sabato diverso

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  1. Kenta93
     
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    Si trattava di un sabato sera particolare, lo passavo a casa.
    Avevo lavorato la mattina per finire la documentazione che riguardava la certificazione della qualità, una serie di documenti che sarebbero serviti il lunedì seguente alla visita di un ispettore.
    Un tremendo mal di testa mi aveva colpito nel pomeriggio portandomi a scegliere di stare a casa, il sabato sera non uscire ha sempre avuto per me un significato “da sfigati”, rinunciare a conoscere qualche ragazza e magari finire a farsi una bella scopata o semplicemente ubriacarsi con gli amici.
    Finito una cena che era poi una pizza gorgonzola e patate fatta portare a casa e una birra fresca mi suona il campanello: mia cugina che abitava con sua madre al terzo piano del nostro condominio chiedendomi cosa cazzo ci facevo a casa il sabato sera…
    “sai, il lavoro, sono stanco”
    “gigi, il lavoro ti rovinerà!”
    Elisa è una ragazza di 25 anni, esile, castana con degli occhi verdi molto intensi, una seconda di seno a coppa di champagne e un “culetto da mordere” come dice spesso lei…
    Tra di noi c’è sempre stato un rapporto di confidenza, sin da piccoli ricordo che a causa del fatto che era senza padre, morto in un incidente stradale, stavamo insieme ed aveva una passione nei miei confronti dettata dal fatto che essendo più grande di lei di 5 anni mi vedeva forse come un fratello, ricordo che facevamo anche la doccia insieme, ovviamente senza malizia contando la nostra età…
    Mi ha sempre raccontato tutto di lei, quando perse la verginità a 16 anni con un ragazzo dotato di un arnese enorme che la portò a rifiutare più volte la penetrazione totale …
    ”mi costava laboriosi pompini” raccontava sorridendo…
    Accompagnandola in salotto io tornai a sedermi sul divano e lei mi seguì sedendosi all’ altro lato allungando i piedi…
    Facevo zapping fra un programma e l’altro, non riuscivo a stare su un canale più di un minuto ed elisa ad un certo punto mi disse scazzata di starla ad ascoltare…
    “senti gigi, visto che la tv è la solita merda, ti racconto del mio ex… ma lo sai che cosa ha detto su di me? Che ho una brutta pelle, che le mie gambe sono storte, che le mie cosce sono cicciose..dai tocca, controlla tu!” si tolse le calze e si tirò dal fondo su i pantaloni blu larghi da pescatore che aveva…
    Io non ero imbarazzato perché in fondo era mia cugina, sapevo che tra di noi la malizia non esisteva e cominciai a palpare con delicatezza, ad iniziare dai piedi..
    “elisa, non mi pare che le tue gambe non vadano bene, Adv hai fatto bene a lasciarlo il tuo ragazzo!” gli dissi sorridendo..
    “grazie cugino, su di te posso fare affidamento!” mi rispose elisa che sembrava molto soddisfatta dal mio “massaggio”
    Quando però iniziai a toccare le cosce, in me scattò qualcosa; la mia mano calda su di lei mi fece avere un sussulto e guardandola negli occhi non vidi più la mia cugina ma una bella figa, quello che era da tempo senza che io me ne accorsi.
    Una donna che desideravo.
    Non persi tempo, l’eccitazione aveva preso il sopravvento e gli sfilai i pantaloni dalla cinta, lei rimase immobile ed io quando vidi il suo perizoma azzurro iniziai a baciarla sulla micetta con ancora gli slip addosso, notando che si umidificavano…
    Ero pazzo di desiderio, la mia bocca gli tolse il perizoma e mi trovai davanti una fichetta con pochi peli ma lucenti a causa del liquido che emetteva.. iniziai a leccare con forza, spingevo più che potevo la mia lingua dentro, assaporandola tutta, ciucciavo il suo clitoride con una foga pazzesca, non so se era perché ero in delirio ma mi sembrava che quel buco meraviglioso sapesse di fragola…le mie mani tenevano le sue cosce, morbide e setose…
    Non capivo più niente, lasciai le sue cosce ed inizia con le mani ad accarezzargli il culetto…un dito lo insinuai nel suo ano, caldissimo e stretto…iniziando a stantuffare notando che ebbe un lampo di pelle d’oca la porcellina…
    “si porco, dai fammi godere” mi disse con una voce da troia navigata.
    Il suo culetto stretto accoglieva il mio dito, l’idea mi piaceva ma non bastava secondo me quindi ne infilai ancora uno facendola fremere al piacere di due dita a incularla. con indubbio gusto mi divertivo all’idea sognando il mio cazzo in quel buchino, non smettevo di slinguarle la fregna finchè non feci uno scambio, ossia lingua nel culetto e le dita nella fica umida…un culetto che finalmente potevo mordere come diceva lei, annusarmelo tutto. lei mi dice di non smettere e nello stesso tempo sentivo che non ne poteva più, che era vicina al piacere e quindi volendola assaporare tutta tornai a slinguargli la fichetta. lei venne ansimando con forza squirtandomi in faccia tutto il suo liquido, caldo e saporito.
    Mi alzai da lei e ritrovandomi in ginocchio elisa non perse tempo, mi tirò giù la zip dei jeans ed iniziò a succhiarmi l’uccello massagiandomi le palle con le sue mani…
    La porca succhiava con maestria, lo lasciava solo per ingoiare i miei testicoli e segarmi schiacciandomi la cappella con le punta delle dita e poi tornava ad aspirarlo con voglia mentre le accarezzavo i capelli. il cazzo lo teneva tutto in bocca nonostante i miei 19 cm, lasciandolo solo per tirare un respiro affannato o per torturare la mia cappella con la sua lingua malandrina. stavo per venire, lei se ne accorse e tornò a prenderlo fino in gola portandomi allo spasimo, tenendomi i coglioni in basso facendomi strillare di delirio
    Venni tutto in bocca a lei, stringendole la testa contro di me, senza pensarci ingoiò il mio succo e mi lasciò estasiato nel letto…un pompino fantastico!
    Mi addormentai sul divano, svegliandomi al mattino trovai un bigliettino con scritto
    “grazie del sabato diverso”
     
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0 replies since 22/3/2010, 17:47   3273 views
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