la vacanza meritata

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    È da tanto che non scrivo. Spero che ancora una volta vi piaccia il mio racconto.

    È successo tutto qualche mese fa, partii con una mia amica per il Madagascar; dovevamo festeggiare la nostra promozione ed eravamo eccitatissime.
    Arrivammo in un hotel splendido, e la gente del posto era davvero gentile. Ci sentimmo trattate sin dal primo istante come delle regine, e dato che siamo sempre state delle belle ragazze, i ragazzi che ci vedevano per strada non smettevano di fermarci per complimentarsi e chiederci se volevamo uscire con loro. Una sera, la mia amica bevve un po’ troppo e la dovetti portare in camera ma dato che non era niente di grave, io decisi di ritornare a divertirmi; mi cambiai l’abito e ne misi uno nuovo comprato proprio per le vacanze. Era davvero un bel vestito, lungo fino a inizio coscia, aderente, nero di seta e con le maniche sottili che mi cadevano sulle spalle abbronzate. Era semplice, ma allo stesso tempo davvero sexy e sul mio corpo formoso al punto giusto stava alla perferzione.
    Mi recai così verso la hall dell’hotel, che era davvero grande, talmente grande che mi persi visto il mio scarso senso dell’orientamento; finii nella zona della piscina. Non ci ero ancora stata perché col mare stupendo del Madagascar mi sembrava un controsenso andarci, ma dato che era ormai molto tardi decisi che forse era meglio non andare in spiaggia da sola senza conoscere ancora bene il posto, così mi sedetti sul bordo della piscina e vi immersi dentro le mie gambe.
    Dopo circa un quarto d’ora, arrivò una giovane ragazzo africano, si mise seduto accanto a me e iniziò a farmi una miriade di complimenti per cercare di ammorbidirmi un po’.
    Mi offrì anche da bere. Passò circa mezz’ora, quando mi chiese come mai ero sola e se per caso sarebbe arrivato all’improvviso un ragazzo a portarmi via, gli risposi che non aspettavo nessuno e che ero sola per via della sbronza della mia amica.
    Lui si tuffò in piscina e mi invitò ad immergermi. Non avevo niente sotto il vestito e così esitai un po’, ma poi mi convinse e mi tuffai con tutto l’abito in acqua.
    Si stava così bene, il clima era stupendo e il ragazzo anche.
    Alan così si fece chiamare, iniziò sempre più ad avvicinarsi e senza nemmeno darmi il tempo di capire cosa stava per fare mi baciò appassionatamente.
    Fui scossa da mille brividi (di piacere si intende) e continuammo così per un po’.. poi lui andò sott’acqua, si sfilò il costume che indossava, mi alzò il vestito e mi tirò su col busto facendomi sedere di nuovo sul bordo piscina. Iniziò a leccarmi tutta la figa, Adv era fantastico, e la paura di esser visti rendeva tutto più eccitante.
    In pochi secondi ero già tutta bagnata e lui che se n’era accorto, mi chiese se avevo intenzione di continuare.. ovviamente risposi di si.
    Uscimmo dalla piscina, lui si sdraiò su uno degli sdrai della piscina, poi mi distesi su di lui, reggendomi sulle ginocchia; gli scappellai il cazzo e iniziai per quanto mi era possibile, date le grosse dimensioni, a succhiargli e leccargli avidamente la cappella, scendendo e salendo con la mia lingua su per l’asta e per i testicoli ingrossati.
    Lo sentii sospirare dal piacere per alcuni minuti; il suo cazzo era cosi buono che non avrei mai smesso di lavorarmelo.. poi ci alzammo, mi tenni stretta al palo dell’ombrellone, inclinai il mio sedere verso di lui, il quale prese il suo grosso cazzo e lo puntò verso la mia figa. Entrò lentamente per farmi abituare, poi iniziò a stantuffarmi per bene, io lo incitavo a continuare cosi.
    Godevo a dismisura. Decisi che volevo accogliere il suo cazzo anche nel mio sedere, per godere ancora di più. Mentre lui mi penetrava la figa bagnata, io iniziai a massaggiarmi il buchetto dietro, lui se ne accorse subito, si sfilò dal davanti, si abbassò e iniziò a leccarmi il buchetto con la sua lingua esperta.
    Ero pervasa da scosse di piacere continue, poi prese il suo cazzo e iniziò a penetrarmi da dietro.
    Fece un po’ fatica all’inizio, ma subito mi abituai alla sua presenza, così potè iniziare a spingere sempre più forte.
    Il piacere era alle stelle per me. E lui anche’esso molto eccitato mi incitava a essere ancora più troia.
    Mi diceva parole volgari, che però invece di offendermi mi rendevano solo piu vogliosa. Eravamo ormai stremati, mi girai e ripresi a succhiargli il cazzo fremente. Continuai così finchè non sentii un’ondata di sperma inondarmi la bocca e scendere in gola. Ebbi qualche problema a ingoiare tutto subito, e quel poco di sperma che mi ero persa lo leccai subito con la mia lingua. Ripulii tutto e lo ringraziai per tutto. Poi gli dissi che ci saremmo rivisti sicuramente qualche altra sera, magari con la mia amica, complice dei nostri giochi passionali. Ci salutammo con bacio e ritornammo alle nostre camere.
    In camera trovai la mia amica che dormiva ma in una posizione che tutto faceva intendere. A quanto sembrava si era addormentata subito dopo aver giocato con la sua gattina.
    Per farle una sorpresa, dato che avevo ancora voglia di godere,mentre lei era nel mondo dei sogni, gli sfilai lentamente il suo perizoma; aveva la figa tutta depilata, questo era un ulteriore invito per me. Le allargai le gambe quanto bastava e mi ci fiondai in mezzo con la lingua. Lei si svegliò improvvisamente, le piaceva, e mi lanciò il suo consenso con uno sguardo malizioso.
    Continuai a leccarla tutta finchè lei non prese iniziativa nei miei confronti.. il resto lascio immaginarlo a voi….
     
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