Una settimana in ritiro 4

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    CAPITOLO 4

    La mia vacanza non e’ certamente il massimo, quanto a divertimenti e svaghi. Solo queste incredibili notti con Francesca mi stimolano a restare in questo eremo isolato . Se non ci fosse lei , con la sua incredibile voglia di sesso, sarei gia’ fuggita dal riposo forzato per tornare al lavoro. Meglio il caos che il nulla assoluto. Ma ogni giornata , che trascorre in modo abbastanza noioso, diventa eccitante poiche’ la vivo nell’attesa della notte, pensando in continuazione a cio’ che mi attende, a quale nuovo giochino inventare per godere ancora di piu’ con la piccola porca scatenata. Oggi pomeriggio mi sono ritirata dopo il pranzo , come sempre, per leggere e riposare un poco. Sono balzata letteralmente sul letto quando ho sentito bussare alla porta. Accidenti, vuoi vedere che la maialina ha trovato il modo di fuggire ai suoi compiti quotidiani e venire da me anche durante il giorno? Nell’aprire la porta ho percepito una stilettata di piacere fra le gambe,immaginando che il pomeriggio odierno potesse diventare meno noioso degli altri. Francesca, infatti,e’ sulla soglia, ma ha un’espressione strana, direi spaventata. Presumo che il motivo sia la paura di essere scoperta,la faccio entrare in fretta e chiudo immediatamente l’uscio. Francesca si getta fra le mie braccia singhiozzando. La abbraccio , mi rendo conto che e’ sconvolta e la accompagno sul letto , dove si siede .Il suo corpo sussulta, in preda alla disperazione. Cerco di calmarla, con carezze e parole rassicuranti. Poco dopo riesce a controllarsi e, dopo essersi soffiata rumorosamente il naso , mi confessa tutta la sua angoscia. Il priore , che spesso viene in visita al monastero , questa mattina l’ha chiamata a rapporto nel suo ufficio. Questa notte lui l’ ha cercata, ma naturalmente la ragazza non era in camera sua, bensi’ nel mio letto. Il frate ha intuito che Francesca si fosse recata in qualche altra camera del monastero e , naturalmente , potete immaginare quali siano state le sue accuse durante il colloquio con la ragazza. Il priore era doppiamente infuriato perche’ Francesca non aveva potuto , questa notte , soddisfare le sue voglie perverse. Appena arrivata al monastero come novizia , infatti , Francesca venne subito presa di mira dalle attenzioni dell’uomo che, una notte ,ando’ a bussare alla sua cameretta. Entro’ con la scusa di confessarla . La getto’ sul letto baciandola e carezzandola sotto la camiciola. Francesca naturalmente era vergine , molto inesperta ed oltremodo spaventata. Mi racconta , fra i singhiozzi , che tento’ di opporre resistenza, ma con brutale lussuria, l’uomo riusci’ a penetrarla ed a scarircarle in fica tutta la sua libidinosa voglia. Da quella notte Francesca fu costretta ad assecondare i capricci dell’uomo , che la obbligo’ spesso a prendere in bocca il suo grosso uccello , a masturbarsi davanti a lui , a farsi penetrare con violenza , a farsi leccare la piccola fica. Ogni volta che il priore era in visita al monastero , Francesca subiva le sue attenzioni notturne. Francesca provava vergogna e paura , ma sopportava in silenzio questo turpe trattamento , ben sapendo che , se avesse riferito tutto alla superiora , non sarebbe stata creduta, e forse sarebbe anche stata duramente punita.Una notte , durante una delle sue visite al convento , l’uomo porto’ con se’ , in camera di Francesca , perfino un altro personaggio . Probabilmente era un “collega” , o forse un superiore. Costrinse Francesca a succhiare entrambi i cazzi , poi la ragazza subi’ la penetrazione violenta di uno di essi , mentre l’altro guardava , eccitandosi allo spasmo e masturbandosi. Infine Francesca dovette mettersi a pecora e succhiare l’ uno, mentre l’altro la scopava con ferocia da dietro. Francesca , fra le lacrime, mi confessa che , da quando mi conosce , ha scoperto che il sesso puo’ essere dolce e intenso , che le sembra meno sporco farlo con me, che sono una donna , piuttosto che con un uomo come il priore , come invece la natura dovrebbe suggerire. Inoltre dice di avere provato tanto piacere grazie alla mia lingua e che mi e’ grata per quanto le ho fatto scoprire e per il godimento che le ho regalato. Purtroppo stamane ha dovuto confessare tutto anche al suo aguzzino. Ha dovuto raccontare per filo e per segno quanto io e lei avevamo fatto durante le nostre notti di peccato. In ufficio il priore si e’ eccitato. Ha chiuso a chiave la porta e, mentre la giovane raccontava, il suo viso era rosso e sfigurato. La sua mano era scesa al cazzo e lo accarezzava con appassionata lentezza. Francesca aveva dovuto narrare ogni minimo particolare, lui la incalzava con domande e la stimolava ad essere piu’ esplicita. Alla fine il priore l’aveva costretta in ginocchio davanti a se’ e l’aveva obbligata a ingoiare tutto il suo membro duro e gonfio fino all’eiaculazione, che lei era stata obbligata ad inghiottire. Povera cara, la consolo come posso, la accarezzo con dolcezza e le prometto che stanotte la aiutero’ a dimenticare, ancora una volta , le violenze subite. Se ne va, con un lieve sorriso , promettendomi che alle nove, come sempre , verra’ da me. Le mostro , con un cenno di intesa, le candele e una boccetta di profumo dalla forma squisitamente fallica . Lei scappa in fretta, sicuramente gia’ bagnata …con il pensiero alla prossima notte che ci attende. Finita la cena, come sempre , mi ritiro e , dopo la doccia , mi stendo sul letto , in attesa del suo arrivo. La piccola non si fa aspettare e presto siamo sdraiate , nude , a cercare con la lingua la bocca dell’altra, a carezzare i nostri seni e frugare le nostre intimita’ in una vera e propria orgia di mani , gambe ,bocche e capelli che si mescolano e si confondono fra le lenzuola candide. Due colpi alla porta ci interrompono ed una voce, sommessa ma imperiosa, ci ordina di aprire. Infilo una vestaglia, lancio un’occhiata a Francesca che si precipita in bagno, il suo sguardo e’ eloquente. Capisco che e’ lui. Apro. L’uomo balza dentro la mia camera, io tento una protesta, ma lui richiude la porta alle sue spalle e mi fissa dall’alto della sua notevole statura. E’ un bell’uomo di circa cinquantacinque anni, massiccio e robusto. Penso che sia stato facile , per lui , violentare senza fatica quello scricciolo nascosto in bagno. Il suo tono e’ deciso. E’ venuto a vedere cosa ci faccia una novizia in camera mia. Faccio per dire che non c’e’ nessuna novizia , ma la camera e’ talmente piccola che lui, con due passi si avvicina al bagno e spalanca la porta. Francesca e’ nuda, tenta di coprirsi , inutilmente , con le mani. Lui la prende per un braccio e la sbatte sul letto. Penso che la voglia picchiare, ma non e’ cosi’. L’uomo afferra anche me e mi spinge brutalmente addosso a lei , poi ci impone di baciarci , di fare l’amore, di fargli vedere quanto siamo brave a scopare. Francesca mi guarda con due occhi imploranti , io capisco che vuole chiedermi di assecondarlo e di non protestare. Incomincio a baciarla, dolcemente , carezzando il suo corpo tremante.Lei ricambia i miei baci e presto dimentichiamo di essere costrette ad esibirci per un uomo. La voglia prepotente di godere e’ piu’ forte della mancanza di intimita’. A dire il vero io comincio ad essere eccitata dalla presenza del priore , che intanto si e’ seduto sull’ unica seggiola e ci stimola, con frasi sommesse , ma cariche di lussuria , a farlo godere del nostro spettacolo. Scendo a leccare tutto il corpo della giovane. Lecco la sua gola, le spalle , mi soffermo sui capezzoli , la mia lingua e’ come impazzita ed e’ instancabile . Scende sul ventre , rotea intorno all’ombelico e indugia sul pube. Sento la voce di lui in un sussurro.” Leccala, leccala tutta, aprile la fica e mettile la lingua dentro…” Non ho bisogno di suggerimenti. Mi metto cavalcioni sopra la fica di Francesca e offro le mie cosce aperte alla sua bocca. Ha inizio un incredibile sessantanove . Ogni tanto lancio un’occhiata al priore , che ci guarda , rapito , e incomincia a rovistare sotto la veste in cerca di un cazzo sicuramente gia’ eretto. Infatti , poco dopo , scorgo i suoi movimenti per denudarsi e noto una imponente erezione fra le sue gambe. Sono sempre piu’ eccitata. La lingua della mia piccola amante guizza sul mio clito e si intrufola nella mia fica. Il cazzo durissimo e paonazzo dell’uomo attira prepotentemente la mia attenzione. Afferro il flaconcino di profumo. Se questo maiale vuole eccitarsi , ha trovato pane per i suoi denti. Mentre Francesca non smette di leccarmi e di farmi gemere , succhio la bottiglietta , e deliberatamente la insalivo, osservando le reazioni del nostro ospite.Lui si sta masturbando , con due mani, va su e giu’ attorno a quell’attrezzo duro e gonfio , ansima pesantemente . “ Ohhhh si’ , brava, scopala, scopala per bene questa piccola troietta”. Dopo avere insalivato la bottiglietta ,la avvicino alla fica di lei e, decisamente, la penetro. Francesca sussulta per il piacere e, senza smettere di leccarmi, si dimena sotto di me. L’uomo si alza dalla sedia, si avvicina al letto e mi infila con forza il cazzo in bocca. E’ davvero grosso , fatico a trattenerlo fra le labbra. Francesca continua a farmi godere, io mi godo la sua linguetta ed annaspo con la bocca piena di cazzo. Non smetto di penetrarla con il flaconcino.L’uomo e’ terribilmente eccitato e forse sta per venire. Estrae il suo cazzo dalla mia bocca ed ordina alla ragazza di fermarsi. La costringe a mettersi sul letto a quattro zampe e, contemporaneamente , impone a me di accomodarmi davanti alla bocca di lei. Ho capito e lo assecondo. Lui e’ ai piedi del letto , Francesca gli offre la schiena ed il culetto , io sono semisdraiata sul cuscino in modo che la ragazza possa leccarmi e continuare a farmi godere mentre lui la penetra da dietro. Lui , dalla sua posizione privilegiata, si gode lo spettacolo della mia fica leccata dalla ragazza e del suo cazzo che entra nella stretta fichina di lei. Inizia una danza terribilmente eccitante, ritmica, inesauribile. La ragazza geme sotto i colpi di quel randello , lecca senza sosta la mia micia bollente , scende a penetrarmi con la lingua, come io le ho insegnato, di tanto in tanto si ferma, sferzata dai colpi violenti dell’uomo. Lui ha gli occhi fissi su di me , vuole vedermi godere e incita Francesca e me con inusitata volgarita’. Lo sento ansimare, sempre piu’ forte, mi rendo conto che Francesca sta gemendo , chiudo gli occhi anche io per lasciarmi andare all’orgasmo, poiche’ la piccola mi ha infilato anche due dita in fica e le muove velocemente insieme alla sua linguetta. L’uomo annaspa,spinge,rantola. Sembra quasi voglia lasciare questa vita terrena. Francesca cerca di trattenersi per non urlare, cosi’ come faccio io , mentre bagno in modo incredibile la sua manina e le vengo sulle labbra. Il priore si accascia sul corpo della mia amica, rimane qualche minuto in quella posizione, poi riprende il suo atteggiamento autoritario , si ricompone e si veste. “ Mi avete fatto divertire questa notte. Domani sera ci rivedremo e forse non verro’ da solo. Preparatevi .” Gli ordini sono stati impartiti, l’uomo apre la porta e se ne va , senza dire un’altra parola. Francesca ed io ci abbracciamo ,esauste.
     
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  2. slap
     
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    manca la 3 :(
     
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1 replies since 16/3/2010, 23:03   4374 views
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