zio porco, nipote schiavo

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    Estate dai nonni, appena compiuti i miei 16 anni. Casa in campagna, lontano dalla città, ho solo la bici, non ci sono coetanei: l’inferno, fortuna solo un mese.
    Anche quest’anno vado a dormire in camera di mio zio scapolo, contadino, 45enne. C’è una novità: ora ha la tv in camera e anche il lettore dvd. Attendo con ansia la sera per andare a letto, per vederlo spogliarsi e dormire in mutande. I nostri letti sono abbastanza vicini. La prima notte stavo per sborrare nelle mutande: quando è arrivato era completamente vestito. Si è tolto tutti i panni parlando del più e del meno, è rimasto in mutande ed è andato a farsi la doccia. Quando è tornato aveva solo l’asciugamano, si era quasi completamente asciugato. Girato di spalle l’ha fatto cadere e si è infilato del boxer puliti. Zio è molto peloso e grosso, barba sempre incolta, mani tozze di un lavoratore, braccia grosse e muscolose. Ha dormito sopra le lenzuola, io fissavo il suo pacco perché la luce del lampione di fuori lo illuminava abbastanza. Riempiva abbondantemente i boxer, era un sogno per me… Dopo un paio di giorni ho chiesto se avesse dei film, dato che spesso mi annoiavo. Lui ha sorriso, e ha detto che ne aveva diversi. Ho chiesto quali, e titubava un po’ a mostrarmeli, forse per vergogna. Ho detto che ero già abbastanza grande, e che avevo capito che erano pornazzi. Zio ha detto di non raccontare a nessuno che ti avevo fatto vedere i suoi film, io ovviamente ho giurato. Chiusa bene la porta, dato che la camera dei nonni era abbastanza distante, ha aperto con una chiave uno dei cassetti interni all’armadio, e ha tirato fuori un film. Ho chiesto se ne avesse tanti, ha sorriso, dicendo che era solo e spesso si divertiva con quelli, dato che d’inverno da quelle parti c’era poco da fare. Per vedere il film eravamo seduti entrambi sul suo letto, lui era ancora vestito, io in pantaloncini e petto nudo per andare a letto. Ha messo su sto pornazzo, e ovviamente sono iniziati i commenti sulle fiche, che ovviamente non guardavo per niente. Il film era molto sporco, c’erano anche scene di sado maso non estremo, con pissing, e qualche scena bisex. Durante il film lo zio è andato in bagno per lavarsi, è tornato in mutande, e si è sdraiato sul letto. Avevo il suo pacco dietro la mia schiena. Avrei tanto voluto guardarlo per capire le dimensioni da duro, ma non avevo scuse per girarmi. C’era proprio in quell’attimo la scena in cui un master inculava un uomo che a sua volta veniva succhiato da una donna. Io ero molto imbarazzato, e ho
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    detto che non avevo mai visto un porno in cui si mischiassero così. Lui ha ridacchiato dicendo che era più eccitante vedere un uomo che dominava su tutti e tutte. Mi stavo eccitando tantissimo, e con la schiena mi sono tirato un po’ indietro. Ho sentito che il pacco dello zio era a qualche centimetro dalla mia schiena. Il battito del mio cuore stava aumentando. Mi sono mosso un po’. Mi ha chiesto se stavo scomodo. Ho borbottato un ni, e mi sono mosso ancora un po’, quando mi ha proposto di appoggiarmi. L’ho fatto. Avevo il suo cazzo duro che mi poggiava sulla schiena. Non ho detto nulla. Dopo qualche istante il master del film ha iniziato a pisciare in bocca all’altro maschio. Ho sentito che il cazzo dello zio diventava ancora più duro. Ho scherzato sul fatto che sentissi che gli piaceva. Lui ha cambiato tono, mi ha accarezzato la schiena facendomi rabbrividire, e mi ha chiesto se anche a me piacesse. Io ho detto di si. Lui ha continuato chiedendo se mi sarebbe piaciuto di più essere il master che scopava gli altri, oppure uno dei sub in ginocchio davanti. Io l’ho fissato, e per un attimo non ho risposto. “Ho capito” disse.
    Io rimasi in silenzio. Il cazzo gli divenne durissimo. Con la mano dalla carezza era passato ad un massaggio ben più vigoroso. “Assaggialo”, disse con tono molto più deciso, e staccandosi dalla mia schiena. Io mi sono girato bene per poterlo guardare, e non mi sono fatto pregare. Ho affondato la testa sopra le sue mutande, leccandogli da fuori ogni centimetro. L’ho scoperto e ho iniziato un vigoroso pompino. Gli leccavo le palle, il cazzo, la cappella. Dopo i suoi primi complimenti mi ha detto di girarmi col culo verso di lui, e di spogliarmi. L’ho fatto, ha iniziato a infilare qualche dito inumidito su per il mio buco. Una sculacciata forte mi ha colpito la chiappa e lo zio, con tono stupito “brava la troia, sei già larga… si vede che non è la prima volta… puttanella”. Io non ho negato, continuando a succhiare. Dopo diversi minuti di pompino lo zio voleva scoparmi. Mi sono seduto io sopra il suo cazzo, mentre gli massaggiavo il petto. È stato meraviglioso. Mi ha scopato forse per 20 minuti in posizioni diverse. Quando stava per venire gli ho chiesto dove volesse venire. Si è alzato in piedi, io ero sdraiato sul letto. Ha ordinato: bevi. Ho aperto la bocca. Si è segato un po’ e dopo un attimo ha inondato la mia bocca. Era tanta, calda. Ho ingoiato tutto. Il film intanto continuava, e c’era da un po’ una scena di pissing. Io ho dato un’occhiata alla tv, zio mi ha guardato dicendo: “vuoi provare?”. “Perché no?” ho risposto. Siamo andati in bagno. Si è messo vicino al lavandino, mi ha fatto mettere la testa dentro e ha detto di bere tutto. Dopo qualche secondo ha iniziato a uscire questo caldo liquido. Ho ingoiato qualche goccia, credevo mi avrebbe fatto schifo, invece mi è piaciuto tantissimo, e da lì ho bevuto quasi tutto. I complimenti dello zio sono stati tantissimi. Mi sono lavato e poi siamo tornati a letto. Quando sono arrivato in camera aveva già messo a posto il video, ed era sdraiato. Ridendo ha detto che questo mese ci saremmo divertiti. E ci siamo addormentati.
    Il giorno dopo per la prima volta andai con lui in stalla e volevo seguirlo anche in campagna. Ovviamente ha detto ridendo che gli piaceva che gli scodinzolassi intorno come una cagnetta, ma che era troppo rischioso scoparmi lì, quindi non mi sarei potuto aspettare niente di giorno. Io risposi che mi faceva piacere stare con lui. Rise guardandomi, mi chiamò troia, e si rimise al lavoro. Dopo un po’ mi chiese se avessi sete. Risposi di si. Mi disse di andargli a prendere una bottiglia vuota. Lo feci. Andò dietro l’angolo, ci pisciò dentro. Tornò da me e mi disse di bere. Lo feci, a sorsi. Gli venne duro e si toccò il pacco. Quella scena si ripetè diverse volte in quei giorni, ma mai arrivammo al sesso, magari mi palpava il culo. La notte invece almeno un pompino era d’obbligo.
    Dopo circa una settimana andammo insieme nella fattoria di un vicino. Questo aveva diversi cavalli. Eravamo io lo zio e lui. Ci fece vedere diversi esemplari. Arrivammo ad uno stallone. Squillò il telefono del vicino, che si allontanò per parlare. Lo zio mi disse di toccare il cazzo del cavallo. Io lo guardai impietrito. E rivolsi gli occhi verso Gianni, il vicino. Lo zio mi disse di stare tranquillo, che era un maiale anche lui. Io capii cosa c’era dietro quella visita. Obbedii allo zio e toccai il pene del cavallo. “dai, segalo un po’”. Mi eccitava sta cosa, lo feci. Il cavallo si iniziò ad eccitare. Dopo un secondo Gianni disse di smettere, altrimenti se si eccitava poi dovevo farmi scopare anche dal cavallo. Mi girai, rosso, verso di lui. Lo zio disse ridendo che prima volevano scoparmi loro, altrimenti il cavallo mi spanava troppo. Io non dissi nulla. Non restammo lì in stalla, ma andammo in un capannone dove non sarebbe venuto nessuno. Chiudemmo da dentro. Appena entrati mi ordinarono di spogliarmi completamente. Lo feci. Mi portarono dove c’era un lavandino. Iniziarono pisciandomi addosso e facendomi bere. Lì capii che lo zio aveva vinto una scommessa. “è proprio una troia” disse Gianni. Mi sciacquarono con un tubo d’acqua. Ancora bagnato mi fecero succhiare. Io in ginocchio, loro in piedi davanti a me. Il sesso quel giorno fu più duro. Mi scopava uno mentre succhiavo l’altro, ma intanto mi sculacciavano. Mi sputarono, mi diedero diversi schiaffi. Lo zio si sdraiò sopra un baule. Mi fece sedere sopra di lui per scoparmi. Intanto che mi scopava Gianni iniziò ad infilare delle dita. Mi allargò ben bene e poi infilò il suo cazzo insieme a quello dello zio. Mi scoparono così per diversi minuti. Dopo vollero venire, ovviamente mi fecero bere tutto. Andando via Gianni chiese allo zio se questi giorni quando gli veniva voglia poteva scoparmi un po’. Zio disse di si. Gianni mi tastò il culo, chiamandomi puttana.
    I giorni seguenti Gianni mi scopò diverse volte, e la notte lo zio. Ogni tanto mi prendevano di nuovo insieme. Prima di tornare a casa a fine mese lo zio mi volle fare una sorpresa, e quel giorno andammo da Gianni, che ci aspettava al capannone. Insieme a Gianni c’erano altri due uomini che non conoscevo. Fu tutto diverso stavolta. Mi spogliarono, e mi legarono le mani dietro la schiena. Mi fecero inginocchiare e cominciarono con la solita pisciata, ma erano quattro i cazzi che si svuotavano addosso. Feci fatica a bere. Aumentarono gli sputi, gli schiaffi. Mi misero anche delle mollette ai capezzoli, e sui testicoli. Dopo che avevano pisciato bevvero circa una bottiglia d’acqua a testa, dicevano che era per dopo… Mi scoparono uno dopo l’altro, e a volte in due. Restammo lì a fare porcate per circa due ore. Quando andammo via avevo il culo in fiamme, ed ero pieno di arrossamenti dati dagli schiaffi e dalle mollette.
    La sera zio non mi scopò, ma per la prima volta mi baciò a lungo. La mattina dopo sarei ripartito, prima di andare a letto mi disse che non vedeva l’ora che sarebbe arrivata l’estate successiva.
     
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  2. zous
     
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    [email protected] bellissimo racconto
     
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    Un po scrivi da donna, un poco scrivi da uomo. Magari lo accetto solo per racconto non reale. Peccato, povero cavallo magari na pompa anche a lui. Però sta il fatto di sti nonni?. Comunque sto zio tuo a scandalizza la sua famiglia non rientra.
     
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2 replies since 13/2/2011, 20:47   15194 views
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