ottima educazione, prima presso la scuola di St.Syprian, a Eastbourne, nel Sussex e poi, a partire dal 1917, a Eton. Anche se si è già manifestata chiaramente in lui la vocazione per la scrittura, Orwell dopo il diploma non prosege gli studi, si arruola nell'Indian Imperial Police. Nel '28 si reca a Parigi, dove inizia a scrivere e lavora come sguattero in alcuni ristoranti. L'anno successivo ritorna in Inghilterra e, dopo un breve periodo di totale indigenza, nel 1930 si trasferisce dai genitori a Southwold, nel Suffolk. Poi, nell'aprile del 1932, si trasferisce nel Middlesex, dove pubblica Down and Out in Paris and London diario-reportage di quel periodo randagio e difficile. Il suo primo libro non vende abbastanza da consentirgli di vivere con i diritti d'autore. Il 9 giugno si sposa con Eileen O'Shaughnessy e il 15 dicembre dello stesso anno parte per Barcellona dove, si arruola nella milizia del Patito Obrero de Unificacion Marxista, un piccolo movimento anarchicosindacalista della Catalogna. Il 20 maggio, sul fronte aragonese, viene ferito alla gola da un cecchino franchista. Ha appena terminato la degenza in ospedale quando il suo partito viene dichiarato illegale dalle autorità repubblicane e Orwell deve lasciare precipitosamente la Spagna. Ritornato in patria pubblica un appascionato resoconto delle sue esperienze della guerra civile Homage to Catalonia. Nel '38 la sua salute, minata dai disagi e dalla ferita al fronte, peggiora sensibilmente ed egli deve trascorrere l'estate in un sanatorio a causa di una lesione polmonare. In settembre parte per il Marocco, dove passa l'inverno, entrando in contatto con la comunità di espatriati che ruota intorno allo scrittore Paul Bowles. Nel 1941 scrive la prima di quindici London Letters, sulla situazione politica e sociale inglese per una rivista americana. In agosto inizia a lavorare per la BBC. per la uale cura una serie di trasmissioni propagandistiche dirette dall'India. Nello stesso periodo dà alle stampe una raccolta di saggi, nei quali ritrae le virtù tipiche del popolo inglese. Nel 1943 diventa redattore letterario del settimanale socialista "Tribune", molto polemico sul piano politico e sociale. Nello stesso anno inizierà la composizione di Animal Farm, che teminerà nel febbraio dell'anno successivo; tuttavia il manoscritto gli viene rifiutatoda parecchi editori per le chiarissime allusioni critiche allo stalinismo, a quel tempo alleato con le democrazie capitaliste contro il nazifascismo. Nel febbraio del 1944 adotta un bambino di due settimane a cui viene dato il nome di Richard Horatio Blair. Da febbraio a maggio è in Francia, Germania e Austria come corrispondente. In marzo gli muore la mogliein seguitop ad un intervento chilurgico ma in agosto, a guerra conclusa, gli pubblicano finalmente Animal Farm, che diventa subito un successo internazionale. Libero dai problemi finanziari ma irrimediabilmente minato nella salute Orwell non si decide a porre un freno al suo lavoro. Nel febbraio del '46 Secker&Warbug gli pubblicano Critical Essays. Nel '47 passa l'estate a Jura, completando la prima stesura di Nineteen Eighty-Four. In dicembre viene ricoverato in ospedale perchè sofferente di tubercolosi polmonare. Nonostante tutto, nel luglio del 1948 ritorna a Jura per completare le revisione di Nineteen Eighty-Four, che uscirà nel giugno dell'anno successivo. Nel gennaio del 1949 viene definitivamente ricoverato in sanatorio, e muore a Londra il 23 gennaio del 1950. Genere del libro:Animal Farm ha la struttura della fiaba classica con lo stratagemma degli animali antropomorfi e racconta la storia di una rivoluzione fallita. Sintesi: gli animali di una fattoria si ribellano alla tirannia umana e instaurano una società di uguali. Ben presto però i maiali, più intelligenti e più ricchi di qualità organizzative, assumono il controllo della situazione. In apparenza lavorano per il bene comune ma in realtà cercano soltantodi mantenete il potere. Napoleon, il maiale che ha assunto il controllo della fattoria dopo aver annientato la fronda interna, diventa impunemente sempre più simile agli uomini grazie a una massicia opera di disinformazione a danno degli altri animali. Il libro si chiude con i maiali ormai indistinguibili dagli uomini e con i sette principi che avevano ispirato la rivoluzione ridotti a uno solo:"Tutti gli animali sono uguali, ma alcuni sono più uguali degli altri". Descrizione (linguaggio, ...):L'acuta satira orwelliana verso un certo tipo di totalitarismo, che a avuto in Stalin la sua esemplificazione più clamorosa, è unita in questo apologo a una felicità inventiva e a un'energia stilistica che pongono Animal Farm sulla linea della grande tradizione liberistica inglese del '700. Notizie storico-critiche:All'epoca in cui finì per essere scritto, era ovvio, ci furono grandi difficoltà per farlo pubblicare, e infatti venne respinto da diversi editori. Un editore lo accetto in un primo momento, ma dopo gli accordi iniziali, decise di consultare il Ministro dell'Informazione, che -pare- l'abbia messo in guardia, o, in ogni caso, vivamente sconsigliato di pubblicarlo. Ecco uno stralcio della sua lettera: "Ho accennato alla reazione di un importante funzionario del Ministero dell'informazione riguardo Animal Farm. Devo confessare che questa opinione mi ha dato seriamente da pensare... Capisco ora che la pubblicazione di un libro simile in un momento come questo potrebbe essere considerata altamente inopportuna. Se la favola si rivolgesse a dittatori e dittadure in genere, allora pubblicarla sarebbe una ottima cosa, ma essa -come adesso posso vedere- segue così fedelmente il progresso deisovietici e dei loro due dittatori, che la si può applicare soltanto alla Russia, escludendo ogni altra dittatura. Un'altra cosa: la favola sarebbe meno offensiva se la casta protagonista non fosse quella dei maiali come casta dominante offenda senza dubbio molta gente, e in particolare chi è un pò suscettibile, come indubbiamente lo sono i russi. E ra una delle notti in cui il signor Jones se ne andava a letto ubriaco; una notte in cui gli animali della fattoria erano liberi di parlare a loro piacimento della loro drammatica condizione. Un anziano maiale, il Vecchio Maggiore, chiamò a raccolta gli animali della "Fattoria Padronale ". Nel discorso di quella notte esortò tutti gli animali della fattoria a ribellarsi e a sottrarsi al giogo umano non appena se ne fosse presentata l'occasione; insegnò loro una canzone intitolata "Animali d'Inghilterra" che divenne l'inno degli animali della "Fattoria Padronale". Tre giorni più tardi il Vecchio Maggiore morì ma le parole da lui pronunciate rimasero impresse nella memoria di tutti gli animali che le avevano ascoltate. Nelle settimane seguenti i maiali, gli animali più intelligenti, sotto la guida di Napoleon e Palla di Neve, iniziarono ad organizzarsi e a preparare l'attuazione della rivoluzione profetizzata dal Vecchio maggiore. Il gran giorno, seppure all'imprevisto, non tardò ad arrivare. Durante tutta la giornata il signor Jones e i suoi uomini non avevano fatto altro che ubriacarsi dimenticandosi di dar da mangiare agli animali i quali, inferociti per il lungo digiuno, si ribellarono e li cacciarono dalla fattoria. Il giorno seguente Palla di Neve scrisse su un muro della fattoria sette comandamenti che tutti gli animali avrebbero dovuto rispettare: Tutto ciò che va su due gambe è nemico; tutto ciò che va su quattro gambe o ha ali è amico; nessun animale vestirà abiti; nessun animale dormirà in un letto; nessun animale berrà alcolici; nessun animale ucciderà un latro animale; tutti gli animali sono uguali. Nelle settimane seguenti gli animali portarono avanti il lavoro nei campi; la fattoria divenne più efficiente di quanto non lo fosse mai stata. Il signor Jones, ubriaco da mattina a sera e deriso da tutti, meditava vendetta. La fattoria, ora ribattezzata "Fattoria degli animali", prosperava e gli animali si moltiplicavano. Le cagne partorirono dando alla luce nove cuccioli che, una volta svezzati dalle madri, vennero presi sotto la personale tutela di Napoleon. Un giorno accadde ciò che gli animali da tempo temevano: il signor Jones tornò alla fattoria armato e accompagnato da altri uomini. Colti tutt'altro che impreparati, gli animali attaccarono tutti assieme e respinsero il tentativo di invasione. Napoleon propose allora di procurare delle armi per la difendere la fattoria da altri eventuali attacchi mentre Palla di Neve sostenne che bisognava far scoppiare al più presto la rivoluzione anche nelle fattorie vicine per fare in modo che l'uomo non fosse più un pericolo per nessuno. Nelle assemblee che si tenevano nel granaio per prendere decisioni relative alla conduzione della fattoria, Napoleon e Palla i Neve erano sempre in forte contrasto su ogni cosa su cui si potesse discutere. La disputa più dura fu quella per la costruzione di un mulino a vento, proposta da Palla di Neve, che avrebbe dato alla fattoria energia elettrica. Napoleon riteneva inutile questo lavoro e, quando la votazione gli diede torto emise un alto grido.
    Nove cani dall'aspetto feroce irruppero nel granaio e attaccarono Palla di Neve. Il rivale di Napoleon fuggì, evitando di cadere vittima della muta inferocita, ma non fu mai più rivisto. Grazie all'aiuto dei cani da lui addestrati Napoleon instaurò nella fattoria un regime totalitario da cui i maiali traevano beneficio. Con l'ausilio di un altro maiale, Clarinetto, faceva credere agli animali tutto ciò che voleva e, senza che essi se ne accorgessero modificò alcune parti dei sette comandamenti. I maiali iniziarono a comportarsi come gli uomini e a tenere per sé tutti gli utili della fattoria. Gli altri animali si trovarono in condizioni peggiori di quelle in cui erano prima della rivoluzione; ma la cosa che più di tutto turbò il loro animo fu il vedere i maiali camminare su due zampe, proprio come gli uomini. CARATTERIZZAZIONE DEI PERSONAGGI: GLI UOMINI, dal punto di vista degli animali rappresentano gli oppressori, i nemici, da cui liberarsi. I MAIALI sono definiti gli animali più intelligenti. Essi sin dall'inizio prendono il comando della fattoria poi, gradualmente, instaurano la dittatura e riportano gli altri animali ad un tenore di vita peggiore di quello in cui si trovavano prima della rivoluzione. I CANI, spietati e feroci prestano fedele servizio ai maiali, affogando nel sangue ogni minima opposizione. I CAVALLI e L'ASINO svolgono i lavori pesanti che nessun altro animale è in grado di fare. LE PECORE, chiassose e stupide, non fanno altro che impedire ogni dibattito con i maiali a proposito delle loro decisioni. GLI ANIMALI DA CORTILE, non svolgono nessun ruolo di rilievo nel racconto. AMBIENTE: Il racconto è ambientato nella prima metà del Novecento a Willingdon, una piccola cittadina, in un area geografica non ben definita. Quest'area potrebbe essere l'Inghilterra ma potrebbe anche essere un qualsiasi altro stato. COMMENTO PERSONALE: Il libro di Orwell, descrivendo metaforicamente la rivoluzione russa del 1917, fornisce una critica ante litteram della contraddizione di fondo a cui andò incontro il comunismo una volta applicato. Molti dei personaggi della storia rappresentano i personaggi della rivoluzione russa o membri storici del comunismo. Il Vecchio Maggiore, sorta di venerando vate della rivoluzione, morto prima della sua attuazione, rappresenta Karl Marx, ideatore della rivoluzione proletaria morto (per fortuna) prima di vederla applicata. La canzone che questi insegna agli altri animali inneggia alla Prima internazionale inglese del 1864, in cui le idee di Marx trionfarono segnando il punto di partenza per la diffusione della dottrina comunista in Europa. Per scelte narrative viene a mancare un personaggio che rappresenti Lenin, bensì Orwell lo rende facendo agire all'unisono i due personaggi che rappresenteranno gli eredi di Lenin, cioè Stalin (Napoleon) e Trozkij (Palla di Neve); la morte di Lenin verrà resa della nascita del dissidio tra i due maiali. Napoleon-Stalin eliminerà Trozkij pur di affermare il suo dominio, la sua visione del comunismo, iniziando così a contraddire e manipolare quei comandamenti, quella dichiarazione di uguaglianza che ha rappresentato l'imput della rivolta. Dei comandamenti che non erano però perfetti in partenza, in quanto già predicavano la violenza e la repressione(Tutto ciò che ha due gambe è nemico), ma che permette all'autore di rendere meglio il finale tragico di questo esperimento politico. I maiali che camminano su due gambe rappresentano l'esito del comunismo: quelli che erano partiti come liberatori erano diventati i nuovi oppressori.


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    CITAZIONE (Intern@t @ 15/3/2007, 16:28) 
    SFONDO

    Sebbene i personaggi in questo libro sono animali che possono parlare, non devi pensare che questo romanzo sia sul tipo del film "Babe" con porcellini graziosi e roba varia. Questo è uno di quei libri dove i personaggi rappresentano temi di grande politica. Orwell era impegnato in politica. Il romanzo prende spunto dalla Rivoluzione in Russia del 1917quando il popolo si è ribellato alla gente ricca. Il primo condottiero del popolo russo era Lenin. Ha voluto rendere ognuno uguale, così che non ci sarebbe più stata né gente povera né gente ricca. Poi Lenin è morto, e due personaggi hanno lottato per prendere la sua carica: Stalin e Trotsky. Alla fine Stalin ha vinto e ha controllato il Partito Comunista. La gente ricca ha perso alla fine. Più che a quell'evento storico particolare, La Fattoria degli Animali è un avvertimento per le politiche, la società, l'avidità; è un’acuta opera di satira verso un certo tipo di totalitarismo che ha avuto proprio in Stalin la sua più clamorosa esemplificazione.


    PERSONAGGI PRINCIPALI

    Il Vecchio Maggiore : Un maiale saggio dalle cui idee comincia la ribellione degli animali. Chiama tutti “compagni”Muore prima che cominci la rivolta.
    Napoleon: Un maiale che lotta per essere il capo dopo la morte del Maggiore.
    Palla di neve: Un'altro maiale che lotta per essere il capo dopo la morte del Maggiore.
    Clarinetto: Un maiale che fa propaganda (mentendo).
    Gondrano e Berta: Due cavalli che sono muti. Tutto ciò che fanno è lavorare.
    Mollie: Un cavallo che abbandona quando gli animali si rivoltano.
    Benjamin: Un asino che non crede alla rivoluzione animale, ma fa il suo lavoro in ogni modo perchè è legato al suo amico Gondrano. Non ride mai. Sopravvive alla fine.
    Cani: La polizia degli animali.
    Pecore: Seguono chiunque.
    Mosè: Una corvo imperiale che racconta storie.
    I Piccioni: Messaggeri che viaggiano oltre la fattoria per spargere la parola della ribellione.
    Coltivatore Jones: l'uomo che possiede la fattoria.
    Pilkington: Un umano gentile .
    Frederick: Un umano malvagio.
    Whymper: Un altro umano .


    TRAMA

    La fattoria è posseduta da un ubriacone chiamato Coltivatore Jones. Ha molti animali in questa fattoria. Una notte, il coltivatore va a letto ubriaco, ed gli animali fanno una riunione. Il vecchio maiale chiamato Maggiore dice agli altri animali che ha fatto un sogno in cui gli uomini avevano reso schiavi gli animali. Allora parlano di come gli uomini usano gli animali e poi li uccidono, e di come tutti gli uomini sono cattivi. Formano un gruppo rivoluzionario e decidono che animali si devono ribellare contro gli uomini che sono il nemico. Gli animali imparano una canzone chiamata "Bestie di Inghilterra" che ha parole adatte alla loro ribellione. Il Maggiore muore poco dopo, ma gli animali vogliono continuare col suo piano.
    Una notte, il Coltivatore Jones va a letto ubriaco e dimentica di dar da mangiare agli animali. Così gli animali vanno nel granaio per mangiare.Il Coltivatore Jones li scopre e li frusta, ma la lotta degli animali continua. Gli uomini perdono e vengono cacciati dalla fattoria. Gli animali allora cambiano il nome della fattoria in "Fattoria degli Animali" e recensiscono alcune regole per viverci.
    Molti animali accorrono alla fattoria e tutti partecipano ai lavori quotidiani. Ogni domenica celebrano la loro ribellione. Allora il Coltivatore Jones ed i suoi uomini cercano di riprendere la fattoria occupata dagli animali, ma gli uomini vengono cacciati di nuovo. C'è molta tensione tra Napoleon e Palla di Neve. Palla di Neve vuole costruire un mulino a vento ma Napoleone non è d'accordo. Così Napoleon dice ai suoi cani di attaccare Palla di Neve. Palla di Neve sopravvive e riesce a scappare dalla fattoria. Dopo Napoleon prende la fattoria, cambia idea e vuole costruire un mulino a vento. Ma c'è un problema coi maiali, perchè cominciano a dormire in letti e così violano il 4°comandamento. Ma i maiali protestano e aggiungono parole alle regole, così la versione nuova della legge dice:"Nessun animale può dormire in un letto CON LENZUOLA." Un temporale distrugge il mulino a vento. Napoleon incolpa per questo Palla di Neve ( che intanto se ne era andato ) e lo accusa di essere un traditore, e di aver distrutto molta roba che gli animali hanno costruito. Così Napoleon raggruppa tutti gli animali nel recinto e porta fuori alcuni animali che crede essere complici Palla di Neve. Dopo aver ammesso il loro crimine, i cani di Napoleon lacerano le loro gole. Il coltivatore vicino, Sig. Frederick, cerca di uccidere gli animali e prendere la fattoria. Fa esplodere il mulino a vento (dopo che è stato riparato) ed uccide molti animali. Ma, una volta di nuovo, gli animali vincono la lotta.
    Da qui comincia il declino della Fattoria degli Animali. Si infrangono tutte le regole dell'animale, o si cambiano le regole così da poter fare tutto ciò che si vuole. Gli anni passano e molti nuovi animali vengono alla fattoria, e lentamente finiscono il cibo. Per sopravvivere, gli animali cominciano ad agire sempre più come gli uomini: camminano su due gambe, e portano vestiti.
    Alla fine del libro, gli animali non hanno più nessuna delle loro regole, ed i maiali cominciano ad avere dei rapporti d'affari con coltivatori umani.

    RIASSUNTO PER CAPITOLI

    - CAPITOLO 1 - La fattoria è posseduta da un ubriacone chiamato Coltivatore Jones. Ha molti animali in questa fattoria. Una notte, il coltivatore va a letto ubriaco, ed gli animali fanno una riunione. Il vecchio maiale chiamato Vecchio Maggiore dice agli altri animali che ha fatto un sogno in cui gli uomini avevano reso schiavi gli animali. Allora parlano di come gli uomini usano gli animali e poi li uccidono, e di come tutti gli uomini sono cattivi. Formano un gruppo rivoluzionario e decidono che animali devono essere tutti amici e che si devono ribellare contro gli uomini che sono il nemico. Gli animali imparano una canzone chiamata "Bestie di Inghilterra" che ha parole adatte alla loro ribellione.

    - CAPITOLO 2 - Una notte, il Coltivatore Jones va a letto e dimentica di dar da mangiare agli animali. Così gli animali vanno nel granaio per mangiare. Il Coltivatore Jones li scopre e li frusta, ma la lotta degli animali continua. Il Maggiore muore ( di vecchiaia ) prima di poter vedere la vittoria degli animali Gli uomini perdono e vengono cacciati dalla fattoria. I maiali imparano a leggere e scrivere e cambiano il nome della fattoria in "Fattoria degli Animali" e scrivono le sette regole recensite dal Maggiore su un muro:

    1) Qualunque cosa va su su 2 gambe è il nemico.
    2) Qualunque cosa ha 4 gambe o le ali è un amico.
    3) Nessun animale porterà vestiti.
    4) Nessun animale dormirà in un letto.
    5) Nessun animale berrà alcol.
    6) Nessun animale ucciderà un altro animale.
    7) Tutti gli animali sono uguali.

    - CAPITOLO 3 - Molti animali accorrono alla fattoria e tutti partecipano ai lavori quotidiani. Ogni domenica celebrano la loro ribellione. Sono felici perché sono liberi e per questo lavorano più duramente e ottengono un raccolto più grande. I maiali diventano i capi e controllano la fattoria e abusano del loro potere per procurarsi mele e latte di cui sono ghiotti.

    - CAPITOLO 4 - il Coltivatore Jones ed i suoi uomini cercano di riprendere la fattoria occupata dagli animali, ma Napoleon, uno dei maiali più autorevoli, è preparato e gli uomini vengono cacciati di nuovo. Il cavallo Gondrano e il maiale Palla di Neve ottengono delle medaglie per il loro valore in battaglia

    - CAPITOLO 5 - Il cavallo Mollie se ne va seguendo un uomo. C'è molta tensione tra Napoleon e Palla di Neve per la conquista del potere. Palla di Neve vuole costruire un mulino a vento per approvvigionare la fattoria con l’elettricità, ma Napoleon non è d'accordo. Così Napoleon dice ai suoi cani di attaccare Palla di Neve durante una riunione in cui doveva illustrare il piano del mulino. Palla di Neve sopravvive e riesce a scappare dai cani, ma viene espulso dalla fattoria, anche se alcuni animali protestano. Napoleon allora prende la fattoria e ne diviene il dittatore usando i cani come temibili guardie. Ora vuole costruire il mulino a vento, i cui piani erano originariamente di Napoleon, ma gli erano strati rubati da Palla di Neve.

    - CAPITOLO 6 - Il mulino a vento crolla durante un temporale. Napoleon da la colpa a Palla di Neve ( che non è più alla fattoria ) per l’incidente e lo accusa di essere un traditore. Palla di Neve diventa il capro espiatorio e viene incolpato di tutto ciò che va storto. Intanto gli uomini che odiano gli animali ammirano il loro riuscito raccolto. I maiali cominciano a comportarsi sempre più come gli uomini. cominciano a dormire in letti e così violano il 4°comandamento. Ma i maiali protestano e aggiungono parole alle regole, così la versione nuova della legge dice:"Nessun animale può dormire in un letto CON LENZUOLA." Napoleon crede che il capo debba avere il meglio di tutto, così dorme nella comoda casa colonica.

    - CAPITOLO 7 – Tempi duri per la fattoria: fa freddo e il cibo è scarso. Napoleon vieta la canzone “ Bestia d’Inghilterra” perché parla di ribellione e questa è già stata raggiunta. Il grano scarseggia così Napoleon deve vendere le uova delle galline agli uomini per poterlo comprare. Si decide in una riunione che Palla di Neve è un traditore e così Napoleon raggruppa tutti gli animali nel recinto e porta fuori quattro maiali che crede essere traditori seguaci di Palla di Neve. Dopo aver ammesso il loro crimine ( avevano difeso Palla di Neve quando era stato espulso ), i cani di Napoleone lacerano le loro gole. I cani attaccano anche Gondrano, il cavallo ( anche lui aveva difeso Palla di Neve ), ma lui è forte e respinge il loro attacco. Altri animali confessano e vengono giustiziati.

    - CAPITOLO 8 – Napoleon diventa un dittatore assoluto. Il coltivatore vicino, Sig. Frederick, cerca di uccidere gli animali e prendere la fattoria. Fa esplodere il mulino a vento (dopo che è stato riparato) ed uccide molti animali. Ma, una volta di nuovo, gli animali vincono la lotta e chiamano questa seconda battaglia “ La Battaglia del Mulino a Vento”

    CAPITOLO 9 – Quando gli animali ricostruiscono il mulino Gondrano, che aveva continuato a lavorare tantissimo, collassa. Gli animali pensano che Gondrano stia per essere portato in un ospedale, ma un furgone arriva e lo porta al macello. Napoleon racconta agli altri una bugia ( è morto in ospedale ) per coprire ciò. I maiali comprano del wiskey dagli uomini.

    - CAPITOLO 10 - Da qui comincia il declino della Fattoria degli Animali. I maiali si sentono superiori agli altri animali e si pongono sullo stesso livello degli uomini. Si infrangono tutte le regole dell'animale, o si cambiano le regole così da poter fare tutto ciò che si vuole. Solo una regola delle originali sette è rimasta sul muro, ed è stata cambiata. Ora recita: TUTTI GLI ANIMALI SONO UGUALI, MA ALCUNI ANIMALI SONO PIU’ UGUALI DI ALTRI. Gli anni passano e molti nuovi animali vengono alla fattoria, e lentamente finiscono il cibo. Per sopravvivere, gli animali cominciano ad agire sempre più come gli uomini: camminano su due gambe, e portano vestiti. Alla fine del libro i maiali cominciano ad avere dei rapporti d'affari e a bere con i coltivatori umani.

    QUALCHE DRITTA

    Questo libro è un'allegoria. Rappresenta o "simboleggia" un evento storico.
    La storia potrebbe simboleggiare la Rivoluzione bolscevica del 1917. Tutti i personaggi rappresenterebbero diverse figure politiche.
    Benchè all'inizio l'idea della rivoluzione è buona, le regole sono ben presto corrotte dal loro potere.
    Il tema principale in questo libro è la leadership, il comando e la rivoluzione. Quando la gente non è felice col loro leader, si rivolta. Quando i leader hanno potere assoluto, divengono corrotti ed oppressivi.
    Questa è una storia che usa animali per riflettere su problemi e comportamento umani. Questo libro compara tipi di gente a tipi di animali. C'è la pecora (seguace), il cane (angheria) [etc]. il comportamento della persona è come il comportamento di un animale.
     
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  7. >minerva<
     
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    grazie
     
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6 replies since 15/3/2007, 16:28   80322 views
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