L'ospite

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  1. LastOfTheWilds
     
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    Verso la fine di maggio del 2008 ci chiamò al telefono Raphael (per coloro che non hanno letto il racconto “La nostra seconda volta” dico che Raphael è l’amico con il quale Silvana si è trastullata durante la vacanza dell’estate precedente. A dire la verità, il piacere è stato pure mio, eccitato al massimo nel vedere come scopavano e nel sentire come godeva la mia donna tra le braccia di un altro. Lei raggiungeva, in verità ancora lo raggiunge, il vertice del piacere quando pure io partecipavo dandole la gioia di godere contemporaneamente della doppia penetrazione.
    Presi io la telefona. Silvana era ancora al lavoro. Raphael mi chiese di trovare per le durata di un mese una pensione per un suo amico nigeriano che doveva frequentare un corso di cucina a Sanremo. Lo tranquillizzai promettendogli di interessarmi e di dargli quanto prima una risposta.
    Quando rientrò mia moglie le raccontai della telefonata. Lei con fare spontaneo disse: ma perché non gli hai detto subito che potevamo ospitarlo noi? Non le seppi dare alcuna risposta. Concordammo che sarebbe stata lei a chiamare Raphael per fargli la nostra proposta d’ospitalità.

    Inserata chiamai al telefono Raphael. Dopo avere parlato un poco del più e del meno, senza tanti preamboli gli confermai che avremmo ospitato il suo amico a casa nostra. Lui sorridendo disse: “non avevo dubbi che avreste deciso in tal senso!”. Poi aggiunse: “sei sempre cara, vedrai che Hussain è veramente un bel ragazzo … ti piacerà e saprà renderti … bei servigi... come piace a te”.
    In realtà non feci caso a al suo marcare delle parole solamente gli dissi che per noi è sempre un piacere favorire i veri amici.
    Hussain arrivò alla stazione della nostra città distante pochi chilometri da Sanremo nella tarda mattinata di un sabato. Raphael ci aveva inviata una foto per cui non facemmo fatica a individuare subito un ragazzone di colore sorridente alto poco meno di due metri.
    A casa gli mostrai la camera a lui destinata e il bagno, tutto a sua disposizione, per i suoi comodi. Dopo essersi fatta una doccia e prima di metterci a tavola per pranzare, Hussain mi diede un pacchetto che conteneva un regalo per me. Era una collana di pietre variopinte fatta in Nigeria. Nel ringraziarlo l’abbracciai con calore e baciandolo sulle guance il mio corpo aderì al suo. Non solo il mio seno (ricordo che ho una quinta misura) strofinò sul suo petto
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    ma pure il mio ventre percepì il volume di quello che nascondevano i suoi jeans.
    Inutile dire che al contatto avvertii un brivido percorrermi per tutta la schiena. Fu in quel momento che mi tornarono alla mente le parole di Raphael “vedrai che Hussain è veramente un bel ragazzo … ti piacerà e saprà renderti … bei servigi ... come piace a te”. Durante il pranzo me lo mangiavo con gli occhi. Era decisamente un bel ragazzone. Il viso sereno lo rendeva affabile. I suoi occhioni neri oltre che bellissimi erano penetranti al tempo stesso. Lui mi sorrideva e allora intuii che quel manigoldo di Raphael l’aveva istruito sulle mie voglie. Gianni ci osservava e il suo sguardo accattivante e il sorrisino sornione evidenziava che aveva intuito tutto.

    Vedere Silvana che osserva fissamente Hussain e questi che la scruta tutta, soffermando a lungo lo guardo nella scollatura che generosamente scopre buona parte del maestoso seno, mi eccita terribilmente. Il cazzo mi si drizza mentre in me subentra subitaneo il desiderio di vederli avvinghiati in un intenso amplesso.
    Conoscendola bene, noto che Silvana era ormai partita. Le sue voglie si manifestano chiaramente mentre mette piatti, bicchieri, posate e quanto altro nella lavastoviglie. La vestaglietta aperta sul davanti non solo mostra le cosce sode ma, abbassandosi, è visibile la sottile striscia degli slip incuneata nella fessura della sua femminilità. Il viso rosso di desiderio la rende veramente bella e attraente. Hussain la nota e non può trattenersi dal dire: “tante Silvana, …tus es une belle femme!”. Mi guarda negli occhi come a chiedermi se può. Al mio assenso si avvicina a lei e cingendola da dietro le carezza le tette insinuando le mani dentro la scollatura. Le trova subito in quanto non indossa il reggiseno. Vedo il ventre del ragazzo aderire al culo di lei che muove le natiche in modo da percepire il suo potenziale. Allora, Silvana, con il viso sempre più acceso di desiderio, prende per mano il ragazzo e lo conduce nella stanza da letto.
    In un fiat si toglie tutto e si siede sul letto. Fa avvicinare a se Hussain, le toglie la maglietta, le sfibbia la cintura, gli abbassa i pantaloni che lui toglie. Ora ha indosso solamente gli slip che non riescono a contenere il suo enorme cazzo. Lei con decisione glieli abbassa e subito nel suo viso, ma sicuramente anche nel mio, appare un espressione di meraviglia. Il cazzo che esce fuori è veramente fuori della norma. Più di 25 centimetri di lunghezza ma è la robustezza che ha meravigliato Silvana e me. Lei successivamente l’ha misurato in erezione riscontrando: 27.42 centimetri in lunghezza, 29.12 di circonferenza, ovvero un diametro di oltre 9 centimetri.

    Vedere davanti ai miei occhi cotanto cazzo mi fa strabuzzare gli occhi. Non resisto, lo prendo nelle mani e inizio a farmelo scorrere nel solco delle mammelle. È durissimo! La cappella grossissima palpita di desiderio muovendosi a scatti. Un cazzo cosi meravigliosamente impennato mai l’avevo visto. Le mie mani non riescono a contenerlo tutto. I pochissimi peli ricci e neri sul pube lo rendono ancora più desiderabile. Inizio a leccarlo dalla punta del glande fino ai coglioni che sono pure loro belli grossi e all’altezza del meraviglioso cazzo. Li soppeso con le mani e mi vengono i brividi di quanto sono pieni. Inizio a titillarlo con la lingua indugiando sul buchetto. Lui emette dei sospiri ma lascia a me l’iniziativa. Lo prendo in bocca ma, pur aprendola al massimo, riesco a ricevere dentro la cappella e un minima parte del corpo del pene. Quell’affaire enorme me la riempie tutta. La mia volontà di sentirne dentro il più possibile mi porta quasi sulla soglia di vomitare. Allora non lo spingo più dentro la bocca e inizio a succhiarlo e pomparlo e a stringergli i coglioni con vero gusto. Sono tutta bagnata. La fica mi prude ma si deve contentare di emettere succhi per gli orgasmi che si susseguono ripetutamente. Prima voglio assaporare nella bocca il dolce nettare che i suoi coglioni sanno secernere. Mentre lo pompo infilo un dito nel suo culo. Nella mia bocca il cazzo ha un’impennata. Diventa ancora più grosso! Sembra voglia aprirmi la bocca, io imperterrita continuo a succhiare e pompare. Vedo con la coda degli occhi Gianni che si mena il cazzo e gli faccio cenno di farmi un ditalino. Subito ubbidisce. Mentre si sega non solo mi sditalina ma mi ficca dentro la fica ardente tutta la sua mano. Hussain mi cinge la testa con le mani e quando le mie dita entrano nel suo ano emette gemiti di godimento. Mi sento la bocca stanca ma percependo che il mio amico è sul punto di venire aumento il mio slinguettare, le succhiate e le pompate. Al culmine del piacere il suo corpo inizia a tremare ritmicamente. Intuisco che è arrivato e preparo la bocca a ricevere il suo seme. Emette un grido acuto e subito dopo inizia ad eruttare nella mia bocca fiumi di sperma. Ingoio quel nettare, denso e bianco, ma il mio dispiacere è di non riuscire a ingoiarlo tutto. Capendo di non riuscire a contenere nella bocca quel fiume in piena mi faccio inondare seno e pancia. Lui per almeno venti secondi spruzza la sua produzione sul mio corpo imbrattandomi pure i capelli considerando che il suo cazzo mentre spruzza ha continue impennate.
    Sono decisamente stanca ma soddisfatta quando sollevo il culo dal letto e vado in bagno per andarmi a restaurare.

    Fatta una veloce doccia li trovo nel soggiorno seduti con addosso l’accappatoio. Pure loro si sono dati una rinfrescata. Stanno parlando di me. Appena Hussain mi vede mi sorride. Ricambio il sorriso, gli tendo la mano che lui prende a volo e lo bacio con passione sulla bocca. Lui ricambia e mi ficca la lingua dentro. L’ospito con piacere e ricambio l’intreccio. Percepisco la sua erezione e allora me lo riporto nella stanza da letto. Carezzandogli il viso dico: “ora fammi godere nella fica!”. Lui sorridendo dice: “questa volta faccio tutto io!”. Annuisco e gli faccio cenno di essere pronta.
    Dandomi un bacio sulla punta dei capezzoli dice: “hai un culo bellissimo!”. Girandomi per farmelo carezzare non posso non notare il suo cazzo imperiosamente eretto. A solo vederlo mi vengono i brividi. Lui forse intuisce il mio desiderio, insinua la sua lingua tra le mie labbra e subito si intreccia nuovamente con la mia. Il bacio profondo mi da i brividi di piacere. Il corpo si inarca, i capezzoli diventano turgidi e durissimi. Con le mani carezzo il suo corpo. Il peli della barba strisciando sulle mie guance mi danno la sensazione del maschio forte e avvolgente. Pure lui mi accarezza. Poi mi gira a bocconi, contemplandomi. Il tuo profumo mi piace, sussurra annusandomi la schiena. Mi sento tutta un brivido. Il mio corpo freme ancora di più quando lui si sdraia sopra di me a bocconi. La sua lingua lentamente striscia lungo la spina dorsale, facendomi rabbrividire di piacere, mentre le sue mani si insinuano sul davanti e carezzano ciascuna una mammella. I capezzoli si rizzano ancora di più, mentre vengo inondata dal piacere di quella lingua libidinosa che mi percorre lentamente la schiena andando sempre più giù fino a raggiungere il culo rotondo. Ho uno spasimo, mi giro e d’istinto, apro le cosce. Lui percorre con le mani il mio ventre e si ferma all’altezza della fica. Con un mugolio insinua il viso tra le mie gambe e comincia a leccarmi, mentre fremo di piacere. Percependo che l’orgasmo sta arrivando, decido di attendere, e gli chiedo di scambiarci i ruoli. Ora sono io che lecco sapientemente lui, prima sulla schiena, poi lentamente, sul culo, fino all’orifizio, dove insinuo la lingua. Lui rantola: “vai piano, mi fai godere!”. Poi si issa e dice: “ te lo voglio mettere dentro e devi godertelo per bene!”. Ci rigiriamo. Lui con l’uccello durissimo che sembra un tronco si inginocchia sul letto. Con le dita mi carezza delicatamente le grandi labbra che al contatto si aprono ancora di più. La fica tutta bagnata gli fa capire che sono pronta a riceverlo. Lui, allora, prende il cazzo con la destra mentre con la sinistra mi carezza la fica, come a volere fare spazio per non farmi male. “Mettimelo dentro!” quasi grido al culmine della voglia. Risponde: “subito cara … è tutto tuo!”. Si piega in avanti e inizia a infilarmelo lentamente. Sento il cazzo che si fa strada nella mia vagina infuocata e mi viene la palpitazione. Lui andando adagio, come a farmelo godere a lungo, lo infila sempre di più dentro. Più lui entra più io gemo. Percependo i coglioni sul culo capisco che me l’ha ficcato tutto dentro. Inizia, sempre lentamente, a fare un movimento di dentro – fuori. Ogni volta che entra il mio godimento cresce a dismisura. Le mie membra vibrano mentre la mia fica emette succhi per i continui orgasmi. Imperterrito lui continua nel suo movimento incurante dei miei grida di piacere. Mi sembra che addirittura le mie grida gli danno più linfa. Ho la sensazione che da un momento all’altro il suo cazzo mi debba arrivare nella gola. Sono sull’orlo dell’ennesimo orgasmo quando intuisco dai suoi rantoli che pure lui è arrivato. Accelera il movimento del bacino e affonda con virulenza dentro di me facendo sbattere il suo pube sul mio. Grido come una pazza quando lui tremando violentemente viene inondandomi col suo caldo sperma mentre il cazzo, librandosi ancora di più dentro di me, sembra voler farmi esplodere il ventre. Esausta mi abbandono sul letto con lui sopra di me come a non volere uscire da dentro della mia femminilità.
    Dopo esserci un poco riposati lui tira fuori il suo arnese dalla fica. Non è per niente moscio e nella ritirata lo sento scivolare nelle parete della vagina. Appena fuori noto che il cazzo imperterrito rimane teso e duro come un tronco, contestualmente dalla mia fica cola una miriade di liquido che inonda il letto.
    Finalmente mi rilasso e chiudo gli occhi come a volere rimembrare il piacere testé provato.

    Mai avevo visto e sentita Silvana godere tanto. Mentre loro scopavano io mi godevo lo spettacolo menandomi il cazzo. Che bello ed eccitante vedere e sentire la propria donna godere alla grande tra le braccia di un altro! Mi meraviglia la grande quantità di liquido che fuoriesce dalla fica di mia moglie quando Hussain tira fuori il cazzo. Per fortuna che sotto le lenzuola Silvana mette sempre una cerata perché altrimenti avremmo dovuto cambiare il materasso.
    Vedo lei sdraiata sul letto con le cosce oscenamente divaricate e noto che le sue membra ancora palpitano per l’intensità del piacere provato. La fica aperta la scia vedere il rosso bagliore della vagina. Ha gli occhi chiusi e non li apre neppure quando mi sdraio vicino a lei e le carezzo le tette. Hussain le sta vicino dall’altra parte e pure lui la carezza dolcemente tanto che le nostre mani, a tratti, vengono a contatto. Mi sollevo sul letto. Osservo Hussain che carezza Silvana e noto che ha il cazzo ancora teso. “Ma a questo non gli si ammoscia mai!” penso tra me. Lui si alza e si reca in bagno. Io mi rimetto accanto a mia moglie e inizio a carezzarla tutta e a riempirla di baci. Lei apre gli occhi. Vedendomi mi sorride e dice: “è stato bellissimo!”. Rispondo: “si cara, ti ho vista come godevi, debbo dirti che mai ti ho vista e sentita godere tanto!”. Lei mi sorride e mi bacia sulla bocca. Le nostre lingue s’intrecciano in un lungo bacio. Poi, istintivamente la mia bocca si dirige sull’altra bocca che le ha sotto, li tra le cosce. La trovo tutta bagnata e inizio a leccarla con ingordigia assaporando i suoi succhi misti allo sperma del nostro amico. Hussain ci trova in questa posizione. Subito dopo Silvana si alza e baciandomi ancora una volta sulla bocca scompare nel bagno.

    Quando ci ritroviamo notiamo che sono quasi le nove di sera. Si è fatto tardi e scopriamo di avere fame. Ancora scossa per le emozioni provate e gonfia di piacere manifesto l’intenzione di non volere mettermi in cucina a preparare. Hussain si presta per cucinare lui ma opto per l’idea di Gianni di andare a cenare fuori. Ci rechiamo in un ristorante che conosciamo bene. Mangiamo abbondantemente di gusto e altrettanto abbondantemente beviamo un fresco vinello bianco che completa l’opera di stordimento. Rientriamo a casa che mezzanotte è passata da un pezzo. Hussain ci saluta e tenta di ritirarsi nella sua stanza. Lo fermo e gli dico, senza mezzi termini, che dormirà nel letto insieme a noi. Come è mia abitudine mi metto a letto nuda. Anche non coprendomi con il lenzuolo non sento freddo poiché sono molto protetta tra i due corpi, pure loro nudi, che mi stringono a loro. Mi sento satura di piacere e subito dopo con i sensi soddisfatti vado nel mondo dei sogni.
    Mi sveglia il suono della radiosveglia. Nell’alzarmi scavalco il corpo di Hussain strofinando il ventre sul suo fianco. Non indosso nulla e tutta nuda vado in cucina a preparare il caffè. Poco dopo pure loro mi raggiungono ed insieme facciamo colazione. Essendo domenica non abbiamo impegni. Fatta colazione all’unisono ricominciamo la festa. Mi festeggiano alla grande, non solo io godo come matta, pure loro hanno la loro parte di godimento.
    Nel mese che Hussain trascorse con noi il mio sollazzo fu grande. L’unico mio rammarico è stato quello di non avere potuto prendere tutto nel culo quel meraviglioso cazzo. Più di una volta ho provato, sono riuscita a prenderne dentro, e non senza dolore, solamente poco meno di metà. In seguito ho sentita la mancanza del mio amico ma mi sono consolata con gli altri miei amici e con Gianni. Vero che sono meno dotati, però mi hanno deliziata con abbondanti inculate e con delle meravigliose doppie penetrazioni.
     
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  2. manincul
     
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    figoooooooooooo
     
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  3. Sserpentelo
     
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    xDD
     
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2 replies since 8/4/2010, 22:36   5638 views
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