Maiala ritrovata

racconto-confessione

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    Ieri durante una delle mie sessioni di navigazione su internet a scopi sessuali mi sono imbattuto in un video che mi ha eccitato troppo. Su youporn infatti mentre guardavo vari video monotoni e anche un po' noiosi di coppie che scopano come se fossero sul set di un film porno, ne apro uno "Viarella live Canicatti" e sorpresa delle sorprese chi ci trovo: la Sara! Cazzo, ma quella è la mia vecchia compagna di liceo, non ci posso credere; è lì che si succhia di tutto gusto il bel cazzone del ragazzo di turno di fronte alla telecamera con una passione che solo le maiale più navigate possono avere e prima lo spompina, lo lecca, poi cerca di prenderne quanto più possibile fino in gola. A quella visione mi sono eccitato talmente che ho dovuto tirarmelo fuori e iniziare a toccarmi perchè vedere una persona che conosci così bene in atteggamenti tanto intimi e con tanta maialaggine addosso ti sembra quasi di scopartela a te. Sapevo che non era nè una santa nè una verginella, ma arrivare a trovarla su un video porno via internet è davvero il colmo! Già ai tempi della scuola sapevo che aveva avuto le sue esperienze: un mio amico che ci era stato infatti me l'apostrofò dicendomi che era una che "la dà facile" e anche io c'ero arrivato vicino...
    Non resistendo alla sua carica sessuale che mi sbatteva in faccia ogni mattina, mi ero sempre di più avvicinato a lei, come amico, ma con un chiaro secondo fine finchè una sera ad una festa a casa di amici ci ritrovammo a ballare insieme un lento con lei che mi sbatteva il suo davanzale sul petto fino a farmi sentire i suoi grossi capezzoli accentuati dalla maglietta finissima che indossava senza nessun reggiseno sotto a me nel frattempo si induriva sempre più e anche se cercavo di trattenermi non riuscivo a fare a meno di addentrarmi con le mani sempre più vicino alle sue zone calde, e prima le sfioravo il culo, poi la prendevo per i fianchi. La zoccolina invece (eravamo poco più che sedicenni all'epoca) mi sussurrava nell'orecchio frasi sdolcinate del tipo "te lo puoi sentire il bene che ti voglio" "non ho mai trovato nessun amico che mi capisse al volo come te" e tante altre parole maliziose.
    Preso dall'impeto volevo baciarla, ma forse per pudore o insicurezza mi trattenni, anzi mi allontanai quasi repentinamente facendola rimanere male. Lei pensando di avermi offeso in qualche modo mi si riavvicinò, io le spiegai che il mio era stato solo un momento di insofferenza e che sarei dovuto andare fuori a prendere un po' di fresco, al che lei propose di accompagnarmi. Fatti due passi attorno all'isolato subito girato l'angolo non mi ricordo nemmeno come ci ritrovammo a pomiciare, ma no come due fidanzatini, con una tale intensità erotica che sembrava quasi che ci scopassimo con le nostre lingue io le infilai le mani dappertutto: aveva una terza di tette da sbavarci che rispetto al suo corpo esile sembrava una quinta, e poi quel culo a mandolino incorniciato da un perizoma nero...la baciavo, la leccavo, le succhiavo le tettesopra la maglietta e lei faceva lo stesso con me nonostante all'epoca fossi impegnato (e lei lo sapeva!). Stavamo degenerando tanta era la passione tra di noi: lei mi esplorava il torace infilando le mani sotto la camicia, io le toccavo la fighetta da sopra i jeans quasi masturbandola e lei passava le mani sopra al mio uccello costretto nei pantaloni dicendo di avere scoperto una mia dote nascosta. Non ce la facevo più: dato che era molto più piccina di me la sollevai in braccio e la attaccai al muro con le sue gambe che stringevano i miei fianchi. Eravamo troppo infoiati per essere in strada nascosti di fronte a un portone e anche se erano le due di notte poteva pur sempre passare qualcuno; questo pensiero non la trattenne quando mi disse: "Dai tirati fuori il cazzo che ti faccio una sega tanto non ci vede messuno" senza troppi complimenti, ma io ancora leggermente padrone di me evitai e dopo poco a forza di strusciarmi contro di lei venni nei pantaloni come una fontana. Eravamo ancora abbracciati che due ragazzi uscendo dalla festa ci passarono a pochi metri accennando un saluto. Mentre ci davamo gli ultimi baci lei mi invitò a casa sua il giorno dopo dicendomi che sua madre sarebbe uscita nel pomeriggio e che avrebbe avuto casa libera per un paio d'ore "così posso darti di più di me, può darsi perfino che mi faccia scopare!". Io da buon ebete però rinuncia a quell'appuntamento assillato dal pensiero di aver già in parte tradito la mia ragazza e non volendo rendere ancor più grave il danno (cosa che oggi non rifarei).
    Trovarla per caso in un video mi ha fatto ritornare alla luce tutti questi ricordi e il rimpianto di aver perso quell'occasione che già tante volte mi aveva assillato. Sara infatti è rimasta una delle mie fantasie erotiche irrealizzate e sapevo che si era trasferita a Canicatti e che stava bene, ma non credevo così bene. E poi se era già troia a sedici anni chissà ora! Beato quel cazzone del video che si gode quello che mai io ho avuto e Sara continua a succhiarlo così che vai alla grande!!!
     
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