La nipote

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  1. Kenta93
     
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    Da sei mesi vive con noi nostra nipote Elena, una bellissima ragazza romena, per frequentare l’ultimo anno delle medie superiori alla scuola vicino a noi. Tutto accadde un giorno che di ritorno a casa dal lavoro, mi viene ad aprire lei, mia nipote; indossa un grembiulino celeste molto corto, con una fila di bottoni sul davanti, di cui gli ultimi sbottonati, per cui posso vedere bene le lunghe cosce fino a quasi l’attaccatura della fica, i capelli raccolti in due treccine che sbarazzine, andavano a cadere sulle spalle…
    “ciao devi essere molto stanco! Vuoi qualcosa da bere? Da leggere?”
    La guardo, è proprio una bella fica: labbra carnose, fisico slanciato, ma con la roba giusta al posto giusto, due cosce lunghe, lisce ed affusolate, il seno magnifico, tondo e sodo, un culetto a mandolino e sicuramente avrà una bella passera. Elena, continua a girarmi intorno, non riesco a capire bene tutte quelle sue attenzioni, di solito non mi si fila mai, anzi per avere un po’ d’attenzione mi devo incazzare.
    mi ricordo che e’ il giorno della pagella e quindi:
    “Fammi vedere la pagella e vediamo come sei andata, dai!”
    Scompare di corsa e dopo un po’ arriva a capo chino con la pagella nascosta dietro la schiena.
    Lei mi porge il documento e sempre a testa bassa attende che io lo legga.
    Bene in italiano, bene in lingua straniera, bene in storia, insufficienza grave in matematica, mi incazzo come una iena.
    “E’ chiaro che non studi!"
    Lei si getta in ginocchio e nasconde la testa tra le mie gambe, alitandomi vicino al cazzo, implorando un….
    “non fare come papà, non mi picchiare zio!”
    La prendo per le spalle, la tiro su e la metto distesa sopra le mie ginocchia, le alzo la veste e vedo che porta un perizoma rosso fuoco, con il filo che scompare tra le chiappe, non ci vedo più dai nervi ed incomincio a sculacciarla a mano piena, lei frignava, ed un debole.
    “no, no, ti prego!” esce a singhiozzi dalle sue labbra.
    I suoi “no” incominciano ad essere sempre più rari ed al suo posto sospiri e rantoli smorzati, mentre alza meglio il culo ed allarga un po’ le cosce, per essere colpita meglio nelle parti più intime. La mia rabbia si è smorzata e la curiosità prende il sopravvento, con gli occhi guardo in giro e dallo specchio posso vedere il suo magnifico culo, il perizoma fradicio che a stento le copre la fica ed il miele che le cola lungo le cosce, prendo il filo del perizoma lo tiro un po’verso il basso e vedo, dallo specchio, per la prima volta la sua fichetta, completamente rasata e con Adv le labbra gonfie dall’eccitazione, incomincio a massaggiarle le labbra della fica, lei allarga ancora di più le cosce, per essere massaggiata meglio, ma io, colto dall’eccitazione, le infilo due dita nella fica…
    “Uhm, Ah si, hai capito ciò che voglio, così, sfondami la fica, ti prego zio, muovila veloce… rompila Ahhh!
    Sospira, mentre incomincia a muovere il bacino. La mia eccitazione incomincia a farsi sentire, ed il mio cazzo molto duro inizia a premere contro il suo corpo, tanto che lei, sentendolo, si scosta un poco e con la mano incomincia ad accarezzarmelo da sopra i pantaloni…
    Stupito, mi blocco e resto fermo come un baccalà, lei ne approfitta e si toglie da quella posizione, si inginocchia davanti a me, mi allarga le gambe e con la bocca si struscia sui pantaloni, con la lingua, attraverso la stoffa cerca il cazzo e lo lecca per tutta la lunghezza.
    “Sono una bambina cattiva! Devo essere punita! lo so! Sono pronta a qualsiasi punizione, ti prego zio, aprimi la fica ed il culo, con il tuo cazzo. fammi piangere per il dolore, me lo merito!
    A quelle parole, mi risveglio dalla trance in cui ero caduto, di botto mi alzo, facendola cadere in terra, lei come niente fosse, si siede, allarga di più le cosce, si mette ha masturbarsi la fica, con la lingua si lecca voluttuosamente le labbra.
    “Voglio il tuo cazzo, zio! Ahh, dai mettimelo dentro, sapessi quante volte l’ho desiderato, quante volte ti ho spiato dal buco della serratura del bagno, quante volte ho desiderato leccarlo, baciarlo, succhiarlo, sentirlo esplodere dentro di me. Ahhdai zio riempimi la fica di cazzo, spaccamela, ti prego”.
    A quelle parole scappo in camera mia, mi getto bocconi sul letto in preda alla disperazione cercando di nascondere il mio turbamento nascondendo il viso fra i cuscini.
    Poco dopo sento aprire la porta piano, era lei, completamente nuda.
    “Povero zio! Sono proprio una cattiva bambina! Ti faccio sempre arrabbiare! Ma da oggi ti prometto di essere sempre più buona, di studiare e di essere ancora più servizievole. Per dimostrartelo ti spoglio, ti coccolo un po’, ti metto a nanna e vado di là a studiare .”.
    Mi toglie la felpa e resto a dorso nudo, mi leva i calzini e poi i pantaloni e resto fermo con indosso solo gli slip, lei continua ad accarezzarmi con le mani per tutto il corpo, poi la sento salire sopra il letto distendersi sopra di me, muovendosi sinuosamente, con il suo corpo, accarezza il mio…
    “Ti faccio un massaggio con il mio corpo! Mi hanno detto che in questo modo è molto, molto rilassante”.
    Inizia a massaggiarmi con tutto il suo corpo, mentre con le mani mi toglie gli slip, l’ultimo baluardo che la separa dal mio cazzo…. scivolando sul mio corpo con la lingua mi lecca lungo la spina dorsale, fino ad arrivare al culo, rilasso i muscoli delle chiappe per farmi leccare meglio, sento la sua lingua che mi solletica il buco del culo, poi con le mani cerca di afferrare il mio cazzo, la posizione è scomoda, ma riesce a trovarlo e lo sfiora con la punta delle dita sentendolo molto duro
    “Girati zio, che voglio massaggiarti anche davanti.”
    Come un automa ubbidisco, si getta sopra di me e si muove sinuosa, con la bocca mi riempie di baci il collo ed il petto, il suo seno sodo è premuto sul mio, mentre le labbra aperte della fica accarezzano il mio cazzo, di colpo si tira su e si siede sopra il mio cazzo, poi si alza un poco, prende il cazzo con le mani, fa scorrere la punta tra le labbra e poi se lo infila dentro la fica, con un sol colpo di reni lo imbocca tutto, inizia un frenetico smorza candela, eccitatissimo la prendo per i fianchi e detto io il ritmo, non appena lei si muove come voglio io, lascio i fianchi ed inizio a schiaffeggiarle le chiappe, i seni, a strizzarle i capezzoli…...
    Si cosi, puniscimi, fammi male, sbattimi forte, ahhh! Sfondami di più, uhhh! fammi godere, fammi sentire donna, la tua donna, anzi la tua puttana…dammi tutto il tuo cazzo si godo!
    Per l’emozione il mio cazzo è di pietra e non riesce a venire, mentre il suo liquido scende copioso e impiastriccia i miei peli.
    Si alza quel tanto che basta per farlo uscire dalla fica ed approntarlo al buco del culo, mi guarda vogliosa negli occhi e leccandosi le labbra.
    “lo vuoi il mio culo! È vergine! E’ il mio regalo per te! Così mi farai male e mi punirai perché sono stata cattiva.”
    Per fortuna che il cazzo era ben lubrificato dai suoi umori, perché si cala quasi di botto con il culo sul cazzo, soffocando malamente l’urlo di dolore che le sale dalla gola, ma appena la sua fica sente il contatto con le mie palle si ferma, quasi ad assaporare quel pezzo di carne nell’intestino, poi lentamente inizia a muoversi, poi sempre più velocemente fino a.
    “Sii, me lo sento in gola, ahhhh è bellissimo, sto godendo con il culo! Dai zio sbattimi più forte sfondami il culo, trattami come quelle mignottacce che frequenti tu Ah si, così vengooooo!”.
    Si accascia sopra le mie gambe, impiastricciandomi tutto il cazzo del suo copioso miele, poi si riprende, si alza si tira indietro e lo prende in bocca, inizia a ripulirlo con la lingua, a succhiarlo con passione alternando lunghe leccate all’asta ed alle palle, scende sotto le palle, mi lecca quel piccolo lembo di pelle che separa le palle dal buco del culo, con la lingua mi forza lo sfintere ed entra tutta, mentre con la mano continua a massaggiarmi il cazzo, con uno scatto di reni mi metto seduto sul letto, le prendo la testa e glielo metto tutto in bocca, premendole la nuca, glielo faccio arrivare fino in gola, fino a far sbattere il suo naso con i miei peli pubici, allento la presa, le muovo la nuca avanti ed indietro ed incomincio a scoparmela in bocca, ansimando.
    “Tieni è tutto tuo! ti piace il cazzo? Sei una vera puttana!
    A quelle parole Elena: ”Ti farò vedere che nipote troia hai. gran puttana sono, così capirai quanto mi piace farmi sfondare la fica ed il culo..aaaahhh!! E mi piace vedere il cazzo che gode, che mi schizza in faccia, sui seni, dappertutto ah si godoooo
    Poi si rituffa con la bocca sulla cappella ed inizia a succhiare come un’idrovora, finché con un grido liberatorio le riempio la bocca di sborra bollente di tipo industriale da tempo accumulata.
    Elena mi abbraccia forte le chiappe come per non lasciarmi scappare, con la bocca resta attaccata al cazzo per non perderne nemmeno una goccia, poi si stacca e.
    “Ciao zio! Dolce notte”
    si lecca le labbra per raccogliere le poche gocce uscite, mi sorride felice ed esce sculettando dalla mia camera.
    La guardo uscire e mi addormento soddisfatto pensando che domani al ritorno dal lavoro, chiederò di nuovo la pagella a Elena……
     
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  2. EliminatorIceProJect
     
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    bel racconto :D
     
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  3. caligola2
     
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    si u bel racconto di una puttanella rumena
     
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2 replies since 22/3/2010, 17:50   15084 views
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