Con la Prof

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    Ero stato chiamato dalla prof.ssa ** *** in sala professori per aiutarla a sbrigare delle faccende, la raggiunsi
    tranquillamente. La Di Dio è una donna non molto alta, sulla 50ina capelli neri, occhi scuri, di origine meridionale: tutto sommato è una bella donna, ma soprattutto era il suo modo di vestire è veramente arrapante. solitamente
    si mette dei vestiti o comunque la gonna, sempre al ginocchio, tranne qualche volta che ce l'ha piu corta, coi pantaloni credo di averla vista 4 o 5 volte massimo, ma solitamente predilige le gonne, sia d'inverno, con i collant ovviamente, sia d'estate senza collant.
    Arrivato in sala professori mi disse di sedermi davanti a lei, quel giorno aveva un vestito che le arrivava sopra al ginocchio, quando si sedette intravidi le mutante, poi cominciò a parlarmi della mia situazione scolastica, ma
    io ero distratto dalle sue gambe, mi arrapavano proprio tanto, a un certo punto accavallò le gambe, la mia eccitazione salì enormemente, dovevo svuotarmi le palle, avevo il cazzo che espldeva nei pantaloni, non ce la facevo
    più. A un certo punto lei mi disse - ma mi stai ascoltando, o pensi solo a cercare di vedermi le mutande?! - io ero rosso dallìimbarazzo, ma presi coraggio e le risposi - senta, io non so come dirglielo, lei mi eccita veramente
    tanto, quando si siede sulla cattedra non posso fare a meno di guardarle le gambe accavallate, o scrutare per vedere qualcosa di piu, è più forte di me, oramai è diventata l'unico soggetto delle mie fantasie sessuali, con lei immagino di fare qualsiasi cosa... -
    lei mi guardò un po' esterefatta, aspettavo con ansia la sua risposta, poi disse - vieni con me - e mi prese per il braccio, ero terrorizzato, avevo fatto la cazzata piu grande della mia vita, pensavo mi stesse portando dal preside, e nella mia mente cercavo di trovare delle scuse che avrei potuto utilizzare una volta davanti al preside, ma a un certo punto vidi l'ufficio del preside scorrere alla mia sinistra e vidi lei salire le scale, la seguii, fino a quando arrivammo al 5 piano, dopo il 5 c'era ancora una rampa di scale ma non sapevo cosa ci fosse al 6 piano, i bidelli non ci permettevano di andare, probabilmente c'era l'archivio. vidi che lei salì, io però ero fermo al 5 piano e lei mi disse - su avanti! - obbedii e la seguii.
    Arrivato sopra era come mi immaginavo, c'erano tanti armadi scorrevoli con dentro tanti di quei fascicoli, talmente tanti che il primo armadio era datato 1993. Mi portò al fondo della stanza Adv e mi disse con voce un po' prepotente
    - ma quando sei a casa che ti smanetti immagini delle scene del genere - si inginocchiò mi slacciò la cerniera e la cintura e tirò fuori il mio cazzo, sentivo la sua mano fredda scorrere sul mio pisello, era una goduria unica, ero gia in paradiso e non pensavo piu a niente, mi smanettò per un minuto circa, poi si mise il mio pisello in bocca, sembrava di essere in un sogno, non potevo crederci, la mia prof mi stava facendo un pompino nell'archivio della scuola, ero eccitatissimo, dopo qualche minuto di succhiata lei sentì il mio cazzo pulsare e capendo che stavo per venire fece per sfilare la testa, ma io non ci stavo, le misi una mano sul capo e la fermai, dopo due secondi era piena del mio sperma in bocca, ingoiò tutto, poi mi disse
    - se c'è una cosa che mi fa schifo anche da
    fare con mio marito è ingoiare, non ti devi piu permettere, comunque ora tocca a te - io rimasi un po' zitto poi dissi un po' balbettando
    - c...cosa?! - non potevo credere alla domanda che mi aveva fatto, pensavo che dopo il
    pompino ci fossimo salutati invece no - ho la figa che è tutto un lago, sono arrapata anch'io ora, vuoi farmi venire o no?! su dai vediamo cosa sai fare! - disse, e si sdraiò, io le alzai leggermente il vestito, giusto per
    scoprire la parte che mi interessava, tirai giu i collant e insieme le mutande e poi mi apparve davanti il paradiso l'avevo sempre sognato, aveva una figa pelosa al punto giusto, con gli umori che colavano giu fino a bagnare il
    pavimento, per prima cosa infilai due dita dentro, all'inserimento sentii la prof che cominciò a gemere, andai su e giu con le dita per un po', poi le sfilai e cominciai a usare la lingua, aveva un sapore strano, sentivo i suoi
    umori che mi colavano in gola, aveva la figa bollente e pulsante, doveva essere un po' che non scopava.
    Dopo una decina di minuti di leccata la prof cominciò ad ansimare piu forte, era un crescere di urletti, che ebbero il loro culmine in un orgasmo. Dopo l'orgasmo si alzò prese dei fazzoletti dalla borsa, si asciugò gli umori che
    colavano addirittura lungo le sue gambe, si ricompose e mi disse con tono serio - ci vediamo in classe dopo allora - e si incamminò verso l'uscita. quando aveva quasi raggiunto l'uscita mi resi conto che non poteva lasciarmi così
    senza essere andati piu avanti, così quando aveva la mano sulla maniglia della porta le dissi - Prof.ssa, veramente non era proprio cosi la scena che mi immaginavo - lei stupita mi fece con tono di sfida - ah no!? e com'era? -
    io mi avvicinai a lei e le dissi - era piu o meno cosi - la presi, la misi al muro, le sollevai il vestito, feci scorrere la mia mano sui suoi collant e glieli strappai brutalmente, poi le tolsi le mutande, cominciai a infilarle
    due dita nella figa mentre con la mano destra mi slacciavo i pantaloni, tirai fuori il mio cazzo, tolsi le dita dalla sua passera, gliele misi in bocca per farle leccare il suo succo, poi le alzai la gamba destra e con un colpo
    secco la penetrai; lei fece un saltino all'indietro, probabilmente dovuto alla foga con la quale l'avevo penetrata.
    Aveva la figa bollente, sentivo il mio cazzo scorrere lungo le sue pareti, sentivo i suoi umori che mi colavano sulle palle, non era la prima volta che scopavo, ma in quel momento era tutta un'altra cosa. dopo qualche minuto di
    su e giu lei, evidentemente molto arrapata venne, io sfilai il mio cazzo dalla sua passera, le dissi di girarsi e di piegarsi, lei mi disse - non vorrai prenderti il culo?! - io le risposi - proprio così - - tu sei pazzo, lì sono
    vergine nemmeno da mio marito mi facio scopare il culo - mi disse - di tuo marito non ingoi nemmeno lo sborro, con me l'hai fatto però...quindi - le dissi io, dopo un po'la decisi ma mi disse - io te lo concedo, ma fai piano sennò non cammino più poi -
    io accettai, la misi a 90, cominciai a leccarle il buchetto per lubrificare un po, il mio
    cazzo era gia lubrificato dai suoi umori, ero pronto, appoggiai la cappella al buchetto, e piano piano le entrai dentro; feci entrare primala cappella, poi piano piano tutto il mio pisello fu dentro, ero al settimo cielo, lei
    cacciava ancora qualche urletto di dolore, ma dopo 5 o 6 su e giu anche lei ci prese gusto e cominciò ad ansimare; dopo qualche minuto sentivo che dovevo venire infatti dopo qualche secondo mi fermai, ansimai un po' e le sborrai
    dentro, poi le sfregai un po' il clitoride cosi dopo circa un minuto venne anche lei.
    Dopo di quello ero proprio compiaciuto, lei mi disse - avevi ragione tu, all'inizio fa un po' male, ma quando ci prendi gusto è tutta un'altra cosa dal farselo mettere nella figa - io non le risposi; mentre si stava ricomponendo
    si ricordò che le avevo strappato le calze, cosi mi rimproverò, poi si piegò per prendere le mutandine, ma io fui piu veloce di lei, le presi e lei mi disse - non fare lo scemo, dammele subito...cosa vuoi ancora?! mi sono
    concessa completamente a te, non era quello che sognavi?! - io le dissi - assolutamente, ma ci sarebbe ancora una cosa, all'ultima ora abbiamo lei no?! bene, lei faccia fare delle frasi alla lavagna a due o tre persone, mentre
    una gliele detta, e lei venga a sedersi vicino a me, tanto oggi Lorenzo non c'è, le assicuro un'ora di divertimento. lei si sieda al posto a fianco alla finestra, io mi metto su quello del corridoio, cosi nessuno vedrà niente, tanto
    sonoall'ultimo banco... ah, queste le tengo io, per sicurezza - e mi misi le sue mutandine in tasca, dopo averle annusate - è l'ultima cosa a cui obbedisco, perchè credo sia una cosa piacevole, e comunque le mutande potresti
    lasciarmele, andare in giro cosi mi sento nuda - mi disse - è necessario che lei durante l'ultima ora sia senza mutande, e per non rischiare me le tengo io, comunque si fidi, le piacerà, è di sicuro una cosa che lei non ha mai provato - dissi io, e con questa frase ci congedammo.
    All'ultima ora entrò in classe, senza calze, ed eravamo a dicembre, si sedette sulla cattedra e cominciò a spiegare il programma per l'ora, accavallò le gambe non ricordandosi che era senza mutante, e io intravidi qualche
    pelo, ma non mi eccitò piu tanto, ormai non era una cosa nuova. Dopo averci detto cosa aveva intenzione di fare mandò alla lavagna in due compagni che sedevano sui banchi vicino ai miei, e quelli vicino a loro, aveva forse capito le mie intenzioni, e non voleva occhi indiscreti, la compagna davanti a me leggeva le frasi, e tutti insieme dovevamo correggerla e la prof a fine ci avrebbe detto se erano giuste o no, durante l'ora non avrebbe parlato.
    Venne come le avevo detto io a sedersi vicino a me, e accavallò le gambe, io scrissi su un foglio "apra le gambe, è necessario se vuole godere", lei aprì le gambe e io cominciai, mossi la mia mano sinistra verso la sua passera,
    alzai un minimo il vestito e poi con due dita le entrai dentro, mentre con il pollice le titillavo il clitoride; in faccia aveva un espressione goduta, e ogni tanto le scappava qualche "aahh" bisbigliato, ma credo che nessuno
    ci fece caso. continuavo a penetrarle la passera che era un lago di umori, alle volte tiravo fuori le dite e me le mettevo in bocca per assaggiare i suoi umori, avevo il cazzo che mi scoppiava, lei vide il rigonfio sui miei
    pantaloni ma non disse nulla, io ripresi a penetrarla con le dita, fino a quando, 5 minuti prima che suonasse la campana lei venne, con qualche urletto di troppo che qualcuno aveva probabilmente sentito, mi allagò la mano, poi
    si alzò, diede i compiti per il giorno dopo e la campana suonò, e lei disse - ciao a tutti, *******o tu resta un attimo che ti finisco il discorso il prima - tutti uscirono, io rimasi lì, mi avvicinai a lei che mi disse - mi hai
    fatto godere un sacco oggi, ti devo un favore, vai in bagno, ti raggiungo tra un minuto - non avevo idea di cosa volesse fare, io andai in bagno, arrivò lei che mi disse - ho visto che sui tuoi pantaloni c'è un rigonfiamento,
    vogliamo eliminarlo?! - si inginocchiò come la prima volta, mi slaccio i pantaloni prese il cazzo in mano e se lo mise subito in bocca, ci misi veramente poco a venire, ma anche stavolta la feci ingoiare, e ingoiò di certo di piu
    di quell che aveva ingoiato la prima volta, ma stavolta non protestò, si alzò in piedi e mi disse - mi sono molto divertita oggi, spero che un giorno ricapiterà ma comunque ti aspettano delle sorpresine in classe nei prossimi
    giorni, tranquillo - prese una goccia di sperma dal mio cazzo ancora nudo col dito e se lo mise in bocca.
    - grazie, mi sono divertito anch'io oggi, e spero anch'io di rifarlo, poi è stata un esperienza costruttiva, ha provato nuove emozioni tipo prenderlo nel culo, o ingoiare lo sperma - e in quel momento presi col mio dito l'ultima goccia di sperma dal mio cazzo e le misi il dito in bocca, lei lo succhiò e io continuai - e non sembra che le dispiaccia - conclusi - ciao porco - mi disse, e se ne andò.
     
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  2. Jurassic Cock
     
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    Bella prof
     
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    i racconti con le prof sono quelli più arrapanti in genere
     
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  4. mary52
     
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    stupendo adoro quelli con le prof
     
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  5. FranceB1992
     
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    Non capita mai una cosa del genere a me!!!
    Comunque bel racconto, mi è diventato un po duro...
     
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4 replies since 23/3/2010, 16:21   24870 views
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