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Il forte caldo del pomeriggio mi faceva accelerare ulteriormente il passo per raggiungere casa sua, e mi trovai davanti al suo portone, già aperto per via della presenza del postino: un giovane sulla 30ina con una panda piena di pacchi e lettere, attendeva davanti alle buchette all’ingresso del palazzo. Approfittando entro e dedico di non suonare per farle una sorpresa davanti alla porta, pensando che mi avrebbe aperto sicuramente nuda, così ora la immaginavo, sul letto distesa mentre legge qualcosa e si rilassa con l’aria calda che entra dalla finestra.
Buttai l’occhio sulla posta mentre passavo di fianco al postino e lessi il suo nome; visto che stava attendendo e non imbucava ho immaginato che stesse scendendo per firmare la ricevuta, decisi di attenderla dietro il postino, feci qualche passo indietro e aspettai, sentendo i passi suoi nell’ultima rampa di scale.
Vide prima il postino poi me e sorrise e ricambiai, non di dicemmo nulla, la guardai passo dopo passo già con la voglia di baciarla e saltarle addosso, capelli raccolti una maglia di cotone lunga e infradito, si fermo dal postino, firmò e ringraziò. Rimase ferma finche il postino non se ne andò e ci baciammo, con tanto caldo quante ne faceva fuori, si chiuse il portone e rimanemmo nel fresco della scale.
- Sei venuto a farmi una sorpresa?
- Si… piaciuta?
- Si… molto gradita.
Un altro bacio e poi ci avviammo verso l’ultimo piano, l’ascensore non era ancora stato riparato. Lei mi precedeva, così volevo, per gustarmi le sue gambe e il suo sedere, non so se era una mia impressione ma mi sembrava di sentirla sorridere. Guardai meglio stando qualche gradino in dietro, seguendola nel cambio di una rampa e l’altra con la vetrata alle sue spalle, guardai meglio e rimasi piacevolmente sorpreso, così è sempre con la sua naturale ed elegante maliziosa disinvoltura.
Già avevo visto che era senza reggiseno dai capezzoli turgidi che la maglietta lasciava intravedere, ma quando alzò la gamba per salire sull’altra rampa, e io ero qualche passo per vedere bene, vidi che era anche senza slip, e la cosa mi sorprese piacevolmente e mi eccitò.
- Sei scesa per le scale e sei andata davanti al postino vestita solo della maglietta, nuda sotto?
- Si, lo faccio sempre….
- Mi stuzzica l’idea… e ti piace? Ti piace che si intravedano i capezzoli dalla maglietta o che in trasparenza si veda che sei nuda fra le gambe? Ti piace che chi è qualche passo dietro di te sulle scale possa vedere la tua fica?
- Mi eccita…
- Anche a me…
Accelerai il passo e la presi per mano e ci baciammo, ci lasciammo un po’ prendere e ci scambiammo qualche carezza senza controllare che fossimo Adv soli o meno, per fortuna eravamo soli mentre le toccavo il seno con una mano sopra la maglia e con l’altra sotto la maglia il sedere, lei mi prese con una al fianco e con l’altra mi tocco l’erezione, durò qualche secondo poi tornammo in noi e con un poco di vergogna riprendemmo a salire le scale.
Ogni tanto alzava la maglietta per farmi vedere il sedere, non c’era nessuno sulle scale, il palazzo sembrava deserto, mi divertiva moltissimo questo suo spogliarsi fra un appartamento e l’altro, ogni tanto si voltava e si alzava la maglietta facendomi vedere anche la fica, ero eccitatissimo.
Le ultime rampe di scale, quelle del suo appartamento furono le più belle, non tanto perché stavamo per entrare in casa e avremmo dato sfogo a tutta la nostra voglia, ma per altro.
Si fermò qualche gradino prima e si sedette a gambe aperte, mai invito fu più malizioso e gradito e non me lo feci ripetere due volte, in ginocchio la mia testa scivolò verso il suo caldo volere mentre ci scambiavamo l’ultimo divertito ed eccitato sguardo prima di lasciarci coinvolgere dal desiderio, e lentamente sentii quanto era eccitata da questo rischio di essere scoperta mentre i suoi gemiti soffocati scorrevano lentamente per le scale deserte e porte chiuse…
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Luigino1.
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Molto eccitante, troppo e, come si dice, IL TROPPO STORPIA .
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