A letto con l'influenza... e con l'estetista!

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    Se sapeste che seccatura stare a letto con l'influenza! A me piace stare a letto, ma in buona compagnia! E invece sono rimasto chiuso in casa per una settimana. una settimana senza scopare!! qualcosa di terribile! Del resto ero molto debole, anche masturbarmi non mi soddisfaceva. Ho capito che dovevo trovarmi al più presto qualcuno, così appena rimessomi avrei rimediato. Ma dato che in quello stato non avevo alcuna possibilità di incontrare gente, così la cosa più ovvia mi sembrava di cercarla su internet. Ma, come molto spesso accade, quanto più cerchi qualcosa, tanto più non la trovi. Finalmente, dopo qualche giorno, mentre sono solo in casa davanti al pc, in una chat erotica aggancio una trentenne in cerca. Comincio ad attaccare. Ovviamente non posso andare subito dritto al punto, anche perchè, pur essendo scesa la febbre, sono ancora piuttosto debole. Ma sento che la tipa ci starà. Ho visto pure la sua foto, e non è niente male: ma, mentre sto entrando in confidenza con lei, bussano alla porta. Riduco rapidamente a icona la finestra di conversazione, ma non quella della chat. Vado ad aprire seccato: proprio non capisco come possano essere già tornati i miei avendo così tanto da fare. Ma non sono loro: è Dalila, l'estetista che viene periodicamente a casa per mia madre. Istintivamente entra, ma le dico, come è ovvio, che mia madre non c'è.
    "Ma come!" esclama "avevamo appuntamento oggi!"
    "Veramente lei sapeva domani" preciso io, ricordando qualcosa.
    Convinta, lei prende la sua agendina, la sfoglia e insiste: "Guarda, qui c'ho scritto oggi. Ma non sai tra quanto tornano?"
    "No, non lo so"
    "Vabbè, ti dispiace se aspetto un po', tanto il prossimo appuntamento ce l'ho fra un'ora!"
    "Va bene" e la faccio accomodare.
    Per la prima volta guardo quella donna in modo diverso: sui quaranta, alta, mora, slanciata, poco seno ma un bel culetto. solo in quel momento ho cominciato a pensare che si stava presentando un'occasione più unica che rara. Ma il problema era che i miei sarebbero potuti tornare da un momento all'altro. Senza contare che la mia intenzione non era di avere un incontro immediato: debole come mi sentivo, temevo di non dare proprio il massimo. Ho deciso che avrei vissuto quella situazione così come sarebbe venuta: in fondo, che presunzione la mia, nel dare per scontato che una bella quarantenne come Dalila, sposata con figli, cedesse ad un ragazzo con vent'anni di meno peraltro, in quel momento, debole e malaticcio!
    “Non ti senti bene, eh?” mi chiede, notando il mio stato.
    “Ho avuto l'influenza, ma ora sto già meglio”
    Nota i libri sul tavolo: effettivamente, non avendo un cazzo da fare, stavo studiando.
    “Ma tu studi sempre, pure con Adv l'influenza?” ridacchia lei.
    “Beh, proprio in questi giorni, non ho avuto di meglio!”
    “Hai ragione” sorride “non ce l'hai la ragazza?”
    “mmm.. niente di serio!” rispondo.
    D'un tratto si volta verso il pc e riconosce la finestra di una chat.
    “Stavi chattando, eh?”
    “Sì”
    “Ma io quella chat la conosco!” aggiunge, guardandomi con malizia “è una chat erotica! Uh, se lo sapesse mamma!”
    “E tu che ne sai?” domando io, con aria di sfida.
    “Beh, ogni tanto ci vado anch'io!” esclama.
    “Ma come, che mi fai sentire!” incalzo io.
    “Vabbè, dai.. è il nostro piccolo segreto!” conclude lei, poggiando il dito sul naso.
    “Mmm.. lo devi comprare il mio silenzio!” rido io.
    “Non devo comprare un bel niente invece” sorride “sei sotto ricatto!”
    “Vabbè, forse possiamo metterci d'accordo” dico, mentre le sfioro il viso con una carezza.
    “Ehi, non ci provare con me!” esclama, indietreggiando “io sono una ragazza perbene”
    “Una ragazza perbene che va sulle chat erotiche?”
    “Che c'entra, una cosa sono gli incontri virtuali e un'altra quelli reali”
    “Appunto. Che noia quelli virtuali!” esclamo, avanzando verso di lei.
    “Vabbè ho capito” fa lei “ qua si mette male, è meglio che me ne vado” e s'avvia alla porta. La inseguo, lei arriva alla maniglia e io poso la mia mano sulla sua, la stringo. Lei si volta e mi guarda. La bacio. Sento le nostre lingue confondersi, stringo il mio corpo al suo, la spingo vicino al muro e comincio a percorrere il suo fisico con le mani. Ne infilo una nel jeans che indossa, è molto stretto e non riesco a entrare, allora glielo sbottono, calo la cerniera e sbuca uno slip bianco.
    “Aspetta!”esclama “e se ritornano?”
    Esito un attimo: effettivamente è un rischio. Alla fine le rispondo: “Facciamolo qui, vestiti, così non ci mettiamo niente a ricomporci”
    “Ok”
    Allora lei stessa si cala lo slip e appare la sua figa invitante e pelosa. Senza calarmi i pantaloni, caccio fuori il mio uccello e le sollevo una gamba per prepararmi a penetrarla. Comincio a infilarglielo dentro e a scoparla. Lei si eccita subito. Rimane con la bocca spalancata mentre il mio coso entra ed esce dalle sue cosce. Geme come una matta, il che mi incita ad accelerare.
    “Oddio ma che sto facendo!” esclama lei d'un tratto.
    “Perchè, non ti piace?” le domando, continuando a penetrarla.
    “Certo che mi piace, è solo che...” ma non fa in tempo a continuare che un brivido la percorre tutta, resta a bocca aperta: “Ah! Oddio vai così, più forte.. ah, più forte!” ed io, sovreccitato da queste sue paroline, ci do dentro con energia, stupendomi di come mi fossero improvvisamente ritornate le forze, da debole che ero. Evidentemente il sesso fa bene alla salute, è un toccasana.
    “Troppo bello!”esclama “vai, più forte.. ecco, così" ed io continuo ad entrarle dentro, mentre il suo corpo rabbrividisce dal piacere: sembra di essere lei ad avere la febbre in quel momento.
    “Aspetta, però” interviene all'improvviso.
    “Che c'è?”
    “Non ce la faccio più a tenere la gamba alzata, andiamo sul letto..”
    “Sul letto! Ma se..”
    “Sticazzi!”esclama, riducendomi al silenzio. Così le sfilo il pene da dentro, andiamo sul mio letto e salgo su di lei. Ma non faccio in tempo a penetrarla, che afferra il mio cazzo con una stretta vigorosa e se lo infila in bocca, cominciando a ciucciarlo con una foga pazzesca. Sento il suo dolce capo chinarsi in avanti in mezzo alle mie cosce, lo accompagno delicatamente con la mano mentre le sue labbra calde e tumide si chiudono lentamente sulla mia asta turgida. Quando è sazia, inizio a penetrarla, con una goduria ovviamente superiore al nostro iniziale approccio in faccia al muro. Comincio finalmente a cavalcarla come si deve ed è molto molto eccitante. Solo che la mia resistenza, già messa a dura prova, giunge al culmine e sono costretto a tirare fuori il cazzo per non eiacularle dentro. Lei ha aperto la bocca e allora sono venuto, riempiendo la sua cavità orale di un abbondante fiotto di borra calda.
    “Peccato che sei venuto adesso! Ora che cominciavo a divertirmi!” esclama, un po' triste. Ma io non mi perdo d'animo. Mi sento gagliardo e poco dopo la penetro di nuovo. Prendo a scoparla mentre la mia bocca si chiude sulla sua e le do un lungo bacio con la lingua. Poi, continuando a cavalcarla, le alzo la maglia scoprendole i due piccoli seni ciondolanti, che comincio a succhiare con gusto.
    Quando sono venuto per la seconda volta, allora sì che la debolezza ha ripreso il sopravvento. Ci siamo ricomposti.
    “E' stato bellissimo!” mi ha detto “erano anni che non facevo una scopata degna di questo nome!”
    “Se vuoi possiamo rivederci” le ho proposto.
    “Sì mi piacerebbe, però è sempre rischioso qui. A casa mia poi non ti dico... vabbè, poi vediamo... intanto tu fai il bravo, eh? Domani devo tornare per tua madre, vediamo di non farci sgamare!”
    “No, non ti preoccupare”
    L'ho accompagnata alla porta. Prima di aprire, l'ho baciata di nuovo, infilando nervosamente la mia lingua nella sua bocca col desiderio di rimanerci per un bel po': mi dispiaceva proprio dovermi staccare da quel corpo così invitante! Alla fine è andata via. Sono tornato al pc e ho visto che la trentenne era ancora in linea. L'ho ricontattata e dopo un po' mi ha risposto. Ho inventato una scusa qualunque per quella lunga assenza e ho ripreso a parlarle. Siamo rimasti che ci vedremo tra qualche giorno. Sarà proprio un piacevole incontro!
     
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