L'I.T.I Marconi di Pontedera dedica un aula a Matteo

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    Pisa, 26 nov. - (Adnkronos) - Matteo venne ucciso il 20 marzo scorso, a 17 anni, travolto da un treno vicino Pontedera (Pisa), la citta' dove abitava. Sono passati otto mesi, ma da allora i suoi amici continuano a 'parlargli' su Facebook. Gli amici del ragazzo continuano a lasciargli messaggi, a fargli domande, raccontargli i piccoli segreti della vita quotidiana. A Matteo sono state dedicate altre pagine virtuali e forum con contatti da record. La storia viene raccontata sul quotidiano 'Il Tirreno'.

    Era il rappresentante di classe, ed era molto amato dai compagni. C'e' chi gli scrive ''ci rivedremo dall'altra parte della strada'', chi lo ringrazia dicendogli ''hai donato a tutti noi momenti magnifici e ci hai insegnato a essere migliori''. Ma anche chi gli racconta i propri tormenti e le proprie gioie, o gli parla dell'ultimo videogioco uscito sul mercato.

    Ieri l'Itis Marconi di Pontedera, la scuola che frequentava, gli ha intitolato un'aula multimediale. Le postazioni multimediali sono state donate alla scuola dai genitori del ragazzo: Matteo era un appassionato di informatica. Sotto i computer una targa voluta dai compagni di scuola: ''A pugni chiusi e con il tuo sorriso rimarrai sempre con noi''.

    26/11/2011
     
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    Travolto da un treno otto mesi fa. Gli amici lo fanno rivivere su Facebook
    Centinaia i messaggi sul social network. Matteo aveva 17 anni La scuola gli intitola un'aula multimediale.


    PONTEDERA – Matteo se ne è andato otto mesi fa. Lo ha travolto un treno in un pomeriggio strano di marzo. Aveva 17 anni. Venerdì l’Itis Marconi di Pontedera, la scuola che frequentava, gli ha intitolato un’aula multimediale. Era il rappresentante di classe, i compagni lo amavano come un leader simpatico, intelligente e scanzonato. Eppure il ricordo per Matteo è diventato qualcosa di più di un ritorno col pensiero a prima di quel tragico 20 marzo. «Gli amici e i compagni di scuola continuano a parlare con lui sui social network – ha detto durante la presentazione dell’aula multimediale l’insegnante d’Italiano, Daniela Bernardini -, una finestra aperta dove ci si può confrontare con quello che è accaduto. Una possibilità di crescita per tutti».

    I MESSAGGI - La storia, raccontata dal Tirreno, sta facendo il giro del web. Matteo amava molto stare in compagnia ma anche la privacy e la sua pagina Facebook è accessibile solo agli amici che continuano a frequentarla e lasciare all’amico messaggi, fargli domande, raccontargli i piccoli segreti della vita quotidiana. A Matteo sono state dedicate altre pagine virtuali e forum con contatti da record. Si parla di tutto: dell’ultima sfida al videogioco preferito, alle scanzonate chat nelle quale il giovane era sempre un protagonista, al coraggio di vivere e di morire. E poi le dediche, struggenti: «Ogni mattina aspetto che tu spunti dietro la colonna», «Ci rivedremo dall’altra parte della strada». E ancora un affettuoso rimprovero: «Ci hai lasciati senza dire una parola». Un ringraziamento: «Hai donato a tutti noi momenti magnifici e ci hai insegnato a essere migliori, a modo tuo...fino a che ognuno di noi ti penserà o ti porterà nel suo cuore tu vivrai in noi...ci vediamo». Una speranza: «La vita finisce ... l'amicizia no ... continuerai a essere con me in ogni momento ... sono fortunato ad averti conosciuto ed ad averti voluto bene… notte, Matteo».

    LA TARGA - Le postazioni multimediali sono state donate alla scuola dai genitori del ragazzo. «Un modo per non dimenticare questo nostro studente tanto amato – dice il presidente Pierluigi Robino ai parenti –- Matteo frequentava le lezioni con impegno, volontà e bravura». Sotto i computer (l’informatica era la passione del giovane) una targa voluta dai compagni di scuola. «A pugni chiusi e con il tuo sorriso rimarrai sempre con noi».
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    Online la notizia è stata ripresa da parecchie testate:

    La Nazione Corriere della Sera Il Tirreno Il Secolo XIX Tuttosport Corriere dello Sport.it Quotidiano.net NotiziarioItaliano.IT L'Unità Panorama Varese News Notizie MSN Italia Universy.it CremonaOnLine

    Certo...avrei preferito vederlo protagonista in altro modo, come ho scritto altrove..Matteo ne aveva sicuramente la stoffa e ci avrebbe reso orgogliosi di lui.
     
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    In un posto introvabile dove l'ipocrisia non c'è .

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    era meglio vederlo protagonista sul ring ... vederlo .

    Ciao Matteo
     
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  6. -fatale-
     
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    Che bella iniziativa. Il dolore per la tua scomparsa è sempre vivo e presente in tutti noi.
     
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    Repubblica di Firenze:

    Ricordano l'amico morto a 17 anni
    scrivendo sulla sua pagina Facebook
    Matteo si lasciò investire da un treno a Pontedera. I compagni continuano a scrivere sulla sua pagina di social network raccontando sogni e lasciando messaggi

    Ricordano l'amico morto a 17 anni scrivendo sulla sua pagina Facebook
    "Vieni a trovarci, ti aspettiamo nei nostri sogni". Oppure: "Ci hai lasciati senza dire una parola". E ancora: "Mi manchi". Sono alcune delle frasi che vengono scritte sulla bacheca della pagina Facebook di Matteo, un ragazzo di Pontedera (Pisa) morto otto mesi fa, a 17 anni. Grazie ai messaggi degli amici e dei compagni di scuola è come se continuasse a vivere.

    Matteo frequentava l'Itis Marconi di Pontedera. La scuola gli ha intitolato due postazioni multimediali, donate dai familiari del ragazzo. Matteo si uccise una domenica pomeriggio, sbucando all'improvviso sui binari all'arrivo del treno. Si fece investire, a braccia aperte, vicino alla stazione della città.
    Nessuno ha ancora capito perchè. Matteo era gioviale e allegro.
    Amava e praticava pugilato. Era rappresentante di classe, ed era sempre disposto a regalare un sorriso, così come a dare una mano a chi si trovava in difficoltà.
    Durante la consegna delle postazioni multimediali, su una parete è stato proiettato un video con le frasi dei compagni e degli amici scritte sul social network, altra grande passione di Matteo. "Sono già 8 mesi che ci hai lasciato - ha detto un amico leggendo un biglietto - e ancora non riesco a crederci, sento un vuoto enorme. Eri come un fratello per me. Il tuo gesto ci ha spiazzati ma il tuo ricordo vive dentro ognuno di noi". E poi la frase che gli amici scrissero su uno striscione il giorno del funerale, riportata sulla targa affissa alle panche sistemate attorno alle postazioni multimediali: "A pugni chiusi e con il tuo sorriso rimarrai sempre con noi".

    Presto quei ricordi e quelle frasi diventeranno un libro in memoria di Matteo. Un altro modo per far sì che il ricordo di quel ragazzo sorridente rimanga sempre. Su Facebook, intanto, gli amici continuano a scrivere frasi come "ogni mattina aspetto che tu spunti dietro la colonna", oppure "ci divertiamo un sacco", ma anche "ci rivedremo dall'altra parte della strada". Ed è come se Matteo continuasse a vivere, nonostante quel gesto disperato. E inaspettato. "La vita finisce. L'amicizia no. Continuerai a essere con me in ogni momento. Sono fortunato ad averti conosciuto ed ad averti voluto bene… notte, Matteo".
     
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21 replies since 24/11/2011, 12:37   1135 views
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