Le due porcelline vogliose

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    L'estate scorsa ha lasciato ricordi indelebili nella mia memoria.
    E' stata la prima volta che sono partito per le vacanze assieme a una ragazza, Simona.
    Lei e io stavamo insieme da sette mesi circa e avevamo deciso di prenderci una tenda in un campeggio di una nota isola del Sud Italia.
    Era di due anni più grande di me (io avevo 20 anni, lei 22), bionda, occhi chiari, bassina, ben proporzionata.
    Mi piaceva molto, ero proprio cotto a puntino, salvo per il fatto che era morbosamente gelosa.
    Se mi telefonavano chiedeva sempre chi era e se era una donna, altre domande indagatorie; aveva preteso una relazione dettagliata delle ragazze che avevo avuto, e ovviamente non voleva che io sentissi nessuna delle mie ex.
    aticamente da quando frequentavo lei mi ero fottuto tutte le mie amicizie femminili, anche quelle innocenti e prive di qualsiasi malizia.
    Come pro, era una ragazza molto porca e vogliosa e aveva sempre voglia di scopare.
    La prima sera, dopo aver montato la tenda ed esserci sistemati, io volevo fare una passeggiata romantica sulla spiaggia.
    "Amore che idea carina che hai avuto!" aveva detto lei abbracciandomi e baciandomi con passione.
    Dopo nemmeno dieci minuti che passeggiavamo mano nella mano, lei mi saltò addosso e mi fece cadere sulla sabbia.
    "Adesso ci divertiamo...."
    "Piccola dai, non qui davanti a tutti. Andiamo in un posto più riservato, dove non ci vede nessuno."
    Ci infrattamo dietro alcuni cespugli più in là: senza nemmeno spogliarla, le tirai fuori le tette e le baciai, leccandole i capezzoli, mentre lei subito aveva infilato la mano nelle mutande e mi aveva afferrato il cazzo già duro.
    "Scopami amore... dai scopami mettimelo tutto in fica!"
    "Ma tesoro aspetta, non ti ho nemmeno toccata."
    "Zitto e scopami, fai come ti ho detto."
    i scostò le mutandine da sotto la gonna e guidò il mio cazzo dentro di lei.
    A Simona non piacevano molto i preliminari, andava subito al sodo. Se i primi tempi questa cosa mi piaceva, adesso un po' mi dava a noia perché io amavo il corpo femminile... adoravo baciarlo, leccarlo, accarezzarlo... a parte qualche palpata e le leccatine e ciucciatine ai capezzoli, lei non si era fatta scoprire più di tanto.
    Non le avevo mai leccato la fica. Non l'avevo mai fatta godere con le mani, cosa che mi sarebbe piaciuta, specie quando scopavamo e io venivo prima di lei.
    Dietro a quei cespugli le stantuffai il cazzo dentro per un quarto d'ora, mentre lei gemeva sotto di me e mi spingeva il culo per farmi penetrare ancora più in fondo dentro di lei.
    Poco prima di venire, lo tirai fuori e le sborrai sulla pancia. Non lo facevo per "precauzione", lei prendeva la pillola. Lo facevo perché a lei piaceva moltissimo essere sporcata dalla mia sborra.
    "Sei venuta, piccola?" le chiesi mentre ero ancora sopra di lei, con il membro ormai moscio.
    "Che ti importa scusa...."
    "Non sei venuta.... Perché non ti lasci toccare? Io voglio che godi anche tu, voglio renderti felice!"
    "No dai, non fa niente. Andiamo."
    "Ma io vorrei toccarti, vorrei conoscere meglio la tua passerina. Perché non vuoi?"
    "Perché... non è una cosa che mi piace. Non insistere."
    Era la prima volta che una donna mi diceva che non amava essere sditalinata.
    Purtroppo non potevo negarlo: più andavamo avanti, e più la nostra intesa sessuale diminuiva.
    Il giorno dopo, andammo al mare e fu molto divertente fare il bagno insieme, stare abbracciati sulla sdraio e prendere il sole.
    Peccato che dovevo avere i paraocchi.
    A un certo punto stavo guardando il tizio che vendeva il cocco (veramente!) e a un certo punto lei mi dette una gomitata.
    "Ma la smetti di guardare quelle due??"
    "Amore chi? Che stai dicendo?"
    uelle due che stanno prendendo il sole sull'asciugamano viola!"
    "Dai! Sei esagerata! A parte che non le stavo guardando proprio, ma poi basta con questa storia. Lo sai che mi piaci solo tu. Sono qui con te adesso!"
    "E ci mancherebbe pure... che volevi fare, andare a fare lo scemo con quelle due zozze?"
    "Perché dici così? E poi che ne sai che sono zozze?"
    "Guarda che stanno facendo.... si stanno baciando in bocca... che schifo davanti a tutti."
    Era vero! Le due ragazze si stavano baciando... e con tanta passione. Una era aggrappata alla testa dell'altra, e sembrava si stessero divorando.
    Alcune signore anziane che avevano l'ombrellone più vicino a loro le guardavano con disappunto e scuotevano la testa.
    "Che svergognate! Oggi il mondo non è più quello di una volta..."
    Le due porcelline penso che sentissero i vari commenti ma se ne fregavano altamente e continuavano a pomiciare e sollazzarsi allegramente.
    Dovetti distogliere subito lo sguardo per non infastidire Simona ma questo non impedì al mio cazzo di diventare duro come il marmo.
    Mi misi a pancia in giù, dicendo che volevo prendere il sole sulla schiena, e per fortuna lei non se ne accorse.
    "Scusa amore mi allontano un attimo. Devo chiamare mamma ma qui il telefono non prende bene."
    Non appena se ne andò, ne approfittai per guardare meglio lo spettacolo... le due ragazze si stavano ancora baciando e si erano messe un enorme asciugamano addosso, che le copriva tutte, fino alla punta dei piedi.
    Quando quella che stava sopra si abbassò sul suo decollete, immaginai che le stava leccando le tette... e visto che la ragazza sotto si mordeva anche le labbra, pensai che le stava anche facendo un ditalino.
    Quanto avrei dato per poter vedere tutto....e per potermi sparare una sega.
    Purtroppo non solo non potevo menarmi il cazzo, ma nemmeno potevo strusciarmi sull'asciugamano perché si sarebbe visto tutto.
    Mi girai appena in tempo, mentre stava ritornando Simona.
    "Tutto bene amore?" le dissi con un sorriso, cercando di distrarmi e di far passare l'eccitazione.
    "Si! Mamma ti saluta. Ti va di fare il bagno?"
    Se mi fossi alzato in quel momento, senza asciugamano attorno al bacino, avrei fatto una figura di merda non da poco....
    Pensai di approfittare della cosa a nostro vantaggio.
    "Perché non ce ne andiamo in tenda e ci rilassiamo un po'...stiamocene da soli.... prima ti ho guardato il tuo bel culetto e mi è venuta voglia di te...."
    "Va bene!"
    Stavolta non mi dispiacque affatto di saltare i preliminari, anzi! Non appena entrammo in tenda, le aprii le cosce, le tolsi il costume e la penetrai.
    Ahi... piano amore che mi fai male..."
    "Scusa è che ho troppa voglia di te... mmmmh.... ti voglio!"
    Iniziai ad andare su e giù sopra di lei, con gli occhi chiusi, pensando a quello che avevo visto sulla spiaggia, immaginando quelle due ragazze nude che si coccolavano e magari mi invitavano anche ad unirmi a loro....
    Simona era piacevolmente colpita dal mio impeto e mi graffiava la schiena mentre io la penetravo con vigore.
    L'orgasmo arrivò velocemente, mi fece quasi gridare, e schizzai dentro la sua fica una quantità enorme di sborra.
    Non lo so per quanto tempo siamo stati abbracciati, so solo di essermi addormentato a un certo punto, e quando mi sono svegliato, ero supino e ce l'avevo di nuovo duro.
    Lei mi guardava un po' stranita.
    "Che c'è piccola?"
    "Dimmelo tu. Hai fatto un sogno erotico?"
    o sognato si, ma non ricordo quello che ho sognato. Perché?"
    "Ah non lo so. Gemevi nel sonno come quando scopiamo."
    on mi ricordo nemmeno."
    "Però lui se lo ricorda, visto che è duro."
    orse sarà contento per la bellissima scopata che abbiamo fatto prima. Perché invece di lamentarti non ne approfitti?"
    Fu così che scopammo di nuovo... prima con me sopra e lei sotto a cosce aperte.... poi a pecorina.
    Purtroppo lei non amava il sesso anale, anzi non l'aveva mai fatto, altrimenti in quella posizione mi sarebbe piaciuto tantissimo prenderle il culo.
    Quando la finii di scopare, erano già le tre di pomeriggio e dopo esserci mangiati qualcosa al volo, al bar del campeggio, decidemmo di riposarci prima di tornare di nuovo sulla spiaggia.
    Io non riuscivo a dormire perché ero ossessionato da quelle due porcelline: chissà se le avrei riviste!
    Dopo poco, mi tornò di nuovo il cazzo duro e dovetti farmi una sega, nel modo più silenzioso possibile, per non farmi scoprire da Simona.
    A lei non piaceva che mi facessi le seghe, diceva che se provvedeva lei al mio piacere non ce n'era motivo.
    Quando mi accorsi che stavo per sborrare, presi un fazzolettino e mi svuotai le palle lì, per non sporcare.
    La mia ragazza si svegliò alle quattro e mezza e mi propose di andare in spiaggia.
    Fui felice di rivedere le due porcelline! Stavolta non stavano facendo nulla, erano distese a prendere il sole e ridevano tra loro.
    Una delle due era alta, magra, con delle gambe lunghe e bellissime e i capelli castani ricci ben definiti che le scendevano lungo la schiena.
    L'altra era rossa di capelli, più pienotta ma aveva un culetto spettacolare, tondo e sodo.... e almeno una terza abbondante di tette.
    "Amore mi vai a prendere un ghiacciolo al bar?" mi chiese Simona.
    "E dai che palle è lontano... non me lo potevi chiedere prima quando stavamo venendo qui che era di strada?"
    "Quanto sei pigro! Manco ti avessi chiesto di tornare in tenda..."
    "D'accordo vado. Aspettami qui."
    Dopo aver preso il ghiacciolo al bar, vidi una delle due porcelline arrivare verso di me, quella rossa.
    Non so perché, ma mi sorrise. Io ricambiai il sorriso e la salutai con un "Ciao" disinvolto.
    "Ciao...." rispose lei "Ci siamo visti già ieri, giusto?"
    "Eh si. Ho visto te e la tua amica. Tutto bene?"
    "Si non ci lamentiamo.... E tu e la tua ragazza come state? Ieri quando vi abbiamo visto, abbiamo pensato che siete una delle coppie più carine! Tu anzi sei proprio un bel ragazzo e hai dei bellissimi addominali. Vai in palestra."
    Si ogni tanto e vado anche a correre spesso... Che ne sai che è la mia ragazza?"
    "Ti sta sempre incollata, non ti lascia nemmeno respirare. Sai ieri ce ne siamo accorte che ci guardava male..."
    Purtroppo è fatta così che ci posso fare..."
    "Contento tu. Ciao!" la bella rossa mi fece l'occhiolino e andò via.
    Mi sarebbe piaciuto massaggiare quel bel culo tondo con le mani aperte... pizzicarlo.... baciarlo...
    Inutile dire che mi venne di nuovo il cazzo duro, meno male che avevo l'asciugamano attorno alla vita.
    Dopo il ghiacciolo, andai a fare il bagno con la mia ragazza, magari un po' di acqua fredda avrebbe calmato i miei bollenti spiriti.
    C'erano tante altre persone con noi e la vista di tutte quelle famiglie, di quelle persone giocose, mi fece passare un po' la mia eccitazione.
    Però a un certo punto entrarono in acqua anche le porcelline, solo qualche metro distanti... in un momento di distrazione di Simona guardai sott'acqua e quale fu la mia meraviglia quando vidi che si stavano dando da fare!
    Fuori dall'acqua erano due ragazze tranquille e sorridenti che facevano il bagno ma sotto.... non potei fare a meno di notare che la rossa aveva messo la mano nelle mutandine dell'altra, a cosce aperte, e le stava facendo un ditalino, mentre la sua amica le aveva scoperto il costume di sopra e le stava pizzicando i capezzoli tra due dita.
    "Che stai guardando amore?" fece Simona.
    "Io... niente, niente. Ho visto un branco di pesciolini grigi che nuotava da queste parti, volevo vederli meglio."
    "Ma non devi guardare sott'acqua senza la maschera. Dopo ti vengono tutti gli occhi rossi!"
    "Hai ragione."
    "Vogliamo tornare su, ormai sono le sei."
    "Va bene. Vai prima tu però e prendimi un asciugamano perché sai... mi sono un po' eccitato."
    "Non mi dire così.... torniamo subito in tenda allora!"
    Finì che da quando tornammo, fino alle dieci di sera, mi scopai Simona per ben quattro volte!
    Alla fine, senza nemmeno cenare, ci addormentammo esausti, lei appagata e felice e io con il cazzo che mi faceva quasi male.
    Il giorno dopo, all'alba, chiesi alla mia ragazza se le andava di andare a pescare con me. La pesca era sempre stato uno dei miei hobbies preferiti quando ero al mare e ogni volta portavo sempre la mia attrezzatura.
    "No tesoro ho sonno.... vai tu da solo. E poi lo sai che mi annoio a fare queste cose."
    "Va bene vado. Ciao piccola!"
    Andai in spiaggia e iniziai a preparare la lenza. Non c'era anima viva. Il mare era calmo e il cielo era bellissimo, con quelle sfumature rosa.
    Improvvisamente mi accorsi di non essere proprio solo.
    A una cinquantina di metri, un po' più in alto, c'erano le due porcelline che riposavano abbracciate e... completamente nude!
    Mi avvicinai per guardarle meglio... erano bellissime! Le tette della rossa poi erano stupende: non solo erano grandi, ma aveva anche le areole larghe e i capezzoli grossi e rosei.
    L'altra invece aveva le tette più piccole ma ugualmente gradevolissme alla vista.
    Visto che la rossa si stava svegliando, pensai bene di squagliarmela prima che si accorgessero di me.
    "Hey... che ci fai qui bel moro?"
    "Io? Ma niente.... sto pescando!"
    Dì la verità, sei venuto apposta per spiarci eh?"
    "No no, non è vero, ho anche la canna da pesca. Eccola laggiù!"
    "Io vedo anche qualcos'altro di lungo e duro nei tuoi boxer...."
    Non mi ero nemmeno accorto della mia erezione... che figuraccia!
    "Ehm... ti chiedo scusa... mammamia che vergogna! Sai... non mi capita spesso di vedere due belle ragazze nude nello stesso momento."
    "Non ti preoccupare, non mi da' fastidio, anzi mi lusinga."
    Nel frattempo anche l'altra si era svegliata e mi fissava senza dire nulla, con uno strano sorriso.
    "E la tua ragazza dov'è?"
    "Dorme ancora. Lei odia la pesca."
    "A noi piace un altro tipo di pesca. Quella dei bei ragazzi carini con degli addominali favolosi e una bella canna da pesca lunga e dura."
    "Ma voi due non siete.... si insomma... io pensavo che foste lesbiche."
    "No, veramente siamo bisessuali. E siamo una coppia aperta...."
    "Quanto aperta?"
    "Perché non ti stendi qui vicino a noi che ti facciamo vedere? L'asciugamano è larga e in tre c'entriamo benissimo...."
    Senza farmelo ripetere due volte mi feci spazio in mezzo alle porcelline.
    La rossa senza altri indugi, iniziò a baciarmi appassionatamente.... aveva un modo di baciare fantastico... premeva tutte le sue labbra contro le mie poi dolcemente schiudeva la bocca e cercava la mia lingua con la punta della sua.
    La mora intanto, che era dietro di me, mi baciava la schiena e aveva insinuato la mano nei miei boxer, afferrandomi il cazzo.
    "Mmmmh.... che bel cazzo grosso.... dopo me lo fai assaggiare?"
    "Quando vuoi.... è tutto tuo... anzi... è tutto vostro..." dissi con la voce rotta, ansimante di piacere.
    Lei iniziò a farmi una sega, scoprendo tutta la cappella, mentre io accarezzavo le tette della rossa e poi mi attaccai anche ai suoi capezzoli duri.
    La combinazione sega + baci sulla schiena + capezzoli in bocca fu micidiale.... dopo qualche minuto, senza essere in grado di fermarle né tantomeno di trattenermi, sborrai copiosamente.
    "Io... scusa... scusate... non volevo..."
    "Perché ti scusi? Ci fa piacere se sei così attratto da noi.
    La rossa spalmò la sborra che le era rimasta sulle mani sulle sue tette e su quelle dell'amica, che la leccò tutta.
    Io non credevo ai miei occhi, mi sembrava di essere in un bellissimo sogno, in uno di quei sogni che facevo da ragazzino e che mi lasciavano tutto sudato al mio risveglio.
    "Beh noi ora dobbiamo andare. Stanotte non abbiamo proprio dormito e vorremo riposarci. E poi adesso comincerà ad arrivare gente e non possiamo stare nude così. Perché domattina alla stessa ora non ci vieni a trovare in tenda? Noi siamo nella tenda blu scuro, vicino alle docce. La riconoscerai subito perché fuori c'è una scritta rosa."
    "Va bene ragazze. Non me lo date un bacio?"
    La rossa appassionata mi baciò ancora e lo stesso fece la mora, che non era da meno.
    Io tornai in tenda con un sorriso stampato in faccia e per poco non sbattevo contro un palo della luce!
    Simona ancora dormiva e io mi distesi vicino a lei, aspettando che si svegliasse per fare colazione e andare in spiaggia.
    Dopo quello che era successo sarebbe stata una tortura per me vedere le due porcelline e dover fingere di non conoscerle.
    Per tutta la giornata, cercai di dedicarmi totalmente alla mia ragazza, anche perché ovviamente mi sentivo in colpa per averla tradita e perché probabilmente avrei ripetuto volentieri l'avventura, anche se era solo sesso.
    Quando andai al bar a prendere i gelati, trovai di nuovo la rossa, che doveva avermi seguito.
    "Allora? Non se ne fa più niente per domani mattina, vero?"
    "Perché dici questo?"
    "Ti vedo appiccicatissimo alla tua ragazza, non ci hai guardate nemmeno una volta. Noi non vogliamo farti stare così male, sai, e non ti vogliamo costringere. Un bel ragazzo disponibile a divertirsi con noi penso che lo troviamo lo stesso."
    "No no, io non ho assolutamente cambiato idea!"
    "Davvero?"
    "Si te lo giuro. Domani verrò in tenda da voi e ve lo dimostrerò...."
    "Perché non me lo dimostri adesso? I gelati li prendi dopo."
    rima che potessi parlare, mi trascinò in una cabina piccola, che fungeva da spogliatoio, e chiuse la porta.
    La baciai appassionatamente e la palpai dappertutto, in modo un po' goffo.
    "Fammi godere con le mani dai...."
    La porcellina mi spinse la mano nelle sue mutandine già bagnate e io cominciai a titillarle furiosamente il clitoride gonfio.
    Non aveva peli... era tutta rasata.... se avessi potuto gliel'avrei leccata subito!
    Io la sditalinavo e lei mi baciava e mi toccava il cazzo da fuori ai boxer.
    Nella cabina piccola i nostri respiri affannosi e i nostri gemiti erano amplificati.
    "Ahhh.... si.... sai usare bene le mani.... bravo così....non ti fermare... aaaaah...." Stavo letteralmente scoppiando, era una vera e propria tortura.... dopo pochi minuti lei venne e mi morse la spalla per non gridare.
    Si asciugò la fica grondante con un fazzolettino e andò via con un sorriso, senza dire nulla.
    Io presi il fazzoletto pieno dei suoi umori di piacere e lo annusai... lo leccai.... me lo strofinai sul cazzo durissimo e tutto scappellato....
    Mi feci una sega veloce e sborrai dopo nemmeno un minuto.
    Corsi verso la spiaggia, quasi cadendo a terra io e i gelati, e Simona mi accolse un po' arrabbiata.
    "Ma si può sapere che fine hai fatto? Sono venti minuti che ti aspetto!"
    "Devi scusarmi amore. C'era una fila assurda. Sembra che tutti abbiano voglia di gelato proprio adesso."
    Quel pomeriggio andammo a trovare alcuni amici che si trovavano in zona. Non volevo restare solo con la mia ragazza, volevo conservare tutte le mie energie per la mattina dopo, quando avrei rivisto le due porcelline vogliose.
    Non mi divertii molto perché avevo un chiodo fisso ed ero distratto, assente....
    La sera, quando tornammo in tenda, entrambi stanchissimi, ci addormentammo quasi subito. Io misi la sveglia per l'indomani, quando sarei di nuovo "andato a pescare"..... in parte era vero, visto che avrei "pescato" due bellissime gnocche, anche porcelline!
    Fu una notte strana, dormivo e non dormivo... tutto il mio sonno fu turbato da visioni erotiche confuse....
    Il trillo della sveglia mi fece tornare alla realtà. Avevo un appuntamento e dovevo uscire, cercando di destare meno sospetti possibili.
    "Dove vai...?" mi chiese Simona con la voce impastata di sonno.
    "A pesca tesoro, come sempre!"
    Si girò dall'altra parte e riprese a dormire.
    Appena arrivai alla loro tenda, la mora uscì e mi tirò dentro, dove c'era anche la porcellina rossa. Entrambe nude!
    "Hai fatto colazione?"
    Io... no...."
    Serviti pure!" disse indicandomi un vassoio di cornetti caldi e una caraffa di caffé. "Avrai bisogno di molte energie...."
    Feci come dicevano loro, senza però riuscire a staccare lo sguardo da quei corpi magnifici.
    "La tua ragazza come sta?"
    Non mi va di parlare di lei...."
    "E non ne parliamo allora...." fece la mora, cominciando a togliermi i boxer.
    "Vedo che vai subito al sodo tu!"
    "Ti dispiace?"
    Il cazzo, liberato dai boxer, svettò dritto davanti a lei: era evidente che non mi dispiaceva affatto.
    Adesso lo assaggio un po'...." disse inginocchiandosi e prendendolo in bocca.
    "Oh si... succhialo tutto...." dissi accarezzandole i capelli.
    La rossa intanto mi baciava e io insinuai una mano tra le sue cosce, per sditalinarle la fica rasata.
    Il mio cazzo, leccato e succhiato da una bocca avida, si ingrossò all'inverosimile e non c'entrava più nelle fauci della mora, che a malapena riusciva ad imboccare la cappella.
    La feci distendere e glielo infilai tutto nella sua fica già bagnata.
    Lei gemeva come una troia in calore e mi intimava di spingerlo ancora più in fondo, fino alle palle.
    "Ti scopo tutta si... sei proprio una porcellina.... "
    La bella rossa intanto, distesa accanto a lei, le leccava le tette e continuava a sditalinarsi la fica con due dita dentro.
    Quando stavo per venire, tirai fuori il membro da quel nido caldo, e sborrai addosso a loro.
    "Godo godo.... vi sborro addosso siiii.... bevete tutto...."
    Loro leccarono via tutta la sborra dai loro corpi caldi e mi sorrisero.
    "Non pensare che è finito tutto qui eh?"
    "No no, non lo penso...."
    Mi fiondai sulla rossa e cominciai a baciarla e a esplorare meglio il suo corpo.... le palpai le tette, le carezzai i fianchi, poi scesi più giù, per accarezzarle la fica.
    Il ditalino che le avevo fatto nella cabina non mi era certo bastato!
    La mora intanto ripuliva il cazzo ormai moscio e sporco di sborra con la lingua.
    "Allarga le cosce che te la lecco tutta...."
    Lei non si fece pregare e così mi trovai con la faccia affondata nella sua fica....aprii le grandi labbra e iniziai a leccarla dal clitoride gonfio fino al buchino per scaldarla un po'.... poi iniziai a titillarle il clitoride con la punta della lingua.
    "Aaaah si bravo stallone leccami tutta la fica.... aaaah è bellissimo...." diceva lei gemendo e spingendomi la testa ancora più giù.
    Poi però fu costretta a tacere perché la mora fece in modo di occuparle la bocca, sedendosi praticamente sulla sua faccia.
    Davanti a quella visione, il cazzo cominciò a indurirsi di nuovo.
    Aumentai il ritmo delle leccate per farla godere, mentre con il dito medio le penetravo il buco del culo.... e la bella rossa venne.
    Infilai la lingua fino in fondo al suo buchino per non perdermi i sussulti dell'orgasmo, poi leccai via tutti i suoi umori.
    "Vieni qui... ti faccio assaggiare com'è buona la tua fica." la baciai appassionatamente e dopo mi attaccai anche alla lingua della mora, che aveva goduto anche lei sotto i colpi di lingua della sua amica.
    "Perché non lo fai provare un po' anche a me il tuo bel cazzo?" disse la rossa, mettendosi a pecorina.
    La penetrai subito, e intanto continuavo a toccare e leccare la sua amica, che stava vicino a me e accarezzava il culo della sua amante.
    "Che porco che sei.... non ti basta mai!"
    "No che non mi basta vi scopo tutt'e due.... mmmmmh.... siete due porcelline.... nessuna donna mi ha mai fatto arrapare così....aaaaah!"
    Dopo essermi scopato un po' la rossa, tolsi il cazzo da lì e lo infilai nella fica della mora.
    "Bravo scopa anche me.... mettimelo anche nel culo siiiii!"
    Non immaginavo che mi avrebbe chiesto una cosa del genere! Mentre la scopavo, mi bagnai il dito di saliva e le lubrificai per bene il buco del culo.
    Dopo averglielo dilatato con una, poi con due, poi con tre dita, fui pronto a incularla.
    Aveva il culetto strettissimo! Provai una scossa di piacere quando la inculai....
    "Ahi mi fai male....!"
    "Vuoi che esco?"
    "No no... scopami il culo che mi piace! Vai spingilo tutto dentro!"
    Iniziai a scoparle il culo e intanto mi baciavo e slinguazzavo la rossa, così calda e passionale.
    Più spingevo e più il piacere aumentava, aumentava.... non capivo più nulla.
    La rossa mi intimava di sborrarle nel culo, di lasciarmi andare... e io lo feci! Spinsi come un matto il mio cazzo dentro e fuori il suo culetto e venni, schizzandole tutta la sborra calda nel suo intestino.
    Proprio mentre mi stavo svuotando le palle nel suo culo, sentii una voce purtroppo familiare.
    "Ma che cazzo stai facendo???!!" Era Simona, che era entrata come una furia nella tenda delle due ragazze e menava schiaffi e colpi dappertutto, alla cieca.
    Io uscii subito dal culetto della bella porcellina, e tentai di pararmi come meglio potevo.
    "Sei uno schifoso! Sei un porco! Io ero venuta a portarti la canna da pesca che ti eri scordato e in spiaggia non c'eri! Ecco dove andavi a fare la pesca! PORCO!"
    Ovviamente io stavo zitto, con gli occhi bassi, tentando di coprirmi il cazzo ancora duro.... cosa avrei potuto dirle?
    Dopo essermi coperto alla meglio con un asciugamano, la portai fuori dalla tenda, per evitare che si scagliasse anche contro le due ragazze, e lei urlò (giustamente) tutto il giorno. Non ci fu proprio verso di farmi perdonare: mi mollò in tronco e pretese di essere riaccompagnata a casa.
     
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  2. Pingo123
     
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    Bella storia! :)
     
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  3. Kid_ v.v_Shini
     
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    Chi ha scritto questo racconto merita davvero i complimenti!
    Anzitutto, é raro trovarne di così lunghi. E poi, scritti così bene, sia dal punto di vista della correttezza di espressione che da quello della scorrevolezza.
    Per non parlare di quanto faccia eccitare....ma quello penso sia evidente! ;)
     
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  4. Oloi
     
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    Molto bello
     
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    CITAZIONE (Kid_ v.v_Shini @ 2/4/2011, 14:08) 
    Chi ha scritto questo racconto merita davvero i complimenti!
    Anzitutto, é raro trovarne di così lunghi. E poi, scritti così bene, sia dal punto di vista della correttezza di espressione che da quello della scorrevolezza.
    Per non parlare di quanto faccia eccitare....ma quello penso sia evidente! ;)

    finalmente un bel commento :lol:
     
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