Fare l'amore con mia sorella

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  1. dargheon
     
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    Sono Luca, ho 18 anni e una sorella di un 17, di nome Gaia. Quello che sto per raccontarvi è ciò che è accaduto all’incirca un anno e mezzo fa.
    Era una delle afose sere d’estate quando, dopo essere uscito con gli amici, ritorno a casa verso mezzanotte e mezza. Avevo bisogno di farmi una doccia data l’umidità presente nell’aria e così faccio per entrare in bagno. Senza neanche fare caso alla luce già accesa richiudo la porta alle mie spalle e, una volta giratomi verso la doccia, vidi Gaia appena uscita da essa, ancora tutta bagnata e completamente nuda. Prima di quel momento non avevo mai visto mia sorella senza niente addosso, al massimo mutande e reggiseno appena prima di andare a dormire, ma totalmente nuda mai. Si potevano osservare i capezzoli inturgiditi dall’acqua fredda usata per lavarsi e un lieve boschetto intorno alla vagina. In quel momento si sono formati pensieri nella mia testa che neanche avrei potuto immaginare. Non avevo mai fatto pensieri erotici riguardo a Gaia, era del resto mia sorella e, come ogni bravo fratello, tenevo moltissimo a lei. Avevamo sempre avuto un ottimo rapporto come esiste tra fratelli, aiutandoci quando ne avevamo bisogno e divertendoci insieme. Ammettevo si che era una bella ragazza, con un seno non molto grande ma sodo (e da quel che sembrava alla vista del reggiseno anche morbido) ma mai avevo immaginato scene erotiche con lei come soggetto. Ma da quell’istante la mia mente venne pervasa da scene di lei che si masturbava nella doccia o che veniva penetrata da qualcuno. E subito ho immaginato che quel qualcuno fossi io. Così il mio cazzo inizio ad indurirsi. Appena entrambi ci siamo resi conto di cosa stava avvenendo (ossia io che ero entrato nel bagno mentre lei era nuda), lei si coprì subito il corpo con l’accappatoio e io subito gli occhi con la mano. Mia sorella mi urlò dietro anche un “Esci subito”. Così, per mio immenso dispiacere fui costretto a uscire immediatamente, scusandomi dell’accaduto. Per mia fortuna abito in una villetta a schiera a due piani e i miei genitori erano andati a fare un weekend di vacanza proprio in quei giorni. Così corsi nel bagno del piano superiore per spararmi una di quelle seghe profondamente godute e per la prima volta dedicata a Gaia. Per fortuna mia sorella, dopo essersi asciugata e aver messo la magliettina che usava come pigiama d’estate, si fermò a guardare la televisione e venne evitata la probabilità che entrasse nel bagno dove io stavo godendo pensando a lei. Mentre stavo per venire decisi che non avrei fatto come al solito svuotando il mio sperma nel WC ma decisi che il piacere doveva essere
    Adv
    immenso, più delle altre volte. Così decisi di lasciare eiaculare il mio cazzo liberamente, senza costrizioni di “mira”. Dopo essermi svuotato rimasi un paio di minuti sdraiato a terra, continuando a fantasticare su mia sorella. Dopo aver pulito tutto mi lavai e andai a letto. Anche mia sorella, stancata dalla tv, decise di andare a dormire. Quella sera ho immensamente invidiato alcuni miei amici che condividevano la camera con la propria sorella. La mattina mi svegliai per primo e, visto che l’alzabandiera mattutino era presente, decisi di smorzarlo prima che mia sorella si svegliasse. Così andai nel bagno dove mia sorella si era lavata la sera prima e , frugando fra i panni sporchi trovai le sue mutandine rosse che ancora sapevano di donna, me li misi in faccia e iniziai a segarmi. Dopodiché andai in cucina e preparai un buon caffè in tazza grande. Uno per me e uno per mia sorella. Quindi presi un vassoio e mi recai nella sua stanza. Cosa c’è di meglio la mattina di essere svegliati con un buonissimo profumo di caffè nell’aria. Così mi avvicinai al suo viso dai lineamenti dolci e le diedi un bacio sulla fronte per svegliarla. Dopo essersi seduta sul letto e aver sbadigliato profondamente mi sedetti sul letto pure io e facemmo una colazione che mai avevamo provato a fare. Entrambi fummo contenti di quest’idea e lei mi ringraziò con un bacio sulla bocca (come siamo abituati a fare quando vogliamo ringraziarci profondamente a vicenda) e un sorriso a 32 denti. Così, con il sorriso di mia sorella stampato nella mente, passai la domenica tranquillamente, senza poter sapere però cosa sarebbe successo la sera. Nel pomeriggio, mentre ero fuori con alcuni amici a passare la domenica in tutta tranquillità, iniziò a piovere e così ognuno tornò a casa propria dato che eravamo in giro dalla mattina. Tornato a casa vidi che mia sorella non era ancora tornata e, approfittando della situazione, andai in bagno per godere ancora fantasticando su Gaia e sulle mutandine spogliate la mattina. Ad un tratto però la porta si aprì. Entrò in bagno mia sorella e, appena mi vide con il cazzo in mano si bloccò sul posto, muta, lasciando cadere ciò che aveva in mano. Io non cercai neanche di nascondere ciò che stavo facendo, tanto ormai mi aveva scoperto. Avevo il suo intimo in faccia per annusare l’odore di donna che emanava, il cazzo duro come poche volte in mano che pulsava di eccitazione e lei mi guardava fissa. Così mi alzai (restando nudo come ero) e iniziai a spiegare ciò che era successo dentro di me il giorno prima quando l’avevo vista nuda. Lei, come risposta, si abbassò per prendere la sua borsetta ma, al posto di rialzarsi, la allontanò e prese il mio uccello nelle sue dolci e calde manine e iniziò a segarmelo lentamente, aumentando pian piano la velocità. Una sega da mia sorella! Questo pensiero non mi fece resistere a lungo cosicché dopo venti secondi circa venni, schizzandola tutta in faccia. Lei non si aspettava una reazione del genere da parte mia e così ricevette tutto lo schizzo addosso. Dopo questi attimi di godimento puro avvicinò il mio membro alla sua bocca e iniziò a farmi un pompino. Avendo appena eiaculato tutto ciò che avevo nei testicoli, lei continuò per un paio di minuti e non accennava a smettere. Fu così che presi in mano ciò che stava avvenendo e, mentre ci slinguavamo, iniziai a spogliarla e a stimolarle prima i capezzoli e poi clitoride. Mia sorella si stava eccitando in maniera pazzesca. La mia mano che accarezzava il clitoride e ogni tanto la penetrava, iniziò ad inzupparsi di caldi umori che, dapprima li leccai io e dopo li feci leccare a lei. Eravamo talmente eccitati e vogliosi di quello che stavamo facendo che presi il mio uccello ancora duro e glielo misi sulle labbra della vagina, pronto per penetrarla. La guardai negli occhi e lei mi fece capire che anche per lei andava bene ciò che stavo per fare e affondai il cazzo in quel desiderio che mi tormentava ormai da un giorno. Continuai a stantuffarla fino a quando il mio cazzo pulsò nuovamente di eccitazione e, avvisatola che stavo per venire di nuovo, velocizzai il movimento fino a liberare tutto il mio sperma dentro di lei. Fu così che ci fermammo, i due corpi uno sopra l’altro ormai soddisfatti da quello che avevano provato. Dopo una manciata di secondi ripresi a stantuffarla (molto più lentamente rispetto a prima), sussurrando a Gaia dolci parole nell’orecchio del tipo “Non sai quanto ti desideravo” o “Sono fiero di avere una sorella come te”. Dopo esserci lavati insieme, ci vestimmo e cenammo come se niente fosse accaduto ma essendo consapevoli che il nostro rapporto fraterno si era consolidato. Da quel giorno, ogni volta che si presentava l’occasione giusta, risaldavamo il nostro rapporto non con del sesso, ma facendo l’amore, un amore che eravamo fieri di fare e provare.

    Ecco qua la mia avventura con mia sorella.
    Il prossimo racconto sarà l’avventura a tre con mia sorella e mia cugina il giorno di natale.
     
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0 replies since 13/2/2011, 20:37   22802 views
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