All'Opera

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  1. LastOfTheWilds
     
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    Il suo membro era davanti a me...

    Alessandro mi diceva: dai, fammi vedere quanto sei brava. Ed io, impacciata, ... non l'ho mai fatto prima.

    Ma dai! Disse Alessandro sorridendo maliziosamente.
    Allora devi per forza provare. Così dicendo mi fece inginocchiare davanti al suo membro.
    Piano piano cominciò a farlo roteare sul volto schiaffeggiandomi con dei colpetti del suo cazzo.
    Ne sentivo l'odore. Sentivo quell'odore maschio. Lo sentivo e vedevo eccitarsi.
    Alessandro mi disse: ora dai, piano, piano leccamelo e comincia a succhiarmelo.
    Ti piace il gelato vero?
    Mi sentivo indifesa ed impacciata più che mai, ma oramai ero in ballo e dovevo ballare.
    Presi tra le mani il suo membro e cominciai a massaggiarlo lentamente.
    Faceva uno strano effetto.
    A poco a poco cominciavo a capire come quei miei movimenti lo facevano eccitare.
    Diedi dei timidi piccoli colpetti con la lingua sull'asta e poi sulla capella che ora si era davvero ingrossata.
    Paola mi fai morire ... disse Alessandro .. dai su che aspetti e così dicendo mi appoggiò il cazzo diritto tra labbra facendomele aprire e spingendomelo dentro.
    Entrò e cominciò ad andare avanti indietro tra le mie labbra.
    Alessandro tirando a sè la mia testa che era bloccata dalla sua stretta.
    Mi stava scopando in bocca. Mi sentivo quasi soffocare.
    Lasciò la presa e disse hai capito come devi fare?
    Quasi piangendo, ripresi fiato e iniziai a succhiare.
    Dopo un po' che andavo su e giù sul suo cazzo e che la mia bocca lo avvolgeva e la mia lingua lo leccava mi disse: brava ora si che ci sei, continua così. Sei la più dolce delle pompinare vogliose che abbia mai incontrato e mi baciò.
    Per fortuna non aveva un cazzo enorme ed in fondo non era così difficile.
    Stavo rapidamente diventando una femmina vogliosa che soddisfa il suo maschio.

    Continuai l'opera.

    Ormai mi ero abituata al sapore del suo cazzo, al suo calore. Mi piaceva sentirlo duro in me e sussultare mentre l'insalivavo, lo massaggiavo e lo stringevo tra le labbra.
    Ogni tanto stringevo più forte la cappella tra le labbra per poi rilasciarla e Alessandro sussultava dicendomi ... sei fantastica.

    Così continuavo. Poi ripresi a leccarlo come fosse un gelato e questo fece impazzire Alessandro che mi disse: noo non fermarti continua come prima.

    Con la voce più femminile possibile dissi con malizia e facendo un sorridetto ... sai avevo voglia di un gelato.
    Il sorriso venne ricambiato da Alessandro che mi incitava a continuare.
    Continuai, avendo deciso che dovevo soddisfare le sue voglie.
    Sputai sul cazzo, massaggiandolo. Gli leccai l'asta e ripresi la cappella tra le labbra cominciando ad andare avanti ed indientro.

    Le mie Adv labbra aviluppavano la sua calda cappella che poi usciva svettante davanti a me.
    Andavo su e giù, avanti indietro. Alessandro gemeva di piacere e diceva: si così, non ti fermare.

    Per eccitarlo di più strigevo la cappella e la rilasciavo tra le labbra con dei rapidi colpetti. La estraevo dalla mia bocca sino a quando Alessandro mi ribloccò come aveva fatto prima e ridendo disse: e no! ora non mi scappi più.
    Con foga prese a scoparmi la bocca impedendomi di staccarmi.
    Andava avanti indietro senza fermarsi ed io ormai ero in suo potere e mi abbandonai a quel ragazzo e alle sue voglie.
    Lo sentii sussultare e gemere e in un instante mi sentii fluire in bocca ed in gola una calda crema. Ebbi un rigurgito. Non mi sarei mai aspettata di dover bere il suo sperma.
    Invece ero piena del suo sperma. Lui estrasse il membro e me lo fece leccare dicendo: leccalo tutto e puliscimelo per bene. Mi sentivo sporca, con la bocca in fiamme, confusa.

    Alessandro, come se mi avesse letto il pensiero, mi disse: non devi essere triste ... sei bravissima e dolcissima Paola e mi baciò.
    Sentii la sua lingua calda, mista al suo sapore di maschio che ancora mi pervadeva tutta la bocca.

    Il suo cazzo era ancora in tiro e Alessandro mi disse: girati che ora te lo passo sul sederino così fate conoscenza.
    Mi tirò giù il perizoma e appoggiò la sua cappella al mio sedere, passandomela tra le natiche, stuzzicandomi il buchetto.

    Poi si fermò e disse: per ora basta se no ti vizio.
    Si lavò l'uccello. Io mi risciaquai e mi lavai il viso. Ci riassettammo e rivestimmo.

    Prima di uscire mi diede un lungo bacio e mi sussurrò nell'orecchio: sei fantastica paola. Poi mi diede una patta sul sedere.
    La cosa mi fece sentire femmina come non mai.

    Raggiungemmo il nostro posto e ci sedemmo.
     
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  2. gaalove
     
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    Ti piace il calippoooo
     
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1 replies since 7/3/2010, 14:37   9914 views
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