l'incesto, stupro cronaca nera

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  1. dargheon
     
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    Era ancora sul dormiveglia,nuda,sotto le lenzuola, stava bene al caldo delle stesse, sirannicchia a forma fetale, e-''Chissà se Marco, suo marito, è già uscito per andare al lavoro?-'' pensa. Ieri sera sono rientrati tardi e lei ha voglia di rimanere ancora un pò al calduccio. Qualche volta Marco prima di vestirsi le tocca una spalla, poi scende lungo il corpo di lei, lei comprende. Il suo Marco ha voglia di fare all'amore, allora si gira di schiena sul letto apre le gambe racchiude le ginocchia, sente il suo Marco porsi tra le sue gambe, lei sentendo il cazzo duro di lui che batte sul ventre, lo prende in mano e lo accompagna sulle labbra della fica aperte alla voglia. E' bello sentirlo entrare dentro, sentirlo così caldo, duro, che struscia contro le pareti procurandole godimento. Quelle chiavate mattutine erano un toccasana per tutta la giornata.
    Mentre Marco la penetrava, Anna se ne stava ad occhi chiusi gustandosi ogni centimetro di cazzo duro che andava e veniva, con ritmo dentro di lei: era cosi caldo, sentiva la cappella strusciare, finchè sborrava, inondandola di calda sborra, il cazzo pompava ad ogni schizzo procurandole piacere, così veniva anche lei rannicchiandosi sotto di lui, gustando tutto il suo orgasmo e bagnando di sborra quella verga. Lei e Marco dormivano sempre nudi. Erano sedici anni di matrimonio, Marco era di sei anni più vecchio di lei. Anna aveva sedici anni e si sposarono perchè lei era in stato interessante. Nacque Massimo, ora sedicenne, un ragazzo dal fisico atletico. In casa non si badava molto alle forme, dato che d'estate erano soliti passare le vacanze in spiaggie riservate ai nudisti. Anche in casa qualche volta si ritrovavano tutti e tre a incontrarsi nudi. Una volta Anna entrando in bagno mentre Massimo si stava facendo la doccia si ritrovò per un momento ad osservarlo: Massimo, di profilo sotto l'acqua con il cazzo in erezione. Rimase stupefatta suo figlio di sedici anni aveva il cazzo più grande e più lungo di quello di Marco. Non si era accorto di lei perchè l'acqua sul viso gli faceva chiudere gli occhi, così Anna lo vide mentre portava la mano al cazzo e prese a masturbarsi con lentezza. Anna vedeva la cappella di quel grosso cazzo fuoriuscire ed nascondersi nella mano al movimento della masturbazione, ne era affascinata e sconvolta, tanto da uscire frettolosamente dal bagno. Cancellò dalla sua mente quella visione. Si scuote dal torpore, sente una mano posarsi sulla sua spalla mentre il lenzuolo viene scostato dal suo corpo: ''-Marco è ancora a casa e ha voglia di fare all'amore''- pensa. Si distende ad occhi chiusi si mette di schiena al materasso allarga le gambe,racchiude le ginocchia, aspetta
    Adv
    il suo uomo, il bel momento. Sente lui salire ul letto, porsi tra le sue gambe,lo sente chinarsi, ecco! Il vcazzo che batte sul suo ventre, la mano di Anna lo cerca, lo trova, l'impugna e se lo porta a toccare le labbra della fica aperte e pronte a riceverlo, ma, è un attimo intuisce dalle proporzioni del cazzo che quello non è Marco. Troppo tardi! Si sente impalare da un grosso cazzo che arriva sino in fondo e due braccia poderose e forti che l'abbracciano, e ''-Mamma! Mammma! Finalmente! Finalmente mia-'' -''Dio! Dio!-'' pensa ''-ma è la voca di Massimo''- Resta inebetita, sorpresa. ''-Non è possibile! Come può farmi questo? Mio figlio?-'' E lo sente sopra di lei, il suo cazzo che struscia dentro di lei, la sua cappella che affonda facendole male perchè la tocca in ogni affondo e lòui che farfuglia -''Oh mamma! Che bello chiavarti,che bello. Ti piace mamma? Ti piace?-'' e prende a chiavarla con forza, con prepotenza da farle male. Anna Era ancora scioccata ''-che fare?-'' si domandava. Il suo massimo, dentro di lei che la stava stuprando che si macchiava del più terribile atto sessuale, l'incesto: ''-Che faccio? Che faccio? Urlo, lotto, e cosi facendo faccio sentire agli inquilini del palazzo della bestialità che stà commettendo mio figlio, e poi? La vergogna per Marco che non merita questo.-'' Intanto Massimo aumenta il ritmo e
    ''-Ecco! Ecco! Mammma sborro! Sborrooo-''
    E fiotti di sborra schizzano dentro il ventre di Anna, lei lo sente,sente il cazzo gonfiarsi e spruzzare,la sente ,calda riempirle il ventre. Il seme di suo figlio esplode in lei,le viene da vomitare,si trattiene e lui che continua a chiavarla con frenesia -''Oh Si! Si! Sii, Ecco mamma ecco senti quanta? Senti? Che chiavata! Che chiavata'' ''Dio che infamia! Che vergogna!-
    Pensa Anna -''Come uscire da tutto questo'-'' Questo suo silenzio veniva interpretato da Massimo, come assenso. Si stacca dal corpo di sua madre,lei ha il viso bagnato di lacrime, lacrime silenziose e disperate. Prende a baciarle il volto,poi pone le sue labbra su quelle di lei,la lingua cerca di entrare nella bocca di Anna,lei si scosta,lui prosegue,le bacia il collo e a scendere prende a toccarle le tette, ha il respiro affannoso. Prende a succhiarle i capezzoli, a moprderli a stringerli, Anna è assente, la sua mente cerca una soluzione mentre Massimo ecitatissimo esplora il suo corpo. Ora e con la testa tra le gambe di lei comincia e leccarle la fica,con la lingua la percorre in sù e giù le morde il clitoride glielo succhia lo bacia; per Anna tutto questo non le dà alcun piacere, solo disgusto, non è suo figlio, è un animale assetato di sesso, come potrebbe provare qualcosa? Lui smette. Si alza togliendosi dal letto e resta in piedi''-Dai! vieni a sederti sulla sponda deel letto -'' E' come un ordine,secco e pèerentorio. Anna lo fà.E' seduto,suo figlio davanti a lei sente il suo cazzo duro toccarle una guancia -''Prendilo in bocca ,prendilo in bocca ,come fai con papà ,vi ho spiati qulche volta e sò che ti piace spompinarlo.Dai! prendilo in bocca1-'' Anna sente la cappella sulle labbra, poi il pollice ed indice della mano di Massimo le serrano le narici,deve apri5re la bocca per respirare,lo fà e la cappella entra nella bocca,lui spinge quasi a soffocarla -''Oh! Che bocca! Com'è calda! Succhia mamma! Succhia-'' Lei non lo fà. Allora porta una mano sulla testa della madre e comincia a chiavarla in bocca ''-Si! Bello! Magnifico! Mamma sei stupenda! Sei stupenda! Lo sapevo che mi avresti fatto godere come mai ho goduto con nessuna-''. Oramai Anna era come una bambola di pezza,svuotata di tutte le emozioni,e pregava che tutto finisse presto.
    -''Ti piace mamma? Ti piace? E' bello amarti essere dentro la tua bocca è da tanto tempo che desideravo amarti come ora. Sin da ragazzino, quando venivo sul tuo letto appena papà andava via, e nudo come lo eri tu, mi stringevo a te,e poi appena ti sentivo di nuovo addormentata, strusciavo il mio piccolo cazzo sulle tue chiappe e godevo sborrandomi sulla mano, oppure tu semiaddormentata lo sentivi premere allora lo prendevi in mano per allontanarlo da te e ti addormentavi con il cazzo stretto nel tuo palmo,così mi muovevo con il corpo,godendo.E quella volta che venendo in doccia cominciai a masturbarmi e tu sorpresa che guardavi il mio cazzo, ma non ti allontanasti subito perchè ti piaceva guardare il mio grosso cazzo. Lo sò mamma che anche tu aspettavi questo momento". Massimo prese a muoversi più velocemente ma improvvisamente si stacca ''-Mettiti in ginocchio sul letto. Dai, fai presto''- ''-Oramai-'' Pensa Anna -''vorrà chiavarmi di nuovo per sborrarmi dentro-''. si mette a quattro zampe, Massimo le cinge i fianchi il cazzo spinto duro fra le natiche ,scivola dentro s impregna della sua sborra ,lo tira fuorie punta il buco del culo di Anna. ''-No! No!''- Dice Anna, si divincola stavolta ma lui è forte -''Dai che ti piace l'ho visto fare a papà e tu godevi. Ora con questo cazzo godrai di più-'' Anna si divincola stretta tra le sue forti braccia e questo non fà che aumentare la libidine di Massimo finchè trovala giusta posizione e sente la cappella che si fà un varco nel culo di Anna. Spinge. Il buco del culo di Anna non è avezzo a quel grosso cazzo e mentre Massimo spinge lei sente un dolore atroce -''No! Dio che male, mi fai male, mi fai male-''.
    Massimo spinge sente il culo di sua madre come una morsa e questo gli dà un enorme piacere,non la sente neanche,spinge fino a ficcarglielo tutto dentro, finche le sue palle toccano la sua carne. E' avvinghiato a lei,Anna piange,lui prendee a muoversi dentro,all'inizio il cazzo fa fatica a muoversi bene in sù e giù,poi pian piano i suoi umori e quelli che il culo manda per proteggersi ,lubrificano la sua verga ed in comincia a muoversi più velocemente. Sbatte sua madre con forza,affonda ogni colpo quasi volesse entrare in lei con tutto il suo corpo. Anna non aveva più lacrime,cosa sarebbe accaduto dopo che suo figlio avesse saziato i suoi apetiti?
    -''Mamma ecco! Ecco! Oh Dio! Dio, non e possibile sborrare così! Si! Si! Sborro! Oh Dio Dio Sborro, Mamma! Mamma -'' Ancora fiotti di sborra questa volta nel culo di Anna ed ancora la sente ,calda spruzzare dentro di lei ed ancora il cazzo di suo figlio cosi grosso che esplode dentro di lei, infangandola ancor di più.Ed improvvisamente, mentre sopporta quest'ultima umiliazione sà cosa fare,sà quello che dovrà fare per riparare tutto questo.La sua mente torna lucida, sente Massimo liberarla, uscire da lei,si alza,sono in piedi tutti e due,Massimo vorrebba baciarla, lei lo stringe a sè in modo a evitare quel bacio -''E' stato bello, è stato bello mamma. Ti è piaciuto? E' bello essere stato in te, dentro di te. da oggi avrai due uomini che ti faranno felice. Vero?Quando papà và via a lavorare io e te ci ameremo come oggi -''. Finalmente Anna ha la forza di parlare -''Si! amore, è stato bello. Sarà come tu vuoi. Ora và in camera tua,rassetto il letto ,mi faccio una doccia e poi potremmo amarci di nuovo-''-''Oh! Si mamma. Ho ancora tanta voglia di te.-''
    Appena uscito Anna si schiaffeggia, si percuote il ventre, sputa più saliva che può, come potesse liberarsi da tutto quello schifo. Si riprende, disfa il letto, mette lenzuola pulite, porta la biancheria sporca in bagno dove c'è la lavatrice. Nel fare questo passa davanti la porta della camera di Massimo e lo vede steso con gli occhi chiusi. Certamente l'ecitazione, l'adrenalina che lo ha pervaso ora scemando gli dà spossatezza. Sicuramente si addormenterà: E lei fà tutto con calma in modo da far passare tempo. Si lava in doccia, si infila biancheria pulita, si veste, si prepara come se dovesse uscire. Và all'armadio nello studio di Marco per aprirlo prende la chiave dal cassetto della scrivania, lo apre. Vede i fucili da caccia, prende la doppietta, la carica, lo sapeva fare, glielo aveva insegnato Marco. E si avvia nella Camera di Massimo .Ecco questa era l'unica soluzione per salvare Marco dalla vergogna. Entra in camera di Massimo, dorme, lo guarda.
    No! Non è suo figlio.
    Suo figlio non le avrebbe mai riservato quelle umiliazioni e nefandezze. Imbraccia il fucile e un solo colpo, alla testa... chiude la porta, il colpo l'ha stordita, và in cucina scrive due righe su di un foglio come se fosse stanca della vita. Il suo gesto deve apparire come un gesto di una squillibrata.
    ''-Povero Marco! Amor mio -'' Si punta il fucile sotto la testa e...
     
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