Con la zia Anna

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    Ciao a tutti mi chiamo Mattia ho 25 anni e abito in un piccolo paese della lombardia, quella che vi stò per raccontare è una confessione di un fatto accaduto qualche giorno fa per essere più preciso il giorno di natale.
    Io sono sempre stato attratto dall’incesto, leggo sempre i racconti su annuncio69, ma non avrei mai creduto di essere protagonista di uno di quei racconti.
    Come tutti i natali io e la mia famiglia andiamo a casa della sorella di mio padre a pranzare.
    La sorella di mio padre si chiama Anna ha 40 anni, sposata e con un figlia. Mia zia Anna è alta 1 metro e 65 centimetri, mora, i capelli non sono molto lunghi, occhi verdi ma soprattutto una terza di seno e un fisico che non’ostante l’età è ancora magnifico.
    Ho sempre desiderato di averla sin da quando avevo 14 anni, io andavo da lei a fare ripetizione e mia zia si è sempre vestita con delle gonne e pantaloni molto attilati, io guardavo con molta attenzione quel fisico mozzafiato, a volte capitava che mi sdraiavo sul divano mentre lei era ancora seduta sulla sedia e quando lei accavvallava le gambe io riuscivo per intravedere le sue mutande e alcune volte anche la sua figa quando non indossava la biancheria.
    Arrivammò a casa sua e dopo qualche minuto ci sedemmo a tavola, lei si sedette accanto a me aveva indosso una gonna molto corta, calze bianche, un maglietta molto scollata che faceva intravedere il suo splendido seso e il reggiseno di pizzo anchesso bianco.
    Io ad osservare quel vestiario mi eccitai immediatamente e il mio cazzo si indurì immediatamente, lei se ne deve essere accorta dalla protuberanza dei miei pantaloni perché mi accorsi che abbassò lo sguardo e rimase per qualche istante in fissa per poi rialzare lo sguarda ed incominciare a mangiare.
    Passarono solo pochi minuti ed io mi ero rilassato, mia zia si avviccinò con la sua bocca al mio orecchio ed a bassa voce per non farsi sentire mi disse:
    Era ora che ti rilassassi, ho visto che eri un po’ eccitato, però niente male nipotino.
    Poi si scostò. Io non sapevo che dire e fare, ero imbarazzatissimo, ripresi a mangiare ma ero nervosissimo.
    Mi zia si alzò e andò verso la cucina per prendere altra roba da mangiare, io non ci feci molto caso, ma poco dopo mi arrivò un sms sul cellulare, era lei < mattia, quello che ho visto mi ha un po’ eccitata e non so che fare per calmarmi, risp.>
    Io risposi immediatamente < non sò zia non possiamo fare niente, tu sei mia zia ed io tuo nipote, poi anche volendo Adv cè troppa gente in casa compresi i miei, tuo figlio e soprattutto tuo marito>
    Non ricevetti più nulla tanto che lei tornò in sala da pranzo e dopo aver distribuito da mangiare si risedettè accanto a me.
    Mentre mangiavamo mia zia portò la sua mano sotto il tavolo e me l’appaggiò sulla patta dei pantaloni iniziando a massaggiare delicatamente il mio cazzo che andò in tiro immediatamente; era eccitantissimo quel movimento ma dovevo stare tranquillo per far sì che nessuno si accorgesse di quello che stava accadendo. dopo qualche minuto portai anche io la mia mano sotto il tavolo e l’appoggiai sulla sua coscia e accarezzandola mi avvicinavo sempre di più alla sua figa, arrivai e dal tatto mi accorsi che le calze erano delle autoreggenti quindi scostai delicatamente le mutande e con un dito gli penetrai la figa, lei chiuse le gambe come per bloccare il mio movimento ma dopo qualche secondo le riaprì immediatamente lasciandomi libero di sditalinarla, ma in quel preciso istante squillò il telefono, smettemmò immediatamente e lei si alzò per andare a rispondere.
    Dopo poco mi arrivò un altro sms era ancora lei < ho trovato come possiamo fare, al telefono era una mia amica che mi ha detto che verrà a farmi gli auguri, posso inventarmi che devo per forza andare a prendergli un regalo cosa che invece ho già fatto, poi ti chiederò se puoi accompagnarmi e andiamo a casa tua, ci stai?>, io ovvio che ero d’accordo e gli risposi subito < certo, ottima idea >.
    "Scusate al telefono era una mia amica, io mi assento per un po’ perché viene a trovarmi e io non gli ho fatto nessun regalo e vado a cercare un posto aperto per fargli un pensierino, Alfonso (cosi si chiama mio zio) tu rimani qui pure magari mi faccio accompagnare da Mattia, ti va bene? E a te Mattia, ti va di accompagnarmi?"
    "Si va bene" rispose mio zio, e risposi anche io di sì.
    "D’accordo allora vado e infilarmi il giubbotto e andiamo Mattia".
    Mi alzai e mi infilai il giubbotto pure io. Dopo qualche istante arrivò anche lei:
    Pronta possiamo andare.
    Salutammò tutti e ci recammo alla mia macchina, appena giunti li mia zia mi saltò addosso e mi baciò in bocca, le nostre lingue si muovevano sinuose, poi si staccò:
    Finalmente Mattia, la visione del tuo grosso cazzo mi ha fatto venire una voglia che non ti immagini neanche, dai facciamo presto che non resisto più.
    Accesi la macchina e ci avviammò, da casa di mia zia a casa mia c’erano circa 10 minuti di strada.
    Ma dopo un paio di minuti mia zia mi slacciò i pantaloni si piegò con la bocca verso di me e iniziò a baciarlo, d’apprima solo con le labbra poi anche con la lingua ma senza infilarlo in bocca, era paradisiaco mi sembrava di stare in paradiso; poi se lo infilò interamente in bocca e incominciò il pompino più bello della mia vita che durò sino al parcheggio di casa mia.
    Una volta lì si rialzò, io mi sistemai, scendemmo dalla macchina e salimmo in casa.
    Chiusi la porta.
    "Andiamo in camera mia"
    "Mattia andiamo in camera dei tuoi, il letto è più grande e io voglio stare comoda."
    Andammò in camera dei miei, una volta lì la bacia in bocca, mentre continuavamo a baciarci lei con la mano mi rislacciò i pantaloni prese in mano il mio duro cazzo e iniziò a segarmi, era stupendo, anche io misi una mano sotto la sua gonna e presi a sditalinarla.
    Smisi di baciarla la feci sdraiare sul letto, mi inginocchiai davanti a lei gli tolsi le scarpe col tacco e iniziazi col baciarle i piedi da sopra le calze, poi piano piano salii sino alle cosce, poi sempre piano arrivai alla sua figa e da sopra le mutande presi a baciarla, dopo un paio di minuti gli tolsi le mutande e incominciai a baciarle la figa e il clitolide, poi iniziai a leccarla prima piano piano poi sempre più velocemente e con più vemenza, lei iniziò a godere, ansimava e mi chiedeva di continuare.
    Mentre continuavo a leccare infiali prima 1 poi 2 infine 3 dita nella sua figa, lei urlava dal piacere e con le mani mi prese la testa e la spingeva verso di lei.
    Io continuai, poi però smisi, mi spogliai e la spogliai completamente lasciandole solo le autoreggenti, baciai e ciucciai per qualche istante le sue magnifiche tette per poi sdraiarmi sul letto, la presi e la feci mettere su di me con la figa sulla mia faccia e la sua bocca sul mio cazzo, io rincomincia a leccare e lei dopo aver ansimato qualche istante per farmi capire che le piaceva iniziò a succhiare il mio cazzo, mamma mia come godevo e staccandomi per qualche istante dalla sua figa che già colava umori, la pregavo di continuare:
    "Siii zia è stupendo continua sei proprio una brava succhiatrice."
    "Mattia chiamami troia, dimmi che sono la tua troia."
    "Si zia sei proprio una troia, si succhia il cazzo di tuo nipote su dai che sei la mia troia."
    Dopo quelle parole lei prese a succhiarmi il cazzo ancora con più vemenza.
    Poco dopo la presi e la faci mettere a pecorina sul letto, mi misi dietro di lei e con un colpo secco gli infilai il mio cazzo nella figa lei urlò di piacere, andavo talmente veloce e talmente forte che si sentivano i colpi.
    Io continuavo. Poi mi sdraiai le si mise su di me con la mano prese il mio cazzo e se lo portò sotto la figa e se lo infilò dentro, prese a salire e scendere prima piano poi sempre più veloce, alternava il Sali scendi con dei piccoli movimenti rotatori, poi ad un tratto smise si portò con la figa sulla mia faccia, si mise 2 dita in figa e dopo un piccolo masturbarsi mi innondò la faccia di umori:
    "Ti piace vero?"
    "Si zia, è buonissima".
    Poi si rimise sul mio cazzo e riprese a dimenarsi, io nel frattempo presi le sue tette in mano e le baciavo e le succhiavo:
    Ti piace vero Mattia? Ti piacciono le tette della tua zietta?
    Si un sacco.
    Continuava a dimenarsi, mentre godevo le chiesi:
    "Zia lo hai mai preso nel culetto?"
    "No caro"
    "Che ne diresti di fartelo sverginare da me?"
    "No Mattia non mi va mi dispiace."
    Le disse che andava bene ma non era così, volevo assolutamente scopare quel magnifico e vergine culo, la feci alzare e rimettere a pecorina.
    Una volta dietro di lei iniziai a leccargli la figa ma poi piano piano inziai a infilargli un dito nel bucchetto nel culo:
    "No Mattia lì no ti prego"
    "Ma dai zia è solo 1 dito al massimo 2"
    "Va bene ma nulla di più"
    Contianuavo a leccargli la figa ma pian piano le dito ne suo bucchetto erano già diventate 3, stava godendo come una pazza sino a quando fù lei a chiedermi di metterglielo nel culo.
    "Mattia mamma mia come godo dai infilamelo nel culo, voglio che solo tu me lo sfondi non lo darò mai a nessun altro".
    Non me lo feci ripetere 2 volte appoggiai il mio cazzo al suo buco e piano piano per paura di fargli male glie lo infiali dentro, presi a incularla prima lentamente poi sempre più velocemente:
    "Come è zia?"
    "Un po’ doloroso ma il dolore si stà trasormando in piacere, ti prego non fermarti, siiii ahhh"
    Continuavo e lei continuava a godere ma stavo quasi per venire:
    "Zia stò per venire dove la vuoi?"
    "Ti prego fammela bere tutta"
    Detto fatto uscii dal suo culo mi alzai in piedi e la feci inginocchiare davanti a me, lei presi il cazzo in mano e dopo un paio di colpi le venni copiosamente in bocca, lei la bevve tutta poi non ancora sazia della mia sborra prese il cazzo in bocca e lo ripulì con la lingua da quella poca sborra rimasta.
    Dopo esserci baciati ci rivestimmò perché era mai era quasi un’ora che eravamo usciti e dopo esserci ripromessi che l’avremmo rifatto andammò a casa sua.

    Continua………………

    Per chi pratica l’incesto questo è la mia email: [email protected]
    Soprattutto mi piacerebbe conoscere ragazze che lo praticano per conoscere le loro storie.
     
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