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Ma ricordare con struggente affetto una persona a noi cara (in questo caso poi un figlio) non vuol dire non amare i vivi o far mancare a loro qualcosa, semplicemente alcune persone sono parte di noi e ci mancano. Io ho da poco perso mio padre era malato e forse si era pure stufato di vivere ma a me manca immensamente. 
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Lucio!!!.
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CITAZIONEMa ricordare con struggente affetto una persona a noi cara (in questo caso poi un figlio) non vuol dire non amare i vivi o far mancare a loro qualcosa, semplicemente alcune persone sono parte di noi e ci mancano. Io ho da poco perso mio padre era malato e forse si era pure stufato di vivere ma a me manca immensamente.
Vedi Cassandra, è proprio quello che ho scritto: perché il ricordo deve essere struggente, perché deve procurare sofferenza e dolore continui?
Non dico che bisogna diventare apatici anzi, è necessario piangere e stare un po' da soli. Quello che volevo dire è che non possiamo continuare a vivere avendo in testa sempre quella persona che non c'è più. Certo, ogni tanto è giusto ed inevitabile che il pensiero scappi là ma la nostra vita non deve ridursi ad essere un'esistenza in funzione dei morti. Ci sono tante persone che ci vogliono bene e che sapranno darci affetto. Non prenderanno mai il posto di chi non c'è più ma non possiamo farci consumare dal dolore. Nel nostro cuore non ci sarà "un buco" lasciato da chi non c'è più, perché noi ricorderemo sempre quella persona. Ma, forse, è meglio sforzarci e ricordarla con un sorriso, non pensando a quello che ci manca ma a quello che, quella persona, ci ha dato, anche poco che sia.. -
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...Io, Enrico, vivo nell'incancelllabile ricordo di una mia sorellina, volata in cielo tanti anni fa, di cui ancora sento la voce. .
Per il mio angelo |
