Ho messo incinta mia madre

racconto erotico incesto madre figlio

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    n uno sperduto paesino del profondo sud, vive Elisabetta, una bellissima insegnante, divorziata, bionda, occhi da cerbiatta e, fisico molto attraente.

    Lei, ha un figlio: Giulio, un simpaticissimo ragazzo ventenne, fisico atletico, con un carattere molto chiuso; infatti, non esce mai di casa, non ha amici e, soprattutto, amiche; molto spesso, passa il tempo, guardando film porno, masturbandosi come un dannato.

    Una freddissima notte d’inverno, Betta, sentendosi, annoiata ed anche un po’ depressa, per la solitudine, in quell’enorme lettone matrimoniale, rimasto: triste e desolato, per l’assenza di un maschio che, le potesse tener compagnia, s’ alza di soprassalto; e, si reca nella cameretta del figlio, poco distante dalla sua, invitandolo a dormire con lei, quella notte.

    Betta: Giulio!? Posso?

    Giulio, che, era seminudo: “un attimo, mamma che, mi ricompongo, sono seminudo! Ora, puoi”!

    Betta: ascolta, figliolo, stanotte, mi sento, troppo sola ed annoiata; ed ho anche un po’ paura; vorrei, chiederti una gentilezza.

    Giulio: dimmi, mamma; cosa, posso fare per te, vuoi che, chiami qualcuno?

    Betta: oh! No! Quanto, sei sciocco ed ingenuo! Voglio, solo chiederti di farmi un po’ di compagnia; insomma, di dormire con me!

    Giulio: beh! Se lo vuoi tu! Tanto, sono tuo figlio, non credo, ci sia nulla di male.

    Betta: allora, io vado, tesoro! T’aspetto di la!

    Betta, da quando, s’era separata dal marito, non ebbe più occasione, d’incontrare un uomo; e cosi, per appagare i suoi, piaceri carnali, la sera, si masturbava, a volte con le dita, a volte, utilizzando, ortaggi; o, vibratori che, si faceva prestare, da una sua collega ed amica, tardona e vedova.

    Anche, quella sera, nonostante, il figlio, gli fosse accanto, Betta, venne travolta dal desiderio spasmodico, di accogliere, nella sua, infracidita fregna, un grosso palo di carne.

    E, cosi, distesasi, in posizione supina, sollevandosi la camicia da notte, spalancando spudoratamente le cosce, iniziò ad infilarsi, selvaggiamente le dita, dentro la caverna, facendo leggermente tremare il lettone, suscitando la curiosità di Giulio.

    Giulio: ma, che succede, mamma! Forse sta facendo il terremoto!? Chiese, un po’ spaventato.

    Betta, pervasa, dall’eccitazione, dalla libido e, dall’estrema goduria: “ahhh!! Siiii!! Voglio, un cazzo nella figa! Siiii!!! Ahhhh!! Anche nel culo! Si, siiii!!!

    Giulio, allungò la mano, poggiandola sulla coscia sinistra di sua madre; e, sentì, con il tatto, in quanto, la stanza da letto, era completamente buia, le sue dita, giocherellare il clito, facendo, svegliare, anche il suo arnese; e, cosi, con una mano, le accarezzava la coscia, con l’altra, iniziava, una dolce sega.

    Ad un certo punto, Betta: “ahhh!! leccamela , porco; si! Leccamela” ti prego, leccamelaaa”!!

    Giulio, si spostò dal suo posto, mettendosi, inginocchiato, in mezzo alle sue cosce, allungò la testa, con le mani, le spostò le mutandine(peri nero) e, infilò la lingua, facendola sobbalzare e, contorcere per il piacere.

    Betta: ahhh!!! Ssii!! Continua, leccala, porco! Siiii!!! Fammi impazziree!!! Ohhh!!! Mmmm!!! Aspetta, che, mi tolgo questo peri! Mmm!! Ficcala tutta dentrooo!! Ahhhhh!!! Sto godendoo!! mmm!! Ahh! Vengo! Ahhhhh!!!

    Per quella notte, Giulio, se la cavò solo con una sega, sborrando sulle lenzuola e, si ritrovò, avvolto nel piumone, abbracciato a sua madre.

    Al mattino,durante la colazione, mamma Betta, racconta al figlio dell’accaduto, immaginando, fosse un sogno.

    Betta: buongiorno, figliolo! Dormito bene, con mammina, stanotte!?

    Giulio: oh! Divinamente!

    Betta: ascolta, voglio raccontarti, cosa ho sognato !

    Giulio: immagino, sia stato bello, per raccontarmelo!

    Betta: ovviamente, per il tuo carattere chiuso, non sei mai stato con una donna; e, devi sapere, che, anche noi donne, a volte, ci masturbiamo, specie se, non si dispone di un uomo che, ci possa soddisfare.

    Giulio: certo, che, lo so! Me l’hanno detto a scuola.

    Betta: bene! Stanotte, mentre mi masturbavo, come una forsennata, mi sono addormentata; ed ho sognato che, ad un certo punto, un uomo, forse tuo padre; o, qualche mio bell’allievo, mi leccava voluttuosamente la figa, facendomi impazzire per il piacere! Facendomi raggiungere, un orgasmo, che, non raggiungevo da parecchio tempo; ovvero, dall’ultima volta che, io e tuo padre, abbiamo fatto l’amore.

    Giulio, rispose, facendosi una risata.

    Betta: perché, ridi?

    Giulio: perché, stanotte, tu, non hai sognato! Quell’uomo, o meglio, quel ragazzo che, ti leccava la fregna, ero io!

    Betta: tu!? E, come, ti sei permesso, brutto maiale che, non sei altro! Sai che, sono tua madre!! Ma, va a cercarti una ragazza, mascalzone! Hah! Leccare la passera della mamma, deficiente(gli mollò un ceffone).

    Giulio: ma, me l’hai chiesto tu! Ad un certo punto, mentre, mi stavo addormentando, ho sentito tremare il letto; ed ho pensato, stesse facendo il terremoto; t’ho chiamata , e, tu, non mi hai risposto! E, cosi, ho allungato la mano, poggiandola sulle tue cosce ed ho sentito che, le tue dita, stavano facendo qualcosina! Ad un certo punto, il mio pisello, si è rizzato e, con l’altra mano, ho cominciato a segarmi come un dannato! Ad un certo momento, mi hai implorato: “leccamela, porco”! e, cosi, te l’ho leccata, facendoti godere e sbrodare, come una dannata! Io, ho continuato la sega, pensando a te! Ed infine, ho sborrato sulle lenzuola; puoi controllare la chiazza di sperma!

    Per un certo periodo, madre e figlio, si chiusero nel mutismo totale, ritornando a dormire, ognuno per proprio conto; poi, dopo una riflessione approfondita da parte di mamma Betta, quest’ultima, si riconcilia col figlio, riproponendogli di dormire al suo fianco; questa volta, accompagnata da una proposta a dir poco indecente!

    E, furono entrambi, prigionieri del complesso di Edipo; che, alla maniera di Satana, si era impossessato delle loro anime e dei loro corpi, rendendoli animali senza ragione, facendoli godere, come due forsennati.

    ************

    Betta: ciao! Giulio, voglio chiederti scusa per quello che è successo ieri l’altro; in effetti, mi sono resa conto che la colpa, è soltanto mia; credevo, stessi sognando! Ma poi, mi sono resa consapevole che, era una cosa reale; e, di conseguenza, il mio comportamento, è stato quello di un emerita depravata.

    Sai, quando si avverte il desiderio di sesso e, non si ha un uomo accanto, s’impazzisce; e, si è costretti all’autoerotismo, insomma, a darsi piacere da sola! Come del resto, accade anche a te; che, nonostante, abbia vent’anni, non conosci ancora un pelo di femmina! Che ne diresti, di far pace e, di ritornare a dormire nel mio lettone?

    Giulio: oh! Mammina; io e te, non abbiamo mai litigato. Anzi, devo confessarti che, hai un corpo stupendo e, delle magnifiche tette, uguali a quelle delle pornoattrici che, vedo nei film!

    Betta: eh! Carognone! Allora, ti piaccio! E dimmi, quante seghe, ti sei fatto, pensando a me!

    Giulio: devo esserti sincero, mamma; nemmeno una; sai, fino ad adesso, non suscitavi in me, nessuna attrazione fisica e sessuale; forse, perché, sei mia madre! Ma, dall’altra notte, mi sono reso conto che, oltre ad essere una mamma, meravigliosa e premurosa, sei anche una stupenda femmina da letto; mmm!! Da montare tutta!

    Betta: eh, eh, eh! Vedo che, stai superando la timidezza, bel porcellone! Scommetto che, il tuo pisello, sta venendo su duro!

    Giulio: emm! In un certo senso si!

    Betta: allora, tiralo fuori, carognone; che, adesso, la tua dolce mammina, con la sua boccuccia carnosa, ti farà provare le brezza del pompino; si, del pompino; proprio come quello che vedi nei film!

    Giulio: davvero, ne saresti capace?

    Betta, tu, dammelo qua; e, vedrai! Te, ciuccia prima un po’ le mammelle; come facevi quando, t’allattavo ; mmm! Si dai, ciucciale! Leccami un po’ l’areola(tirandole fuori dalla sottana nera), mmm!! Come sei bravo!

    Giulio: è fantastico, mamma! Devo confessarti una cosa.

    Betta: oh! Giulio, ti prego, continua, continua! Mi stai facendo godere, come una forsennata! La mia figa cola! Ficca la mano sotto la, sottana, sono senza mutandine! Senti, com’è bagnata! Sii! Accarezza la striscia dei peli! Mmm!! Ahh!! Bello! Dimmi, cosa mi devi confessare!?

    Giulio: beè! Mmm!! Mamma; mi eccitano molto le donne in sottana, in sottana nera; il cazzo, mi scoppia!

    Betta: ah! Si!? E, allora, guarda la tua mamma, in sottana nera! Si, guarda e segati! Che adesso, m’inginocchio e, ti faccio un bel pompino, ingoio tutto! Anzi, facciamo una bella cosina; sborra nel latte! Cosi, mi faccio un bel tazzone di latte e sborra!

    Giulio. Che porca che sei, mamma!

    Betta: voglio farti divertire un sacco, tesoro! Stasera, ti prometto che, te la faccio leccare di nuovo; e, ti faccio un bel regalone!

    Giulio. Wow! Che regalone!?

    Betta: ti regalerò, la mia bella ed accogliente passerona; ovvero, mamma Betta, ti farà scopare con lei! E, se sarai bravo, ti donerà anche il suo deretano! Guarda, che bel culone; aspetta che, sculetto un po’!

    Dopo essersi fatta ciucciare le tette, ed essersi mostrata sculettante “in sottana merlettata, stile anni 70”, mamma Betta, s’inginocchia dinanzi al grosso e ferreo arnese figliale, leccandogli, prima tutto lo scroto dei testicoli, afferrandolo con le mani, scapocchiandolo bruscamente, provocandogli un leggero dolorino, facendogli uscire qualche goccia di sangue; in quanto, il “filo della verginità maschile”, nonostante le forsennate seghe (filo della capocchia), non si era rotto del tutto.

    Successivamente, afferrandolo in bocca, come un’affamata, leccandogli la goccia di sangue che, si era posata sul glande; e, succhiandolo con voluttà e passione materna.

    Giulio: ohh!! Mamma; come, lecchi bene le palle! Ahhhh!! Che dolore! Mmm!! Mi sta uscendo sanguee!!

    Betta: non temere, figliolo! Quella, è la goccia del sangue della verginità maschile! Che, vedo, non hai ancora perso; nonostante tu fossi un segaiolo! La tua mamma, te l’ha fatta perdere; ovvero, t’ha reso un uomo; adesso, te la lecco, mmm!!!

    Giulio: oh! Si, mamma, ti prego, leccamela! Ahh!! Si! Succhiamelo! Ohh!! Siii!! Come, succhi bene! Sii!! Ohh!! Adesso, sto per sborrare!

    Betta: aspetta; tieni, sborra nel latte! Che, adesso, bevo tutto!

    Giulio: ohh!! Sii!! Mmm!! Sborroo!! Siii!! Mammaaaaa!!!!

    Eiaculò, tutto il suo sperma nel tazzone; e, mamma Betta, bevve, ingoiando tutto senza, battere ciglio, assaporando il koktel di latte e sborra figliale.

    La sera, dopo cena, mamma Betta invita il figlio nel suo lettone; e, come promesso, menandogli una mano al cazzo …..

    Betta: mmm!! Com’è bello duro! Sii!! Fammelo toccare un po’! mmm!! Siii!!

    Giulio, ormai, super eccitato, pervaso dalla libido, quasi maniacale, pronuncia una frase in dialetto, implorando la madre di toccarglielo e segarlo.

    Giulio: “sin’! tucc’! tucc’, mammà!! Tucc’, famm’ ù tr’maun”! (si! Tocca, tocca, mamma! Tocca, fammi la sega).

    Betta: si! Adesso, distenditi sul letto; che adesso, mammina, ti lecca i capezzoli, che vedo sono diventati duri, ti da una slinguazzata ai testicoli, te lo succhia un po’ e poi, ti accoglierà, prima nel suo culo e poi, nella sua figa in calore, molto in calore!

    Dopo che, lo ebbe leccato per bene, Bettina, si mise alla pecorina ….

    “adesso, inculami, forsennatamente, lurido porco, maniaco, inculami, come faceva quel maiale di tuo padre! Siii!! Ahhh!! Fino in fondo! Ahhh!! Mi piace, in culo!! Ahhh!! Sfondami, sfondami tutttaaa!!! Siiiiiiii!!!!!Ahhhhhh”!!!!

    Giulio: si, mamma si! È troppo bello, incularti, come una scrofa! Mmmm!! Ohhh!!! Sto quasi per sborrare!

    Betta: aspetta che, mi giro, spalanco le cosce, come una lurida vacca, tu, mi fotterai e mi metterai incinta; come un toro, ingravida la sua vacca! Voglio sentire, la tua sborra, fino infondo all’utero! Mi dovrai fecondare.

    Giulio: ingravidareee!!!??? Ma, sei impazzita, mamma; che dirà la gente di noi! Che, siamo due animali, due porci?

    Betta: non me ne fotte un cazzo! Della gente; oggi, sono in calore! E, tu, fai finta ch’io, sia una vacca da ingravidare! Ingravidami, porco! Scopami come un toro! Si, come un toro! Bramo dalla voglia di figliare; si, voglio figliareeee!!!

    Giulio: se, lo vuoi tu! In questo momento, non sei più, mia madre.

    Betta: dimmi, che, cosa sono!? Voglio sentirtelo dire!

    Giulio: in questo momento, sei una zoccola, vacca da monta! E, io, sono il tuo toro!

    Betta: ripetilo ancora, tira fuori, il tuo istinto animalesco!

    Giulio: si, una vacca da monta ed io, il tuo toro!

    Betta: ancora, toro!

    Giulio: vacca!

    Betta: toro!

    Giulio: vacca!

    Betta: saltami su! E scopami, fottimi e, ingravidami, come una zoccola, vacca! Sono, ormai posseduta dal demonio, scaccialo, spegni la mia figa, infiammata; e, sborrami, sborrami dentro! Fammi sentire la tua sborra, fino infondo all’utero! Prendimi le ovaia e, fecondami!



    E, furono entrambi, prigionieri del complesso di Edipo; che, alla maniera di Satana, si era impossessato delle loro anime e dei loro corpi, rendendoli animali senza ragione, facendoli godere, come due forsennati.

    Giulio: ahhhh!!! Vacca! Sborro, si, sborrooo!! Ohhhh!!!

    Betta: ahhh!!! Sto squirtando, come una depravata, lurida! Si, sborra dentro, sborra dentro la figaa!! Ingravidami! Mettimi incinta!

    Giulio: ahhh!! Ahhh!!! Siii!! Tieni, tutta dentroooo!!! Fino infondooo!!! Ohhhh!!! Sborrr …..

    Betta: siiii!!! Ingrassami, ingrassami tutta, come una scrofa, troiaa!!

    Passarono alcuni giorni, da quella notte infuocata; e, mamma Betta, avverte, un forte ritardo del ciclo mestruale, fenomeno comune a tutte le donne, in sospetta dolce attesa, sinonimo che, gli spermatozoi figliali, l’avevano fecondata.

    Nove mesi dopo



    La puerpera e, peccatrice incestuosa Betta, diede alla luce, un bel maschietto; che, entrambi(madre e figlio), accudirono e crebbero con entusiasmo e amore, suscitando qualche pettegolezzo di paese, specie, fra i suoi allievi che, mugugnarono, ponendosi un interrogativo: “chissà, chi l’avrà ingravidata ed ingrassata, la prof Betta? Da noi, al massimo, si faceva toccare il culo”.
     
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  2. Alessandro20
     
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    Una curiosità, quasi di natura scientifica, mi fa leggere queste storie di fantasie così perverse, fondate però su una "piattaforma" di realtà: l'attrazione che una bella, non sempre, mamma esercita sul figlio giovinetto e anche adulto. Tutti questi figli incestuosi sono appunto di fantasia; la mia curiosità va dunque oltre: ci sono testimonianze dirette e reali di tali nascite? Finora, a parte la vicenda che coinvolse Elisabetta I d'Inghilterra, non ne ho reperita una.

    Preciso su quanto scritto sopra: intendo figli generati realmente da incesto madre e figlio.
     
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  3. oscar 5712
     
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    ciao alex,sono oscar57, ti viglio cofessare che io ho avuto un figlio da mia madre e lo accudiamo divinamente e continuiamo a stare insieme come due amanti ci dividono solo 13 anni e' una vera stallona e non potevo l asciarla ad alltri quel ben di dio me ne sono innamorato da subito di lei che era una ragazza madre la amo ooo !!!
     
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  4. Kitemmuò
     
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    CITAZIONE (oscar 5712 @ 28/3/2016, 13:17) 
    ciao alex,sono oscar57, ti viglio cofessare che io ho avuto un figlio da mia madre e lo accudiamo divinamente e continuiamo a stare insieme come due amanti ci dividono solo 13 anni e' una vera stallona e non potevo l asciarla ad alltri quel ben di dio me ne sono innamorato da subito di lei che era una ragazza madre la amo ooo !!!

    Uà e che bella famigl'emmerd!
    buona pasqua a te e famiglia
    (emmerd)
     
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  5. Alessandro20
     
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    A parte il li linguaggio, inutilmente scurrile, Kitemmuo, la Pasqua è già passata. Il racconto sopra è irreale.
     
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  6. Kitestramuò
     
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    Inutilmente scurrile? ah è vero per esserlo bisogna prima accoppiarsi con la madre come hai fatto tu vero?


    CITAZIONE
    Mamma era una bella puttana; mio padre, il suo amante, non gli bastava; quando si accorse che avevo fatto il cazzone cominciò a farmi dormire appoggiato al suo bel culone, dai 14 ai 23 anni ...

    Comunque pasqua sarà anche passata, ma tu resti sempre un piecoro
     
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  7. Alessandro20
     
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    Kitestramuò, in certe situazioni bisogna trovarcisi; tutti lo farebbero, ragazzo, mamma giovane, bella e un po' puttana, padre assente, la notte soli...; certo adesso è tutta un'altra cosa, con la pillola, tutto è permesso; io non me ne sono mai pentito. Se ne può parlare senza scurrilità e ridicoli moralismi; quanti ragazzi si fanno le ... pensando a mamma!
     
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  8. Alessandro20
     
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    Anzi, aggiungo, che avere una sorella bona e soprattutto una mamma bella, giovane e formosa e non desiderarle fino all'estremo(non specifico, ma leggi sopra) è ... patologico, da ricorso allo psicologo, segnale di scompensi ormonali, a meno che il giovane non abbia trovato una provvidenziale soddisfazione sessuale, caso raro anche nei tempi che viviamo, con una femmina fuori dalla cerchia familiare. Spero di essermi spiegato.
     
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  9. Kitasanastramuò
     
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    CITAZIONE
    Kitestramuò, in certe situazioni bisogna trovarcisi

    Non è facile, deviati e pervertiti a volte si nasce..
    CITAZIONE
    quanti ragazzi si fanno le ... pensando a mamma!

    boh forse dalle tue parti, io non ho mai sentito nessuno che dicesse una cosa del genere prima di conoscere gente come te

    CITAZIONE
    Anzi, aggiungo, che avere una sorella bona e soprattutto una mamma bella, giovane e formosa e non desiderarle fino all'estremo(non specifico, ma leggi sopra) è ... patologico, da ricorso allo psicologo, segnale di scompensi ormonali, a meno che il giovane non abbia trovato una provvidenziale soddisfazione sessuale, caso raro anche nei tempi che viviamo, con una femmina fuori dalla cerchia familiare. Spero di essermi spiegato.

    vabè devi considerare anche tutti quei casi in cui il giovinetto scarica la sua libido con il cane di casa, infilandolo in un termosifone o nell'arrosto di tacchino che mammà ha preparato!

    ma tu veramente stai facendo? lo scompenso ce l'hai tu nella scatola cranica, non credere a me, vai a raccontare questa cosa a uno psicologo vedi che ti risponde :asd: nel migliore dei casi tieni un edipo grosso come la cappella (sistina), ma dato che tiri in mezzo sorelle e perversioni varie, vuol dire solo una cosa: o sei stato allevato da una femmina di ratto comune (e relativa prole), o sei semplicemente uno zozzone indegno di vivere tra gli esseri umani.
     
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  10. Alessandro20
     
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    Ma tu perché frughi in questi "angoletti" così particolari? Il prete che mi confessava quando gli dicevo queste scabrosità passava tranquillamente oltre; sai quante ne sentiva! Soltanto una volta un pretino, inesperto, mi fece la predica. Comunque discorso chiuso, non appartieni alle persone ben dotate di ormoni; come resistere a certe provocazioni, in casa! Resistere è "contro natura". Tutto sommato, che te ne importa?. Io sto facendo una indagine, leggi l'inizio dei miei interventi.
     
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  11. Emuortenonnt
     
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    l'unico ormone che avrai è quello della pedata in culo che ti sto per dare
    pervertito malato zozzoso
     
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  12. Alessandro20
     
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    Dai coso, leggiti "Il mio bambino", geniv forum community, e fatti una ... ; ce ne sono tanti altri di questi raccontini. Ciao "zozzoso".
     
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  13. Donkitemmuort
     
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    Alessà c'è poco da dire: fai schifo all'umanità!
    complimenti alla mamma
     
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  14. Alessandro20
     
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    Ehi, zozzoso, che bello dormire con una bella, formosa e giovane mammina che viene a letto in camicia da notte senza mutandine, e nel cuore della notte , mentre lei fa finta di dormire, farle passeggiare il cazzone tra le cosce stupende e poi schizzarle sul fondoschiena nudo quella faccenda; e questo all'inizio(16 anni io, lei 37) ... provare per credere!
     
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  15. Ergastolo x Alessandro20
     
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    CITAZIONE (Alessandro20 @ 3/4/2016, 08:08) 
    Ehi, zozzoso, che bello dormire con una bella, formosa e giovane mammina che viene a letto in camicia da notte senza mutandine, e nel cuore della notte , mentre lei fa finta di dormire, farle passeggiare il cazzone tra le cosce stupende e poi schizzarle sul fondoschiena nudo quella faccenda; e questo all'inizio(16 anni io, lei 37) ... provare per credere!

    ma tua madre da anche l'utero in affitto?
     
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27 replies since 14/6/2014, 10:45   61003 views
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